Terrorismo,tre arresti in Campania

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CARMINE84
00venerdì 23 dicembre 2005 14:00
In manette cittadini algerini

I carabinieri del Ros hanno arrestato tre cittadini algerini in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno. I tre arrestati sono indagati, insieme ad altri connazionali, in quanto ritenuti appartenenti ad una cellula terroristica collegata al Gruppo salafita per la predicazione ed il combattimento (Gspc) algerino.

Nel novembre del 2003 il Ros aveva avviato un'indagine, denominata "Ful Moon", nei confronti di un gruppo di algerini domiciliati nel napoletano e ritenuti di "oggettivo interesse" investigativo, soprattutto per gli stretti rapporti che mantenevano con Serai Khaled, elemento del Gspc. Uno di questi, Bouhrama Yamine, dopo essersi allontanato dalla Campania risultava frequentare assiduamente, a Vicenza, Serai Khaled, con cui per un certo periodo aveva anche condiviso l'abitazione.

L'attività investigativa ha consentito ai carabinieri di documentare l'oltranzismo ideologico, sfociante nel sentimento antiamericano e inneggiante alla Jihad, i trascorsi in Grecia e Turchia, la conoscenza di materiali utilizzabili per la fabbricazione di esplosivi. I militari hanno anche accertato il carattere internazionale del circuito relazionale dell'algerino, con specifici collegamenti con soggetti sospetti residenti in Francia e Inghilterra.

Proprio Bouhrama dimostrava una particolare attenzione per le realtà simboleggianti la contrapposizione tra l'Islam ed il mondo occidentale, come Bosnia, Cecenia ed Iraq, evidenziando un profilo maggiormamente proiettato al jihadismo internazionale.

Le attività investigative si sono estese poi ad altre persone, tra cui soprattutto Larbi Mohamed. Sono stati documentati il coinvolgimento nell'attività di falsificazione di documenti di identità ed i suoi rapporti con personaggi operanti nel Regno Unito, già in contatto con Bouhrama ed emersi nel corso dell'operazione "Springbourne" della polizia britannica, nel corso della quale, al momento degli arresti compiuti a Manchester il 14 gennaio del 2003, uno dei componenti la cellula indagata uccise un agente della polizia locale.

E' stato poi dimostrato che l'organizzazione algerina è tuttora quella più pericolosa per potenziale umano e materiale, accertando anche il collegamento di elementi della cellula indagata con la struttura islamista già individuata nel Regno Unito.

Su queste basi la procura della Repubblica di Napoli il 15 novembre ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto per associazione con finalità di terrorismo internazionale nei confronti appunto di Yamine Bouhrama, Khaled Serai e Mohamed Larbi. I tre erano ritenuti responsabili di aver realizzato in Italia un'associazione dedita anzitutto alla preparazione di azioni terroristiche da attuarsi contro governi, forze militari, istituzioni, organizzazioni internazionali, cittadini ed altri obiettivi civili, con la disponibilità di esplosivo o comunque di sostanze tossiche da utilizzare per la preparazione di atti di violenza.

Nell'ambito dello stesso contesto il Ros aveva intanto avviato a Salerno, dal settembre del 2004 un secondo fronte investigativo, incentrato su una ramificazione della cellula di Napoli, indicata dagli stessi indagati come "gruppo di Salerno" e formata da cittadini algerini sospettati di svolgere attività di supporto a favore del Gspc. Tra questi ultimi ancora Yamine Bouhrama che era organizzatore anche del gruppo salernitano e ne curava il collegamento con i nuclei di Milano, Brescia, Vicenza e Napoli, ove fungeva da mediatore per il procacciamento di documenti falsi.

Il ramo salernitano dell'indagine ha portato, il 3 dicembre scorso, la Procura della Repubblica di Salerno ad avanzare al gip una richiesta di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre cittadini algerini, ritenuti responsabili della realizzazione di un'associazione che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo in Italia e all'estero.

Lo stesso Bouhrama auspicava la realizzazione di una strage superiore a quella dell'11 settembre negli Stati Uniti, per la quale veniva ipotizzato l'utilizzo di "una nave come il Titanic che distruggerà tutto". Su queste basi il 20 dicembre il gip di Salerno, condividendo la richiesta formulata dal pm, anche sulla base del materiale probatorio già vagliato dall'Autorità Ggudiziaria di Napoli, ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in cacerere nei confronti di Bouhrama, Achour e Tartag.
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