Riascolti rock vari

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Carlo Maria
00domenica 29 marzo 2015 19:15
Negli ultimi 6-7 mesi mi sono dedicato al riascolto di diversi autori/gruppi rock classici, di cui ho approfondito la discografia.
Dopo i Grateful Dead, di cui pian piano continuo a sentire dischi che in precedenza non avevo esplorato, ho attaccato coi Jefferson Airplane. Di loro conoscevo bene i tre dischi principali: Surrealistic Pillow, After Bathing at Baxter's (che è probabilmente il loro capolavoro assoluto, secondo me) e Volunteers, che adoro. Quanto agli altri, avevo sentito qualcosa. Jefferson Airplane Takes Off è in effetti già un disco interessante, ma con minori pregi rispetto a quelli che immediatamente lo hanno seguito. Il suono non sembra ancora trovare quella perfezione che avrebbero raggiunto solo 6 mesi dopo e l'assenza di un marchio di fabbrica come Grace Slick (a posteriori) si fa sentire. Crown of Creation, Bark e Long John Silver invece saranno anche dischi minori, ma mi dicono che alla fine il gruppo non abbia composto un album mediocre che sia uno e che anche il meno riuscito tra i loro dischi classici sia stato sufficiente e abbia presentato qualche tocco di classe. Solo il loro album tardo, del 1989, mi lascia freddino, ma erano mutati anche i tempi.
Segnalo che Paul Kantner ha avuto un grave infarto pochi giorni fa... speriamo che sappia riprendersi.

Dopo è stata la volta del riascolto della discografia in studio degli Who.
Si può dire che conoscessi quasi a memoria tutti i dischi fino a Quadrophenia, ma che avessi ascoltato molto poco quelli successivi.
Di fatto My Generation comprende brani portentosi e ci sono forse più capolavori in questo primo disco qui che in tutta la discografia dei Beatles presa insieme. Non sono mai riuscito invece ad amare il successivo A Quick One, che comprende sì brani splendidi (Boris The Spider io la adoro), ma che complessivamente io trovo un passo indietro rispetto all'esordio.
The Who Sell Out resta uno dei dischi più sottovalutati dell'intera storia del rock, secondo me, e non me ne spiego il motivo. Forse il successo di Tommy è stato così bruciante da aver oscurato ciò che fino ad allora la band avesse composto di eccezionale, eppure per me questo disco rivaleggia col capolavoro del 1969. Tommy un tempo non mi piaceva proprio (fatta eccezione per un paio di brani strepitosi), mentre dal riascolto ne esce ricollocato nella sua giusta posizione, di disco imprescindibile.
Su Live at Leeds avrei un appunto. Il disco è e resta uno dei live più straordinari della storia, ma ora come ora in giro si trova solo la versione rimasterizzata del 1995 e questo lo trovo seccante perché, come tanti dischi rimasterizzati, l'aggiunta di brani a suo tempo scartati o di demo depotenzia il risultato concepito 25 anni prima, ma qui maggiormente mi irrita la disposizione delle canzoni, che nella versione del 1995 viene addirittura smontata e rimontata in ordine più frammentario. Ovviamente lanciare nella rimasterizzazione un brano formidabile come Heaven and Hell mi fa godere di minuti di puro fuoco nelle vene (che non so perché siano stati scartati a suo tempo), tuttavia io vorrei sentire la versione originale del disco e la riedizione del disco non me lo consente.
Segue Who's Next, che per me è il capolavoro assoluto della band. Uno dei 10 dischi base del rock. [SM=x74967]
Quadrophenia l'ho sempre giudicato inferiore e parzialmente deludente, ma solo da un riascolto ho potuto comprendere che si tratta di un giudizio formulato per comparazione al predecessore, perché preso a se stante è invece un altro disco formidabile, di grande impatto. E qui per me finivano le mie conoscenze sulla band (eccezion fatta, come detto, per pochi brani singoli), mentre la discografia mi ha concesso ancora sorprese. The Who by Numbers è un disco chiaramente inferiore ai precedenti, eppure possiede una freschezza che non mi sarei aspettato e più di un momento di puro piacere. In confronto, dal successivo Who Are You mi sarei aspettato di più, perché contiene la strepitosa title track che ritengo l'ultimo gioiello vero della band, ma gli altri brani mi convincono sono a tratti. Resta però un disco sufficiente e a tratti meritevole. Solo Face Dances e It's Hard sono obiettivamente sottotono. Il suono risulta aggiornato alla nuova decade (già alcune premesse c'erano in Who Are You), ma il piglio non è più quello potente dell'epoca migliore e la perdita di Moonie non può non aver influito, anche se Kenney Jones era pur sempre un valido artista.
Endless Wire all'uscita mi era sembrato un disco non malvagio, mentre il riascolto lo condanna abbastanza.

Infine, mi sto ascoltando la discografia completa di Lou Reed (carriera post VU). E se del primo, deludente, già sapevo, così come sapevo della bellezza di album come Transformer e Berlin, ho avuto invece modo di godermi Sally Can't Dance senza pregiudizi e di trovarlo un disco ottimo. MMM è truffaldino e provocatorio, ma anche il simbolo di un artista volitivo e anticommerciale. È il decennio successivo ad avermi coinvolto: gli album da Coney Island Baby a Mistrial non li conoscevo (solo i live bellissimi pubblicati all'epoca) e sono tutti meritevolissimi d'attenzione, invece. Lou ha cambiato più volte matrice e sonorità, mantenendosi costantemente se stesso e riconoscibile. [SM=x74967]

Mi sa che quando avrò finito di riascoltare anche Lou passerò ai Deep Purple o a Bob Dylan! [SM=x74927]

Voi cosa vi state ascoltando?
mmoggio
00sabato 4 aprile 2015 20:20
Voi cosa vi state ascoltando?
... è un periodo che sto approfondendo il progr. In rete ho trovato una web radio (Live365) ed ho scelto proprio Rock --> progr, dove passano un po' di tutto, dai mitici Yes all'attuale, passando per l'avanguardia straniera.
Invece parlando con colleghi al lavoro, mi hanno consigliato dei gruppi o cantanti un po' misconosciuti ma meritevoli di più di un ascolto, se posso suggerirne uno: La locanda delle fate con l'album "Forse le lucciole non si amano più", la prima traccia ha qualcosa di geniale.
Michele
Carlo Maria
00domenica 5 aprile 2015 00:10
Re: Voi cosa vi state ascoltando?
mmoggio, 04/04/2015 20:20:

... è un periodo che sto approfondendo il progr. In rete ho trovato una web radio (Live365) ed ho scelto proprio Rock --> progr, dove passano un po' di tutto, dai mitici Yes all'attuale, passando per l'avanguardia straniera.
Invece parlando con colleghi al lavoro, mi hanno consigliato dei gruppi o cantanti un po' misconosciuti ma meritevoli di più di un ascolto, se posso suggerirne uno: La locanda delle fate con l'album "Forse le lucciole non si amano più", la prima traccia ha qualcosa di geniale.
Michele




Ohilà! Ogni tanto ci ti si ribecca sul forum, ciao!! [SM=x74969]
Guarda, il prog non è molto il mio genere: di solito lo trovo noioso perché lezioso. Ciò non toglie che abbia visto gli Yes in concerto lo stesso, qualche anno fa. Poiché però ogni regola ha le sue eccezioni, alcuni gruppi prog li apprezzo molto: i King Crimson, per esempio (e In the Court of the Crimson King è l'ultimo disco che ho acquistato originale, proprio questa settimana), ma anche i Van Der Graaf Generator. A quest'ora mi sono scordato gli autori di Valentine Suite, ma è uno dei miei dischi preferiti. Gente come i Genesis, i Gentle Giant e compagnia bella, invece non mi piacciono proprio!!
Molto meglio alcuni autori contemporanei, come per esempio Steven Wilson, che ho visto in settimana live, davvero bravo!!
mmoggio
00domenica 5 aprile 2015 15:42
Voi cosa vi state ascoltando?
Ciao a te!,
con i Genesis ci andrei piano, la discografia fino al 72/73 è meritevole di una enciclopedia; ci sono delle suite memorabili (In the cage) e loro stessi erano - come dire? - puri. Davano fondo alla loro inventiva, ai loro sogni e ai miei.
Erano il lato non commerciale e l'ideale per chi voleva andare in profondità. Erano il buono che ci arrivava dalla Gran Bretagna; come i Jethro Tull, gli Yes e i Moody Blues.
Qui vivevamo un po' di riflesso, con la PFM, il Banco, Le orme, (qualcosa la fecero anche i Pooh), Claudio Rocchi, Battiato ed altri. Oltre a La locanda delle fate mi permetto di suggerirti un album di Riccardo Fogli (Matteo, lo dovresti trovare su YouTube), oltre agli Osanna, Museo Rosenbach, Quella vecchia locanda e Area.
Ma c'è anche una nuova generazione che viaggiano sottotraccia dai soliti canali e che producono musica emozionale.
Da' un ascolto a qualcuno di quelli sopra e non sarai deluso.
Michele
Carlo Maria
00domenica 5 aprile 2015 20:21
Eh, invece niente da fare: i Genesis dei primi album sono il gruppo più noioso della storia! Selling England by the pound è un disco che non mi piace. L'unico che salvo nella loro discografia (e che proprio mi piace) è Lamb Lies.
Degli altri nomi che citi subito dopo, due su tre per me non sono affatto prog, e infatti i Jethro Tull e i Moody Blues mi piacciono molto! Rispetto invece il prog italiano: la PFM ha scritto cose bellissime. [SM=x74930]
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