I NEMICI DELL'UOMO RAGNO
Goblin, il folletto verde
Norman Osborn era figlio di Aberson Osborn, un inventore fallito che sosteneva di essere stato truffato e derubato delle sue invenzioni, e che sfogava la rabbia dei suoi fallimenti trattando in modo duro il figlio.
Norman, fin da bambino era ossessionato dalla brama di potere e ricchezza, quindi, non appena raggiunse un'età superiore, cominciò a lavorare dopo la scuola mettendo da parte tutti i soldi che guadagnava e rendendosi indipendente dal padre. Deciso a non diventare un fallito come suo padre, Norman cominciò gli studi universitari, seguendo i corsi di Chimica, ingegneria Elettronica e amministrazione aziendale.
Qui strinse una forte amicizia con Mendel Stromm, uno dei suoi insegnanti, ed insieme decisero di costruire una società d'affari chiamata "Osborn Chemical", poichè Norman aveva immesso un capitale maggiore. Nel frattempo Norman sposò una ragazza che aveva conosciuto al college e di cui si era innamorato.
Dopo pochi anni i due ebbero un figlio che chiamarono Harry, purtroppo però la donna dopo essersi ammalata gravemente perse la vita quando Harry era ancora un bambino. Distrutto dalla morte della moglie Norman, si dedicò al lavoro anima e corpo, trascurando le esigenze del figlioletto Harry.
Anni dopo Norman scoprì che il suo socio in affari Stromm lo stava truffando appropiandosi indebitamente del denaro della società.
Stromm fu arrestato e Norman prese il controllo dell'intera azienda. Frugando in alcuni appunti del suo ex socio, venne a scoprire una formula chimica in grado di potenziare sia la forza che l'intelligenza di una persona. Deciso a provare su di sè la formula Osborn, sfruttò le sue conoscenze di chimica per creare il prezioso composto. Ignaro, però, che suo figlio Harry, geloso del tempo che lui dedicava al lavoro, aveva sostituito alcuni ingredienti della formula allo scopo di vendicarsi, Norman fu coinvolto in un esplosione. Dopo alcuni mesi di ospedale, Osborn constatò che l'esperimento era riuscito: infatti si sentiva più forte e più intelligente che mai, ignorando però di essere anche impazzito.
Norman, già molto ricco grazie alle sue attività, decise di sfruttare i suoi nuovi poteri per dedicarsi al crimine ed arricchirsi ulteriormente. In un primo momento, assunse due uomini e dopo averli equipaggiati, dando vita ai supercriminali, Carnefice e Ustionatore, li inviò a compiere varie missioni per suo conto.
Presto, però, entrambi i criminali furono sconfitti da un Uomo Ragno alle prime armi, così Norman decise di prendere in mano la situazione. Servendosi dei vari composti chimici presenti nella sua ditta, riuscì a crearsi un arsenale di armi e a disegnare un costume al quale diede il volto di un folletto verde.
Col nome di Goblin, Osborn si presentò al mondo del crimine, desideroso di diventare il più potente capobanda della città.
Dopo aver riunito tutte le bande sotto il proprio controllo, per dimostrare la sua potenza e farsi una grossa reputazione decise di uccidere l'Uomo Ragno. Nel suo primo scontro con l'Uomo Ragno, spacciandosi per un uomo della Cosmos Production (azienda cinematografica), Osborn gli offrì la parte di protagonista in un film. L'eroe, entusiasmato dall'idea, accettò e cadde nella trappola di Goblin. Il film si sarebbe svolto in un area deserta del nuovo Messico, dove sia Goblin, che i Duri (ingaggiati da Osborn), attaccarono l'Uomo Ragno; la battaglia, però, andò a coinvolgere casualmente anche Hulk e il tutto si risolse in una dura battaglia, nella quale i Duri furono sconfitti e Goblin fuggì convinto che l'Uomo Ragno fosse morto.
Venuto in seguito a conoscenza che in realtà il suo nemico era ancora vivo, Goblin attaccò l'Uomo Ragno durante uno spettacolo di beneficenza. Alla fine, a causa di un equivoco, l'Uomo Ragno fu costretto ad abbandonare lo scontro passando per un codardo davanti a tutti, mentre la Torcia Umana (presente allo spettacolo) riuscì a mettere in fuga Goblin sconfiggendolo.
Deciso a fare sul serio e scottato dalle precedenti sconfitte, Osborn decise di prendere il controllo del crimine di New York, ma, ostacolato nuovamente dall'Uomo Ragno, abbandona temporaneamente l'idea. Poco tempo dopo, Goblin, sempre deciso a portare a termine il suo piano, tornò alla carica affrontando prima il Signore del Crimine e successivamente sconfiggendo e catturando l'Uomo Ragno.
Quando Osborn stava finalmente per realizzare il suo sogno di prendere il controllo del crimine della città, l'Uomo Ragno, dopo essere riuscito a liberarsi, fece la sua comparsa sconfiggendo nuovamente il criminale e mettendolo in fuga.
Le numerose sconfitte resero Osborn sempre più determinato a sconfiggere l'Uomo Ragno, fino ad arrivare al punto di farsene una vera e propria ossessione. Studiando i poteri del suo avversario Goblin, riuscì con l'ausilio di un gas a trovare un modo per indebolire il senso di Ragno del suo nemico, ne seguì poi le mosse scoprendo che in realtà l'Uomo Ragno non era altri che Peter Parker, miglior amico di suo figlio Harry.
Prendendolo di sorpresa di fronte a casa sua, lo catturò, per poi portarlo nel suo covo segreto. Qui, Osborn decise di rivelare a Parker la sua vera identità, convinto ormai di aver vinto la battaglia.
L'Uomo Ragno però non solo riuscì a liberarsi, ma riuscì anche a sconfiggere Osborn, utilizzando dei fili elettrici ad alta tensione.
Lo shock conseguente causò un amnesia a Osborn, facendogli scordare sia l'identità segreta dell'Uomo Ragno sia di essere Goblin. Questa situazione, però, non durò a lungo; infatti Norman riacquistò la memoria e, deciso a tormentare Parker, lo invitò a casa sua assieme ai suoi amici, minacciando poi di rivelare la sua identità segreta. Per uscire dalla spinosa situazione, Peter provocò un falso incendio gettando della ragnatela nel fuoco del camino. Mentre gli ospiti furono messi in fuga, i due contendenti ne approfittarono per assumere le sembianze dei loro alter ego e dar vita all'ennesima battaglia. Dopo un duro scontro, fu ancora l'Uomo Ragno ad avere la meglio, riuscendo a far perdere nuovamente la memoria ad Osborn, con l'ausilio delle sue stesse zucche psichedeliche. Anche in questo caso, però, la situazione non durò a lungo: infatti Osborn riacquistò nuovamente la memoria e attaccò nuovamente l'Uomo Ragno, questa volta con l'ausilio di un gas in grado di far perdere tutti i poteri all'eroe, esclusa però la superforza. Messo alle corde l'arrampicamuri costrinse Goblin a vedere suo figlio Harry, degente all'ospedale, a causa della sua tossicodipendenza. Lo shock fu tale che Osborn perse nuovamente la memoria, dimenticando i suoi trascorsi criminali.
Mesi dopo, Harry cominciò a fare uso di LSD, passando così da un ospedale all'altro. L'ansia fece nuovamente impazzire Norman, il quale tornò ad indossare la maschera di Goblin.
Norman riteneva Parker responsabile delle condizioni del figlio, quindi, per vendicarsi, decise di rapirgli la ragazza, Gwen Stacy.
Quando l'Uomo Ragno fece ritorno al suo appartamento, lo trovò
devastato e sulla borsetta di Gwen c'era una zucca di Halloween, marchio di fabbrica di Goblin. Intuendo il rapimento, l'Uomo Ragno rintracciò Goblin (grazie al suo senso di ragno), in cima al ponte di Brooklyn. Vedendo che Gwen giaceva svenuta in cima al ponte, nel disperato tentativo di salvarla, l'Uomo Ragno attaccò con inaudita violenza Goblin. Quest'ultimo, temendo di essere sconfitto, gettò la ragazza dal ponte. L'Uomo Ragno, tempestivamente, riuscì con una ragnatela a prendere Gwen per una gamba, ma, issandola, si rese conto con orrore che la ragazza era già morta.
Distrutto dal dispiacere e determinato a vendicarsi, l'Uomo Ragno si lanciò all'inseguimento di Osborn, deciso a mettere fine per sempre alla sua minaccia. Dopo aver raggiunto il covo di Goblin, l'Uomo Ragno stava quasi per catturare il suo nemico, quando l'aliante di Goblin tentò di pugnalarlo alla schiena, seguendo un ordine mentale impartito da Osborn.
Avvertito dal suo senso di ragno, l'eroe si scansò ed il velivolo finì per conficcarsi nel petto di Goblin uccidendolo. Incredibilmente, però, Osborn riuscì a sopravvivere, grazie ad un inaspettato effetto collaterale della formula chimica di Goblin, che gli fornì la capacità di rigenerare le ferite. Dopo essere stato trafitto dall'aliante, Norman si risvegliò all'obitorio e, dopo aver sostituito il suo corpo con quello di un barbone ed aver scoperto che il figlio Harry aveva protetto la sua identità segreta, levandogli il costume, decise di trasferirsi in Europa, concedendo ad Harry l'opportunità di mettersi alla prova come Goblin, vendicando la sua morte.
In Europa, divenne il leader assoluto della confraternita degli Scrier, una potente organizzazione criminale, e con il loro aiuto cominciò, dietro le quinte, a progettare la sua vendetta nei confronti dell'Uomo Ragno. Dopo la morte del figlio Harry, Norman progettò un piano complesso per distruggere psicologicamente il suo nemico giurato. Usando la sua rete mondiale di osservatori per anni, fece spiare ogni mossa dell'Uomo Ragno.
Successivamente, ordinò ai suoi Scrier di fornire al professor Miles Warren (alias lo Sciacallo) il denaro ed il supporto necessario per affinare la sua tecnica di clonazione.
Warren riuscì a creare due cloni di Peter Parker, uno imperfetto che poi si trasformò nel supercriminale Kaine, ed uno perfetto, che prese il nome di Ben Reilly che cominciò a vagare per il mondo sempre tenuto sott'occhio da Osborn.
Grazie ad un piano studiato nei minimi dettagli, Norman sostituì poi May Parker (Zia di Peter Parker) con un attrice e ne simulò la morte, dopo di che fece addirittura credere a Parker di essere un clone. Parker, infatti, abbandonò per un lungo periodo le vesti dell'Uomo Ragno, lasciando posto a Ben Reilly, in quel periodo creduto il vero Uomo Ragno. Dopo aver giocato per anni con la vita di Parker, con l'aiuto del suo vecchio socio Mendel Stromm (riportato in vita grazie alla formula di Goblin) e del Professor Judas Traveller, finalmente Osborn decise di far la sua comparsa e mettere fine ai giochi.
Prima di tutto fece rapire la figlia appena nata di Peter Parker e Mary Jane Watson, simulandone la morte. Imprigionando prima Ben, Norman rapì Peter per poi rivelare di avergli già sottratto tutto ciò che aveva di più prezioso: Gwen, la bimba e la sua stessa identità. Osborn, svelò la sua amicizia con lo Sciacallo e confessò a Peter che lui era l'originale Uomo Ragno e Ben il clone.
L'alleanza dei due Uomini Ragno portò alla sconfitta Goblin, che fu nuovamente dato per morto, ma la vittoria fu pagata a caro prezzo, infatti Ben perse la vita ancora inconsapevole di essere un clone.
Subito dopo la sua ennesima e inattesa resurezzione, Norman cercò in tutti i modi di riabilitare il suo nome e cominciò a produrre prove, per dimostrare al mondo che lui non era Goblin, arrivando al punto di creare un nuovo Goblin.
Usò un ricatto per acquisire una quota di maggioranza del Daily Bugle e successivamente istigò l'Uomo Ragno ad aggredirlo, filmò tutta la scena con le telecamere di sorveglianza e consegnò il video ai media. Norman ingaggiò poi il supercriminale Trapster per uccidere un furfante di nome Joey Z, facendo ricadere la colpa sull'Uomo Ragno e mettendo poi una ricompensa di cinque milioni di dollari sulla sua testa scatenò tutti i cacciatori di taglie del mondo contro l'Uomo Ragno.
Quest'ultimo fu costretto ad assumere ben quattro identità segrete, e con non poca fatica riuscì a smascherare l'assassino di Joey Z e a dimostrare al modo che l'Uomo Ragno, che nel video malmenava Osborn, era un impostore. Osborn venne a sapere dell'esistenza di un antica cerimonia chiamata "La Riunione dei Cinque", questa cerimonia avrebbe dato a due partecipanti il dono della morte e della follia mentre agli altri, il potere, a conoscenza e l'immortalità.
Norman, convinto di ricevere il dono del potere, radunò le cinque tavolette e organizzò la cerimonia. Non consapevole di aver in realtà avuto il dono della follia, Osborn tornò a vestire i panni di Goblin e sentendosi più forte che mai attaccò l'Uomo Ragno, rivelandogli che in realtà May Parker non era morta e che la donna morta era solo un attrice. Osborn aveva impiantato nella testa di May un congegno che, se rimosso, avrebbe innescato una reazione a catena uccidendo migliaia di persone e se non rimosso avrebbe ucciso May stessa.
Dopo una furiosa lotta con Goblin, nella quale fu distrutta mezza città compreso il Bugle, l'Uomo Ragno riuscì a sconfiggere Goblin e a salvare May grazie all'aiuto di Mr. Fantastic.
Goblin, completamente pazzo, fu condotto in manicomio, dove poco dopo fu fatto evadere dagli Scrier. Dopo mesi di cure, finalmente Norman riuscì, grazie a particolari cerotti, a placare la sua follia e riprese i suoi piani di vendetta contro l'Uomo Ragno.
Riuscì con un espediente a sostituire il dentifricio di Parker con un potente allucinogeno e lo catturò imprigionandolo nella vecchia villa di suo padre. Norman, ritenendo che Parker sarebbe dovuto diventare il suo erede, lo torturò per settimane allo scopo di fargli accettare la sua proposta di essere il nuovo Goblin e quindi bere la formula. L'Uomo Ragno, allo stremo delle forze, riuscì infine a liberarsi e a sconfiggere Goblin, pestandolo a sangue e mettendolo in fuga.
Poteri: l'esplosione causata dalla formula chimica di Stromm dotò Norman Osborn di una forza incredibile e di un intelligenza fuori dal comune. Visto che queste qualità da sole non bastavano per combattere eroi come l'Uomo Ragno, Osborn, per poter volare, si attrezzò in un primo tempo con una scopa volante che in seguito sostituì con un aliante. L'aliante ha un motore compatto a turbina ed è fornito di pericolose granate incendiarie e di vaporizzatori, in grado di spruzzare gas allucinogeni e soporiferi.
Osborn può comandare mentalmente l'aliante e cavalcarlo con sicurezza grazie ad un sistema elettromagnetico che fissa i suoi stivali alle staffe. Goblin, inoltre, porta con sé una borsa piena di scherzi molto pericolosi, che comprendono zucche allucinogene ed esplosive, pipistrelli fumogeni e molti altri trucchi.
Infine i guanti di Goblin sono provvisti di un dispositivo che permette ad Osborn di lanciare dalle sue dita potenti scariche elettriche.
Si ringrazia[Modificato da m.harlock 27/10/2004 13.12]