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Milazzo ( ME )

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    ti61no
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    00 01/12/2009 11:52





    Milazzo (Milazzu in siciliano) è un comune di 32.617 abitanti in provincia di Messina. La città è posta in un luogo strategico della Sicilia nord-orientale, ed è il cuore pulsante di un comprensorio di 200.000 abitanti circa. Durante la stagione estiva, la città da il meglio di sè, ed inoltre è un ottimo punto di partenza per le mete turistiche e non solo. Distante pochi chilometri dal capoluogo rientra nell'area metropolitana dello Stretto. Posta tra due golfi: quello di Milazzo a Levante, e quello di Patti a Ponente è dotata di un porto turistico, commerciale e industriale (zona ASI Giammoro); è collegata tramite il suo svincolo sulla A20 Messina-Palermo.


    Dalle origini all'Impero romano

    Ellenizzata dai greci di Zancle(Messina), Milazzo fu abitata già prima a partire dal 4000 a.C. (età neolitica). Mylae si rese indipendente da Zancle sino al 550 a.C. Nel 427 a.C., fu assediata dall’ateniese Lachete. Dopo successive e numerose vicende che la videro contesa, la città fu sottratta ai Mamertini, nel 270 a.C., dal siracusano Gerone II uscito vittorioso da una difficile battaglia combattuta nei “Campi Milesi”. Nel 260 a.C. le acque di Mylae divennero nuovamente teatro di battaglie, con lo scoppio della prima guerra punica, in cui si verificò il trionfo navale di Caio Duilio sull’armata dei Cartaginesi di Annibale Barca.

    Ciò permise l’affermarsi dell’egemonia romana sul mare. Nel 36 a.C. avvenne un’ulteriore battaglia decisiva , tra l’Imperatore Ottaviano e Sesto Pompeo. La città divenne importante base navale, tanto che l’Imperatore romano concesse il riconoscimento civico con l’aquila e con il motto “Aquila mari imposta– Sexto Pompeo superato”. Sotto il dominio dei Bizantini, Milazzo fu una tra le prime sedi vescovili della Sicilia.


    Dalla dominazione musulmana ai reali di Spagna

    Con la sua espugnazione avvenuta nell’843 da parte di Fadhl Ibn Giafar, iniziò la dominazione musulmana. Durante questo periodo fu messa a capo di una nuova circoscrizione territoriale denominata “Tallo di Milazzo” e divenne un florido centro agricolo e commerciale. È di questo periodo la costruzione della grande torre del maschio, indicata come “saracena” e l’introduzione della pesca del tonno che si svilupperà nei secoli successivi con tecniche più moderne. Nell’888 un’incursione navale da parte dei Bizantini si concluse in modo fallimentare. Nel 1101 fu occupata da Ruggero d’Altavilla o Il Normanno, fu incorporata nel demanio regio e vide il potenziamento dell’importante Castello da parte di Federico II di Svevia e di Alfonso d’Aragona, inserito fra i “castra exenta” sotto la diretta giurisdizione reale. L’antico “Vallo” assunse la denominazione di “Com'arca di Milazzo” con una potestà riservata ai magistrati civici, militari e giudiziari che durò sino al XVIII secolo. Nell’agosto 1268, al comando di Guido Baccio da Pisa, quaranta galee sbarcarono in Milazzo i partigiani di Corradino di Svevia. Sconfitti gli angioini, la città e il castello furono tenuti dai fedeli di Corradino sino alla disfatta di Tagliacozzo. Nella guerra del Vespro (1282) Milazzo venne alternativamente occupata dai due sovrani contendenti: Carlo d’Angiò e Pietro d’Aragona. Negli ultimi mesi del 1295 si tenne l’ “Assise del Real Parlamento di Sicilia” convocato da Federico II d’Aragona, per valutare il tradimento del fratello Giacomo che si era impegnato a cedere, dopo averne cacciato il fratello, l’intera isola a Carlo d’Angiò. Accresciuta d’importanza e nuovamente potenziata da imponenti fortificazioni per opera degli spagnoli, fu più volte sede dei Viceré e dei Luogotenenti di Sicilia. Ebbe numerosi privilegi civili, militari ed economici grazie ai monarchi spagnoli, ma già avuti in precedenza da Federico di Svevia, Federico e Giacomo d’Aragona, Martino II ed Alfonso V.

    Dall'età cinquecentesca all'Unità d'Italia

    Nel 1523 il Viceré Ettore Pignatelli vi soffocò la congiura contro la corona di Spagna promossa dai fratelli Imperatore; nel 1539 vi ritrovò rifugio il viceré Ferdinando Gonzaga dalla rivolta popolare di Messina. Vanamente assalita nel luglio 1544 dall’armata barbaresca di Hajreddin Barbarossa, nell’agosto 1571 fu scelta da Don Giovanni d’Austria quale centro di raduno e d’imbarco del contingente siculo-spagnolo aggregato all’armata cristiana alla fonda a Messina e prossima a conseguire la gloria di Lepanto. Nella guerra franco-spagnola seguita alla volta di Messina (1674-1678), Milazzo ospitò le massime autorità del Regno di Sicilia e tenne, per tutto quel periodo, il ruolo di capitale amministrativa dell’isola. Gli ultimi guizzi del dominio spagnolo si esaurirono nel 1713 quando, la sovranità della Sicilia passò a Vittorio Amedeo II di Savoia. Nel 1718-1719 si esaurì nel duro e vano assedio di Milazzo - difesa degli austro-piemontesi - , il piano del Viceré spagnolo Marchese di Lede di riconquistare la Sicilia. Durante tale assedio gravi furono i danneggiamenti o le distruzioni del patrimonio storico e monumentale della città. Nelle guerre napoleoniche gli Inglesi la fecero loro piazza d’armi, e base del sistema difensivo ed offensivo britannico nell’isola. Nei moti risorgimentali del 1848 Milazzo, fu al centro degli epici avvenimenti legati all’assedio e all’eroica difesa di Messina. Il 20 luglio 1860 Garibaldi , coronando con la cruenta battaglia campale vinta sui borbonici, pose i presupposti per la liberazione di tutta l’Italia meridionale e per il compimento dell’Unità Nazionale. Con l’avvento del Regno d’Italia, la città perse la sua importanza strategica - militare ed il Castello nel 1880, su ordine nazionale, venne declassato da piazzaforte reale a carcere giudiziario.

    Gli anni delle due guerre mondiali

    Durante la prima guerra mondiale divenne campo di prigionia per i militari austro-ungarici; mentre nel periodo fascista luogo di detenzione politica. Durante il secondo conflitto mondiale Milazzo subì massicci e cruenti bombardamenti; numerosi edifici furono rasi al suolo. La città, assieme a Catania, Augusta e Palermo, fu anche individuata quale zona da sbarco nel piano inglese d’invasione della Sicilia, denominato “Whipcord” che doveva effettuarsi il 9 dicembre 1941 e successivamente annullato il 30 ottobre 1941. Nel luglio 1943, quando l’invasione attuata con il piano “Husky”,era in pieno svolgimento, il porto di Milazzo, venne potenziato notevolmente nelle sue difese quale importante centro marittimo, ferroviario e militare. Il 14 agosto 1943 le truppe del 15° gruppo tattico reggimentale della III divisione di fanteria americana occuparono Milazzo a seguito del disimpegno del 71° reggimento di fanteria tedesca appartenente alla 29a divisione Panzergrenadier.

    Il Castello, il Duomo Antico e le leggende

    Il monumento più importante della città è il Castello di Federico II: bene nazionale e dell'Unione Europea, si estende su un'area di oltre 7 ettari, costituisce una vera e propria cittadella.
    Le prime fortificazioni sono databili attorno al Neolitico (4000 a.C.). Più tardi, attorno al VIII-VII sec. a.C., grazie all'intervento dei Greci, l'agglomerato prese forma e s'ingrandì.

    L'acropoli diventò, grazie all'intervento romano-banzantino, un "castrum" (castello). Nell' 843, gli Arabi diedero vita al primo nucleo dell'odierno castello, sulle rovine delle vecchie dominazioni. Successivamente, i Normanni e gli Svevi, agginsero altre strutture, gli Aragonesi ne adeguarono l'impianto difensivo, gli Spagnoli lo circondarono di una poderosa cinta muraria. Particolare interessante è un disegno stilizzato il pietra lavica in uno spigolo delle mura medievali. Secondo alcuni esperti è l'occhio del falco Horo, simbolo egiziano di espugnabilità; secondo altri è uno "scarabeo", sui cui occhi il sole punta dritto nel giorno dell'equinozio di primavera. I milazzesi potavano così sapere l'evolversi delle stagioni.

    Altro monumento di grande interesse è il Duomo Antico. Si trova all'interno della città fortificata, e la sua costruzione fu iniziata nel 1608 su disegni dell'allievo di Michelangelo, Camillo Camilliani. Il Duomo fu costruito in sostituzione della vecchia Chiesa Madre di S.Maria, abbattuta nel 1568 per motivi strategico-militari. I lavori di abbellimento e di completamento della nuova opera si potrassero fino al 1700 circa. Tra il Duomo Antico e il Castello, vi sono i ruderi del vecchio Palazzo dei Giurati successivamente sede dell'antico Senato della città.

    La vita e le vicende plurisecolari del Castello di Milazzo, hanno fatto si che la sua storia diventasse spesso leggenda: si parla della presenza di un folletto che portà felicità, ma anche vicende legate alle torture. Nel 1928 è venuta alla luce una gabbia di tortura, che conteneva uno scheletro umano mancante degli arti inferiori. Molta fu la curiosità a livello scientifico da parte di esperti italiani e stranieri. Oggi la gabbia è un reperto del Museo Criminale di Roma ed è il solo esemplare nell'Europa continentale di questo genere.


    Duomo Nuovo, Chiese, Palazzi e monumenti

    Il Nuovo Duomo è intitolato a Santo Stafano Protomartire. L'edificio, a tre navate, fu costruito su progetto dell'architetto Francesco Valenti, a partire dal 1937 ed inaugurato al culto nel 1951. Altre Chiese di grande interesse troviamo lungo il Borgo antico, la zona marinara di Vaccarella e lungo le strade del centro. Al Borgo antico vi sono la Chiesa di San Rocco (1575), la Chiesa dell'Immacolata Concezione (1640),

    la Chiesa di San Salvatore (1616), la Chiesa della Madonna del Rosario (eretta nel XVI secolo, e sede del Tribunale dell'Inquisizione fino al 1782), la Chiesa di San Giuseppe (1565), e per finire il Santuario di San Francesco di Paola. Questo è l'unico santuario del santo presente in Sicilia, ed è stato costruito, tra il 1464 e il 1467, per suo volere durante il soggiorno in città, dove operò numerosi miracoli. Proseguendo a nord, ovvero verso Capo Milazzo troviamo oltre alle Chiese della SS. Trinità e la Chiesa dell'Addolorata (1810-1813), il Santuario di Sant'Antonio da Padova. Situato nella parte finale del promontorio, è un vero e proprio rifugio rupestre, dove il santo trovò riparo dopo essere naufragato sulle coste nel gennaio 1221; trasformato in luogo di culto (1232), successivamente al 1575 assunse l'aspetto giunto fino a noi. Nel quartiere di Vaccarella, è possibile ammirare la Chiesa di Santa Maria Maggiore, edificata tra il 1610 e il 1621.

    Dal punto di vista storico, è legata all'epopea dei Mille per il riposo da campo che Garibaldi si concesse tra la notte del 20 ed il 21 luglio 1860, al termine della battaglia contro le forze borboniche. Sono presenti anche la Chiesa di San Giacomo (1434), la Chiesa del Carmine (1574-1577) e la piccola Chiesetta intitolata a Santa Caterina. Nella zona cospicua il litorale di ponente, sorge la Chiesa di San Papino o del SS. Crocifisso (1566). Numerosi sono i palazzi delle antiche famiglie milazzesi: tra questi il Palazzo D'Amico, il Palazzo Proto e la Villa Vaccarino. Altro palazzo di notevole interesse è quello municipale, sito in via Francesco Crispi. Notevoli anche le numerose ville padronali della Piana, dove si trovano le frazioni agricole di San Pietro, Santa Marina (le due più popolose, abitate da circa 2000 persone ciascuna), e poi Scaccia, San Marco, Parco, Grazia, Fiumarella ed Olivarella (quest'ultima condivisa con il Comune di San Filippo del Mela). Tra tali ville, ricordiamo la villa Bevacqua e la villa Cumbo, a S. Marina, e l'antica chiesetta degli Spadafora, a S. Pietro. Tra i monumenti più celebri troviamo quello dei Caduti Milazzesi per la Patria (situata in Piazza Roma ed eretta nel 1924); la mitica e antica Fonte del Mela (situata di fronte la Chiesa del Carmine); la Statua della Libertà, costruita in onore di Garibaldi; e il grande mosaico pavimentale che raffigura lo stemma comunale, situato nell'Atrio del Carmine.


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    ti61no
    Post: 7.421
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    00 01/12/2009 12:11
    alba nel porto....(mie foto)













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    lilly54
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    00 02/12/2009 16:20
    [SM=g1674900] [SM=x1322612] Tino,le tue foto sono sempre splendide [SM=g1717270]
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    ti61no
    Post: 7.429
    Registrato il: 02/03/2006
    Utente Master
    00 02/12/2009 16:30
    grazie Lilly ne ho ancora sull'altro pc [SM=g1717275] [SM=x1322617]
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    patrix80
    Post: 366
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    00 02/12/2009 20:47
    ma come fai a cogliere sempre gli attimi più belli?? [SM=x1322612] [SM=x1322612] [SM=x1322617]



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    ti61no
    Post: 7.435
    Registrato il: 02/03/2006
    Utente Master
    00 03/12/2009 00:36
    vado in giro quando gli altri dormono [SM=x1322616] [SM=x1322616] [SM=x1322616]
    come si dice...chi dorme non piglia pesci [SM=x1322614] [SM=x1322614] [SM=x1322614]
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    patrix80
    Post: 369
    Registrato il: 25/10/2008
    Utente Senior
    00 03/12/2009 17:58
    ihihih l'avevo capito...cmq belle davvero....



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    ti61no
    Post: 8.205
    Registrato il: 02/03/2006
    Utente Master
    00 18/02/2010 23:10