TEX WILLER 1-2-3-4 Vivo o morto!

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ozymandias
00domenica 20 gennaio 2019 15:04
Juan Galvez
00domenica 20 gennaio 2019 19:46
Re:
Letto il primo, passata la voglia.

V.

jelem
00lunedì 21 gennaio 2019 12:22
Io non l'ho neanche finito. La noia.
BertAdams
00lunedì 21 gennaio 2019 17:29
Faccio una piccola precisazione, di cui si può non tenere conto, ovvero che la storia è su quatto albi.
Non che cambi poi granché, ma mi sembra giusto segnalarlo.
Venendo al dunque.
A differenza di Vince non solo non mi sono fermato al primo, ma ho anche perseverato. Forse per puro masochismo.
Se il primo albo l’avevo trovato sufficiente, mentre il secondo mi sembra meglio, con terzo si ritorna al solito tran tran triste di questo periodo.
La prima parte vede

SPOILER
sistemare la banda di Red Bill
FINE SPOILER

ora sarebbe andata anche bene se non fosse che il nostro fa una palese minchiata

SPOILER
cioè getta le pistole a terra restando disarmato in attesa dell’intervento del pard occasionale su cui peraltro non può fare affidamento al 100%.
Ora, ok che è ancora gggiovane e si può permettere qualche “leggerezza”, qui però si esagera un cicinin.
FINE SPOILER

purtroppo il momento no prosegue poco dopo a causa di una frase del cavolo che Boselli mette in bocca al futuro ranger, che come al solito dovrebbe risultare una figata e invece dimostra, una volta di più, che Borden riesce sempre a far fare la figura dello stronzo a Tex, che dice una bella cafonata commentando la “cotta” che una ragazzina sui quindici pare essersi presa per lui.
La finezza di GLB era davvero altra cosa.

Passato questa quisquilie, si giunge al momento tanto atteso dai fan che infatti ho visto commentare entusiasti. La riscrittura, con tanto di correzioni degne della signorina Rottermeier, del primo episodio di Tex.
Il totem misterioso originale è una storia carina, non certo un capolavoro, però come tutti i lettori cresciuti durante il periodo d’oro ci sono affezionato e rileggerla mi ha fatta una pessima impressione.
Se Tex è diventato un fenomeno unico nel panorama fumettistico nazionale è per merito del suo sceneggiatore, oltre che dei disegnatori storici. Boselli quel Tex lì, quello delle origini, proprio non riesce a ricrearlo. Se per questo fa peggio con quello che poi è diventato classico a dirla tutta.
Ma anche a voler concedere qualcosa, vederlo mettere i puntini sulle I delle “semplificazioni” bonelliane è irritante come la soda caustica. Forse Bonelli senior non ha spiegato tutto. Ma un bel e chi se ne frega delle incongruenze/ingenuità delle origini del mito leggendo la nuova versione ci sta tutto.
Entra come un elefante in una cristalleria, non rendendosi conto che la scrittura spumeggiante e lineare di GLB non é nelle sue corde e solo chi è di bocca buona può digerire questo polpettone insapore.

Non so come andrà a finire, oddio in realtà dovrei saperlo tuttavia con Boselli la sgradita sorpresa è sempre dietro l’angolo (tipo Coffin che si salva o sciocchezze del genere), anche se temo di dover far ricorso alla mia scorta di anti-emetici.
Peccato perché per un attimo, durante il secondo albo, avevo sperato che si trattenesse per rispetto dovuto a colui che lo ha preceduto e che ha creato il mito.

La nota sempre positiva è De Angelis, che si trova a suo agio anche nel rappresentare Tesah oltre a fare un buon lavoro con Tex. Dalle tavole presentate sul sito della SBE forse avrò da lamentarmi ancora dello scritto, però l’indianina in mini costume da bagno potrebbe consolarmi. Comincio a credere che l’unica ragione di esistere di questa testata sarà mostrare belle figliole non troppo vestite [SM=x75000]

ozymandias
00lunedì 21 gennaio 2019 20:04
Re:
BertAdams, 21/01/2019 17.29:

Faccio una piccola precisazione, di cui si può non tenere conto, ovvero che la storia è su quatto albi.
Non che cambi poi granché, ma mi sembra giusto segnalarlo.



grazie, invece è importante per me.
ho corretto [SM=x74927]

io ho letto solo il primo, e non mi era sembrato malaccio, più asciutto rispetto ai Tex regolari che in redazione hanno tutti il tunnel carpale per riempire le nuvolette del logorroico Boselli!!

a 'sto punto aspetto il 4.



C.Palomar
00venerdì 1 febbraio 2019 11:15
D'accordo sul fatto che è scialbo (talmente vetusto, desueto e ingrigito che l'ho aperto e richiuso senza neanche leggerlo). Però che sia ingenuo non me potete dire, santo cielo: "Il Totem misterioso" è una sfilza di eventi senza trama, legati insieme da espedienti di una ingenuità sconcertante. Certo era più divertente da leggere di Boselli, su questo non ci piove, ma andatevi a rileggere come Coffin trova Tex, ad esempio, e ditemi se è accettabile secondo i canoni del Tex odierno o se "il pard fa la figura dell'uccellato" (o come dite voi). Diciamoci la verità: Bonelli e Galep lo realizzavano la notte, tra un Occhio Cupo e l'altro; queste prime storie erano allegre e scanzonate, non brillavano certo per costruzione narrativa o realismo drammatico.
Bill Pelton
00martedì 26 febbraio 2019 20:36
Tex Willer N.4 "La caverna del tesoro".
Quarto albo direi abbastanza scialbo. Non mi sono accorto di forzature o tradimenti particolari, il che non significa che non ce ne siano ma, almeno, che non sono stati smaccati. D'altronde, non pretendo di ricordarmi a memoria la storia originale, che peraltro mi sembra sia seguita quasi pedissequamente, semplicemente mostrando ciò che GLB nel '48 decise di non mostrare.
Scorrendo le pagine non potevo non restare sempre più perplesso davanti a questa operazione, presentata come qualcosa che tutti i lettori di Tex aspettavano smaniosi, e che invece si sta rivelando una riscrittura piuttosto banale dei primi albi a striscia, con inserti "furbi" di scene e dialoghi ripresi paro-paro per titillare la nerditudine dei lettori.
Devo dire che, fra tante attese di future scene più o meno piccanti che il Nostro promette a più non posso nei vari forum, va registrata la morte ufficiale di una scena che tanti di noi, almeno i più maliziosi, avranno certamente immaginato, ossia quella della seconda striscia di pag.18 de "La mano rossa", quando Tex pronuncia il fatidico "Ugh! Ora mi sento a posto. Brava Tesah!". Fra quelle vignette, come insegnava il grande GLB, in tanti avremo immaginato le azioni più turpi. Bene, nell'anno di grazia 2019 il buon Boselli ci svela che fra quelle vignette non accadde proprio un bel nulla, mostrandocelo in modo inequivocabile a pag.27 di Tex Willer n.4. Un altro bell'atterraggio con i piedi nel piatto dei lettori storici, quelli che ormai dichiaratamente gli stanno sulle balle, quindi di che ci stupiamo?

Conclusione? Non so se proseguirò nella lettura della collana. Non in modo sistematico, per lo meno.
Quasi certamente prenderò la storia di Mefisto e Lily Dickart per motivi personali [SM=x74970]. Per il resto, farò come ai tempi del liceo: sfoglierò in edicola e deciderò di volta in volta, principalmente in base ai disegni.
Almeno in questo Borden è riuscito a farmi tornare al passato. [SM=x74931]
BertAdams
00martedì 26 febbraio 2019 21:37
Come immaginato da Bill, ho letto l'ultima parte.
Mi chiedo anch'io a che pro una cover, e con questo intendo un nuovo arrangiamento dello stesso brano - o meglio racconto - e non una nuova copertina.
È vero che ogni tanto qualche artista riesce a fare persino meglio dell'originale, vedi Hendrix con Dylan, ma non è questo il caso.
Un lavoro anonimo che mostra semmai come siano distanti i due autori e che la scrittura brillante e vivace di GLB non si addice a Boselli che ha ben altri punti di forza.
Insomma qualche puntino sulle i e inquadrature diverse di scene già viste.
L'unico momento di interesse, e questo la dice lunga circa quanto ritengo superfluo l'albetto, è stato vedere Tesah in perizomino post estetista.
Se su Tex culi e curve sono le sole cose che meritano attenzione vuol dire che siamo in una botte di ferro.

De Angelis non sfigura proprio. Anzi. Se avesse incontrato Boselli vent'anni fa forse starei recensendo un capolavoro memorabile, mentre posso solo rammaricarmi dello spreco di tanto talento.

Dotti e le sue copertine sono un altro rimpianto.
Bill Pelton
00martedì 26 febbraio 2019 22:18
Re:
BertAdams, 26/02/2019 21.37:


Se su Tex culi e curve sono le sole cose che meritano attenzione vuol dire che siamo in una botte di ferro.


Tristissima verità.
Non nascondo, infatti, che della futura storia con il giovane Mefisto ciò che realmente m'interessa è l'interpretazione della di lui avvenente sorella. Per questo il disegnatore sarà fondamentale.


Juan Galvez
00mercoledì 27 febbraio 2019 15:33
Francamente, una testata del tutto inutile; come suolsi dire: se non serve a nulla, serve a qualcos'altro.

V.
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