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Il silenzio e la quiete regnavano sovrane all'interno di quella stanza.Una lussuosa camera d'albergo adornata con tassidermia e decori sfarzosi.Drappi argentati e tende cremisi,che non lasciavano penetrare nel loco i flebili raggi del sole in quella mite giornata di primavera,erano stati posti in tale maniera per compiacere la figura che vi avrebbe abitato quel giorno.

Lui se ne stava li,al centro della stanza seduto su uno scranno di legno in stile barocco.Ai suoi piedi la cintura di campione e un sentimento di compiacimento misto a modestia che s'insinuava nel suo animo.
Poi d'un tratto prese a proferire verbo con voce greve e roboante verso il nulla evanescente dinnanzi a se:

Sebastian:"Io sono il Predicatore,tanti caddero sotto la mia ira.Io sono il Predicatore,tanti saranno gli infedeli che si ammasseranno vicino a me chiedendomi pietà e misericordia.Ma il Signore ha deciso,è finito il tempo della misericordia."