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Vince Siena, quattro in testa


MILANO, 19 dicembre 2004 - Siena domina il big-match della 14ª giornata contro Milano e raggiunge la stessa Armani Jeans, Bologna (battuta a Teramo) e Treviso (successo a Reggio Emilia) in testa alla classifica. Vittorie esterne per Cantù e Pesaro,
Varese supera Roma.


Montepaschi Siena-Armani Jeans Milano 82-66

Continuano a chiamarlo Trinità. Carlton Myers colpisce con l'80% da due e il 57% da 3, segna 22 punti e si erge a protagonista della vittoria per 82-66 del Montepaschi, che riaggancia proprio la capolista Armani Jeans in testa alla classifica, andando a formare un quartetto insieme alla Climamio Bologna e al Benetton Treviso. Il Monte cerca di scappare già ai blocchi di partenza (7-2), con Myers in quintetto che colpisce subito dai trepunti. L'Armani tarda nell'organizzarsi, McCullough è già con 3 falli dopo 4'50'' ed è costretto a consegnare a Coldebella e a Cavaliero la regia dell'Olimpia. Singleton ricuce (10-11 al 6'49''), ma nulla può nella rapida e bella triangolazione in area tra Kakiouzis e Zukauskas che, al volo, scarica per Chiacig sulla sirena del primo round.
Siena è già sul +7 (22-15) e non ha ancora esibito tutti i suoi muscoli. Come quelli di David Vanterpool che colpisce con un trepunti (38-27 al 16'43''), bissando il precedente canestro, ancora dall'arco e in equilibrio precario, di Stefanov sullo scadere dei 24''. Siena tira meglio ma soprattutto difende meglio, raddoppiando puntualmente quando la palla arriva al giocatore in post basso, secondo i piani della vigilia di coach Recalcati. Milano è costretta a ricorrere al tiro dalla lunga distanza ma lo fa con poco successo (2/9 da 3 alla pausa). Il contrario dell'Mps che, nel terzo periodo, piazza prima un break di 11-0 (58-40, massimo vantaggio) eppoi replica alla reazione milanese (61-50), con i canestri pesanti di Myers, Zukauskas e Thornton (4/5 complessivamente) che consegnano a Siena il rassicurante +16 (67-51) del 30'. Il Monte gestisce con sicurezza il finale cercando di ampliare maggiormente il divario in ottica differenza canestri per il ritorno.


Bipop Reggio Emilia-Benetton Treviso 65-69

Anticipo degli orrori, vinto dal Benetton in una delle partite più brutte dell’anno. Avvio con sbadigli in campo e sugli spalti. Le squadre sembrano appesantite come se il Natale fosse appena passato e non alle porte. Errori banali, amnesie difensive, attacchi farraginosi, noia e voglia di mettersi a tavola in fretta. Il primo tempo passa così, con Bulleri e Garnett unici di Treviso a dare segni di vita, mentre dall’altra parte punti pesanti escono dalla panchina nella persona di Peter Guarasci (due triple e 8 punti nel primo quarto). Il Benetton allunga quando Messina ordina la zona e la Bipop sbaglia a ripetizione, con palla troppo spesso ferma e pochi tagli. Bullo trova per due volte in fila Marconato con pick and roll eseguiti alla perfezione ed ecco l’unico minibreak (12-3) che manda i trevigiani al riposo sopra di 8 (26-34).

Le cifre fanno rabbrividire: Reggio tira con il 24% da due (4/17!), perde 11 palloni e ha una valutazione collettiva di 20. Treviso non ha nemmeno un punto dalla panchina e Bulleri è l’unico giocatore della sfida in doppia cifra (11).La ripresa non offre di meglio. Si continua sulla stessa strada, con il Benetton che allunga quasi per inerzia, portandosi a +13, massimo vantaggio, sul 28-41. Garris prende per mano la spenta Bipop (pessimo il rientrante Hines), segna 9 punti nel terzo periodo e altri 5 nel periodo, dando il la al parziale che permette a Reggio l’aggancio (54-54 a 4’53" dalla fine). In una partita così basta poco per spostare gli equilibri. Così le due triple consecutive di Garnett (56-63 a -2’16") decidono il match. L’ultimo tentativo, una tripla tentata ancora da Garris per il possibile -1 a 37" dalla fine), s’infrange sul ferro, assieme alle speranze di Reggio.


Sicc Jesi-Vertical Vision Cantù 93-98
La squadra di Sacripanti costruisce la sua vittoria all'inizio e alla fine del match: prima con una gragnuola di triple nei primi 17', poi con una gran difesa e mortiferi contropiedi negli ultimi 4'. Cantù centra così il terzo successo consecutivo, ma non è stata una passeggiata. La Sicc, con Casini bravo a contenere Rogers e uno scatenato Jurak, ha piazzato un clamoroso 17-0 subito dopo l'intervallo che in 5' ha ribaltato il risultato di una partita che sembrava segnata (62-54). Negli ultimi 5', però, i marchigiani bruciano tutto il vantaggio, grazie anche all'ottima difesa della Vertical. Per Jesi si tratta della quinta sconfitta di fila.


Air Avellino-Livorno 89-97
Nicholas, Schumpert e Anagonye giocano alla grande e Livorno conquista due punti importanti ad Avellino. In particolare il primo è stato protagonista di una partita super, con 33 punti, 7/10 da tre e sei rimbalzi. I padroni di casa hanno pagato un pessimo avvio di gara, dominati a rimbalzo anche per la scelta di utilizzare spesso un quintetto con quattro "piccoli". Scivolata a -15, Avellino ha avuto una reazione d'orgoglio a fine terzo quarto, risalendo a -4. Ma a quel punto i toscani hanno ripreso in mano la partita, gestendola benissimo fino alla sirena. ll secondo tempo è cominciato con cinque minuti di ritardo per la protesta dei tifosi di casa che hanno lanciato sul parquet rotoli di carta igienica per protestare nei confronti degli organi giudicanti della Fip che in appello ha "riconsegnato" alla Climamio Bologna i due punti persi a
tavolino con gli irpini.


Navigo.it Teramo-Climamio Bologna 71-69
Impresa di Teramo che ferma la corsa di una bruttissima Fortitudo. Anche per merito della difesa degli abruzzesi, Bologna non è mai in partita e chiude un match da dimenticare con il 25% da tre e il 42% complessivo al tiro. Orfana di Pozzecco, la Fortitudo ha deluso soprattutto in Vujanic e Douglas. La Climamio aveva iniziato bene balzando subito avanti di cinque, ma gli abruzzesi rispondevano con un 7-0 che metteva subito le cose in chiaro sulla giornata dei teramani. Anche nel secondo quarto la Navigo.it, trascinata da Thomas e Wheeler, recuperava un allungo bolognese dimostrando una maggiore concretezza e una grinta agonistica che sopperiva le carenze di organico. Nella terza frazione Teramo prende il largo, grazie a un gigantesco Jamel Thomas (alla fine chiuderà con 29 punti, 8 rimbalzi, 2 assist e 27 di valutazione). Bologna è inguardabile, si salvano solo Smodis e Basile, autore della tripla che a due minuti dalla fine spaventa i padroni di casa e riporta in vantaggio la Climamio (65-63). Ma, pur priva di Cittadini, fuori per falli, Teramo reagisce alla grande e Thomas trova i tre punti del trionfo finale.


Lauretana Biella-Roseto 87-71
Importante successo di Biella che si scrolla di dosso Roseto nel secondo tempo, dopo due quarti equilibrati. Venti minuti punto a punto, con gli abruzzesi avanti al 18' (42-41), vantaggio vanificato da Austin che portava la Lauretana al riposo sopra di quattro. Nella ripresa i piemontesi sfruttano la maggiore tenuta atletica e le difficoltà di organico di Roseto e prende il largo. L'uscita per falli di Mutombo, il migliore degli ospiti, ha segnato la loro definitiva resa. Per i padroni di casa, splendida prova di Jaacks (33 di valutazione), bene anche Austin.
Reggio Calabria-Scavolini Pesaro 72-76
Boccata d'ossigeno per la Scavolini, che pur non giocando bene trova due punti importanti a Reggio Calabria. Dimenticate le tensioni dell'ultima settimana, la squadra di Crespi si dimostra più lucida nei momenti topici contro una Viola in stato confusionale. Il primo tempo è equilibrato, con l'esordiente Rugolo e Meeks protagonisti di una mini-fuga reggina (38-32 prima dell'intervallo). Si decide tutto nell'ultimo quarto, quando Pesaro passa da -5 a +3 grazie a Rannikko e Mottola. A 29" dalla sirena una tripla di Larranaga illude Reggio, ma Mottola risponde subito con i punti della tranquillità per Pesaro, che ora attende rinforzi.


Casti Group Varese-Lottomatica Roma 97-83

Dieci minuti di spettacolo puro, gli ultimi, e Varese risorge con un 97-83 netto quanto meritato. Digbeu e Becirovic sono irresistibili per la difesa di Roma che già nel primo tempo aveva subito il talento vellutato di Nolan e trascinano la Casti Group a una vittoria importante per la qualificazione per le Final Eight e per un eventuale arrivo alla pari in caso di playoff. Rispetto alla squadra dimessa di Cadeo, questa comincia ad avere le idee vincenti di Magnano o quanto meno un'organizzazione degna di tal nome che ha esaltato le qualità di Digbeu, eccellente nel secondo tempo quando dal 57-60 ha messo a segno un parziale di 16-4 che l'ha condotta a +9 (73-64) all'inizio dell'ultimo, e ha consentito l'inserimento molto soft ed estremamente positivo di Washington, appena arrivato. Roma, senza Edney e Tusek, è crollata nell'ultimo quarto, quando non ha più trovato alternative offensive a un buon Carter e, abbandonato inspiegabilmente Righetti in panchina, ha pagato i falli di Van den Spiegel e Giachetti, esauritosi dopo un primo tempo molto buono.

Snaidero-Pompea 79-85 (sabato)

[Modificato da m.harlock 29/12/2004 17.42]