00 24/05/2006 00:03


www.figc.it/italiano/primo_piano_02/primo_piano_02.htm

FRANCESCO SAVERIO BORRELLI
NOMINATO DA ROSSI
CAPO UFFICIO INDAGINI
DELLA FIGC

Roma 23/05/2006


Il prof. Guido Rossi, nella sua qualità di Commissario Straordinario della FIGC, ha nominato il dott. Francesco Saverio Borrelli Capo Ufficio indagini della Federcalcio.
Il prof. Rossi ringrazia personalmente e a nome della FIGC il dott. Borrelli per aver accettato l'incarico.




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ROMA, 23 maggio (Reuters) - L'ex procuratore generale Francesco Saverio Borrelli è il nuovo capo dell'ufficio indagini della Federcalcio. Lo rende noto un comunicato della stessa Figc.

"Il professor Guido Rossi, nella sua qualità di commissario straordinario della Figc, ha nominato il dottor Francesco Saverio Borrelli capo ufficio indagini della Federcalcio", recita la nota pubblicata sul Web, nella quale si legge che Rossi ringrazia "personalmente e a nome della Figc il dott. Borrelli per aver accettato l'incarico".

L'ex capo dell'ufficio indagini della Federazione, Italo Pappa, aveva rassegnato le dimissioni lo scorso 19 maggio dopo che lo scandalo del calcio aveva travolto i massimi dirigenti della Figc.

Puntuale è arrivato il commento critico dell'ex premier Silvio Berlusconi, secondo cui il centrosinistra al potere starebbe allugando le mani sullo sport, soprattutto il calcio.

"Coerente con i tempi, si sono scelti l'arbitro di fiducia", ha detto Berlusconi uscendo dalla Camera dei deputati.

L'ex premier, che in passato ha accusato una parte della magistratura di essere collusa con la sinistra -- le cosiddette "toghe rosse" a cui avrebbe fatto parte anche Borrelli quando era a capo della procura di Milano --, ha detto ieri di temere l'occupazione delle massime dirigenze sportive da parte del nuovo governo, definendo Rossi un uomo di sinistra.

Borrelli, ora in pensione come magistrato, è stato figura di spicco e capo del pool Mani Pulite che dal Palazzo di Giustizia di Milano negli anni Novanta con le inchieste sulla corruzione politica ha sconvolto il quadro dei partiti italiani.

L'ex capo degli ispettori Pappa aveva avviato un'inchiesta sportiva sulle società coinvolte nello scandalo del calcio, che è scoppiato dopo la pubblicazione delle intercettazioni disposte dalla magistratura in indagini che vedono indagati, tra gli altri, i due ex massimi dirigenti della Juventus (JUVE.MI: Quotazione, Profilo), designatori arbitrali, arbitri e gli ex vertici della Figc.




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CALCIO: BORRELLI; AZZURRI,SCELTA IDEALE PER FARE PULIZIA


(AGE) FIRENZE - "Borrelli chi?". All'inizio tra gli azzurri il nome dell'ex procuratore di Milano genera sorpresa e trova una certa impreparazione, forse per la giovane età di molti di loro, forse per un vuoto di memoria. La notizia della nomina di Francesco Saverio Borrelli a capo dell'Ufficio indagini della Federcalcio si è diffusa all'ora di pranzo mentre Marcello Lippi e i giocatori erano a tavola. Per alcuni di loro non è stato così immediato associare il nome di Borrelli all'ex procuratore del pool di Mani Pulite ai tempi di Tangentopoli. Ma appena qualcuno ha raccontato chi è e cosa ha fatto commenti e reazioni sono state unanimi: "Conosco questo signore - ha detto Alberto Gilardino - è una persona di grande competenza, mai come adesso è fondamentale aspettarsi molto dalla giustizia sportiva perché il calcio torni pulito. Vedremo cosa succederà e cosa porterà l'arrivo di Borrelli. Siamo davvero tutti curiosi. Ma anche fiduciosi" ha concluso l'attaccante del Milan. Più disorientato inizialmente è apparso Simone Perrotta. Alla richiesta di un suo parere sulla nomina dell'ex procuratore milanese ha faticato a mettere a fuoco: "Mi documenterò" è stata la sua prima risposta. Poi, una volta rinfrescatagli la memoria, il centrocampista della Roma e della Nazionale ha aggiunto: "Se questa persona ha saputo fare pulizia nel mondo politico ci riuscirà anche nel calcio. Speriamo che faccia tutti gli accertamenti necessari. Il calcio è considerato adesso troppo politicizzato? Beh, quel che è accaduto in questi giorni mi sembra molto al di fuori del calcio vero. E in fondo i giocatori si sono confermati la parte più bella e più sana".
(AGE)


Data: 23/05/06 17:44
Autore: NUN



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LA REPUBBLICA
23 maggio 2006
L'ex procuratore di Milano nominato dal commissario Guido Rossi
E lui commenta ironico: "Dopo Mani Pulite, ecco Piedi Puliti"

Borrelli capo Ufficio indagini della Figc
Berlusconi: "Si sono scelti l'arbitro"
Insorge l'opposizione: "Vogliono recuperare il giustizialismo"
Di Pietro: "Persona di garanzia, senza conflitto di interessi"


Francesco Saverio Borrelli

ROMA - "Dopo Mani Pulite, ecco Piedi Puliti". Francesco Saverio Borrelli accoglie con una battuta di spirito la nomina, da parte del commissario straordinario della Federazione, Guido Rossi, a capo dell'Ufficio indagini della Figc. Settantasei anni, nato a Napoli, l'ex procuratore di Milano ha legato il proprio nome principalmente al pool di Mani Pulite, formato con Di Pietro, Colombo, Davigo e D'Ambrosio. E proprio il passato di Borrelli scatena l'indignazione del centrodestra. Mancano pochi minuti a mezzogiorno quando le agenzie battono la notizia, non trascorre nemmeno un'ora per la prima reazione allarmata da parte dell'opposizione con Silvio Berlusconi che denuncia: "Mi sembra coerente con quello che stanno facendo, si sono scelti l'arbitro di fiducia". Di tutt'altro tono i commenti da parte del centrosinistra, che parla di "scelta di grande qualità" e di persona "di garanzia".

Una "manina" che vuole "recuperare il giustizialismo", una nomina "incredibile e tutt'altro che innocente". E' Fabrizio Cicchitto, vicecoordinatore di Forza Italia il primo a scagliarsi contro la scelta fatta da Guido Rossi. La nomina dell'ex procuratore capo di Milano è il segnale, a suo parere, dell'intenzione di strumentalizzare quel che è avvenuto nel calcio, "per riprendere a sparare a raffica in molteplici direzioni, e aumentare il potere di ricatto e di interdizione di alcuni ben precisi ambienti milanesi collocati a cavallo fra alcuni grandi studi legali, alcune banche, qualche potere editoriale".


Più preciso - e sarcastico - il senatore Alfredo Mantovano, componente nazionale di An, che interpreta la nomina di Borrelli come "la risposta più adeguata all'intenzione manifestata dall'onorevole Berlusconi di tornare a fare il presidente del Milan. Certi rischi - aggiunge - vanno scongiurati sul nascere".

"Io non ho problema perché sono romanista - commenta Maurizio Gasparri - ma se fossi milanista sarei preoccupato. Ma perché gli ex procuratori di Milano non vanno in pensione a fare i nonni?".

Netto l'ex presidente della commissione Giustizia della Camera, nonché legale di Silvio Berlusconi, Gaetano Pecorella: "Se farà al calcio italiano quello che ha fatto alla politica, sarà la fine del calcio".

Di strumentalizzazione parla anche il responsabile per lo sport dell'Udc Luciano Ciocchetti, che osserva come una parte politica stia "prendendo spunto da una situazione tragica, com'è quella che emerge delle inchieste giudiziarie, per occupare tutto lo sport e il calcio italiano". Una nomina che "lascia perplessi per le ferite che riapre": "Credo che si potesse scegliere una persona altrettanto preparata ma meno caratterizzata politicamente, in grado di non spaccare ulteriormente il Paese".

Parla addirittura di "ghigno mafioso" il segretario della Dc, Gianfranco Rotondi. La nomina di Borrelli, sottolinea, "scopre la carte, Calciopoli parte alla larga ma ripete la commedia di Mani Pulite, alla fine sarà un'operazione politica e contro Berlusconi. La nomina di Borrelli è un ghigno mafioso: non cambiano nemmeno i personaggi, sono come la mafia, i delitti li annunciano e poi li realizzano. In Italia torna un uso politico della giustizia, più che la gente in piazza bisogna prendere atto che forse è il caso di capire chi pensa di lasciare il Paese".

E' un "compito importante" quello che attende Borrelli, osserva il ministro delle Politiche giovanili e Attività sportive, Giovanna Melandri, che al neo capo dell'Ufficio indagini della Figc formula "i migliori auguri di buon lavoro", riconoscendone le "indubbie qualità professionali che costituiranno un prezioso aiuto per il calcio italiano che attraversa un momento delicato e di trasformazione".

Antonio Di Pietro, oggi ministro delle Infrastrutture e leader dell'Italia dei valori, accoglie con soddisfazione il collega di un tempo. "Finalmente una persona di garanzia, che permetterà l'imparzialità di giudizio e che non è affatto coinvolta in alcun tipo di conflitto d'interesse". Di "nomina di grande qualità" parla il ministro per l'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, convinto che "in una vicenda così complicata, l'esperienza di Francesco Saverio Borrelli potrà essere molto utile a fare chiarezza fino in fondo".



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DAL SITO DAGOSPIA:


BORRELLI: DOPO MANI PULITE ECCO PIEDI PULITI…
(Adnkronos) - Da 'Mani pulite' a 'Piedi puliti': sono passati esattamente 14 anni da quando Francesco Saverio Borrelli, capo della Procura di Milano, diede vita all'operazione che prese il nome di 'Mani Pulite'.

Ora, con una risata, il neo capo ufficio indagini della Figc all'ADNKRONOS confessa che ''si', forse si puo' anche parlare di 'piedi puliti'. In ogni caso -aggiunge- e' per me, inquesto momento, ancora troppo presto per poter esprimere giudizi''. Certo, prosegue l'ex procuratore capo ''per me e' stata una vera sorpresa l'affidamento di questo incarico. Non mi aspettavo certo una cosa del genere: vediamo ora come devo muovermi. Prima di tutto dovro' prendere contatti con il mio nuovo ufficio, conoscere la realta', esaminare le carte, andare a Roma ma, ripeto, per ora non posso ancora dire nulla in proposito''.



BORRELLI: L’OPERA DI MOGGI & C.? “I MASNADIERI”…

Andrea Greco, per il quotidiano “Metro”
- Dottor Borrelli, Moggi e compagni che opera lirica potrebbero interpretare?
“Questa risposta è facile, ‘I masnadieri’. Di Verdi. Però a Calciopoli non si è capito quale fosse la moneta della corruzione. “Io non so molto sull’indagine. Però è inutile nascondere, ad esempio, gli interessi economici compromessi da una retrocessione”.
- Questo vale per le società. Ma come convincere guardialinee e arbitri?
“Due aspetti da sottolineare. Primo, noi conosciamo solo parte delle indagini. C’è un ‘lato oscuro della luna’ che possiamo solo intuire. Poi le ipotesi possono essere tante. Ad esempio frodi che hanno come scopo l’arricchimento attraverso le scommesse”.
- Ai tempi di tangentopoli i magistrati vennero accusati di voler fare politica. Ora, con calciopoli, qualcuno vi accuserà di voler fare gli allenatori?
“Spero proprio di no! Però quando scopriranno che uno dei magistrati inquirenti ha una fede calcistica, allora si metterà in dubbio la sua buona fede. Sa, per alcuni noi dovremmo essere sbarcati da Venere”.
- Per il processo penale c’è tempo, ma quello sportivo è già pronto?
“Certo. È stata ferita l’etica sportiva, tradita con violenza una passione della collettività. Simile fu Tangentopoli. Erano comportamenti che soprattutto offendevano il senso civico. Sarebbe stato bello se fosse cambiata musica”.




BORRELLI FIGLIO: NON SA NIENTE DI PALLONE... CREDO SIA ANDATO ALLO STADIO UNA SOLA VOLTA; FORSE MEGLIO COSI'…
(Ansa) - Andrea Borrelli, figlio dell'ex procuratore generale di Milano Francesco Saverio, giudice civile, accoglie con un sorriso la notizia della nomina del padre a capo dell'Ufficio indagini della Figc e scherza: ''ma come fara', che non sa niente di calcio...''. Il padre gli ha telefonato riferendo del suo nuovo incarico. ''Era molto contento - racconta Andrea Borrelli -. Forse perche' lascia anche l'inattivita' da pensionato. Il fatto e' che dovra' studiare, perche' non sa nulla di queste cose e, immagino, dovra' occuparsi di arbitri e altro''. ''Credo sia andato allo stadio una sola volta - ricorda Andrea Borrelli -. Era perche', quando era procuratore, fu invitato alla partita inaugurale dei Mondiali di Italia '90. Mi sembra fosse Argentina-Camerun''. La famosa Italia-Germania, finita 4-3, la vide in vacanza perche' con la famiglia si trovava in ferie: ''Per lui, quindi, sara' un'esperienza completamente nuova''. Ma con i tempi che corrono, forse non e' anche meglio che suo padre non sappia nulla di calcio? ''Forse e' meglio'', risponde Andrea Borrelli con un sorriso.






INES TABUSSO