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[SM=g38079] Stella è una giovane etiope che ha attraversato il deserto a piedi per riuscire ad arrivare in Italia. L’inizio non é certo dei migliori: trova dei lavoretti faticosi e incerti, dorme alla Caritas e per qualche giorno da una signora anziana. Per strada ritrova Joseph, un ragazzo africano che conosceva. Si amano, si sposano, vanno a vivere ad Avezzano e poi all’Aquila dove lui trova qualche lavoro nelle campagne. Ma il freddo è terribile, vivono in un sottoscala senza riscaldamento ed è in questa situazione che nasce la loro bambina. Tornano a Roma, ma devono ricominciare tutto da capo. Occupano insieme ad altre persone una casa, ma poi la polizia li sgombera portandoli in un vecchio albergo a Torvaianica. Alla fine il Comune assegna loro un container in un campo attrezzato all’estrema periferia della città. Joseph non ha lavoro, lei fa le pulizie in una casa e riesce a mettere insieme 500 euro al mese.
Nina, una bella donna rumena, arriva in Italia con un pullman che la abbandona a Verona. Da lì, senza sapere una parola di italiano raggiunge Roma. Come tante sue connazionali, é partita per cercare di salvare dalla fame sua figlia e suo marito che è un ingegnere meccanico rimasto senza lavoro e senza speranze di trovarlo. Per questo, dopo alcune ricerche difficili e infruttuose finisce per accettare il lavoro in una casa che diventa ben presto una sorta di vera e propria prigione. La condizione che le hanno posto le due anziane signore proprietarie della bella casa in cui vivono è che Nina non si faccia vedere da nessuno nel palazzo. Non deve mai fare avvertire in nessun modo, nel palazzo, la sua presenza. Priva com’è di permesso di soggiorno Nina è costretta ad accettare. Riesce così a mandare ogni mese ai suoi i 630 euro del suo stipendio ma i due anni e mezzo che passa nel chiuso di quella casa la distruggono psicologicamente. Nina cade in una profonda depressione dalla quale la salverà il marito che è riuscito a venire in Italia e a portarla via.
Giuliano, ha lavorato per tutta la vita a Campo dei Fiori dove ha un banco di frutta e verdura. Ha sessant’anni, vive con il padre e la madre cui è particolarmente affezionato. Al punto che quando, tornando a casa dal biliardo una sera la trova morta, smarrisce quasi la ragione, crolla. La discesa verso il basso è velocissima: abbandona tutto, va a vivere per strada, sale scende dai tram. Giorno e notte, irriconoscibile.