miniserie Bonelli

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mr.pezz8
00domenica 26 settembre 2010 22:03
Volevo conoscere un pò di pareri sulle miniserie Bonelli pubblicate negli ultimi anni, al di là del valore della scelta editoriale in sé.

Come ho scritto in qualche altro post, sono rimasto affascinato dall'ambientazione di Volto nascosto ed ho provveduto all'acquisto, pur senza ancora aver letto nulla e senza essermi fatto un'idea precisissima. Spesso il problema, direi inevitabile, delle recensioni o delle discussioni dedicate ad un fumetto è che è composto da molte anticipazioni... Tra l'altro, se ho capito bene, dovrebbe anche avere un seguito con una serie regolare. Sbaglio?

Per il resto ho aspettato con ansia Greystorrm, in quanto lettore di Nathan Never ed amante delle opere di Verne. Purtroppo l'attesa è stata delusa... i primi tre albi non mi sono piaciuti.
Forse nel prosieguo della serie è migliorata?
E delle altre che mi dite? Caravan di Medda?
Juan Galvez
00domenica 26 settembre 2010 22:14
Re:
mr.pezz8, 26/09/2010 22.03:

Volevo conoscere un pò di pareri sulle miniserie Bonelli pubblicate negli ultimi anni, al di là del valore della scelta editoriale in sé.

Come ho scritto in qualche altro post, sono rimasto affascinato dall'ambientazione di Volto nascosto ed ho provveduto all'acquisto, pur senza ancora aver letto nulla e senza essermi fatto un'idea precisissima. Spesso il problema, direi inevitabile, delle recensioni o delle discussioni dedicate ad un fumetto è che è composto da molte anticipazioni... Tra l'altro, se ho capito bene, dovrebbe anche avere un seguito con una serie regolare. Sbaglio?

Per il resto ho aspettato con ansia Greystorrm, in quanto lettore di Nathan Never ed amante delle opere di Verne. Purtroppo l'attesa è stata delusa... i primi tre albi non mi sono piaciuti.
Forse nel prosieguo della serie è migliorata?
E delle altre che mi dite? Caravan di Medda?


Ti basta ravanare nella sezione, ci sono decine di threads :-)

V.

mr.pezz8
00domenica 26 settembre 2010 22:22
...probabilmente il mio è stato l'errore tipico di un novizio da forum.

A mia parziale discolpa, potrei dire che ho naturalmente notato le discussioni sulle singole miniserie, ma che, per la ragione a cui ho accennato: l'inevitabile anticipazione, avrei desiderato conoscere il vostro "sguardo d'insieme" su quanto pubblicato...

detto ciò, mi vado a rivedere le discussioni......
Juan Galvez
00domenica 26 settembre 2010 22:37
Uno sguardo d'insieme? Brrr... il minimo comune denominatore sarebbe talmente vago da non avere senso. Cos'hanno in comune, per dire, Caravan e Greystorm a parte l'editore? Secondo me nulla. E non voglio con questo condannare Greystorm, eh. Dico che si rivolgono (o dovrebbero rivolgersi) a lettori potenziali completamente diversi.

Manfredi sta lavorando a una prosecuzione di Volto Nascosto, nel senso che l'italico protagonista della serie andrà nella Cina della rivolta dei Boxer.

Su Caravan, davvero, trovi una discussione così ampia che probabilmente ti annoierai a morte per eccesso di seghe mentali che ci siamo fatti :-). Per altro, la serie meritava ampiamente.

V.
mr.pezz8
00domenica 26 settembre 2010 23:42
nonostante per "sguardo d'insieme" intendessi i giudizi soggettivi sulle varie serie, rilancio la disussione ponendovi una domanda che spero coglierà il vostro interesse.

L'operazione Miniserie della Bonelli rappresenta un tentativo di avvicinare il fumetto seriale a quello d'autore, oppure è unicamente il prodotto di una logica commerciale escogitata per far fronte ad un tempo di vacche magre?

Carlo Maria
00lunedì 27 settembre 2010 00:18
Re:
mr.pezz8, 26/09/2010 23.42:

nonostante per "sguardo d'insieme" intendessi i giudizi soggettivi sulle varie serie, rilancio la disussione ponendovi una domanda che spero coglierà il vostro interesse.

L'operazione Miniserie della Bonelli rappresenta un tentativo di avvicinare il fumetto seriale a quello d'autore, oppure è unicamente il prodotto di una logica commerciale escogitata per far fronte ad un tempo di vacche magre?





Perbacco! La famosa dicotomia tra fumetto d'autore e fumetto popolare seriale! [SM=x74873] [SM=x74946]

Facciamo così, arrivato tardi, replico lo stesso alla tua richiesta iniziale di panoramica sulle mini bonelliane, premettendo tuttavia che pare evidente emergerà il mio giudizio personale.

Diciamo che per me la prima mini è stata Napoleone. Così era stata concepita: 8 numeri, se non erro, o poco più. Siamo sul finire degli anni novanta, Dylan e Tex cominciano ad accusare cali, ma siamo ancora su cifra notevoli.
Il Napoleone di Ambrosini è stato uno dei fumetti che ho amato di più. I primi numeri sono notevoli, proprio brucianti. Il personaggio principale è antipatico, reale, ha vizi, manie e un intelletto fervido. I dialoghi sono di qualità, le trame altrettanto. Questo per i primi numeri, poi il successo l'ha reso una serie fissa e ciò l'ha normalizzato, nel senso che sono giunte diverse storie meno valide. Il suo creatore in primis ne ha sfornate diverse meno convincenti, secondo me proprio a causa del fatto che il suo progetto iniziale era differente e lo ha dovuto modificare in corsa. Altri autori e disegnatori(il qui celebrato Bacilieri in primis, ma non solo) lo hanno affiancato ed hanno fatto riemergere la testata. Nel complesso, io ne ho un ottimo ricordo. [SM=x74927]

Gregory Hunter non vale: è durato poco più di un anno, ma non era pensato per essere una miniserie. Comunque sono lieto di non averli letti tutti. [SM=x74933]

Poi c'è stata Gea, se non erro. Ecco, su questa la personalità del mio giudizio influisce in modo eccessivo e ti rimando ai pareri altrui: a me non piacque e interruppi dopo 4 numeri, non perchè non amassi le trame o le tematiche trattate, ma perchè detestavo il senso unico in cui venivano trattate. Un altro Carletto, all'epoca. Chi l'ha proseguita (molti qui sul forum) l'ha apprezzata nettamente.

Brad Barron: lo considero tuttora il peggior prodotto fra le miniserie Bonelli. E, naturalmente, è quello che ha venduto di più. Mi dico che ciò dev'esser dovuto al volto componibile del protagonista che le costole dei vari numeri andavano a formare. Altre spiegazioni non ho: il primo numero, introduttivo, lo trovai buono, il resto un pessimo esempio di fantascienza trita e ritrita, senza spunti meritevoli, con personaggi mediocri, dialoghi deludenti e trame risibili.

Volto Nascosto: un capolavoro. Per me è ancora il migliore, anche se Caravan l'ha affiancato. Manfredi, già ispiratissimo su Magico Vento, mostra ancora una volta d'esser un narratore straordinario e tira fuori dal cilindro una serie appassionante e vigorosa sotto ogni punto di vista. Leggila e sappimi dire. Qui sul forum è un titolo molto celebrato.

Su Demian e Jan Dix sono deficitario: non mi dissero nulla e li interruppi. Demian l'ho interrotto addirittura a tre numeri dalla fine, ma non mi pare d'aver letto quelli successivi al numero 3.
In rete, il primo è giudicato evitabile. Sul secondo, il parere di Vinnie ed altri che ho letto in giro evidenziano come con gli ultimi numeri si sia elevato il livello medio di una serie che stava viaggiando sui binari della mediorità.

Caravan: altro gioiello. Medda sforna un'opera complessa e totalmente al di fuori delle corde del pubblico bonelliano. Che naturalmente ne risulterà assolutamente spaccato: la metà adora questa serie, l'altra metà la disprezza. Ogni numero ha creato per la rete un nugolo di polemiche e risse verbali. Ovviamente, chi la disprezza non capisce nulla. [SM=x74933] [SM=x74933] [SM=x74933]

Greystorm di Serra: in verità mi è piaciuto abbastanza, mi ha divertito. Il mio giudizio si basa sui primi 11 albi, perchè il dodicesimo è sul mio comò da due settimane e ancora non m'interessa leggerlo. In verità, per quanto diversi numeri m'abbiano appassionato, m'hanno deluso però gli ultimi due, facendo calare il valore complessivo della storia. Mi farò un'idea completa leggendo questo numero speciale. Nel complesso, però, l'ho trovata a differenza tua una lettura godibile e appassionante.

Lilith: ho letto il primo e l'ho apprezzato. Ho letto il secondo e ho storto il naso. Ho letto il terzo e mi sono irritato. Ogni numero per ora uscito è praticamente identico nella struttura al precedente. I disegni sono belli, ma le trame per ora non mi hanno colpito e neanche la protagonista.

Cassidy: giudizio parziale, ne ho letti due, mentre gli altri tre li ho sul comò insieme a Greystorm 12. Il primo mi ha fatto schifo, mi ha irritato da morire: derivativo, ammiccante, piatto. Molta avventura, con poca sostanza, personaggi costruiti su cliché visti e rivisti. Il secondo mi ha fatto un effetto migliore, ma preciso che venivo dall'incauta lettura di un fumetto di Aromatico. [SM=x74902]
Gli altri vedremo.

C'è altro? [SM=x74997]
mr.pezz8
00lunedì 27 settembre 2010 00:46
Re: Re:
Carlo Maria, 27/09/2010 0.18:


Facciamo così, arrivato tardi, replico lo stesso alla tua richiesta iniziale di panoramica sulle mini bonelliane, premettendo tuttavia che pare evidente emergerà il mio giudizio personale.



con la speranza che la discussione continui a svilupparsi, per il momento ringrazio Carlo per l'accurata risposta: era esattamente ciò che intendevo per "sguardo d'insieme"[SM=x74927]

Naturalmente anche Vincenzo per i consigli mirati.

Grazie
rimatt1
00lunedì 27 settembre 2010 13:47
Re:
mr.pezz8, 9/26/2010 11:42 PM:

L'operazione Miniserie della Bonelli rappresenta un tentativo di avvicinare il fumetto seriale a quello d'autore, oppure è unicamente il prodotto di una logica commerciale escogitata per far fronte ad un tempo di vacche magre?




La seconda che hai detto, senza dubbio. Oltretutto, la maggior parte delle mini bonelliane di "autoriale" ha ben poco. ;-)
Carlo Maria
00lunedì 27 settembre 2010 17:35
Re: Re:
rimatt1, 27/09/2010 13.47:



La seconda che hai detto, senza dubbio. Oltretutto, la maggior parte delle mini bonelliane di "autoriale" ha ben poco. ;-)




Alcune ne sono persino l'antitesi! [SM=x74971]
Però almeno due, come emerge dai miei pareri, hanno dato esiti notevoli. [SM=x74967]
LucaL@
00lunedì 27 settembre 2010 21:23
Ci sarebbe una terza interpretazione possibile: Castelli (mi pare fosse lui) diceva che in realtà il lettore Bonelli non è un lettore di Tex, di Zagor o di Mister No, ma appunto un lettore di Bonelli che ogni settimana legge il suo albetto 16x21 indipendentemente dal personaggio che presenta, ed è anche per questo che tutti gli eroi Bonelli hanno una matrice comune, seguono un po' lo stereotipo dell'antieroe disincantato. Questo lo aveva detto anche Serra o Medda in un'intervista televisiva.
Quello che diceva Castelli, però, si applicava a un'altra epoca e oggi come oggi si è fatto ricorso al formato della miniserie per invogliare il pubblico con qualcosa di apparentemente nuovo ma che in realtà porta sempre alla serialità pur se di altro tipo. Mi pare che le miniserie Bonelli escano una a ridosso dell'altra, giusto? Cioè se una finisce a, diciamo, marzo, ad aprile salta fuori quella nuova.
Questo criterio credo si possa applicare anche a prodotti bonellidi di cui veniva promessa la conclusione nei termini stabiliti ma che a seguito del riscontro positivo del pubblico hanno continuato a uscire.
Così come altre miniserie sono state scandalosamente chiuse prima della manciata di numeri che le avrebbero "concluse" naturalmente: non mi pare una cosa accettabile se si fosse trattato veramente di miniserie nella mente dell'editore.
...era Tito Faraci che aveva detto di Brad Barron che non avremmo visto mai, mai e poi mai un altro suo albo oltre alla miniserie neppure se fosse stato il più grande successo del mondo?
rimatt1
00martedì 28 settembre 2010 00:16
Re:
LucaL@, 9/27/2010 9:23 PM:

Mi pare che le miniserie Bonelli escano una a ridosso dell'altra, giusto? Cioè se una finisce a, diciamo, marzo, ad aprile salta fuori quella nuova.



Non necessariamente: Caravan e Greystorm, per dire, sono uscite in contemporanea. Non credo esista una precisa strategia editoriale al riguardo, ma magari mi sbaglio. [SM=x74997]
Juan Galvez
00martedì 28 settembre 2010 06:04
Strategie editoriali in SBE? Naaaa!

:-)

V.
mr.pezz8
00martedì 28 settembre 2010 09:50
A mio avviso le miniserie rappresentano una strategia editoriale: nell'accezione, però, primitiva del termine. Semplicemente essi sanno che ogni nuova serie, ogni primo numero viene acquistato un pò da tutti: i ragazzini perché hanno la speranza che un giorno quel numero abbia un valore, il lettore seriale per terapia, il lettore medio nella speranza di poter trovare una nuova serie a cui appassionarsi, etc, etc etc. (naturalmente questa non vuole essere una fenomenologia del fumettaro). Quindi la Bonelli approfitta, per così dire, della spinta propulsiva che ogni nuova serie possiede.
Probabilmente una moderna forma di speculazione editoriale.
Anche il fumetto a tempo determinato noooooooooooooooo!!!

Che questo fosse il punto di partenza credo fosse chiaro a tutti. Solo mi chiedevo se ciò avesse rappresentato, magari involontariamente, un'occasione per far nascere fumetti di livello più alto, per sperimentare qualcosa d nuovo. Se le esigenze economiche avessero dato l'input per strutture narrativa più dense e mature
Da quanto dite, però, mi sembra che ciò sia avvenuto in pochi casi (comunque meglio di niente) ed in ogni modo non per volontà diretta della casa editrice
Juan Galvez
00martedì 28 settembre 2010 18:48
Speculazione editoriale? Al massimo tentativo di sopravvivere.

V.
mr.pezz8
00martedì 28 settembre 2010 19:33
Non so........ su questo certamente ne sai tu molto più di me.
Però non immaginavo che anche per la Bonelli si dovesse fare un discorso del genere, mentre per il resto delle case editrici mi era già chiaro........
LucaL@
00martedì 28 settembre 2010 20:34
Re:
mr.pezz8, 28/09/2010 9.50:

il lettore seriale per terapia




Questa me la rivendo in giro.

Boh, mi pareva che Caravan avesse destato interesse e ammirazione proprio per il motivo che indicavi tu, il tentativo di fare qualcosa di nuovo e più maturo.
E anch'io sono tra quelli che sostengono che pure se l'emorragia di lettori sia conclamata e innegabile Bonelli sia molto, molto lontano dalla canna del gas.
Boh, aspettiamo di sentire cosa dicono gli altri.
Juan Galvez
00martedì 28 settembre 2010 20:54
Il Tex di Repubblica ha riportato a floridezza l'azienda, che comunque non traballava. Per sopravvivenza non intendevo sopravvivenza dell'azienda ovviamente, ma dei disegnatori e degli altri che vi lavorano.

V.
LucaL@
00martedì 28 settembre 2010 21:02
Re:
Juan Galvez, 28/09/2010 20.54:

Per sopravvivenza non intendevo sopravvivenza dell'azienda ovviamente, ma dei disegnatori e degli altri che vi lavorano.

V.




Beh, se la metti così speriamo che Sergio Bonelli abbia sempre il vento in poppa, sennò Villa, Casertano, Ambrosini, Dall'Agnol, Nespolino e tanti altri cosa faranno? Disegneranno degli albi cartonati per la Francia?

BEH, MA ALLORA SPERO CHE BONELLI FALLISCA PRESTO!!!

Così anche Mandrafina e Garcia Seijas tornano a disegnare le "loro" storie... sigh...
LucaL@
00martedì 28 settembre 2010 21:07
Re:
Juan Galvez, 28/09/2010 20.54:

Il Tex di Repubblica ha riportato a floridezza l'azienda, che comunque non traballava. Per sopravvivenza non intendevo sopravvivenza dell'azienda ovviamente, ma dei disegnatori e degli altri che vi lavorano.

V.




Un momento: non è che intendi il fenomeno delle miniserie come una continuazione del discorso Gregory Hunter? Perchè quello fu un sistema per dar da lavorare ai disegnatori in attesa di passare alle serie regolari. Se così fosse le miniserie non sarebbero indice di una crisi in Bonelli, ma un segnale della sua opulenza. Anche se le serie regolari rispetto agli anni di Gregory Hunter sono un po' diminuite.
Juan Galvez
00martedì 28 settembre 2010 21:34
Re: Re:
LucaL@, 28/09/2010 21.02:




Beh, se la metti così speriamo che Sergio Bonelli abbia sempre il vento in poppa, sennò Villa, Casertano, Ambrosini, Dall'Agnol, Nespolino e tanti altri cosa faranno? Disegneranno degli albi cartonati per la Francia?

BEH, MA ALLORA SPERO CHE BONELLI FALLISCA PRESTO!!!


Ah, io spero proprio di no, visto che il livello medio delle franceserie non avvicina neppure il livello inferiore della produzione bonelliana ;-)

V.


Juan Galvez
00martedì 28 settembre 2010 21:38
Re: Re:
LucaL@, 28/09/2010 21.07:




Un momento: non è che intendi il fenomeno delle miniserie come una continuazione del discorso Gregory Hunter? Perchè quello fu un sistema per dar da lavorare ai disegnatori in attesa di passare alle serie regolari. Se così fosse le miniserie non sarebbero indice di una crisi in Bonelli, ma un segnale della sua opulenza. Anche se le serie regolari rispetto agli anni di Gregory Hunter sono un po' diminuite.


In attesa di passare alle serie regolari? Gregory Hunter ERA una serie regolare (ed era nata per far lavorare i disegnatori che altrimenti sarebbero restati a spasso). E' andata a gambe all'aria per vicissitudini di Serra, non perché dovesse durare un numero prestabilito di albi. Le miniserie attuali nascono da due ordini di motivi: primo la SBE ha comunque un po' il fiato corto, e l'investimento in una serie regolare rischia di essere un salto nel buio più grande di quello rappresentato da serie a durata prestabilita. E secondo: i disegnatori devono lavorare.

V.

mr.pezz8
00martedì 28 settembre 2010 22:39
quello che dici rappresenta un bel complimento per la Bonelli: un'azienda che si preoccupa di non licenziare
Carlo Maria
00mercoledì 29 settembre 2010 00:23
Re:
mr.pezz8, 28/09/2010 22.39:

quello che dici rappresenta un bel complimento per la Bonelli: un'azienda che si preoccupa di non licenziare




Beh questo mi sembra fuor di dubbio: gli autori e i disegnatori Sergio li tiene finchè campano... Nizzi lo ha tenuto fino a 15 anni dopo la morte. [SM=x74971]
Juan Galvez
00mercoledì 29 settembre 2010 05:47
Re:
mr.pezz8, 28/09/2010 22.39:

quello che dici rappresenta un bel complimento per la Bonelli: un'azienda che si preoccupa di non licenziare


Non è un complimento, è un dato di fatto. E non sarebbero licenziamenti, non c'è mica rapporto di lavoro dipendente.

V.

Juan Galvez
00mercoledì 29 settembre 2010 05:47
Re: Re:
Carlo Maria, 29/09/2010 0.23:




Beh questo mi sembra fuor di dubbio: gli autori e i disegnatori Sergio li tiene finchè campano... Nizzi lo ha tenuto fino a 15 anni dopo la morte. [SM=x74971]

Deppiù, c'è ancora monnezza che esce.

V.


ddvd
00mercoledì 29 settembre 2010 12:49
Re: Re: Re:
Juan Galvez, 29/09/2010 5.47:

Deppiù, c'è ancora monnezza che esce.

V.




Quando parte la raccolta differenziata? [SM=x2114809]


Carlo Maria
00mercoledì 29 settembre 2010 18:23
Re: Re: Re: Re:
ddvd, 29/09/2010 12.49:


Quando parte la raccolta differenziata? [SM=x2114809]






C'è già: Nizzi si raccoglie con l'umido! [SM=x74946]
Juan Galvez
00mercoledì 29 settembre 2010 19:21
Re: Re: Re: Re:
ddvd, 29/09/2010 12.49:


Quando parte la raccolta differenziata? [SM=x2114809]




I rifiuti tossici non sono ancora previsti nella raccolta urbana :-P

V.

mr.pezz8
00venerdì 1 ottobre 2010 09:32
probabilmente già l'avrete notato in tanti, magari l'ha scritto qualcuno di voi.....!
riporto ugualmente il link d'un articolo pubblicato u Ubc Fumetti che sta a pennello nella nostra discussione:

www.ubcfumetti.com/bonelli/?20283
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