Venezia

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ti61no
00domenica 27 gennaio 2008 22:10
Venezia CARNEVALE


Venezia è adagiata su sei sestieri e per poterli tutti amalgamare nella grande festa delle maschere i maghi del Carnevale usano quest'anno tutti i cinque sensi a disposizione dell'uomo aggiungendoci l'immaginazione. Nasce da questo concetto caro al direttore artistico Marco Balcih il tema della manifestazione "Sensation, sei sensi per sei sestieri", che ha vissuto oggi la sua prima giornata ufficiale. Un'apertura caratterizzata da un'affluenza da decine di migliaia di persone favorita dalla bella giornata di sole.

Secondo le cifre della polizia municipale sono stati poco meno di 51.000 gli arrivi in centro storico in questa prima domenica di Carnevale. Come ogni anno Venezia è stata raggiunta con tutti i mezzi possibili: oltre duecento autobus, circa duemila automobili, una settantina di camper. Migliaia di turisti ai quali si sono aggiunti gli oltre 23 mila passeggeri giunti in treno. Oltre 200 i vigili in servizio 140 dei quali al lavoro nel centro storico veneziano.

Un bagno di folla che questa mattina in piazza San Marco ha assistito al tradizionale "Volo dell'Angelo" che inaugura la festa. A mezzogiorno, a cavallo di una grande O, ultima lettera della parola Angelo, è stato il rapper Coolio vestito di un abito bianco firmato dalla griffe Moschino, a lanciarsi dal campanile di San Marco.

Il "diavolo nero diventato angelo" come lui stesso si è definito, ha terminato la discesa tra le braccia di una damigella di colore, sua moglie Mary, attorniato da migliaia di persone che hanno salutato l'evento con grande calore e applausi. All'arrivo Coolio ha toccato il suolo sulle note del suo più celebre brano "Gangstàs Paradise" che gli ha regalato un Grammy Award. Il rapper si è detto molto contento e di non aver avuto paura mentre dal campanile scendeva a terra. Poco dopo ha visitato le sale di Palazzo Ducale rimanendo senza parole, colpito dalla bellezza della storia e della cultura. Divertito, ha anche "rappato" alcune didascalie sotto le opere esposte e nel pomeriggio ha assistito al secondo grande evento del carnevale veneziano: il corteo delle Marie.

Qui a far da padrona di casa è stata Ornella Muti che ha atteso in Piazza San Marco le 12 belle Marie, partite dalla chiesa di San Piero a Castello, precedute da una sfilata di figuranti in costumi dell'epoca. Ad accompagnare le reginette, vestite con abiti del trecento, due damigelle d'onore e 12 damigelle di corteo. Ornella Muti indossava un abito del '700 color crema; al suo fianco la figlia Naike Rivelli con il piccolo Akash, e gli altri due figli Carolina ed Andrea. Ma la festa veneziana e' anche un meraviglioso spettacolo sull'acqua: stamani 70 barche a remi hanno dato vita a una affascinante parata in costume sul Canal Grande.

Uno spettacolo offerto dal sestiere del "gusto" Cannaregio: a guidare la discesa del Canal Grande la "Peata", la più grande delle imbarcazioni sulla quale si sono alternate numerose forme di intrattenimento dai giocolieri del Teatro Clap alla musica dei "Gatti di Venezia". Per tutto il giorno è quin di proseguita la festa gastronomica con banchetti di specialità veneziane ai quali hanno fatto da contorno il ballo liscio in Patronato San Giobbe, il concerto del Rosa Emilia Quartet, il Coro della Serenissima, uno stacco di poesia erotica a cura di Tiziana Turchetti, i trampolieri del Teatro Invisibile e il Circo Nuova Luna con acrobazie e giochi di fuoco e i clown di Barbamoccolo.
ti61no
00giovedì 4 dicembre 2008 02:19
VENEZIA: ACQUA ALTA, IMPRESA IN SURF
L'olandese Duncan Zuur ha attraversato piazza San Marco a bordo del suo wakeboard, una sorta di surf. Tra lo stupore di turisti e veneziani. FOTO PER GENTILE CONCESSIONE MITTER - STAU

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ti61no
00lunedì 16 febbraio 2009 19:02
Venezia è una città di 270.129 abitanti dell'Italia nord-orientale, capoluogo della regione Veneto e della provincia omonima. È stata inoltre per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia e conosciuta a questo riguardo come "la Serenissima" o "la Dominante".

Per le peculiarità urbanistiche e per l'inestimabile patrimonio artistico, Venezia è universalmente considerata una tra le più belle città del mondo ed è annoverata tra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'UNESCO. Per questo motivo, è la città italiana con il più alto flusso turistico, in gran parte dall'estero.

Il territorio comunale si estende su buona parte della Laguna di Venezia ma anche sulla terraferma circostante, comprendendo la vasta area metropolitana che ha per centro Mestre.

Come già accennato, il centro storico di Venezia sorge su un insieme di isole poste nel mezzo della Laguna di Venezia, sulla costa adriatica nord-occidentale (golfo di Venezia), per un totale di 60.242 abitanti. A queste si aggiungono la maggior parte delle isole dell'estuario (30.393 abitanti) e la terraferma (179.494) che con i suoi 130,03 km² di estensione, rappresenta l'83% delle superfici emerse del territorio.

Il centro storico è sempre stato isolato dalla terraferma (cosa che in più occasioni ha rappresentato un efficiente sistema difensivo) fino al 1846, quando fu ultimato il ponte ferroviario, affiancato, nel 1933, dal Ponte della Libertà, aperto al traffico stradale; lungo 4 Km collega Mestre a Piazzale Roma.

Dista circa 37 km da Treviso e 40 km da Padova.

Il clima di Venezia è quello tipico della Pianura Padana, mitigato per la vicinanza al mare nelle temperature minime invernali (3 °C in media) e nelle massime estive (24 °C in media). Si può considerare un clima di transizione tra il continentale e il mediterraneo. La piovosità raggiunge i suoi picchi in primavera e in autunno e sono frequenti i temporali estivi. In inverno non sono infrequenti le nevicate (ma normalmente la neve tende a sciogliersi rapidamente), tuttavia la notte gela spesso, cosa che coinvolge anche le acque lagunari delle zone più interne. L'elevata umidità può provocare nebbie nei mesi freddi ed afa in quelli caldi.

I venti principali sono la Bora (NE) dominante nei mesi invernali e primaverili, lo Scirocco (SE) in estate e, meno frequente, Libeccio (SW, detto localmente Garbìn).

ti61no
00lunedì 16 febbraio 2009 19:16
Ponte di Rialto
Il ponte di Rialto è uno dei quattro ponti, oltre al Ponte dell'Accademia, al Ponte degli Scalzi e al Ponte della Costituzione, che attraversano il Canal Grande, nella città di Venezia. Dei quattro, il ponte di Rialto è il più antico e sicuramente il più famoso.

Il primo passaggio sul Canal Grande fu un ponte di barche costruito nel 1181 da Nicolò Barattieri, che eresse, tra le sue opere, anche le due colonne in Piazza San Marco. Fu chiamato Ponte della Moneta, presumibilmente per via della Zecca che sorgeva vicino all'ingresso orientale.

La crescente importanza del mercato di Rialto sulla sponda orientale del canale fece aumentare il traffico sul ponte galleggiante. Attorno al 1250 fu sostituito da un ponte di legno strutturale. La struttura era costituita da due rampe inclinate che si congiungevano presso una sezione centrale mobile, che poteva essere sollevata per consentire il passaggio delle navi più alte. Data la stretta associazione con il mercato, il ponte cambiò nome e diventò Ponte di Rialto. Nella prima metà del XV secolo lungo i lati del ponte vennero costruite due file di negozi. I proventi derivanti dagli affitti, riscossi dalla tesoreria di stato, contribuivano alla manutenzione del ponte.

Nel 1310 il ponte fu danneggiato nel corso della ritirata dei rivoltosi guidati da Bajamonte Tiepolo. Nel 1444 invece crollò sotto il peso della grande folla radunata per assistere al passaggio del corteo della sposa del marchese di Ferrara. Un altro crollo avvenne nel 1524.

Nel 1503 venne proposta per la prima volta la costruzione di un ponte in pietra. Nei decenni successivi vennero valutati diversi progetti. Nel 1551 le autorità veneziane indissero un bando per il rifacimento del Ponte di Rialto. Architetti famosi come Jacopo Sansovino, Andrea Palladio e il Vignola, presentarono progetti di approccio classico, con diverse arcate, che non furono giudicati adatti alla situazione.

L'attuale ponte in pietra ad arcata unica, realizzato da Antonio da Ponte in collaborazione col nipote Antonio Contin, fu completato nel 1591 durante il dogado di Pasquale Cicogna. Per quanto riguarda la progettazione, il da Ponte probabilmente ne fu il coordinatore, ma nella stessa sono accreditati anche Alvise Baldù e Vincenzo Scamozzi. La struttura è molto simile a quella del precedente ponte in legno, segno della corretta concezione originale. Due rampe inclinate, con negozi su entrambi i lati, portano ad una sezione centrale. Tutto il ponte è coperto da un porticato. Il progetto fu da alcuni considerato fin troppo audace dal punto di vista ingegneristico, al punto che secondo l'architetto Vincenzo Scamozzi il ponte sarebbe crollato[senza fonte]. Il ponte invece resiste tuttora, ed è diventato uno dei simboli architettonici di Venezia.

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
lilly54
00martedì 17 febbraio 2009 13:56
Gondola di Venezia
La gondola è un'imbarcazione tipica veneziana, utilizzata perché di piccole dimensioni e quindi ha maggiore manovrabilità nei canali veneziani. Un’altra particolarità della gondola è che possiede un fondo piatto e solo una piccola parte di scafo è immersa perché i canali veneziani non sono profondissimi.
La forma della gondola veneziana è veramente particolare perché il lato sinistro è più largo di quello destro e serve a semplificare la conduzione dell’imbarcazione veneziana ad un solo remo in quanto di solito è presente un solo rematore sulla gondola detto gondoliere.

Il remo delle gondole veneziane utilizzato dai gondolieri per manovrare l’imbarcazione è appoggiato alla “fórcola”. Il ferro di prua è detto “pettine” e serve per bilanciare l'imbarcazione, è composto da sei barrette rivolte in avanti che indicano i sei sestrieri della città ed una rivolta indietro che indica la Giudecca; inoltre sono presenti anche tre rifiniture che rappresentano i tre ponti più importanti di Venezia: Ponte degli Scalzi, Ponte di Rialto e Ponte dell'Accademia. Fino al secolo scorso la gondola era l’unico mezzo di trasporto utilizzato per spostarsi nella città lagunare e per questo motivo molte gondole costruite prima del XX secolo presentano anche una piccola cabina (per ripararsi dal freddo invernale) che era chiamata “fèlze”.
Oggi le gondole sono utilizzate a Venezia per scopi prevalentemente turistici e fanno da emblema alla città. Un evento molto caratteristico di Venezia è la Regata Storica dove vengono utilizzate le gondole e le gondole di formato ridotto con due rematori denominati gondolini. Le gondole venivano costruite e riparate in dei piccoli cantieri navali chiamati “squeri” e fonti ci mostrano che quello più famoso era lo squero di San Tommaso. La costruzione di una gondola era ed è molto complessa perché è composta da 280 pezzi fabbricati con legni differenti e dura all’incirca più di un anno.
Solitamente le gondole sono utilizzate per mostrare ai turisti Venezia dall’acqua e per condurli ai propri hotel, alberghi o altre strutture recettive; in proposito vi consigliamo di visitare la nostra sezione inerente il pernottamento a Venezia: Hotel Venezia e per coloro che hanno intenzione di prenotare subito una camera d’Albergo a Venezia vi consigliamo di farlo andando sul sito della Società InItalia che si occupa da moltissimi anni di prenotazioni online di hotel in tutta Italia.
giugiu@
00martedì 17 febbraio 2009 15:44
Lilly curi le pubbliche relazioni dell Hotel Venezia [SM=g27994] bellissima venezia bei ricordi ci ho lavorato [SM=g1674899]
sai i prezzi per un giro in gondola [SM=x1322616] [SM=x1322615]
ti61no
00martedì 17 febbraio 2009 15:57
Tariffario delle Gondole

Le tariffe delle gondole sono a cura dell' Istituzione per la conservazione della Gondola e la tutela del Gondoliere - Comune di Venezia (in vigore ai sensi della delibera comunuale n. 291 del 23 giugno 2006)
un giro in Gondola di 40 minuti fino a 6 persone € 80,00
per ogni 20 minuti dopo i primi 40 minuti € 20,00
per il servizio di "nolo" e "corsa" notturno (dalle 19,00 alle 8,00) 40 minuti massimo 6 persone € 100,00
per il servizio notturno per ogni 20 minuti (dopo i primi 40) € 50,00
Si consiglia sempre di chiedere la tariffa prima di imbarcarsi [SM=g28002]
lilly54
00martedì 17 febbraio 2009 16:49
Come vedi,il [SM=x1322623] è stato più veloce di me [SM=x1322616] le tariffe sono care, vorrà dire che pagherà il mio cavaliere [SM=x1322614] [SM=g1717263] [SM=g1717270]
lilly54
00domenica 19 luglio 2009 17:16
Venezia, in 100mila per i fuochi del Redentore

Un successo lo spettacolo pirotecnico per la tradizionale celebrazione, vecchia piu' di 400 anni. Oltre 6mila i fuochi lanciati da 31 diversi punti

Piu' di 100mila persone hanno assistito a Venezia ai fuochi per la festa del Redentore



Lo spettacolo e' durato 45 minuti, con oltre 6mila fuochi sparati da 31 diversi punti

La Festa, antica di 400 anni, ha preso il via con l'apertura del Ponte votivo costruito come ogni anno per l'occasione allo scopo di facilitare il pellegrinaggio verso la Basilica palladiana del Redentore, sull'isola della Giudecca

In prima fila, le barche tradizionali, ormeggiate alle Zitelle quelle a vela, quindi quelle da diporto piccole e grandi e i bragozzi dei pescatori

A rievocare la venezianità, i colori rosso e oro della Serenissima riprodotti all'inizio e alla fine dei 6.000 fuochi d'artificio
ti61no
00lunedì 7 settembre 2009 13:38
VENEZIA, "IL PONTE DI CALATRAVA NON E' SICURO"

VENEZIA - Sul quarto ponte di Venezia progettato dall'architetto Santiago Calatrava si abbatte la scure dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. Nella relazione dell'Autorità, firmata dal presidente Luigi Giampaolino e dal relatore Andrea Camanzi, si dice che non è un'opera "pienamente funzionante", tant'é che per utilizzarlo il collaudatore stesso si è raccomandato che venga continuamente monitorato per assicurare "i livelli di sicurezza minimi della norma". Nel documento, come riporta oggi il Gazzettino, si insiste sui presunti errori progettuali di Calatrava, che il Comune di Venezia non avrebbe voluto prendere in considerazione per "un'azione di rivalsa". L'Autorità punta l'indice, in particolare sulla questione dei collaudi dell'opera, inaugurata ormai un anno fa.

Un collaudo, viene rilevato, che "evidenzia non pochi lati oscuri". Si ricorda come esistano due livelli di collaudabilità: rispetto agli "stati limite ultimi" e agli "stati limiti di esercizio", ovvero condizioni capaci di garantire le prestazioni previste nell'esercizio di un'opera senza comprometterne l'uso. E' proprio questo secondo tipo di collaudabilità che non convince l'Autorità, ritenuta dal "carattere incerto, ossia si può perdere anche repentinamente la funzionalità del ponte". "Il collaudatore - si legge ancora nella relazione - ha ravvisato una serie di riserve affatto secondarie sulle condizioni di sicurezza in esercizio dell'opera, tanto da non potersi escludere anche interventi tempestivi per ripristinare i livelli di sicurezza minimi della norma".

"Non è assolutamente vero che il ponte sia insicuro": è la replica dell'assessore veneziano ai lavori pubblici Mara Rumiz ai rilievi mossi dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici sul livello di sicurezza del ponte di Calatrava, inaugurato appena un anno fa a Piazzale Roma. "Sappiamo che quel ponte va monitorato - spiega Rumiz - ma lo sapevamo sin dall'inizio". L'assessore replica anche alle affermazioni sugli interventi di rivalsa nei confronti del progettista che il Comune non avrebbe voluto adottare. "Tutti gli incartamenti li ha la Corte dei Conti e la Procura - ricorda l'assessore - esistono degli iter da compiere: di sicuro noi non avremmo potuto, anche se avessimo voluto, intervenire direttamente". Rumiz respinge poi l'ipotesi che il prossimo intervento che sarà compiuto da Insula sui martinetti sia da mettere in relazione al livello di insicurezza del ponte. "L'opera che farà Insula a metà mese - controbatte - era stata prevista dal progettista addirittura prima che il ponte fosse terminato. Non é motivata da rischi, era già prevista".
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