Watami di Oesterheld/Moliterni

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Sashimi
00venerdì 29 ottobre 2021 19:16



Anche questo, se non è un evento, poco ci manca.

C'è scritto "1" ma è effettivamente tutta la serie: prima parte 1962 e seconda parte 1976.(*)

Sash


(*) preciso: tutta la serie come si vide in Italia tramite Eura, che riprendeva la versione delle Ediciones Record (la raccolta in volume della prima parte in 7 episodi fu curata da Trillo e Saccomanno); in realtà sembra che gli episodi della prima parte usciti su rivista fossero di più, forse una dozzina: qui maggior dettagli.
ozymandias
00venerdì 29 ottobre 2021 19:33
2 perchè è il primo di una collana...

Davanti è specificato VOLUME UNICO [SM=x74931]

il n.2 sarà dedicato al COBRA di Del Castillo
Sashimi
00venerdì 29 ottobre 2021 19:37
ozymandias, 10/29/2021 7:33 PM:

2 perchè è il primo di una collana...



Giusto [SM=x74992]

Sash


jelem
00venerdì 29 ottobre 2021 19:43
Il Cobra di Del Castillo del quale sul Maxi hanno dimenticato di ristampare un episodio... [SM=x74943]
Ma almeno era in un formato migliore.
ddvd
00venerdì 29 ottobre 2021 20:11
Trovato altre informazioni sul sito della Cosmo.

Mi chiedo se il formato sarà come l'originale.
jelem
00venerdì 29 ottobre 2021 20:35
Ovviamente no. Dubito che in Argentina pubblicassero in bonellide.
Sashimi
00venerdì 29 ottobre 2021 21:01
E' sicuramente più piccolo, però almeno non dovrebbe essere rimontato: Super Misterix, la rivista di pubblicazione originale (della prima parte), nel 62 era già in un formato verticale - anche se finora non ho trovato scansioni specifiche dei numeri su cui apparve per fare un vero confronto (tranne le tavole al link che ho messo sopra, che però sono di episodi non raccolti in volume) .

Però nella... grande rete si trova la versione delle Ed. Record di entrambe le parti, risalente a metà/fine anni 70: l'ho confrontata con l'albo Cosmo e graficamente le tavole sono identiche.

Sash
ddvd
00venerdì 29 ottobre 2021 21:08
Ok, staremo a vedere! [SM=x74927]
Sashimi
00venerdì 29 ottobre 2021 21:44
Dunque, controllando meglio sul sito Aurea/Alessandro, vedo che quando su Skorpio riprese il personaggio nel 1986 pubblicando la prima parte (quella anni '60) lo fece per 14 numeri...

La seconda parte (anni '70), pubblicata su LS per prima, occupava invece 12 numeri, dunque il computo totale degli episodi sarebbe 26 - sempre a meno di spezzettamenti in più parti dei singoli episodi, ma non credo.

Il volume Cosmo ne conta 19, quindi ne mancherebbero 7... peccato.

Sash



ozymandias
00sabato 30 ottobre 2021 05:21
rimatt1
00sabato 30 ottobre 2021 11:05
Re:
Sashimi, 29/10/2021 21:44:


Il volume Cosmo ne conta 19, quindi ne mancherebbero 7... peccato.



Sarebbe interessante capire con quale criterio sono stati scelti i 7 episodi da saltare. Comunque intanto il volume l'ho ordinato.
Sashimi
00domenica 31 ottobre 2021 16:05
rimatt1, 10/30/2021 11:05 AM:



Sarebbe interessante capire con quale criterio sono stati scelti i 7 episodi da saltare. Comunque intanto il volume l'ho ordinato.



Direi che semplicemente si sono fermati ai primi 7 episodi usciti nel 62/63, cioè quelli raccolti nel volume di riferimento curato da Trillo e Saccomanno per la Record. Era probabilmente previsto un secondo volume con l'altra metà della prima serie, che però non si fece mai.

Nel sito che ho linkato nel messaggio iniziale ci sono le tavole di un episodio successivo, forse l'ottavo o nono, che non è presente nel volume Cosmo (Sturgis era un pseudonimo di H.G.Oesterheld).

Btw, nel frattempo ho divorato questi primi 7 episodi: le didascalie mettono a dura prova le diottrie nel primo, ma per fortuna si ingrandiscono un po' nei successivi. Le tavole iniziali di Moliterni sono sicuramente sacrificate, anche se poi nella seconda parte (che devo affrontare) la resa mi pare decisamente migliore. D'altronde tra le due passano quasi quindici anni e lo stile di Moliterni negli anni '70 è molto cambiato, ricordando per certi versi quello di Joe Kubert.

Che dire dei testi di HGO? Il western e la frontiera, qui lo dico e qui lo nego, non sono mai stati la mia tazza di tè: il motivo principale è che da giovin pioniere tecnologico qual ero li trovavo mediamente più noiosi rispetto ad altre cose - io dopotutto ero figlio dei robottoni giapponesi, la frontiera mi pareva roba antica! [SM=x74970]. Anche se poi, da lettore onnivoro, mi sono letto comunque un bel po' di western nel corso degli anni, ma diciamo che ho sempre prediletto le storie tangenziali e crepuscolari a quelle più classiche; in senso molto manicheo: più Leone che Ford; più Buddy Longway e Ken Parker che Tex; ma, ancora meglio, Timber Lee.

Ai tempi della pubblicazione su Skorpio, in definitiva, questi episodi di Watami non avevano particolarmente attratto il me stesso dodicenne e li avevo solo sfogliati: mal me ne incolse, perché sono formidabili. Soprattutto i primissimi sono magistrali, con un approccio totalmente libero alla materia: Watami è un cheyenne che si trova costantemente in lotta contro altre tribù ostili alla propria per accaparrarsi le poche risorse utili a sopravvivere - un fatto che accetta come parte integrante della propria esistenza. HGO mostra questo scontro darwiniano senza remore né reticenze, concendendosi passaggi di una crudeltà quasi documentaristica e con una franchezza di linguaggio che oggi (so di ripetermi, in questo periodo) la tossicità del politically correct ha reso sostanzialmente impraticabile - quantomeno in opere nuove.

Dopo l'inizio, l'incontro con l'"indiano bianco" Bisonte Appestato sembra far virare l'avventura verso temi più classici, con anche qualche elemento leggero e scanzonato, ma è lì che si interrompe la prima parte: spero di recuperare prima o poi gli episodi non presenti nel volume.

E ora mi appresto a leggere la seconda parte, che è anche una delle ultime cose firmate da HGO...

Sash


rimatt1
00lunedì 1 novembre 2021 09:34
Grazie per la spiegazione; certo che questo rende ancora maggiore il rimpianto per non poter leggere gli episodi mancanti della serie (discorso, del resto, che avevo fatto anche dopo aver letto il Ticonderoga della Rizzoli, costosissimo eppure monco degli episodi non prattiani).

Riusciremo mai a vivere abbastanza per vedere una'edizione integrale dell'immensa opera di Oesterheld?
Carlo Maria
00lunedì 1 novembre 2021 12:32
Che splendida notizia!
Sicuramente un albo che prenderò! [SM=x74967]
Sashimi
00lunedì 1 novembre 2021 18:49
Letta anche la seconda parte: i disegni di Moliterni sono davvero splendidi e per fortuna, a differenza della prima parte, non penalizzati dal formato.

Ed è impressionante la sua variazione stilistica: in meno di 15 anni è come se si fosse lasciato alle spalle l'approccio simil prattiano, sintetico e spesso privo di sfondi, per approdare ad un naturalismo pieno e iper dettagliato - una sorta di via di mezzo tra Joe Kubert e Victor de la Fuente.

Di sicuro riversò in ques'opera l'esperienza fatta per il mercato britannico (Fleetway) e poi per quello statunitense (Jonah Hex per DC): lo si vede nell'impostazione delle tavole e nella scansione delle vignette, che richiamano quelle dei comic pur mantenendo le storie un ritmo e un respiro di scuola argentina.

Questa seconda parte oggi la si chiamerebbe un reboot del personaggio: il protagonista rimane lo stesso, ma cambia la narrazione delle origini -anche se a mettere in moto l'azione c'è sempre la vendetta- e poi la serie vira decisamente in altre direzioni: a cominciare dal rapporto con il "pard" Bisonte Impestato, che di fatto segue Watami per quasi tutto l'arco narrativo, per arrivare ad una trattazione assai diversa degli elementi magici e soprannaturali. Difficile, senza fare ricerche approfondite, dire quanto vi sia davvero di HGO in tutto questo, aldilà della definizione dei due protagonisti e di un'impostazione generale della trama: il suo nome compare nei credits solo per tre dei dodici episodi (il 2, il 3 e il 4) e di fatto lo scrittore entrò in clandestinità mentre la serie iniziava a essere pubblicata sulla rivista "Tit Bits" nel 1976.

(qualche spoiler nel prossimo paragrafo)

E' dunque assai probabile che questo secondo arco sia principalmente farina del sacco di Moliterni. Lo si vede anche nelle trame che dall'episodio 5 in poi si muovono costantemente in bilico tra sogno e realtà, con una netta prevalenza di toni lugubri, notturni e orrorifici anche quando a entrare in scena è la Storia (tre episodi sono ambientati durante l'assedio di El Alamo). Gli ultimi episodi poi somigliano decisamente più a un fantasy-horror che non ad un western e, di fatto, sono una lunga sfida tra Watami e la morte, incarnata (o forse no) in una vecchia strega. Impossibile non scorgervi un riflesso della malattia che già stava consumando Moliterni e anche, forse, della dittatura che entrava nella sua fase più terribile...
(end of spoilers)

Va detto che questo secondo arco non ha la carica dirompente del primo, di cui abbandona l'asciuttezza quasi documentaristica in favore di una narrazione avventurosa più convenzionale, più esplicita nel mostrare vicende interiori e sentimenti dei personaggi: Watami spesso rimugina sul proprio dolore e a volte sembra recitare i propri drammi. E non è solo perché Moliterni ha raggiunto una tecnica sopraffina e padroneggia totalmente la mimica dei personaggi: anche se non mancano alcuni riferimenti alla cultura e alla mentalità dei nativi americani, e si nota decisamente l'influsso dei film 'dalla parte degli indiani' usciti nel frattempo, questi riferimenti non sono più l'asse portante - è proprio l'impostazione tematica della serie a essere cambiata.

In definitiva, Watami '76 è un fumetto con momenti validi e altri meno riusciti, anche se graficamente si mantiene eccelso dalla prima all'ultima tavola; però il posto nella storia del fumetto lo riserverei a Watami '62.

Sashimi
Sashimi
00lunedì 1 novembre 2021 19:10
rimatt1, 11/1/2021 9:34 AM:


Riusciremo mai a vivere abbastanza per vedere una'edizione integrale dell'immensa opera di Oesterheld?



Difficile, proprio per la vastità del materiale da recuperare, anche se l'interesse per HGO è sicuramente molto cresciuto negli ultimi anni e dunque chissà. Si troveranno, questo sì, sempre più scansioni delle riviste originali, anche per vie ufficiali come nel caso di Hora Cero - ma occorrerà sapere lo spagnolo.

Sash


rimatt1
00mercoledì 3 novembre 2021 08:42
Lo penso anch'io, ma sono più che convinto che, per la qualità media dei fumetti di Oesterheld, sarebbe un'iniziativa decisamente opportuna.
ozymandias
00domenica 7 novembre 2021 18:39
Re:
ozymandias, 30/10/2021 05:21:




Niente COBRA dicono su Facebook.

Al suo posto la ristampa di un altro classico di Del Castillo: Ralph Kendall


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