rimatt1, 10/30/2021 11:05 AM:
Sarebbe interessante capire con quale criterio sono stati scelti i 7 episodi da saltare. Comunque intanto il volume l'ho ordinato.
Direi che semplicemente si sono fermati ai primi 7 episodi usciti nel 62/63, cioè quelli raccolti nel volume di riferimento curato da Trillo e Saccomanno per la Record. Era probabilmente previsto un secondo volume con l'altra metà della prima serie, che però non si fece mai.
Nel sito che ho linkato nel messaggio iniziale ci sono le tavole di un episodio successivo, forse l'ottavo o nono, che non è presente nel volume Cosmo (
Sturgis era un pseudonimo di H.G.Oesterheld).
Btw, nel frattempo ho divorato questi primi 7 episodi: le didascalie mettono a dura prova le diottrie nel primo, ma per fortuna si ingrandiscono un po' nei successivi. Le tavole iniziali di Moliterni sono sicuramente sacrificate, anche se poi nella seconda parte (che devo affrontare) la resa mi pare decisamente migliore. D'altronde tra le due passano quasi quindici anni e lo stile di Moliterni negli anni '70 è molto cambiato, ricordando per certi versi quello di Joe Kubert.
Che dire dei testi di HGO? Il western e la frontiera, qui lo dico e qui lo nego, non sono mai stati la mia tazza di tè: il motivo principale è che da
giovin pioniere tecnologico qual ero li trovavo mediamente più noiosi rispetto ad altre cose - io dopotutto ero figlio dei robottoni giapponesi, la frontiera mi pareva roba antica!
. Anche se poi, da lettore onnivoro, mi sono letto comunque un bel po' di western nel corso degli anni, ma diciamo che ho sempre prediletto le storie tangenziali e crepuscolari a quelle più classiche; in senso molto manicheo: più Leone che Ford; più Buddy Longway e Ken Parker che Tex; ma, ancora meglio, Timber Lee.
Ai tempi della pubblicazione su Skorpio, in definitiva, questi episodi di Watami non avevano particolarmente attratto il me stesso dodicenne e li avevo solo sfogliati: mal me ne incolse, perché sono formidabili. Soprattutto i primissimi sono magistrali, con un approccio totalmente libero alla materia: Watami è un cheyenne che si trova costantemente in lotta contro altre tribù ostili alla propria per accaparrarsi le poche risorse utili a sopravvivere - un fatto che accetta come parte integrante della propria esistenza. HGO mostra questo scontro darwiniano senza remore né reticenze, concendendosi passaggi di una crudeltà quasi documentaristica e con una franchezza di linguaggio che oggi (so di ripetermi, in questo periodo) la tossicità del politically correct ha reso sostanzialmente impraticabile - quantomeno in opere nuove.
Dopo l'inizio, l'incontro con l'"indiano bianco" Bisonte Appestato sembra far virare l'avventura verso temi più classici, con anche qualche elemento leggero e scanzonato, ma è lì che si interrompe la prima parte: spero di recuperare prima o poi gli episodi non presenti nel volume.
E ora mi appresto a leggere la seconda parte, che è anche una delle ultime cose firmate da HGO...
Sash