SEI GIORNI DI SOLITUDINE

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INES TABUSSO
00martedì 31 luglio 2007 01:11

SEI GIORNI DI SOLITUDINE



"La Procura di Roma aprirà un fascicolo sulla vicenda a luci rosse che ha coinvolto il deputato dell'Udc Cosimo Mele. L'indagine prenderà il via non appena la polizia presenterà un rapporto sui fatti accaduti all'hotel Flora all'ufficio del pubblico ministero. Nell'albergo di via Veneto, sabato scorso, Cosimo Mele aveva incontrato due donne, una delle quali si è poi sentita male per aver assunto droga, e ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell'ospedale San Giacomo. Alla relazione della polizia sarà anche allegato il referto, dal quale sarebbe emerso che nel sangue di F. Z. sono state trovate tracce di cocaina. Il magistrato che riceverà il fascicolo, intestato "atti relativi", dovrà valutare se ci siano fatti penalmente rilevanti, e la posizione dei protagonisti della vicenda.
Nel frattempo, il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, ha accettato le dimissioni del deputato: «Ho immediatamente accettato le dimissioni di Mele - spiega Cesa - Perché quanto accaduto è incompatibile con i valori che difende l'Udc». Valori quali la difesa della famiglia e il no fermo all'uso delle droghe, che nell'allegra notte romana Mele avrebbe trasgredito.
Cesa ha però voluto sottolineare che la solitudine è una cosa molto seria e la vita del parlamentare è dura per chi la fa seriamente. «Per quanto mi riguarda - ha affermato il segretario del partito - vado a letto alle 22.30 la sera per fare fronte alle giornate piene di impegni che si susseguono». Duro il lavoro, quindi, ma duro è anche stare lontano dagli affetti: «Questa mattina ho incontrato un alto funzionario della Camera - racconta Cesa - che ha sottolineato come si fa un gran parlare dei costi della politica e, invece, al parlamentare bisognerebbe dare di più e consentire il ricongiungimento familiare»."
("Il Messaggero", 30 luglio 2007)



"Marriott Grand Hotel Flora, 5 stelle lusso, Offerta "Intermezzo Italiano", Tariffa dal 16 luglio al 2 settembre 2007, € 297.00 in camera dus, e € 329.00 in camera doppia per notte"
(www.hotelfloraroma.com)



"C'è molta polemica sugli stipendi dei parlamentari e invece andrebbero sostenuti perché conducano una vita serena. La vita del parlamentare è dura, comporta molti impegni, parlamentari ed esterni".
(on. Lorenzo Cesa, leader Udc, www.rai.it/news )



Ma la ragazza lei l’ha pagata?
"Posso garantire che non mi ha chiesto nulla. Io gli ho fatto spontaneamente un regalo".
(on. Cosimo Mele, UDC, intervista, "La Stampa", 30 luglio 2007)







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www.italytraveller.com/it/r/roma/c/marriott-grand-hotel-flora
Marriott Grand Hotel Flora
5 stelle lusso
www.hotelfloraroma.com
Nella Roma più bella ed affascinante, all’incrocio di una delle strade più famose del mondo, Via Veneto, affacciato sul verde secolare di Villa Borghese, si erge un antico ed elegante palazzo. Dietro la sua rosea facciata, si celano secoli di storia: la storia di una via, di un quartiere, di una città. Dopo i fasti della “dolce vita”, a partire dalla fine degli anni ’80, il Grand Hotel Flora, grazie ai restauri firmati dall’architetto Lorenzo Bellini e voluti dalla nuova proprietà partenopea, quella di Salvatore Naldi, brilla di nuovo tra gli alberghi esclusivi della Capitale. Le camere sono una diversa dall'altra, sono tutte elegantemente arredate con pezzi unici di antiquariato, antichi tavoli, porcellane e bronzi , dipinti e stampe, broccati, velluti e sete di rara preziosità che creano un’atmosfera calda e avvolgente. Ogni ambiente è una vera e propria dimora privata: un gioiello di comfort e di eleganza. Al piano terra c'è il Ristorante Cabiria: una grande ed accogliente sala con boiserie in legno di ciliegio, divani in pelle, sedie in cuoio intrecciate e tavoli con preziose cristallerie, argenti e porcellane. Il Cabiria Piano Bar & Lobby Lounge: un’atmosfera informale, ma elegante e intima, per sfogliare un giornale a colazione, per chiacchierare all’ora del tè e, di sera, per ascoltare la musica di un pianoforte davanti a vassoi di stuzzicanti specialità accompagnati dai migliori cocktails. È su, in alto in alto: l’Ailanto il roof del Marriott Grand Hotel Flora. Esclusivo. Romantico Unico, per un’occasione unica. Un roof con pareti di vetro ed un’ampia terrazza, quasi sospeso nel cielo di Roma. Ambiente raffinato, servizio attento e menu di alto livello, ne fanno lo scenario ideale per cerimonie, pranzi e cene di rappresentanza, cocktails. La terrazza all'aperto un panorama mozzafiato sul centro storico e sul verde di Villa Borghese e che, in estate, sotto le stelle e alla luce di torce e candele, diventa un luogo magico.




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LA STAMPA
30/7/2007 (7:33) - IL CASO
"Sesso con una donnina?
Dopo sei giorni da solo..."
L’esponente centrista aveva portato due ragazze in un hotel: una è finita in ospedale per droga
GUIDO RUOTOLO

ROMA
Onorevole, è lei il protagonista della notte tutta sesso e droga con due prostitute, nella suite dell’hotel Flora di via Veneto? «Non per come l’hanno raccontata i giornali. Se mi chiede se sono io che ho commesso una leggerezza, le rispondo di sì». La «caccia» all’onorevole è durata poco. Al primo tentativo, Cosimo Mele, deputato Udc di Carovigno, provincia di Brindisi, laureato in amministrazione aziendale e industriale, sposato con quattro figli, ammette con sofferenza. E proclama il suo stupore per il clamore della notizia. Deve ancora confessare la «scappatella» alla moglie: questione di ore, entro la notte, prima che lei legga i giornali..

Cosimo Mele è il politico che nella notte di venerdì, mentre i suoi colleghi erano impegnati in Aula a votare l’ordinamento giudiziario, è stato protagonista di questa «avventura» che poteva avere un epilogo diverso. Una delle ragazze è stata ricoverata al pronto soccorso del «San Giacomo» in stato confusionale: «Mi hanno costretta a prendere quelle pasticche...ma non ricordo perché...». Salvo poi cambiare versione: il parlamentare l’ha pagata per una notte in sua compagnia...

Allora, onorevole, come sono andati i fatti? Lei e due donne nella suite dell’hotel di Fellini? Sesso e droga?
«Veramente non me ne sono neanche accorto di questa ragazza che prendeva pasticche o quant’altro. A un certo punto ha dato fuori di testa e io ho chiamato la reception: “C’è una persona che non sta bene...”. E’ arrivata poi l’ambulanza. Ma come può far notizia un fatto del genere?».

Si stupisce?
«Siamo allo scempio generale. Io non ho fatto altro che andare a cena con un amico che mi ha presentato la ragazza che, siccome era tardi, è venuta a letto con me».

Le cronache parlano di due ragazze, anzi di due prostitute.
«Era una. A un certo punto una sua amica l’ha raggiunta in albergo per parlarle e poi è andata via».

Insomma, è tutto un equivoco?
«Faccio una riflessione a voce alta: quanti parlamentari vanno a letto con le donnine? E’ un reato, per caso? Rendere pubblico il mio nome non è mica una impresa da premio Nobel. Io non faccio notizia».

Converrà, onorevole, che lei milita in un partito, l’Udc, che dei valori della famiglia, della Chiesa ne ha fatto una bandiera...
«E che i parlamentari dell’Udc non fanno l’amore? Certo che mi riconosco nei valori cristiani ma che c’entrano questi con l’andare con una prostituta? E’ una faccenda personale».

Ricorda la bufera che si è scatenata per la foto del portavoce del governo, Silvio Sircana, che parla con un transessuale?
«Allora rilasciai una dichiarazione all’Ansa per dire che era una vicenda personale. No, questa storia non c’entra nulla con i valori della famiglia. Non posso non essere un buon padre, un buon marito solo perché dopo cinque, sei giorni fuori casa capita un’occasione....».

Ma la ragazza lei l’ha pagata?
«Posso garantire che non mi ha chiesto nulla. Io gli ho fatto spontaneamente un regalo. Sono un uomo pubblico ed è giusto che chiarisca come sono andate le cose. Andrò in questura con il mio avvocato....».

Non ha commesso alcun reato, onorevole. Lei è un parlamentare Udc che ha firmato la proposta di rendere pubblica l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte dei parlamentari....
«Le battaglie le faccio. La droga non l’ho assunta. Il problema dei problemi è uno solo: in che Paese viviamo?».

Lo dica lei.
«Ho sbagliato, ho commesso una leggerezza. Ma perché tutto questo clamore?».

Persino il garante della Privacy ammette che è giusto pubblicare notizie della vita privata di un parlamentare se questo serve a cogliere una contraddizione nell’uomo politico che il cittadino ha votato.
«Non gliene frega nulla al mio elettore se io vado con una donnina. A lui interessa che io risolva i problemi del territorio».

Ma l’elettore pretende di sapere se chi lo rappresenta predica bene e razzola male.
«Io predico bene e razzolo meglio».

Adesso ne parlerà con sua moglie?
«Lo dovrò fare. Non so se essere più distrutto per l’aspetto familiare o per la vergogna. Mi sembra di vivere un incubo. Vorrei svegliarmi e dire che è stato tutto un brutto sogno».




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LA STAMPA
30/7/2007 (17:15) - LE REAZIONI
S come solitudine: l'alfabeto del "Caso Mele"


Da Flaiano a De Sade: citazioni in libertà per lo scandalo che rilancia l'ennesima "questione morale"
CARLA RESCHIA

Come una ventata d'aria fresca nel fine luglio più afoso degli ultimi anni, l'affair Mele ha distolto il Parlamento da questioni noiose come le pensioni e la giustizia permettendo agli onorevoli di misurarsi con la questione morale, da sempre cavallo di battaglia della nostra politica. Ecco senza pretese di completezza e con tante scuse per l'extrapolazione, alcune delle dichiarazioni più interessanti in merito


La solitudine del deputato

«La solitudine è una cosa molto seria e la vita del parlamentare è una cosa dura per chi la fa seriamente. Al parlamentare bisognerebbe dare di più e consentire il ricongiungimento familiare», Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc

Stupefacenti

«Le affermazioni di Cesa sul ricongiungimento familiare dei parlamentari sono stupefacenti».
Angelo Bonelli, capogruppo dei Verdi alla Camera

Diserzioni

«Inaccettabile che altre forze di opposizione abbiano rinunciato al proprio dovere di parlamentari disertando l’Aula della Camera, anche, forse, per il poco nobile motivo di farsi tre giorni sotto l’ombrellone».
Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, il giorno del voto sulla riforma della giustizia, alla vigilia della notte brava di Mele (che non era in aula)

Proverbi

«Questo mi sembra uno dei classici casi in cui la toppa è davvero peggiore del buco».
Silvana Mura, deputata di Italia dei Valori, a proposito delle dichiarazioni di Cesa sulla solitudine dei deputati.

Ammirati

«Siamo ammirati dalla delicatezza d’animo dell’onorevole Cesa che combatte la solitudine e promuove il ricongiungimento familiare. Sono temi che la vicenda Mele rende di strettissima attualità e pertinenza. Ci farebbe piacere che l’alto funzionario della Camera che ha illuminato a riguardo il Segretario dell’Udc uscisse dall’anonimato e ci consentisse di approfondire tutti questi argomenti».
Stefano Graziano, dirigente organizzativo dell’Italia di Mezzo.

Personalmente

«Personalmente saranno più di trent’anni che non fumo nemmeno una sigaretta, ma non mi sottoporrò al test anti-droga proposto dall’Udc. Intendo così rivendicare il diritto all’imperfezione, alla contraddizione e all’errore».
Gaetano Quagliariello, senatore di Forza Italia.

New entry: il devoto puttaniere

«Dopo il caso Mele abbiamo una nuova categoria che è venuta alla luce: i puttanieri moralisti».
Franco Grillini, deputato della Sinistra democratica, presidente onorario dell’Arcigay.

Strangers in the night

«La signora mi era stata presentata quella sera a cena da amici».
Cosimo Mele, ex deputato Udc

Come De Sade insegna

«Non comprendo perchè ci si debba scandalizzare per il povero nostro collega che in modo appartato si era dato a giochi del tutto eterosessuali di cui è piena la storia del mondo e per il quale il marchese De Sade viene considerato un grande letterato e maestro di costume».
Francesco Cossiga, presidente emerito della Repubblica

Metti un cane a Montecitorio

«Sono davvero dispiaciuto per il linciaggio pubblico in corso nei confronti di Cosimo Mele. Dissi, ormai mesi fa, che se un cane poliziotto fosse entrato a Montecitorio, si sarebbe ’arreso’ ».
Daniele Capezzone, deputato della Rosa nel pugno.

Silenzio stampa

«Chiedo silenzio e rispetto per il parlamentare e la sua famiglia».
Gianfranco Rotondi, segretario della Democrazia Cristiana per le Autonomie

Con rammarico

«Con rammarico ed amarezza, anche per la sofferenza dell’uomo, ma l’Udc deve chiedere a Mele le dimissioni da deputato».
Maurizio Ronconi,vicecapogruppo dell’Udc alla Camera

Maestro Flaiano

Come diceva Flaiano, « la situazione è grave ma non seria».
Salvatore Bonadonna, deputato Prc



[Modificato da INES TABUSSO 31/07/2007 16.41]

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