Proposta di revisione della rete

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cliobini
00venerdì 29 dicembre 2006 18:22
Visto il variegato (geograficamente) pubblico del nostro forum e vista la presenza di appassionati del trasporto pubblico, vorrei porre alla vostra attenzione un documento che ho preparato in tema di revisione della rete.
Mi farebbe piacere avere vostre osservazioni e suggerimenti.
ClaudioBrignole
00venerdì 29 dicembre 2006 23:53
Complimenti, credo che tu abbia fatto un lavoro molto dettagliato e da addetto ai lavori quale sei, spero che AMT lo consideri come merita... (come fai a sapere tutte le strade di Genova e tutte le linee di bus non riesco nemmeno ad immaginarlo)
lordtiranus
00sabato 30 dicembre 2006 11:29
innanzi tutto complimenti per come hai svolto questo lavoro, molto ben realizzato. Qualche commento/domanda, se mi è concesso:
- perchè due linee (1 e 4) per un tratto ora servito da una sola (caricamento-voltri) e comunque ben appoggiata dalla ferrovia (linea 1)?
- tanti gridavano al miracolo vedendo la limitazione del 3 a sestri, come mai tu gli dai nuovamente questo dispiacere?
- buona l'idea dei festivi anche se forse rende un po' confusionaria la differenza tra domenicale mattina e pomeridiano
- nel sito si era lamentata la carenza di un collegamento diretto tra la zona di S.Teodoro e Sampierdarena, come vedresti la differenziazione tra 65 e 66 creando un collegamento di questo tipo?
- linee collinari -> rimango dell'idea che il 59 non abbia abbastanza utenza per giustificare un suo sdoppiamento, e anche l'inversione di marcia in C.so Scassi sarebbe quasi impossibile, strada stretta, parcheggi e traffico micidiale essendo tra Ospedale e una scuola elementare. Giusto lo spostamento del capolinea in P.zza Montano. Strano lo spostamento del 165 anche perchè ora utile come scambio ferrovia-ospedale
cliobini
00sabato 30 dicembre 2006 14:02

perchè due linee (1 e 4) per un tratto ora servito da una sola (caricamento-voltri) e comunque ben appoggiata dalla ferrovia (linea 1)?

Come hai giustamente detto c'è la ferrovia, c'è soprattutto la ferrovia. Chi vuole/deve spostarsi da Voltri, Prà e Pegli verso Sampierdarena, Principe e Brignole (e viceversa) usa il treno: si aspetta qualche minuto in più rispetto all'autobus, ma decisamente i tempi di percorrenza sono a suo favore. Allora perchè lasciare una linea unica di oltre 16 km, che rende di fatto impossibile la regolarità delle frequenze e dei tempi di percorrenza? Meglio due linee separate che si connettono a Sestri. Tra l'altro se hai occasione di prendere l'1 (a anche il 2) vedrai che, in entrambe le direzioni, c'è un notevole ricambio di passeggeri proprio a Sestri, che scendono in massa in via Hermada (o in via Merano) e risalgono dalla parte opposta (ma non sono gli stessi che si fanno di corsa via Sestri...). Questo è l'effetto della polarizzazione (notevole) di Sestri sia per uffici, scuole, negozi e servizi.

tanti gridavano al miracolo vedendo la limitazione del 3 a sestri, come mai tu gli dai nuovamente questo dispiacere?

Oltre alle due linee 1 e 4 che si congiungono a Sestri, ci vuole almeno un'altra linea che attraversi Sestri e che colleghi direttamente Pegli e Sampierdarena. In realtà poi sarebbe opportuno arrivare con qualche corsa a Palmaro e dall'altra parte a Principe: sono venute fuori due linee, il 2 Sampierdarena - Palmaro e il 3 Principe - Pegli. Come detto, le mie sono proposte, da discutere con chi ha i dati di traffico e da valutare in termini di vetture utilizzate, turni impiegati e quindi costi. Se si riuscisse a garantire un adeguato servizio dell'1 (Voltri-Sestri), un attestamento di tutte le linee collinari alla nuova stazione di Prà si potrebbe togliere il tratto Pegli - Palmaro. Io vedo più importante un servizio tra Sestri e Pegli (dove esistono le tanto contestate corsie gialle) piuttosto che tra Pegli e Palmaro.
Il concetto di fondo è: si alle sovrapposizioni, ma ciascuna linea deve andare un po' più in là delle altre in modo da avere un proprio bacino di utenza. No alle linee inglobate una nell'altra, come accade ora per 2 e 3 (nell'1) e per 7 e 8.

buona l'idea dei festivi anche se forse rende un po' confusionaria la differenza tra domenicale mattina e pomeridiano

E' vero. Però la struttura con tre-quattro linee del feriale è sovrabbondante nei festivi ed inoltre il polo di attrazione ludico-commerciale si sposta alla fiumara ed al porto antico: quindi meno corse, più lunghe che raggiungano Fiumara (il 21, che ricorda l'1) e il Porto Antico (il 23, che ricorda il 3).
Al festivo mattinale la domanda è ancora più bassa: una sola linea può essere sufficiente, altrimenti si estende il servizio di 21+23 anche alla mattina

nel sito si era lamentata la carenza di un collegamento diretto tra la zona di S.Teodoro e Sampierdarena, come vedresti la differenziazione tra 65 e 66 creando un collegamento di questo tipo?

Le mie due linee circolari sono concepite per collegare direttamente la metro con la zona alta di Sampierdarena (sia lato corso martinetti sia lato mura degli Angeli), evitando il trasbordo su altre linee di bus, in particolare 18 e 20 che rimarrebbero a disposizione per chi non vuole prendere la metro. Il prolungamento fino a Principe è giustificato dalla presenza di maggiori spazi di sosta e dalla possibilità di trasbordo su altre linee (32, 33, 34 e 35), anche in questo caso senza gravare su 18 e 20.

linee collinari -> rimango dell'idea che il 59 non abbia abbastanza utenza per giustificare un suo sdoppiamento,

Non ne sono convinto. Ora la linea non funziona perchè da corso martinetti non scende direttamente in via Cantore ma fa il giro dall'ospedale e perchè la frequenza è ridicola. Se scendesse direttamente in via Cantore servirebbe anche come supporto al 65-66 e se andasse in via Sampierdarena, permetterebbe il collegamento tra la parte a monte e quella a mare, oggi mancante.

e anche l'inversione di marcia in C.so Scassi sarebbe quasi impossibile, strada stretta, parcheggi e traffico micidiale essendo tra Ospedale e una scuola elementare. Giusto lo spostamento del capolinea in P.zza Montano. Strano lo spostamento del 165 anche perchè ora utile come scambio ferrovia-ospedale

Si puo anche pensare una sola linea di "circonvallazione" da piazza Montano a via dei landi, corso scassi, via piovera e diretta a via Di Francia (ovviamente quando avrà un servizio ferroviario migliore di quello attuale). Cmq in mancanza d'altro in via di francia si raggiunge anche il capolinea del 30.
Badx1
00sabato 30 dicembre 2006 16:41
cavolo cliobini...pure tutta la rinumerazione ragionata! Transdev amt ha il lavoro bello che pronto!
Note su Bolzaneto: nel 2007 (forse) dovrebbe spostarsi il capolinea Extra urbano da via bolzaneto a stazione FS per tutte le linee..
La linea 270 dovrebbe rimanere lì..ho dubbi sulle linee 275 (e barrato per geminiano) e 277. il 74 forse spostato anche lui, visto l'attuale caqpolinea provvisorio.

Avrei alcune critiche sulla proposta del 6: già in passato ci furono problemi sui finanziamenti di corse aggiuntive sulle linee ATP..non penso che un 6 avrebbe ragion d'esistere: Sono d'accordissimo che sia un comune confinante con alta densità, ma prevalentemente approda alla stazione FS di pontedecimo (anche se scende a valle con mezzi propri)e il 6 si ridurrebbe ad una linea di rinforzo, bloccata in coda a rivarolo!
Proprio per il sintomatico caos che si formerà in zona casello autostrade e p.zza pallavicini, penso che verrà usata con difficoltà dagli abitanti per raggiungere il centro via metrò...

[Modificato da Badx1 30/12/2006 16.43]

cliobini
00sabato 30 dicembre 2006 17:28

Note su Bolzaneto: nel 2007 (forse) dovrebbe spostarsi il capolinea Extra urbano da via bolzaneto a stazione FS per tutte le linee..

Purtroppo non so quale sarà il layout definitivo intorno alla stazione di Bolzaneto. Ricordo che al mio esame di stato, il tema dello scritto era proprio la riorganizzazione di un area tra la stazione e la bocciofila (ora spostata) per essere utilizzata come capolinea per bus urbani ed extraurbani...chissà che i progettisti non abbiano preso spunto da uno dei nostri elaborati.
Cmq mi sembra che tale aspetto riguardi molto di più le linee extraurbane che non quelle urbane (rimangono appunto solo 74 e 275, visto che il 277 è solo festivo).
Sarebbe interessante capire se ci sono spazi anche per il 270.


Avrei alcune critiche sulla proposta del 6

Questa è proprio solo una proposta, infatti non inserita nell'elenco dettagliato.
Si tratterebbe in realtà di corse del 7 limitate a Brin e prolungate a Campomorone, non certo una intensificazione rispetto all'esistente. A ben vedere il servizio di 6 e 7 potrebbe essere proprio complementare.
Sono d'accordo sul fatto che la maggior parte dei passeggeri delle extraurbane da Campomorone vada verso la stazione di Pontedecimo, ma magari qualcuno che prosegue con il 7 per Bolzaneto o Rivarolo c'è. Inoltre con una linea quasi urbana (soprattutto in termini di frequenza) potrebbe invogliare qualche automobilista poco incallito ad usare il mezzo pubblico.
Tutto è da verificare dati alla mano e/o sul campo.
Da verificare anche le intenzioni di Provincia, Comune di Campomorone e ATP. Se a loro non interessa (non ci mettono soldi), di certo il 6 non interessa a me e nemmeno ad AMT...
Münchner.Fax
00lunedì 1 gennaio 2007 15:31
Prima di iniziare con le critiche a man bassa [SM=g27985] ... innanzitutto voglio complimentarmi con Cliobini per il lavoro estensivo e completo.

Ho tuttavia alcuni appunti da fare, che elenco di seguito.

1.
A meno che non mi sia sfuggito qualcosa, mi pare che tutta la zona di San Martino, Sturla 'alta' (cioè via Sturla, via Isonzo), Borgoratti e relative alture perdano il collegamento diretto con Brignole. Allora vedrei meglio un 18 sul percorso via Mosso - corso Gastaldi - Brignole - Sampierdarena. Il quartiere di San Martino sarebbe collegato con Brignole, inoltre da tutte le linee proposte delle zone che ho citato (43-44-45-585-586-587) si può interscambiare a San Martino. A servire l'ingresso principale dell'ospedale sarebbe invece il 28.
Problemi (che autodenuncio) della mia controproposta:
- c'è da considerare quale sia l'effettiva domanda di collegamento tra San Fruttuoso e San Martino, che verrebbe a mancare con il capolinea del 28 all'ospedale, né si potrebbero pensare fermate d'interscambio (salvo piazzare una nuova fermata all'inizio di viale Benedetto XV, ma poi bisognerebbe comunque attraversare corso Europa);
- il capolinea in via Mosso rende molto infelice l'interscambio in direzione centro, perché appunto con il capolinea piazzato lì bisognerebbe saltare sul mezzo davanti, se c'è, oppure perdere 10 minuti di attesa. Purtroppo però non vedo molte alternative.

2.
Devo confessare che non sono un amante delle linee circolari 'complementari' (intendo due linee una in un senso e una nell'altro), perché la trovo soprattutto molto confusionaria per l'utenza. Quello che il signor Parodi vuole sapere è solo che va da X a Y con la linea 7453, e nient'altro. Dirgli che all'andata deve prendere un bus e al ritorno un altro ingenera confusione, e alla lunga induce l'allontanamento dal servizio pubblico. Stesso discorso d'altronde per altre tipologie di servizio che complicano la vita,come la prassi di fare linee diverse tra mattino, pomeriggio, sera, giorni feriali, festivi, semifestivi, Pasqua, Natale, eccetera. Comprendo perfettamente l'esigenza dell'azienda di avere il massimo risparmio adeguando il più possibile l'offerta alla domanda; ma anche questa pratica non va bene, sempre secondo il mio occhio rivolto all'utenza e alla semplicità e linearità. Perché in certe fasce orarie dovrei prendere un bus, in certe altre un altro, e poi c'è il barrato, il limitato, il deviato, il monco, il lungo? A questo proposito, ne avrei anche da dire sulla filosofia imperante a Genova come in Italia del 'relativismo fatalista' (cioè "andiamo alla fermata e aspettiamo il primo che passa") invece che avere orari fissi (e certi) di passaggio alla fermata a cui attenersi: il bus può anche passare ogni 20 minuti, l'importante è che io sappia a) l'ora esatta di passaggio (no "frequenza min e max, ogni 20 minuti, aspetta e ciao", bensì 9:17, 9:37, 9:57) e b) che ho delle possibilità interessanti di coincidenza. Ma magari svilupperò il discorso in futuro e in altra sede visto che qui va OT.
Tornando alle linee circolari, limiterei questa soluzione a certe relazioni collinari (come la già da anni esistente Brignole - S. Eusebio o la proposta in sostituzione dell'attuale 66). Negli altri casi, soprattutto nelle zone centrali (cito a memoria: 43-45, 49-50) manterrei la soluzione 'classica' delle linee non circolari, anche se questo può eventualmente richiedere lo sdoppiamento delle linee.

3.
Linee serali. Trovo un errore alternare gli orari del 601 e 602 nella tratta centrale. A parte che di sera il centro non ha bisogno di essere servito al suo interno, bensì la domanda è semmai in uscita dal centro verso le delegazioni, quindi non vedo il motivo di avere un'offerta accresciuta nel tratto centrale; ma il nocciolo della mia critica è che le linee serali dovrebbero essere tutte, per quanto possibile, in coincidenza, in modo da garantire gli spostamenti in tutte le direzioni con il minimo tempo di trasbordo. Quindi, 601 e 602, come anche tutte le altre linee serali e notturne lì gravitanti, devono passare contemporaneamente in centro ed avere un orario fisso di partenza da un punto nodale, per esempio De Ferrari (e aspettarsi tutti nel caso una vettura arrivi in ritardo). Solo con il sistema delle coincidenze il servizio serale e notturno può diventare davvero attraente ed essere una valida alternativa al trasporto privato, non come adesso ridotto al trasporto dei nottambuli sfigati non motorizzati.

4.
Molto fuorviante e confusionario avere linee in direzioni diverse che transitano nello stesso punto: esempio 32-35 che transiterebbero in via Gramsci e avrebbero il capolinea qualche metro più in là, in via Fanti d'Italia; oppure 606-607-608-609 che fanno avanti e indietro per le vie di Brignole e Borgopila. (Questo rientra oltretutto nel mio disamore per le linee circolari.)

Per oggi basta. [SM=g27985] Buon anno a tutti!

[Modificato da Münchner.Fax 01/01/2007 15.34]

cliobini
00lunedì 1 gennaio 2007 18:04

Prima di iniziare con le critiche a man bassa
Ho tuttavia alcuni appunti da fare, che elenco di seguito.

Ho messo il mio documento sul forum proprio per avere osservazioni e critiche e quindi per avere punti di vista che a me non sono venuti in mente. Rispondo molto volentieri al tuo intervento e mi scuso con i forumisti per la sbrodolata di risposta. Mi sembra tuttavia che alcuni problemi che hai segnalato siano abbastanza soggettivi. Io considero l'utente medio molto "scemo", che compie un sacco di errori nella scelta del proprio itinerario e persevera nei suoi errori. Infatti tengo a sottolineare che ho cercato di eliminare le linee barrate: queste si che creano confusione, specialmente se l'autista non provvede all'aggiornamento dell'indicatore di percorso. Però ritengo che gli aspetti di comunicazione delle informazioni all'utenza riguardino la fase applicativa e di erogazione del servizio, non quella di progettazione. Ovvero una volta che ho progettato la rete secondo le esigenze di spostamento degli utenti e le (non trascurabili) esigenze di economicità per l'azienda, cerco di far capire al meglio all'utente come deve spostarsi.
Per altri aspetti, certamente interessanti, bisogna fare alcune valutazioni di opportunità, basate non solo sull'utilità delle modifiche ma anche sul numero di utenti potenzialmente coinvolti. A mio giudizio è preferibile rinunciare ad esempio al collegamento di via Sturla con Brignole in favore di un collegamento diretto tra Brignole e l'Ospedale, che con vetture da 18 metri rafforza notevolmente anche il servizio del 17, che in quel tratto è davvero sovraccarico.

A meno che non mi sia sfuggito qualcosa, mi pare che tutta la zona di San Martino, Sturla 'alta' (cioè via Sturla, via Isonzo), Borgoratti e relative alture perdano il collegamento diretto con Brignole.

E' vero, ma l'unica perdita è quella dell'attuale 45 che non andrebbe più a Brignole. In via Isonzo non ci sono linee che vanno a Brignole.
Tra l'altro questa zona è proprio a ridosso della fermata ferroviaria di Sturla, se uno deve andare a Brignole dovrebbe essere portato a prendere il treno.
Per San Martino il collegamento con Brignole rimane con 17, 27 (potenziate rispetto ad oggi perchè si devono beccare anche il carico di 85 86 e 87 dall'alta valle sturla) e con il nuovo 18 (che non raggiunge il Pronto Soccorso proprio per essere un collegamento diretto tra Brignole e l'ingresso principale dell'Ospedale). Con una frequenza (che auspico) di 6 minuti per le ore di punta per le tre linee 17, 18 e 27 si ottiene complessivamente un transito ogni due minuti tra piazza Verdi e corso Gastaldi (incrocio via San Martino, viale Benedetto XV).
La parte alta di San Martino rimane collegata dal 28, anche se penalizzata dal transito di questa linea da Terralba.
Piuttosto per quanto riguarda il 45 a me dispiace perdere il collegamento con il Gaslini, ma le linee 43-45 assolvono ad altre funzioni, quali il servizio tra il centro e Albaro (che non deve essere a carico del 15), il collegamento tra Albaro e San Martino (gradito dall'utenza con il 43 attuale) e il collegamento di via Orsini - via Sturla con Albaro.

A servire l'ingresso principale dell'ospedale sarebbe invece il 28.

L'utenza dell'ospedale è molto polarizzata sull'ingresso principale di piazzale Benzi. Da li si deve arrivare direttamente a Brignole senza infognarsi a Terralba.

c'è da considerare quale sia l'effettiva domanda di collegamento tra San Fruttuoso e San Martino, che verrebbe a mancare con il capolinea del 28 all'ospedale,

Mi pare molto più utile il collegamento Terralba - via San Martino per coloro che si vogliono recare in zona mercato.

né si potrebbero pensare fermate d'interscambio (salvo piazzare una nuova fermata all'inizio di viale Benedetto XV, ma poi bisognerebbe comunque attraversare corso Europa);

Questa comunque l'ho prevista per il 18 in arrivo al capolinea, per essere utilizzata anche dagli studenti del polo Saiwa.

il capolinea in via Mosso rende molto infelice l'interscambio in direzione centro, perché appunto con il capolinea piazzato lì bisognerebbe saltare sul mezzo davanti, se c'è, oppure perdere 10 minuti di attesa. Purtroppo però non vedo molte alternative.

L'alternativa c'è ma sono sicuro che non ti piace: linea circolare. Così prendi la gente da via San Martino, la porti senza trasbordi a Terralba e poi a Brignole. Soluzione scartata: non piace nemmeno a me l'eliminazione del capolinea di via Mosso.

Devo confessare che non sono un amante delle linee circolari 'complementari' (intendo due linee una in un senso e una nell'altro), perché la trovo soprattutto molto confusionaria per l'utenza.

L'utenza è abitudinaria. Non gradisce le modifiche ma una volta ingranata la marcia poi si arrangia. Piuttosto devono essere chiare le informazioni a terra ed omogenee con quelle fornite a bordo.
Gli esempi di circolari con numerazioni diverse non ci sono solo a Genova: basta pensare a Milano con le circolari filoviarie 90 e 91 e tramviarie 29 e 30. Se proprio dovessero così confusionarie si potrebbe optare anche per una numerazione tipo 7453 destra e 7453 sinistra, 7453A e 7453B, 7453 oraria e 7453 antioraria. La soluzione più semplice a me è sembrata quella di due numeri vicini (appunto 43 e 45 oppure 49 e 50).

Quello che il signor Parodi vuole sapere è solo che va da X a Y con la linea 7453, e nient'altro. Dirgli che all'andata deve prendere un bus e al ritorno un altro ingenera confusione, e alla lunga induce l'allontanamento dal servizio pubblico.

Non sono d'accordo, ma non dico che la tua affermazione sia sbagliata.

Stesso discorso d'altronde per altre tipologie di servizio che complicano la vita,come la prassi di fare linee diverse tra mattino, pomeriggio, sera, giorni feriali, festivi, semifestivi, Pasqua, Natale, eccetera. Comprendo perfettamente l'esigenza dell'azienda di avere il massimo risparmio adeguando il più possibile l'offerta alla domanda; ma anche questa pratica non va bene, sempre secondo il mio occhio rivolto all'utenza e alla semplicità e linearità.

Il ragionamento è corretto e cercherei di attenermi il più possibile a questa filosofia.
Io però ho guardato anche il lato dell'azienda. Di giorno sono necessarie due linee (ad esempio 47 e 82) di notte con una sola si ottiene un risparmio di veicoli ed una frequenza accettabile su tutto il percorso (30 minuti).
Stesso discorso per i festivi. La ridotta domanda può rendere necessario l'accorpamento di due linee.

ne avrei anche da dire sulla filosofia imperante a Genova come in Italia del 'relativismo fatalista' (cioè "andiamo alla fermata e aspettiamo il primo che passa") invece che avere orari fissi (e certi) di passaggio alla fermata a cui attenersi: il bus può anche passare ogni 20 minuti, l'importante è che io sappia a) l'ora esatta di passaggio (no "frequenza min e max, ogni 20 minuti, aspetta e ciao", bensì 9:17, 9:37, 9:57) e b) che ho delle possibilità interessanti di coincidenza. Ma magari svilupperò il discorso in futuro e in altra sede visto che qui va OT.

Concordo anche su questo ragionamento, ma in Italia è difficile (per mille motivazioni giuste o sbagliate che siano) assicurare il transito delle corse ad orari fissi. Così come è difficile gestire il servizio soltanto con linee di autobus anche su direttrici di forza, per cui è necessario non un servizio ad orario ma un servizio a cadenza. Sulle direttrici principali (che non dovrebbero essere gestite con autobus) non devo sapere l'orario di passaggio ma posso permettermi di arrivare casualmente alla fermata e prendere il primo che passa.
Il concetto del bus ad orario va bene, quando ci sono altri sistemi di trasporto ad alta frequenza a cui posso accedere con casualità.

Trovo un errore alternare gli orari del 601 e 602 nella tratta centrale. A parte che di sera il centro non ha bisogno di essere servito al suo interno, bensì la domanda è semmai in uscita dal centro verso le delegazioni, quindi non vedo il motivo di avere un'offerta accresciuta nel tratto centrale;

Probabilmente non ho espresso bene il concetto.
L'offerta non è assolutamente accresciuta nel tratto centrale ma la frequenza è costante (60 minuti) per la fascia oraria 0.30 - 4.30 sulle cinque direttrici Voltri - Sampierdarena, Pontedecimo - Sampierdarena, Sampierdarena - De Ferrari, De Ferrari - Prato, De Ferrari - Nervi.
Questo significa che se una corsa del 601 parte da Pontedecimo diretto a Prato, aspetta a Sampierdarena la corrispondente corsa proveniente da Voltri e raggiunge a De Ferrari/Brignole la corsa di 602 pronta a partire per Nervi.
Viceversa la corsa di 602 partita da Nervi per Voltri, attende a Brignole/De Ferrari la corsa di 601 proveniente da Prato e raggiunge a Sampierdarena la corsa di 601 pronta a partire per Pontedecimo.
Io mi ero anche chiesto se non era opportuno (per ragioni di comprensibilità da parte dell'utenza) avere cinque linee distinte (ipoteticamente 601 602 603 604 605, dove il terzo numero ricorda la zona geografica della linea come il numero iniziale delle linee a tre cifre) piuttosto che due linee aventi il tratto centrale in comune come avviene ora. E' una soluzione su cui si può riflettere.

ma il nocciolo della mia critica è che le linee serali dovrebbero essere tutte, per quanto possibile, in coincidenza, in modo da garantire gli spostamenti in tutte le direzioni con il minimo tempo di trasbordo.

Già attualmente il servizio di N1 e N2 è costruito in questa ottica. Ad esempio la corsa di N2 dell'1.20 da Voltri per Nervi arriva in piazza Montano poco dopo l'arrivo della corsa di N1 (barrato) partita da Pontedecimo alla stessa ora. La stessa corsa di N2 ha coincidenza a Brignole con la corsa di N1 (barrato) in partenza all'1.42.
Analogamente in senso inverso poco dopo l'arrivo del 607 da Nervi (partito alle 1.15), a Brignole passa N1 partito da Prato (1.20) e diretto a Pontedecimo; in piazza Montano trova coincidenza all'1.58 con N2 (barrato) per Voltri.
Come vedi AMT ha già progettato una specie di orario con tali coincidenze, si tratta di cadenzarlo con frequenza oraria.

Quindi, 601 e 602, come anche tutte le altre linee serali e notturne lì gravitanti, devono passare contemporaneamente in centro ed avere un orario fisso di partenza da un punto nodale, per esempio De Ferrari (e aspettarsi tutti nel caso una vettura arrivi in ritardo).

Non a caso ho previsto per tutte le linee serali una impostazione con frequenze di 15, 30, 45 e 60 minuti, in modo tale che l'interscambio sia lo stesso a tutte le ore. Se vuoi ti mando anche l'orario serale che ho progettato qualche anno fa, ovviamente da adattare alle nuove modifiche alla rete.

> Molto fuorviante e confusionario avere linee in direzioni diverse che transitano nello stesso punto: esempio 32-35 che transiterebbero in via Gramsci e avrebbero il capolinea qualche metro più in là

Da via Gramsci (in direzione ponente) 32 e 35 raggiungerebbero prima San Francesco da Paola (passando il 32 da via Bologna e il 35 da via Napoli) e poi tornano in piazza Principe. Ripartono entrambe da piazza Principe ed effettuano il percorso inverso (non sono circolari).
Il risultato è che:
- sull'anello di San Francesco andando verso Dinegro trovi il 35 che va a Principe e il 32 che va a Brignole
- in direzione opposta trovi il 32 che va a Principe e il 35 che va a Brignole
- nel tratto comune vanno entrambi a Brignole (da una parte) oppure Principe e poi San Francesco (seguendo itinerari diversi)
Mi rendo conto che la soluzione sia complessa, ma mi è sembrata idonea a riportare un servizio decente agli utenti del 32, a far gravitare sulla metro a Principe anche una parte di utenti del 35 (in modo che si abituino al trasbordo per quando la metro arriverà a Brignole), senza eliminare per questi il collegamento verso Nunziata, Corvetto e Brignole, consentendo in questo modo di raccogliere utenza anche da 39 e 40, limitate nel percorso.
L'alternativa era quella di fare due linee circolari (anche se non ti piacciono) con capolinea a Brignole e senso di percorrenza opposto nell'anello Principe - via Napoli - via Bologna - Principe: in questo modo però il servizio era troppo intensificato nel tratto comune Brignole - Principe, che dovrebbe invece essere affidato a 18 20 30 e metro.
Ancora in alternativa le solite linee circolari con capolinea a Principe, ma allora si penalizza l'utenza dell'attuale 35 e si continua a panalizzare quella del 32.


> oppure 606-607-608-609 che fanno avanti e indietro per le vie di Brignole e Borgopila. (Questo rientra oltretutto nel mio disamore per le linee circolari.)

Nonostante la tua ostilità verso le linee circolari, la loro utilità potrebbe essere ancor più accresciuta per il servizio serale, poiche colleghi due zone completamente opposte senza trasbordo. Tra l'altro per l'azienda è importante allungare le linee di sera, perchè la velocità commerciale è più alta e si riesce a diminuire l'incidenza della sosta al capolinea sul tempo effettivo di percorrenza. Esempio: due linee con percorrenza di 20 minuti e sosta di 10 (tempo complessivo di intergiro 60 minuti per ciascuna linea = 120 minuti) possono diventare una linea unica con tempo di percorrenza 40 minuti e sosta di 15, per un tempo complessivo di intergiro di 110 minuti): il risparmio è poco, ma c'è...
Infine, cosa importante per il servizio serale, è che avendo queste circolari un capolinea in comune si può effettuare un riordino delle corse in caso di anomalia al servizio: se ho un mezzo guasto della linea X, posso sostituirlo non appena arriva un mezzo della linea Y (che percorre lo stesso itinerario in senso inverso), anzichè aspettare il doppio del tempo, per far arrivare il mezzo successivo della linea X.

[Modificato da cliobini 01/01/2007 18.07]

Badx1
00lunedì 1 gennaio 2007 19:17
io invece le circolari le vedo talmente bene a genova, e mi piace questa cosa delle due direttrici servite da due numerazioni diverse: c'è da abituarsi (a Firenze ho fatto un involontario tour cittadino prendendo il 13 anziche il 12 da p.le Michelangelo) ma penso siano più "agili" nella orografia genovese e nel suo traffico direzionalizzato per fascie orarie.
Il discorso del "signor Parodi" può essere reale..ma va disincentivato, al pari del "voglio andare da X a Y non cambiando mai bus": io uso sempre la tecnica del saliscendi sfruttando gli interscambi..e ho sempre guadagnato tempo prezioso, ed è anche per questo che mi piaciono le nuove paline...

Ha ragione cliobini: progettazione per ottimizzare, esecutivo con forte comunicazione all'utenza per rendere pienamente fruibile lo studio fatto. sarà mentalità da ingegneri...ma a me sembra ottima, SE fatta bene!
3215
00lunedì 1 gennaio 2007 19:43
Ho dato una prima scorsa (ma farò al + presto unesame molto + accurato) all'ottimo lavoro di Cliobini. Mi è piaciuta la nuova numerazione e anche le linee circolari (che trovo molto utili. bene anche quelle "complementari" (da noi c'è stata per anni la 1-3, e funzionava bene). A mio parere, una cosa fondamentale è la riconoscibilità del servizio, e in tal sesno è bene evitare he una linea transiti per la stessa fermata con lo stesso numero ma destinazione diversa. E se si vogliono evitare i barrati (che possono effettivamente creare confusione, anche se a me piacciono) meglio un numero diverso: qui a SP sono stati aboliti dal 1998, e da allora le linee assumono la stesa numerazione anche se seguono percorsi o hanno destinazioni diverse.

Un consiglio che voglio dare, è invece la differenziazione di 46 e 47, che trovo troppo simili: uno potrebbe mantenere il poercorso attuale, oppure effetuare l'anello in senso inverso, magari anche transitando da Via d'Aste-Gall.Colombo-P.Dante per non gravare su via XX.
cliobini
00lunedì 1 gennaio 2007 20:51
> è bene evitare he una linea transiti per la stessa fermata con lo stesso numero ma destinazione diversa.
Gli unici casi che mi vengono in mente sono il 478 a Bavari, il 517 a Nervi in via Oberdan ed il 699 in via Montanella.
Nei primi due casi si tratta cmq di linee che transitano in un punto in due direzioni, ma le paline rimangono distinte.
Forse solo in via Montanella c'è la stessa palina per le due direzioni.

> la differenziazione di 46 e 47, che trovo troppo simili: uno potrebbe mantenere il poercorso attuale, oppure effetuare l'anello in senso inverso, magari anche transitando da Via d'Aste-Gall.Colombo-P.Dante per non gravare su via XX.
Si è vero. Tuttavia, pur essendo il percorso di 47 e 46 sovrapposto (anche ora) per l'anello Brignole - De Ferrari - Brignole, per la rimanente parte del percorso (tra Brignole ed i rispettivi capolinea) sono due tracciati ben diversi. Avevo cmq pensato una differenziazione del percorso seguendo l'itinerario della Galleria Colombo: in tal caso una delle due linee dovrebbe transitare per via Canevari - viale Duca d'Aosta - viale Brigata Bisagno - via Diaz - via D'Aste, perdendo il transito di fronte a Brignole e di conseguenza la possibilità di trasbordare alla stessa fermata con il 18 (che non passerebbe più da via Canevari) e, in mancanza di questo, non sarebbe nemmeno possibile beccare direttamente il 20 (ritengo che sia fondamentale un interscambio diretto almeno con una di queste due linee). Tutto sommato per il 46 si potrebbe fare il trasbordo sul nuovo 18 aggiungendo a questo la fermata di piazza delle Americhe, ma bisognerebbe verificare tale possibilità addetti al traffico del comune e di amt (oggi la fermata è solo per 37 e 46 che proseguono verso piazza Verdi e non svoltano in direzione Fiera). Invece ho ritenuto più opportuno la differenziazione del percorso di attraversamento del centro per le coppie 37-47 (entrambe arrivano da Marassi) e 28-46 (entrambe da San Fruttuoso).
Münchner.Fax
00lunedì 1 gennaio 2007 22:02
Chiedo anzitutto scusa per non aver capito il discorso degli orari dei bus serali. Se diciamo la stessa cosa, meglio così.

Piccola replica sul punto linee ad orario o a cadenza. Il problema è, come giustamente dici, che le linee di forza sono gestite solo con autobus, per giunta spesso in sede promiscua, quindi non è possibile riuscire a garantire un orario fisso. Ma già se ci fossero più percorsi protetti (ma protetti davvero), una semaforizzazione preferenziale, la relativa linea potrebbe tranquillamente anche essere gestita ad orario.
Il 17, per esempio, potrebbe in una certa misura essere già oggi gestito ad orario. La cosa perde un po' di significato, dal punto di vista dell'utente, quando la frequenza è di 4 o 3 minuti, perché l'accesso diventa in definitiva casuale; però almeno teoricamente la cosa sarebbe fattibile. D'altronde, da altre parti (per esempio Monaco, la mia seconda patria tedesca) le linee di superficie sono tutte gestite ad orario, anche con frequenze di 5 minuti. Certo, là è un altro mondo... ma dimostra che un altro mondo è possibile! [SM=g27987] Sarà semplicemente che sono un fanatico della gestione ad orario e della 'replicabilità' dei viaggi durante tutto l'arco della giornata...

Linee circolari. La mia non è una crociata contro di loro... Innanzitutto preciso che ciò che non mi esalta sono le linee 'a coppie', di cui una fa un certo giro e l'altra il suo contrario. Altre tipologie di linea che vanno sempre sotto il nome di circolari (tipo linee con un capolinea unico o il caso un po' speciale che citi delle linee di circonvallazione di Milano) mi vanno benissimo.
Le circolari 'di primo tipo' non mi piacciono molto perché mi immedesimo nell'utente saltuario o occasionale, il quale ha bisogno di un orientamento supplementare per capire bene che giro deve fare se deve prendere queste circolari. Per l'utente abituale evidentemente il discorso non vale, perché ha già imparato come muoversi.

La considerazione che hai tu dell'utente medio è un po' quella che ho io... [SM=g27990]
Io però aggiungo anche un'altra tipologia quando penso all'utente medio, ossia tutta quella gente che bisogna assolutamente levare dai motorini, scooterini e scooteroni (che considero la grande maledizione e flagello divino di questa città) o dalle automobili e far salire sui mezzi pubblici. Questi individui torneranno ai loro mezzi al primissimo accenno di 'lavoro mentale' necessario per organizzarsi lo spostamento; gli unici antidoti sono mezzi e sistemi di trasporto attraenti, semplicità dell'organizzazione (es. numerazione, percorsi), e, come già dicevi, massiccia, capillare ed efficace informazione all'utenza.
3215
00martedì 2 gennaio 2007 19:50
Linee a cadenza fissa: qui a SP, le linee principali hanno tutte cadenza fissa. la cosa in linea di principio è di indubbio vantaggio per l'utente, che può facilmente tenerne a memoria i passaggi dalla sua fermata, almeno delle linee di suo interesse. Purtropppo, però, c'è il rovescio della medaglia. E' inevitabile infatti che in questo modo tutte le corse siano previste con identico tempo di percorrenza, che risulta eccessivo per le ore a scarso traffico e scarso per quelle di punta.

46 e 47 (per Cliobini): volendo mantenere il transito da Brignole di entrambe (che effettivamente è molto importante), direi che la tua soluzione sembra di gran lunga la migliore. Avevo pensato, in alternativa, che si potrebbe fare scambiare ad una di esse il percorso con il 49 (da instradare su V.XII Ott.-S.Giacome e F.-V.Serra), ma il transito da C.so Montegrappa potrebbe condizionare la lunghezza dei mezzi.
cliobini
00giovedì 4 gennaio 2007 21:05
L'ultimo post m'era sfuggito.
Non ho capito cosa c'entra corso Montegrappa con 46 e 47...
3215
00venerdì 5 gennaio 2007 18:44
Intendevo che uno dei 2 poteva percorrere C.so Montegrappa-Manin-V.Assarotti-Corvetto-V.XII Ottobre anzichè Via Serra-V.XII Ottobre, sul quale instradare invece il 49, in percorso inverso. Tuttavia è una soluzione non ottimale, perchè il passaggio da Brignole avverrebnbe in un 'unica direzione, e oltretutto dopo tutto il giro da Manin. Senza contare il problema della lunghezza dei mezzi. e quindi ripeto che effettivamente, la tua soluzione è la migliore.
cliobini
00venerdì 5 gennaio 2007 20:44
In corso Montegrappa transitano tranquillamente tutte le vetture da 10.5 metri. Ad esempio in caso di interruzione in piazza Corvetto o via Assarotti, 33 e 36 sono deviati proprio per corso Montegrappa
Badx1
00giovedì 11 gennaio 2007 10:41
...se una cosa va bene...che ti dobbiamo dire...
Hai fatto un ottimo lavoro..
Io contatterei qualcuno in AMT..
poi...se riesci ad imbucarti e trovare una sedia per un ing edile... [SM=g27988]
cliobini
00giovedì 11 gennaio 2007 14:18
La relazione è stata consegnata personalmente nelle mani dell'Amministratore Delegato durante l'intervista. Ovviamente non ho avuto un minimo cenno nè di apprezzamento nè di critica (dopo tutto potrebbe anche essere lecita una risposta tipo "l'azienda è nostra e facciamo quello che ci pare"). Ero un po' stufo di farmi un sacco di ragionamenti per conto mio senza avere altri pareri.

Per quanto riguarda il posto, ne sto cercando uno per un ingegnere civile da circa trent'anni...appena trovo quello ne cerco uno per te.

Scherzi a parte mi servirebbe qualche commento sulla Val Bisagno e sul Levante, che frequento un po' di meno

[Modificato da cliobini 11/01/2007 14.49]

Münchner.Fax
00giovedì 11 gennaio 2007 14:49
Valbisagno, ma soprattutto Levante, sono le zone mie. In parte ho già dato col mio post precedente... [SM=g27988] Nel weekend mi rileggo il tutto e vedo se trovo dell'altro. Alla prima lettura comunque mi pare che fosse più o meno tutto molto valido, a parte quel paio di cose che ho già scritto.
em66
00giovedì 11 gennaio 2007 15:00
Riguardo la Valbisagno lascerei il percorso del 48 per Via Adamoli (in sponda sinistra).
In caso contrario servirebbe una linea aggiuntiva per servire la sponda sinistra a monte del ponte Feritore dove ci sono gli impianti sportivi della Sciorba e numerose aziende.


cliobini
00giovedì 11 gennaio 2007 15:35
Lo spostamento del 48 su via Molassana e via Piacenza (in senso monti-mare per alleggerire 12 e 14) è abbinato allo spostamento del capolinea del 483 a Molassana, che in senso monte-mare potrebbe passare da via Adamoli, mentre in senso mare-monti da via Emilia.

[Modificato da cliobini 11/01/2007 15.36]

em66
00giovedì 11 gennaio 2007 16:53
Non sono d'accordo.
Elimini il collegamento dell'impianto sportivo della Sciorba con la bassa Valbisagno ed il Centro Citta' solo per mettere una linea in piu' in via Molassana e via Piacenza dove ci sono gia' 12,13 e 14. Il 483 ha una frequenza insufficiente per garantire coincidenze con 48 (ed eventualmente 80/81).
Inoltre sarebbe meglio evitare percorsi cosi' distanti e conbinazioni di linee diverse per i due sensi di marcia perche' inducono confusione nell'utenza (un po' come le circolari con numerazione diversa nei due sensi!)
cliobini
00giovedì 11 gennaio 2007 17:24
La mia constatazione deriva dal fatto che in sponda destra il carico abitativo è molto più consistente che in sponda sinistra, dove a parte la Sciorba, i concessionari di automobili e qualche abitazione non c'è molto.
Per quanto ho potuto osservare nelle (poche) volte che l'ho preso, il 48 da Molassana fino alla Coop di piazzale Bligny (e viceversa) è scarsamente frequentato (un bel pretesto per AMT per eliminarlo completamente).
Io avrei fatto passare il 48 da via Emilia anche nell'altro senso (con il 483 in via Adamoli in entrambe le direzioni), ma il ponte Guglielmetti non è certo transitabile per vetture da 12 metri. C'è anche l'alternativa di arrivare alla Sciorba, fare inversione, Ponte Gallo e via Emilia.

Bisognerebbe valutare se è maggiore il numero di utenti che dalla sponda destra vuole arrivare in sponda sinistra (in particolare al centro commerciale di piazzale Bligny) oppure di quelli che vogliono arrivare alla Sciorba.

Per salvare capra e cavoli (verificata la frequentazione del 48 tra Molassana e piazzale Bligny - non solo in termini di presenti a bordo ma anche di saliti e discesi), si può lasciare il 48 al suo posto. Mi sembrerebbe più importante modificare il 483 che attualmente è proprio un doppione (molto poco usato) di 480 e 482.

Per quanto riguarda i percorsi diversi e tutte le altre questioni sulla confusione degli utenti, continuo a rimanere dell'opinione che l'utente medio è scemo. Anche se ci fosse una sola linea in tutta Genova continuerebbe a rimanere disorientato quando arriva il mezzo.
Il progetto di rete di trasporti non si fa secondo quanto percepisce l'utente ma sui carichi previsti sulla linea stessa. Il come si deve numerare, colorare, indicare e far capire all'utenza dove va, è un passo successivo.

[Modificato da cliobini 11/01/2007 17.30]

Münchner.Fax
00giovedì 11 gennaio 2007 18:39
Se posso dire la mia, anche se in via Adamoli non ci passasse proprio niente, non sarebbe un grave problema. Il 48 in quella tratta serve solo:

- alla gente da Molassana alla Coop: pochi, perché la maggior parte va in macchina. E d'altra parte, se passassero per via Piacenza invece che per via Adamoli, per loro non cambierebbe niente; anzi si raccoglierebbero pure utenti in via Piacenza. (Un ottimo carico di massaie è invece tra la Coop e via Terpi e oltre, ma questo non c'entra col 4[SM=g27989]

- a quei tre ragazzini sfigati che abitano a Marassi, vanno alla Sciorba e non hanno il motorino.

Dalla Sciorba, infatti, quelli che vanno col mezzo pubblico (che sono tre, tutti vanno in maccihna o con la maledetta moto):
- chi ci abita di fronte fa a piedi un ponte qualunque sul Bisagno;
- chi abita in Valbisagno oltre la Sciorba, dovendo venire in giù col 12, 13 o 14, tanto vale che continui fino all'altezza della Sciorba e attraversi il Bisagno a piedi;
- chi abita in Valbisagno in sponda destra più in giù della Sciorba, sale con 12, 13 o 14 e vale lo stesso discorso di prima;
- venendo dal centro o da levante (mia prova personale, che andavo a nuotare fino alla Sciorba...) si fa prima a prendere 12, 13 o 14 e attraversare il Bisagno a piedi.

Rimane giusto chi abita a Marassi e dintorni, per i quali la linea diretta alla Sciorba può essere comoda; se non ci fosse, dovrebbero prima o poi fare un cambio.

E per concludere, gli utenti in quella tratta sono davvero quattro gatti, ma soprattutto nessuno sale e scende alle fermate di via Adamoli (per giunta le aziende lì sono quasi tutte concessionarie di automobili o autonoleggi...). Quindi, per conto mio, vada per il 48 in via Emilia/Piacenza, risolvendo il discorso dell'attraversamento del Bisagno.
cliobini
00giovedì 11 gennaio 2007 20:37
Beh vedo che l'impressione di poca attrattività di via Adamoli è più o meno confermata. Però em66 ha ragione: mentre per arrivare alla Sciorba si possono prendere 12-13-14 (ricordo però che 12 e 13 non ci sono mai contemporaneamente) e attraversare il ponte, per il ritorno se il 48 passasse da via Piacenza sarebbe abbastanza lontano dalla Sciorba. E' anche vero che per portare le casalinghe da via Piacenza alla Coop potrebbe bastare un nuovo 483...
Beh mi sembra che la questione abbia molteplici soluzioni.
Chissà se chi di dovere pensa a queste cose?
Sono un po' scettico su una piccola questione: il fatto che ora un attrattore non venga raggiunto in autobus non vuol dire che debba essere escluso dal servizio.

[Modificato da cliobini 11/01/2007 20.39]

Münchner.Fax
00giovedì 11 gennaio 2007 20:57

Scritto da: cliobini 11/01/2007 20.37
[...]
Sono un po' scettico su una piccola questione: il fatto che ora un attrattore non venga raggiunto in autobus non vuol dire che debba essere escluso dal servizio.

[Modificato da cliobini 11/01/2007 20.39]




Su questo hai ragione da vendere, nel caso della Sciorba però il servizio sarebbe offerto dal 12 e compagnia, almeno in direzione monte. In direzione mare, possiamo discuterne, visto che come dici non è comodo dover arrivare fino a via Piacenza.

Ciò che andrebbe cambiato potrebbe essere la mentalità degli utenti macchinati della piscina... (Conosco gente che abita dal ponte sul Geirato e va in auto alla Sciorba!)
terralba
00venerdì 19 gennaio 2007 22:40
Re:

Scritto da: cliobini 11/01/2007 14.18
La relazione è stata consegnata personalmente nelle mani dell'Amministratore Delegato durante l'intervista. Ovviamente non ho avuto un minimo cenno nè di apprezzamento nè di critica (dopo tutto potrebbe anche essere lecita una risposta tipo "l'azienda è nostra e facciamo quello che ci pare"). Ero un po' stufo di farmi un sacco di ragionamenti per conto mio senza avere altri pareri.

Per quanto riguarda il posto, ne sto cercando uno per un ingegnere civile da circa trent'anni...appena trovo quello ne cerco uno per te.

Scherzi a parte mi servirebbe qualche commento sulla Val Bisagno e sul Levante, che frequento un po' di meno

[Modificato da cliobini 11/01/2007 14.49]





Il tuo progetto è nelle mani di una persona molto in gamba dell'azienda e alcune idee sono già studiate in vista delle modifiche del prossimo autunno. Non posso dirti di più...
Personalmente non posso che applaudirti e, appena ho tempo, ti scrivo qualche commento più approfondito. Anche tu, se non mi sbaglio, ignori una direttrice costantemente dimenticata: Carignano-corso Podestà- Acquasola-Corvetto. Io, tanto per buttarla lì, vedrei bene una linea che parte da Manin, scende da Montegrappa, fa via Saffi, sale in via Corsica, arriva a Corvetto e risale a Manin. Con la rete attuale mi sarebbe sempre piaciuto un 35/ più "rapido" che, solo in direzione Ponente, fa corso Podestà, gira a Corvetto e si infila in galleria.
cliobini
00sabato 20 gennaio 2007 10:38

nelle mani di una persona molto in gamba dell'azienda

Ti ringrazio per le informazioni.
magari si tratta della signora che ho incontrato ieri proprio all'AMT...
Però almeno un messaggio di posta elettronica potevano mandarmelo.
Io nel frattempo mi sono mosso e l'ho mandata anche ad AMI, dai quali ho almeno ricevuto un messaggio di disponibilità alla lettura e al confronto.


ignori una direttrice costantemente dimenticata

Ignorata no, direi piuttosto presa in considerazione e poi scartata per alcune motivazioni.
1. Presenza dell'ascensore che collega direttamente via XX Settembre con Corso Podestà. Anche se ci fosse una linea in corso Podestà in termini di frequenza delle corse sarebbe più conveniente arrivare in via XX Settembre e poi prendere l'ascensore. Per favorire l'interscambio bus-ascensore, era stata pensata l'ipotesi di sdoppiamento delle fermate di via XX (pagina 2 punto 4).
2. Avevo pensato che un giro del genere (per collegare Manin con il Galliera via corso Podestà) potesse essere effettuato dai nuovi 49 e 50. Tuttavia avendo frequentato a lungo la zona di Carignano per lavoro, ho osservato che il carico da piazza Dante verso piazza Carignano - via Corsica - Galliera è notevole e non ho gli strumenti per capire se una eventuale deviazione su via IV novembre - corso Podestà possa apportare benefici.
3. Passando per Dante - De Ferrari hai molti più interscambi con le altre linee di quante non ve ne siano a Corvetto.
4. Ho cercato di non andare a servire nuove zone, non perchè non sia necessario, ma perchè trattandosi di una revisione a percorrenza chilometrica immutata, l'aggiunta da una parte significa taglio dall'altra.
metrosur
00mercoledì 21 febbraio 2007 11:09
Una domanda, la pongo qui per non aprire apposta un 3d:
Le numerazioni delle linee che negli anni si sono perse, non potrebbero essere recuperate? Per esempio il 16 non esiste se non sbaglio e così ci saranno un sacco di buchi nella numerazione. In realtà mi rendo conto che non è una cosa molto utile al cittadino [SM=g27987]
Münchner.Fax
00mercoledì 21 febbraio 2007 11:12

Ma tra l'altro mi chiedo perché, quando ancora c'era, il 15/ non si chiamasse 16 visto che faceva un percorso diverso per un bel tratto. Fisima di mettere i barrati...
Comunque mi pare che Cliobini nella sua revisione reintroducesse il 16, sbaglio?
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