Senato, contestazioni per Garibaldi

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Lux-86
00mercoledì 4 luglio 2007 19:27
ROMA - Autonomisti padani e siciliani uniti nella contestazione di Garibaldi. Luogo: l'aula del Senato; occasione: le celebrazioni del bicentenario della nascita dell'"Eroe dei due mondi". Nella solenne giornata di commemorazioni, mentre il sabaudo (e liberale) Valerio Zanone ricorda Garibaldi insieme a Mazzini, Cavour e Vittorio Emanuele come "costruttori dell'unità d'Italia", Calderoli fa sapere che i leghisti sono in lutto e che Garibaldi avrebbe fatto meglio a non dedicarsi a certe imprese: "Lui e i Savoia hanno fatto il male della Padania e del Mezzogiorno, che stavano bene dove stavano''. Paradossalmente (ma fino a un certo punto) gli fa eco Giovanni Pistorio senatore siciliano della Dc per le autonomie che afferma: "un'occasione sprecata di agiografia di un personaggio la cui verità storica oggi è oggetto di profonda revisione da parte della comunità scientifica".

Insomma, uno scontro, quasi una lite che il presidente Franco Marini riesce a frenare non senza difficoltà. Garibaldi, dunque, non piace proprio a tutti. E Pistorio, rappresentante del sud e di origine catanese, ci tiene a puntualizzarlo prendendo la parola in aula, e alzando anche un po' il tono di voce: "voglio formalizzare che non c'è unanimità, voglio esprimere il mio dissenso". Marini non ci sta: "Lei sta facendo una prepotenza, io non posso accettarlo. E' irrituale il suo intervento, le cose impossibili non si possono chiedere".

Roberto Castelli, presidente dei senatori del Carroccio, prende la parola per sottolineare che "l'aula è un luogo sacro per la democrazia e qui il paese ha diritto di esprimere il suo dissenso sulla relazione di Zanone che - secondo Castelli- in certi momenti ha sfiorato il grottesco". E ribadisce che la Lega Nord non ha partecipato alla cerimonia, volendo esprimere così il suo dissenso. "Certo - conclude - in questa aula le camice rosse vanno di moda".

Marini replica che "quella di stamattina non è una seduta e l'aula non si è espressa su nulla, ma ha solo ospitato una cerimonia su cui il Senato non ha pronunciato nessun giudizio". Inutile tentativo di placare gli animi perché Pistorio continua la sua protesta impedendo ad altri di parlare. "Lei è componente del consiglio di presidenza", ricorda Marini a Pistorio. Nel frastuono si sente anche la parola "dittatura". Marini richiama all'ordine Pistorio e avverte: "non vorrei espellerla, anzi non lo voglio proprio fare". Pistorio annuncia le sue dimissioni dall'ufficio di presidenza del Senato.

(4 luglio 2007)

dimettiti, dimettiti che se non era per Garibaldi eri ancora a zappare la terra per i barboni.
Arvedui
00mercoledì 4 luglio 2007 19:39
Non approvo certo i metodi dei contestatori, ma mi unisco alla denigrazione totale del rompiscatole dei due mondi [SM=x751546]
Lux-86
00mercoledì 4 luglio 2007 19:40
ah, ora sappiamo chi è il leghista senese [SM=x751553]
che ha fatto di male al centro Italia? l'unico posto in cui non è passato [SM=x751545]
Arvedui
00mercoledì 4 luglio 2007 20:00
Argh prima mi danno del valdelsano e poi del leghista [SM=x751545]
Per il centroitalia ci hanno pensato i Savoia, ce l'ho anche con loro [SM=x751547]

Questa mi era sfuggita:
"un'occasione sprecata di agiografia di un personaggio la cui verità storica oggi è oggetto di profonda revisione da parte della comunità scientifica"

Semmai della comunità storiografica [SM=x751545]
Riccardo.cuordileone
00mercoledì 4 luglio 2007 20:09
Come diceva Totò "Garibaldi cos'hai fatto!"...
Lux-86
00mercoledì 4 luglio 2007 20:13

L'obiettivo era quello di occupare piazza Garibaldi, la porta di ingresso di Napoli per chi vi arriva in treno o dalle autostrade. In realta' gli aderenti al 'Movimento neoborbonico' intenti questa pomeriggio a manifestare contro l'unita' d'Italia erano non piu' di 50. Questo non ha impedito loro di esporre due striscioni anti-eroe dei due mondi("Da Garibaldi a oggi solo ...munnezza", e "Garibaldi saccheggiatore del Sud", si leggeva) e fare volantinaggio ("Basta Garibaldi", era l'incipit di un testo che parla di "storia fatta di retorica, luoghi comuni e mistificazioni"). Il movimento annuncia anche l'avvio di una raccolta di firme per cancellare il toponimo 'piazza Garibaldi' e cambiare il nome del luogo in 'piazza della Prima ferrovia italiana', ricordando la Napoli-Portici voluta dai Borbone. Una proposta gia' avanzata da Jean Noel Schifano, lo scrittore francese a lungo console a Napoli, nel suo recente "Dictionaire amoreaux de Naples" edito da Gallimard, che, raggiunto da rappresentanti neoborbonici in una libreria partenopea dove presentava un volume, ha ribadito la necessita' di "distruggere il mito di Garibaldi, altrimenti il Sud non si riscatta" e ha promesso di firmare la petizione.



io li capisco ma non è colpa di Garibaldi se il Sud è messo così male, era così anche prima...
Pilbur
00mercoledì 4 luglio 2007 20:35
Alcuni dicono che la colpa è di Annibale nella seconda guerra punica [SM=x751604]
Pius Augustus
00mercoledì 4 luglio 2007 20:37
all'insegna della modernità e della riflessione sul futuro...l'ordine del giorno di domani:recriminazioni e sassolini nelle scarpe sulla guerra sociale!
luc@s87
00giovedì 5 luglio 2007 09:04
Re:

Scritto da: Pius Augustus 04/07/2007 20.37
all'insegna della modernità e della riflessione sul futuro...l'ordine del giorno di domani:recriminazioni e sassolini nelle scarpe sulla guerra sociale!



Sì, la cosa più scandalosa è che si perda tempo e si sprechi denaro per parlare di cose passate mentre il paese ha problemi molto più grossi se si guarda al presente.. come se in Italia andasse tutto bene!

Ma d'altra parte con queste rievocazioni folkloristiche non si rischia di andare in minoranza al senato! [SM=x751553]
Granduca di Milano
00sabato 7 luglio 2007 08:31
Per non risolvere i veri problemi si parla di un passato falsamente importatnte, Garibaldi ha attuato una guerra coloniale per conto dei massoni inglesi che volevano la creazione di uno stato italiano come bilanciamento alla Francia, altro che risorgimento hanno depredato il regno Borbonico per sostenere uno regime militare che ha massacrato migliaia di meridionali. [SM=x751616]
Pius Augustus
00sabato 7 luglio 2007 12:44
Re:

Scritto da: Granduca di Milano 07/07/2007 8.31
Per non risolvere i veri problemi si parla di un passato falsamente importatnte, Garibaldi ha attuato una guerra coloniale per conto dei massoni inglesi che volevano la creazione di uno stato italiano come bilanciamento alla Francia, altro che risorgimento hanno depredato il regno Borbonico per sostenere uno regime militare che ha massacrato migliaia di meridionali. [SM=x751616]



[SM=x751605]non credi che ridurre l'unificazione italiana ad un complotto dei massoni inglesi sia un po' ridicolo?
non credi che le tendenze all'aggregazione nazionale erano diffuse in tutta europa in quel momento?

...ancora coi massoni...che tristezza [SM=x751531]
DarkWalker
00lunedì 9 luglio 2007 14:16
Re:
Beh a giudicar edagli interventi di questo forum pare che garibaldi in effetti piaccia tutt'altro che a tutti


Scritto da: Lux-86 04/07/2007 20.13

io li capisco ma non è colpa di Garibaldi se il Sud è messo così male, era così anche prima...



E' colpa di garibaldi in quanto è andato a Teano senza costringere il Savoia ad alcuna garanzia.
Ed è colpa loro perchè gliel'hanno fatto fare, io rimango dell'idea che il meglio possibile sarebbe stato abbattere i boborn con garibaldi e poi ucciderlo a tradimento, in modo da impedire l'annessione.

Beh però grazie a garibaldi lo stato italiano entrò sullo scenario internazionale prepotentemente come lo stato più esteso fra quelli meno influenti^^
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