Mi piace tornare su questo argomento alla vigilia di due importanti appuntamenti per i wargamers italiani, la San Marino Game Convention (XXIV ed.) e ASLEU a Roma (V ed.), i partecipanti sono sempre meno di quello che potrebbero essere, e gli organizzatori si chiedono sempre perché, vediamo se ci azzecco. I Vostri commenti a riguardo sono i benvenuti.
Oltre all’ignavia strutturale negli esseri umani e la pigrizia che caratterizza i wargamers, ci sono diversi sensati argomenti che bloccano molti dal partecipare.
Tempo e Danaro: inutile girarci attorno, partecipare ad una Convention costa soldi, niente di trascendentale, ma benzina e autostrada, treno, un paio di notti in albergo, una cena in trattoria, una pizza, un paio di pranzi al bar son tutte cose che costano: € 250,00-300,00 li spenderete. Ovviamente un po' di più a Roma, un po' meno a S.Marino o Carimate, un po’ di meno se dividete viaggio e camera con qualcuno. Per chi è single è una scelta personale di priorità, ma per chi ha famiglia questa spesa squisitamente voluttuaria va a confrontarsi con le spese per i figli e il budget familiare in un momento storico non propriamente favorevole alle spese voluttuarie. Aggiungete al conto anche una giornata di ferie/permesso/assenza dal lavoro per il venerdì, e si lascia la famiglia per una sessantina di ore. I wargamers sono persone responsabili. Non è facile.
Quando poi questi aspetti vengono confrontati con la possibilità di giocare via VASL senza spese ulteriori oppure di farsi una serata con l’avversario abituale che abita a qualche chilometro di distanza (se siete fortunati), non c’è storia: il pensiero di partecipare viene accantonato per l’anno successivo. Così anno dopo anno. Parlare di danaro è difficile, specie in generale, ognuno ha la sua personale e specifica situazione, da quando ho iniziato a giocare posso dire di aver sempre detto a tutti: non comprare moduli, investi nel tuo tempo, spendi per andare alle convention sono i soldi meglio spesi. Dopo 20 anni non ho cambiato idea. I moduli prendono polvere negli scaffali, le amicizie che si stringono al tavolo da gioco durano una vita, i ricordi delle vostre partite, delle risate e del cameratismo attorno ad un tavolo (da pranzo)ve li porterete sempre dentro.
Non so giocare (bene): e allora? neppure io sapevo giocare quando ho cominciato, e i miei errori erano imbarazzanti allora e anche oggi ne commetto: 20 anni dopo; ci sono veterani con 35-40 anni di ASL sulle spalle che sbagliano cose basilari. Le Convention sono il modo migliore per imparare in fretta e lasciarsi alle spalle qualche cattiva abitudine di gioco apprendendo molte cose nuove, con il vantaggio che qui si parla di ASL h24, al bar, al ristorante, in pizzeria, se vorrete ne sarete subissati (personalmente invece mi succede che dopo una convention ho ancor più voglia di giocare).
Non conosco nessuno: poteva essere una scusa buona 15 anni fa, oggi con internet è sicuro che ci si conosca già virtualmente, anzi le Convention sono un’ottimo modo per conoscere di persona qualcuno con cui si è interagito solo via web o telefonicamente. Se poi qualcuno pensa di essere un pesce fuor d’acqua perché gli altri si conoscono tra loro e lui non conosce nessuno non si preoccupi, nel giro di 10 minuti sarà già stato coinvolto in qualche conversazione riguardante il suo hobby preferito e non staccherà fino a quando non lascerà la Convention la domenica sera.
Ci sono VASL e Skype: posso fare esperienza anche da casa mia. E’ vero, ma il gioco dal vivo aggiunge degli aspetti e delle dinamiche che internet non può fornire. Il piacere di condividere un’esperienza con altre persone che praticano il nostro hobby, il piacere di trovarsi tra i propri simili, le chiacchere, le urla degli altri dall’altra parte della sala, i commenti sui tiri di dado, la sensazione tattile di mappe, pedine e dadi. Tutto questo è imperdibile. Con l'ulteriore vantaggio che online una volta chiusa la sessione ve ne tornate alla vostra vita normale, qui invece passate a guardare le partite degli altri, magari facendovi una birra al bar trovate la chiave di lettura di quello scenari che avete perso malamente e comunque potete straziare, come una pittima, l'anima di quello che ha avuto l'ardire di tirare doppio uno contro il vostro tigre, non che se la cavi chiudendo la connessione.
AVVISO: la persona più difficile da convincere siete voi, non vostra moglie ne’ i vostri figli. Vincete i vostri timori e venite. Le energie positive che si raccolgono in tre giorni di gioco si fanno sentire, i vostri cari vi vedranno felici, e questo per loro è importante. Pensateci.
Tutto questo per dirvi solo una cosa, venite a San Marino a maggio e/o a Roma a giugno, e comunque se non potete venire a San Marino o a Roma partecipate ad una convention.
Provateci, almeno una volta. Poi mi direte se non ne valeva la pena.
[Modificato da Paolo Cariolato 31/03/2023 18:42]