San Candido - Innichen (BZ)

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vanni-merlin
00lunedì 6 marzo 2006 01:24
San Candido - Innichen



Verso il 1000 a.C. la zona dell’odierna San Candido venne attraversata da popolazioni illiriche provenienti da sud-est. Dato che queste tribù vivevano come nomadi ed allevatori di bestiame, esse hanno lasciato solo poche tracce.

Nel 4° secolo a.C. nella nostra zona si sono insediate tribù celtiche, esse accanto all’allevamento di bestiame praticavano anche l’agricoltura ed hanno fondato un piccolo villaggio fortificato.

Nel 15 a.C. le province della Rezia e del Norico (quindi anche la regione di San Candido) vennero conquistate dai romani. Dato che la strada romana (via Claudia Augusta) che collegava l’Aquileia con Augusta (Augusta Vindelicorum) attraversava la nostra zona, i romani con grande probabilità fondarono qui una stazione militare denominata “Littamum” (ca. 500 abitanti).

Alla fine del 6° secolo d.C. gli slavi che avanzavano da est e le popolazioni baiuvariche provenienti da nord nella zona dell’alta Pusteria diedero luogo a gravi scontri. L’odierna San Candido venne distrutta, non è chiaro se a conseguenza di avvenimenti bellici o di una inondazione o a causa di un grande incendio.

Nel 769 il Duca bavarese Tassilo III° concesse all’abate Atto von Scharnitz un tratto di terra che andava dall’attuale Monguelfo ad ovest fino all’attuale Abfaltersbach ad est, a condizione che nel “campus gelau” (=terra gelata) venisse fondato un convento di Frati benedettini, onde cristianizzare i pagani slavi; da qui nacque l’attuale San Candido. San Candido dunque è il più antico monastero ed è uno degli insediamenti più antichi di tutto il Tirolo.

Nel 783 l’abate Atto von Scharnitz divenne Vescovo di Freising. Da allora San Candido appartenne, tranne una breve interruzione, al principato di Freising fino alla secolarizzazione dell’anno 1803. Da qui scaturisce anche il “Moro”, distintivo del principato di Freising, raffigurato sullo stemma comunale. In occasione della festa per il giubileo dei 1200 anni (1969) sono stati intrapresi nuovi rapporti di amicizia con la città di Freising, i quali negli ultimi anni si sono approfonditi. Questi contatti da un lato riguardano gli organi politici, dall’altra però anche diverse associazioni di entrambi i comuni.

Nel 965 l’Imperatore Otto il Grande (1°) concesse al dominio di San Candido l’immunità, questo significa che la marca di San Candido divenne “indipendente dal regno”; Signore di San Candido rimase comunque il Vescovo principale di Freising.


Der Pflegplatz um 1880 (Viehmarkt). Ganz links der Gasthof „Goldener Stern“, das Haus in der Bildmitte wurde um 1960 abgebrochen, aus dem Gebäude dahinter (Oberbäck) wurde das spätere Hotel „Post“
Verso il 1140 il monastero benedettino venne trasformato in una collegiata di tipo occidentale, al posto dei Frati benedettini si insediarono ora ecclesiastici “occidentali” e canonici.

Il dominio di San Candido nel tardo medioevo, quindi nel 12° e 13° secolo, raggiunse il suo massimo splendore. Il proprio territorio spaziava da Monguelfo ad ovest e Abfaltersbach ad est, fino ad arrivare alla pianura veneziana (Cadore). Nel 13° secolo alcune famiglie di agricoltori della regione di San Candido colonizzarono alcune zone dell’attuale Tolmin (Slovenia) ed ivi fondarono sei comuni.

Il 15 luglio 1303 Re Albrecht I° concesse alla marca di San Candido il diritto al mercato.



Dal tardo medioevo i Giudici (Conti di Gorizia, successivamente Conti del Tirolo), che in realtà sarebbero stati incaricati di tutelare il dominio di Freising, strapparono a questo quasi tutti i territori, così che alla fine (1803) del dominio iniziale rimase solo una parte del paese di San Candido.

Dopo la prima guerra mondiale anche San Candido (e Sesto), sebbene questo non fosse previsto dall’accordo di Londra, venne accorpata all’Italia (in realtà il futuro confine tra Italia ed Austria doveva essere lo spartiacque presso Dobbiaco).

Grandi catastrofi:
Nel 1554 praticamente l’intera località di San Candido, costituita principalmente da costruzioni in legno, venne distrutta da un grande incendio,
Dal 1632 al -34 infuriava la peste (come quasi in tutti i paesi germanici),
Nel 1735 un ulteriore grande incendio.


San Candido oggi

San Candido abbraccia un territorio di 8010 ettari, di cui il 49% è ricoperto da boschi. Il punto più basso si trova ad una altezza di 1.113 metri sul livello del mare. (confine di Stato verso il Tirolo orientale a Prato alla Drava), quello più alto si trova a 3.157 metri sul livello del mare (Picco Tre Scarperi nelle dolomiti di Sesto). Il capoluogo di San Candido è ubicato nell’ambito delle fonti del fiume Drava (1.175 metri s.l.m.). Questo corso d’acqua, che nella sua parte finale traccia confini tra Stati e popolazioni, lungo Val Pusteria scorre ancora come piccolo rio per assumere solo dopo lo sbocco nel fiume Isel presso Lienz il carattere di vero e proprio fiume. Le fonti del fiume Drava si trovano tre chilometri ad ovest di San Candido, nei prati verso Dobbiaco. Il territorio comunale rappresenta il cuore dell’alta Pusteria, che si contraddistingue in maniera marcata dalla restante Val Pusteria ad ovest per il cosiddetto rilievo della “Goste” presso Valdaora e ad est per il rilievo della cosiddetta “Heisinger Höhe” presso Abfaltersbach. La zona deve essere cercata circa all’incrocio tra il 12,25 grado di latitudine est ed il 46,47 grado di latitudine nord (secondo Greenwich).

Il comune di San Candido è composto dal capoluogo di San Candido, nonché dalle frazioni di Versciaco, Prato alla Drava e Monte San Candido, le quali fino al 1929 rappresentavano comuni autonomi.



Clima: estremamente continentale; rigido – in media 117 giorni = 4 mesi coperti dalla neve.

San Candido oggi conta circa 3.150 abitanti, dei quali 83% di madre lingua tedesca, 16% di madre lingua italiana ed 1% di madre lingua ladina.

L’odierno Consiglio comunale si compone di 20 membri, dei quali 16 (incluso il Sindaco eletto direttamente dal popolo) appartengono alla “Südtiroler Volkspartei”, 2 al Gruppo “Noi per San Candido”, 2 Consiglieri sono indipendenti.

Sotto l’aspetto economico San Candido può contare su diversi pilastri: turismo, artigianato, commercio, pubblici servizi, agricoltura.

San Candido conta circa 2.500 posti letto per ospiti in esercizi alberghieri, a questi devono essere aggiunti gli affitta camere ed appartamenti privati e gli agricoltori, che offrono alloggio nei cosiddetti agriturismi (complessivamente altri 500 letti ca.). Noi abbiamo circa 400.000 pernottamenti all’anno, la metà di questi durante i mesi estivi. Principalmente (ca. l’85%) siamo visitati da ospiti italiani.

Per quanto riguarda le strutture pubbliche, San Candido può offrire: due scuole per l’infanzia in lingua tedesca, una scuola per l’infanzia in lingua italiana, tre scuole elementari in lingua tedesca, una scuola elementare in lingua italiana, una scuola media in lingua tedesca, una scuola superiore in lingua tedesca, la casa per associazioni, la casa di riposo comprese abitazioni per anziani, un ospedale, una biblioteca, una piscina coperta (Acquafun), diversi impianti di risalita e piste da sci, nonché da sci da fondo, piste ciclabili (verso Lienz e Brunico), campi da calcio e da tennis, un depuratore.

Nel comune di San Candido operano attualmente circa 80 associazioni o consorzi (3 Corpi dei Vigili del Fuoco volontari, 3 bande musicali, 2 gruppi teatrali, 3 cori clericali, 7 associazioni sportive, la compagnia degli „Schützen“, 2 associazioni culturali in lingua italiana, ecc.).

Da non perdere:

5 Chiese, tra le quali il „Duomo“ (la Chiesa romanica più bella di tutta l’area tedesca meridionale) e la Chiesa San Michele (una delle Chiese tardo-barocche più bella di tutto il sud Tirolo),
il museo della collegiata,
il museo locale,
molti edifici antichi,
la cosa più preziosa: un paesaggio ancora intatto.





da: www.comune.sancandido.bz.it/gemeindeportrait/geschichte_i.htm
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