corrispondente da NEW YORK«Non lavoriamo per il presidente del Consiglio italiano ma per un istituto accademico legato al centrosinistra, Berlusconi perderà le elezioni». A parlare è Frank Luntz, il sondaggista conservatore che lavorò per Forza Italia nel 2001, indicato da «Il riformista» come l’autore del sondaggio americano che, secondo Berlusconi, dà Forza Italia in vantaggio. «Stiamo monitorando le attitudini e le preoccupazioni dell'elettorato italiano - spiega parlando al telefono dalla sede della sua società ad Alexandria in Virginia - sono stato di recente nel vostro Paese e credo che Berlusconi sarà sconfitto perché ha deluso gli italiani, non ha rispettato il contratto che fece con loro cinque anni fa». Luntz non è sorpreso dal fatto che Berlusconi parli di un «sondaggio americano» secondo il quale la Casa delle Libertà sarebbe in vantaggio. «Non è vero, sta mentendo - afferma - la sua tattica è dire tutto quello che gli serve per vincere ma non gli servirà, ciò stiamo appurando è un'attitudine del pubblico a lui contraria, la gente è delusa». Fu Luntz nel 1994 a suggerire a Newt Gingrich l'idea del «Contratto con l'America» che consentì ai repubblicani di conquistare il Congresso così come è stato lui ad aiutare prima Rudolph Giuliani e poi Michael Bloomberg a vincere tre capagne elettorali di seguito per il sindaco di New York. Nel 2004 Time lo ha definito «uno dei 50 leader americani più promettenti sotto i 40 anni» mentre per il «Boston Globe» è il «sondaggista più di moda della nazione». In alcuni ambienti democratici Luntz è considerato invece inaffidabile, non a caso il sito Internet Salon.com - una roccaforte dei liberal sul web - lo accusa di essere un polemista di parte che «non ha nulla a vedere con i numeri» e le cui previsioni sono spesso condizionate da opinioni politiche. Fra i nemici giurati di Luntz c'è l'«American Association for Public Opinion Research» gli contesta una metodologia che «tradisce la realtà». Alla genesi di tali discordanti opinioni c'è il metodo «qualitativo» con cui Luntz conduce i rilevamenti di opinione. A differenza dei tradizionali sondaggi «quantitativi» realizzati con il conteggio numerico delle risposte telefoniche, il metodo «qualitativo» punta sulle interviste dirette con gruppi di elettori riuniti in un luogo al fine di sondare le opinioni che hanno e che non riescono ad esprimere attraverso risposte a domande preconfezionate. Uno degli esempi che gli analisti della Luntz fanno a riguardo è l'opinione degli americani sulle leggi che garantiscono agli afroamericani una quota di posti in università e scuole. Ebbene, chiedendo «sei favorevole o contrario» al telefono l'esito dà una maggioranza a favore mentre ponendo l'interrogativo a gruppi separati di elettori afroamericani e bianchi si arriva a risultati differenti. Tale esempio per la Luntz porta ad affermare che il condizionamento sociale e l'ambiente in cui ci si trova obbligano spesso a dire di votare in una maniera differente da ciò che poi in realtà si fa nel seggio. Da qui l'immagine di Frank Lunz come esperto di un particolare settore di elettorato, gli «swing voters» ovvero i votanti «in bilico», che non appartengono a nessuno schieramento possono far vincere entrambi i contendenti.
La Stampa 16 Febbraio 2006