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CORRIERE DELLA SERA
4 dicembre 2005
AEREI FANTASMA
Voli segreti, almeno 17 missioni in Italia

Gli aerei-fantasma utilizzati dalla Cia per le extraordinary renditions - arresti illegali di semplici sospettati di terrorismo - hanno compiuto almeno 17 missioni segrete in Italia dopo l’11 settembre 2001. I registri dell’ente di controllo dei voli statunitense (Faa), che il Corriere ha potuto esaminare, documentano che 10 aerei sicuramente appartenenti alla flotta segreta dell’intelligence americana sono atterrati in 6 diversi aeroporti italiani, per ripartire quasi sempre dopo pochissime ore. Lo scalo più battuto dai jet di questi 007 con licenza di sequestro è quello di Venezia, che ha accolto ben 9 voli della Cia, contro i 4 di Roma. Gli aerei delle renditions hanno fatto tappa anche a Firenze, Genova, Forlì e Olbia. Il volo più sospetto resta la missione a Roma compiuta il 2 marzo 2003 dallo stesso Gulfstream IV, «targato» N85VM, che secondo i giudici milanesi fu usato dalla Cia, appena 13 giorni prima, per trasportare in segreto al Cairo l’imam rapito Abu Omar. L’aereo fu identificato grazie a uno scoop del Chicago Tribune , poi ampiamente confermato dall’inchiesta della Digos che ha portato (per la prima volta nel mondo) a 22 mandati di cattura contro gli agenti della Cia accusati di sequestro. Il governo e i servizi italiani hanno sempre sostenuto di non sapere nulla dell’imam rapito a Milano e Berlusconi ha «escluso» che la Cia abbia «mai compiuto azioni illegali sul nostro territorio».
L’ex capo della Cia George Tenet aveva rivendicato di fronte al Congresso Usa di aver eseguito «70 renditions prima dell’11 settembre», negando complicità nelle torture sui prigionieri. Dopo le stragi delle Torri Gemelle, i blitz contro veri o presunti terroristi si sono moltiplicati: se ne contano almeno 150. Le accuse di torture hanno poi spinto la stampa americana a controllare i registri di volo degli aerei usati per le «rimozioni speciali» degli ostaggi: jet intestati a società-schermo, con uffici inesistenti e dirigenti protetti da «identità create di recente». I 10 aerei delle 17 missioni segrete in Italia fanno tutti capo alle stesse ditte di copertura della Cia: Richmore Aviation, Premier Executive Transport, Bayard Foreign Marketing e altre. E soprattutto sono tra i pochissimi aerei che hanno potuto atterrare e ripartire da Guantanamo, la prima prigione per i «desaparecidos» della guerra segreta contro Al Qaeda.
Paolo Biondani Guido Olimpio

INES TABUSSO