il Logos Solare.

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Lucifero
00martedì 20 dicembre 2005 17:15
Il nostro sistema solare è il corpo vibrante di una Vita che trascende la comprensione umana: il Logos Solare. Ogni foglia, ogni pulsazione delle nostre vene, ogni bacio di neve montana, ogni barlume di intelligenze animali, ogni volo lirico di genio umano è un nuovo fiore che si sgrana sull’albero divino, che è la Vita Individuale del nostro sistema solare. Possiamo dire che l’assoluto, il quale, nel suo sostanziale aspetto, non può venir contenuto in immaginazione relativa, o brucerebbe ogni cervello, fisico e spirituale, che volesse provarvici, dopo un infinito procedere a tentoni, attraverso il buio cosmico di gas, cicli di evoluzione di un materiale brado, attraverso galassie, già formate, sotto la spinta del movimento dinamico, s’è coagulato attorno a quei principi astratti fondamentali, che abbiamo tratteggiato nella seconda lezione sulla cosmogenesi, in forma concreta e manifesta; principi che, fattisi, ora, carne, da verbo che erano, costituiscono la Gerarchia Occulta (Fratellanza Bianca), che guida le cose tutte nel nostro sistema, verso un piano che, lentamente, sta prendendo corpo, razza dopo razza, pianeta dopo pianeta, incarnazione umana dopo incarnazione umana, regno di natura dopo regno di natura. Possiamo, anche, dire che il remotissimo passato che precede il nostro presente stato di cose sconfina nel medesimo mistero eterno in cui si tuffa il futuro mirabile a cui tende il piano ben noto agli esoterici: Parabrahaman - o ciò che è al di là di se stesso - .
Il ciclo, o periodo di tempo, determinato, secondo regole fisse, da una volontà, più o meno nota, diviene, quindi, la linea necessaria per la manifestazione del lago privo di fondo che è la vita cosmica. Ecco perché, ad orecchio di occultista, le parole "infinito", "assoluto", "eternità ", non hanno valore, se non per un senso comunemente accettato di: "cosa massima, bene supremo, attimo di felicità integrale"; ed ecco, anche, la ragione per cui risalta chiara la finalità della Gerarchia Bianca, postulato di ogni ordine solare, la quale, sia tramite diretta azione sul passato storico e sul futuro dell’eterno presente (nel suo aspetto di natura che stempera la propria spinta vitale in regni invisibili; ma, anche, minerali, vegetali, animali), sia tramite sforzi particolari a cui sottopone il germe immortale, una volta che esso ha assunto forma umana, man mano che procede nel suo sviluppo evolutivo, crea, appunto, i cicli occulti, sui quali può, l’infinito senso impalpabile della vita, acquistare un volto netto e preciso ed un aspetto di chiara predestinazione. È, appunto, il ciclo, una manifestazione necessaria, per ogni tuffo, nel tempo e nello spazio, dell’infinito. Possiamo, quindi, dire che il sistema solare è semplicemente un ciclo dell’ignoto TUTTO, da cui debba spiccare il volo l’aquila del pensiero umano, per analizzare l’universo in cui essa si trovi, col presupposto che tale universo inizia (ma, anche, termina) nella sua anima. È un ciclo necessario, con delle leggi intrinseche, il quale non può venir superato, innanzi tempo. L’Adepto - o l’uomo dio delle tradizioni magico-solari - il Mago Bianco, il Fratello Iniziato hanno tutti chinato la fronte, prima o poi, all’evidenza dell’assoluto nel relativo, ed hanno accettato, per definitivo, il fatto che il nostro sistema solare è cellula di altri tessuti, e questi tessuti sono aspetti di Vite sempre più vaste. Sicché noi ci troviamo ad essere circoscritti in una barriera determinata, il nostro sistema solare, che non possiamo attraversare, senza aver conosciuto completamente; allungare una mano e voler pescare, nelle limpide, ma oscure, acque dello spazio che si estende oltre i confini di una notte stellata, una causa ad esso remota significa semplicemente ingenua fantasia di uomo-bambino. Ne deriva, allora, per noi che, a nostra volta, ci troviamo, rispetto alla Vita che anima il nostro sistema, nel medesimo rapporto in cui Essa si trova con le Vite sempre più vaste che si accendono alla sua scoperta graduale (perché, anche il Logos Solare avanza in evoluzione), simili a cerchi concentrici, ma incastrati l’uno nell’altro, la necessità di imparare a conoscere il midollo occulto della nostra anima e realizzare che in quel punto si apre il fiore di loto dell’innesto tra macrocosmo e microcosmo, visibile ed invisibile, possibile ed impossibile, uomo e dio. Ne nascerà un impulso che costituirà il vero filo di Arianna, nel labirinto della vita occulta; il quale, attraverso lo studio accurato sulla costituzione celata delle cose naturali, attraverso il timido sguardo che, all’inizio, potremo lanciare lungo le auree gomene che avvincono il vascello divino del nostro Logos Solare ad altri più Potenti Porti, ci porterà alla soglia dell’Iniziazione. Cioè, alla prima di una serie di mutamenti misteriosofici del nostro tessuto egoico, che danno il potere di svelare, man mano, i successivi aspetti del vero Se’ delle cose; il quale, pur restando immutato nella sua virginale e sostanziale natura, traluce raggi vivissimi di sempre nuove realtà all’occhio analizzante dei suoi stessi aspetti nell’ombra.
Lucifero
00martedì 20 dicembre 2005 17:28
Gradualmente, all'esoterico, il Proposito del Logos inizia ad apparire: l'uomo non si trova più, solo ed inerme, davanti ad una natura ostile, che non capisce; egli suddivide in tre parti quella che lo concerne, nel suo aspetto di uomo; quella che concerne il ciclo storico che vive, incassato come un pinolo nella pigna, in tanti altri cicli precedenti e susseguenti; e vede un più vasto ciclo cosmico, da cui ogni cosa deriva. Egli possiede tre corpi di manifestazione, con tre specifiche funzionalità, dei quali, uno soltanto, al momento dell'attuale evoluzione, è normalmente visibile.

Essi sono, a partire dall'alto:
1. il corpo causale-mentale (dove prendono nascita le astrazioni pure del pensiero, e l'inquadramento intellettuale delle stesse),
2. il corpo astrale (o delle emozioni, in senso generale),
3. il corpo eterico-denso (o delle funzioni fisiche e biologiche, propriamente dette).

Dietro ad essi vi è il piano buddico, da cui ogni cosa è sorretta, come manifestazione del Secondo Raggio, e dove appare la Gerarchia Planetaria. L'uomo fa parte di una Razza che, come unica Entità, si incarna successivamente, sorretta, per le ali celate, dalle sublimi Guide Divine, per acquistare, nel complesso, degli attributi sublimali che saranno, poi, la risorsa di ogni sua singola cellula. Razza che gli esoterici sono abituati a considerare un solo Essere e che chiamano il Quinto Raggio, il discepolo mondiale, il vero Salvatore del mondo, di cui il Cristo non è che simbolo. Infine, in un meraviglioso sgranarsi di leggi macrocosmiche, chiamate delle Catene e delle Ronde, l'uomo realizza di far parte di un piano ancor più vasto, che concerne i rapporti che il nostro Sole ha verso Vite Possenti, che lo guidano e tutelano d'appresso. Meta dell'uomo è di pervenire a quella che, solitamente, è chiamata iniziazione; processo che si svolge nei piani mentali e buddici ed ha per scopo di rendere capace la struttura fisico-eterica a reggere, continuamente e coscientemente, il flusso della Potenza e della Luce dei piani superiori. Ma, quello delle iniziazioni, è un'altro degli affascinanti e vitali argomenti che preghiamo lo studente di coltivare con il proprio studio e con la propria pratica. A tal proposito pensiamo di dargli un efficace consiglio, indirizzandolo verso il libro di testo: "Iniziazione umana e solare", di Alice Bailey.
Una via, la via del Sentiero senza fine, ma che ha una sintesi, ferma e definitiva, nel concetto cardinale, che è la stessa essenza vitale e lo stesso tessuto egoico di ogni illuminato: IL MOVIMENTO, ENERGIA ETERNA, È L'UNICA VITA.
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