Russia non firma: gasdotti bloccati!
2009-01-08 21:05
GAS: FALLITO IL NEGOZIATO A BRUXELLES, LA RUSSIA NON FIRMA
BRUXELLES - Il negoziato tra Russia e Ucraina svoltosi a Bruxelles con la partecipazione delle istituzioni europee è di fatto naufragato in serata, per il rifiuto da parte della Russia e di Gazprom di firmare l'intesa che prevede l'invio di osservatori Ue in Ucraina già da domani. Lo ha detto il commissario Ue all'energia, Andris Piebalgs. La condizione posta dai rappresentanti di Mosca - ha spiegato il commissario - è stata quella di prevedere anche osservatori russi in Ucraina. Cosa che Kiev ha respinto.
Dunque, la possibile ripresa delle forniture di gas russo verso l'Ucraina e, dunque, verso l'Europa, sembra ora slittare, mentre nel pomeriggio la sensazione era stata quella di uno sblocco della situazione nelle prossime 24 ore. La missione di osservatori Ue, composta da 12 esperti, partirà comunque domani alla volta dell'Ucraina. "L'accordo con Kiev resta valido", ha detto Piebgals, spiegando come l'Ue "non può costringere" l'Ucraina ad accettare osservatori russi sul proprio territorio. "E' una questione - ha detto - che devono risolvere da soli. Ma la situazione appare veramente difficile e complicata".
BERLUSCONI, MI HA CHIAMATO PUTIN, VERSO SOLUZIONE- Il premier Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli racconta ai giornalisti di una telefonata appena avuta con il premier russo Putin e dell'imminente ripresa di forniture di gas dalla Russia. "Non ci sono motivi per essere inquieti come Scajola aveva garantito ieri e oggi - ha detto Berlusconi - abbiamo scorte sufficienti per alcune giornate e non siamo mai stati in pensiero. Siamo contenti che la situazione si avvii a essere superata".
Berlusconi annuncia che "l'Ucraina ha dato il suo sì all'arrivo degli osservatori europei, ciò che consentirà la ripresa delle forniture di gas in Europa". I tempi? "Penso immediati.- risponde ai giornalisti Berlusconi- Domani stesso credo che gli osservatori saranno in loco".
FRATTINI, UE NON PUO' ESSERE OSTAGGIO DI RUSSIA-UCRAINA
L'Europa non può essere ostaggio delle "dispute commerciali" fra l'Ucraina e la Russia sulla fornitura di gas e per questo l'Italia preme perché si arrivi ad una soluzione "ad horas", non in settimane. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini aggiungendo che l'Italia sta premendo sull'Ucraina perché accetti gli osservatori internazionali. Alla luce delle "testimonianze drammatiche" di alcuni colleghi europei sulle conseguenze nei loro Paesi del taglio delle forniture di gas da parte di Gazprom, Frattini ha parlato di "alcune possibili contromisure all'interno di meccanismi di solidarietà ". "Noi come Italia - ha spiegato - potremmo aiutare la Slovenia in caso di drammatica necessità. Altri Paesi si sono detti disponibili a fare la stessa cosa"
CRESCE ANCORA RICORSO A STOCCAGGI (+17%), SUPERA IMPORT
Cresce ancora il ricorso agli stoccaggi di gas, per far fronte al blocco delle forniture dalla Russia. Oggi il gas immesso sulla rete di trasporto di Snam Rete Gas e prelevato dagli stoccaggi è salito a 186,6 milioni di metri cubi, con un rialzo del 17% rispetto ai 159,5 milioni di ieri. Il dato, secondo quanto emerge dal bilancio del gas trasportato pubblicato da Snam, supera quello delle importazioni, comunque aumentate dai 164 milioni di metri cubi di ieri a 168,9 milioni. La produzione nazionale è fissa a 23,9 milioni di metri cubi. Il gas complessivamente immesso sulla rete cresce da 347 a 379 milioni di metri cubi.(
SCAJOLA: SITUAZIONE DELICATA, MA NESSUN ALLARME
"E' una crisi difficile ma passeremo l'inverno, riusciremo a garantire gas ed energia a famiglie ed imprese". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola a 'Panorama del giorno', sulla crisi del gas. "Oggi stiamo meglio" rispetto all'analoga situazione dell' inverno 2005-2006, ha aggiunto Scajola, "abbiamo riserve molto significative che durano ancora per due mesi e questo nell'ipotesi in cui non ci fosse alcuno spiraglio positivo", ma il problema "si risolverà nelle prossime giornate", in quanto l' Italia è titolare di un contratto con la Russia "riusciremo - ha detto il ministro - a far valere le nostre ragioni e il gas ritornerà".
I responsabili del gigante russo Gazprom e della compagnia ucraina Naftogaz si sono riuniti nella notte per tentare di trovare una soluzione alla crisi del gas tra i due paesi. Lo riportano questa mattina le agenzie di stampa russe. "Incontri si sono tenuti ieri sera a Mosca tra il numero uno di Gazprom, Alexei Miller, e la sua omologa di Naftogaz, Oleg Dubina, che hanno discusso di possibili misure per mettere fine alla crisi", ha affermato un portavoce di Gazprom, Serguei Kouprianov, citato dalle agenzie russe.