Proposta di lettura

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Letterato
00sabato 4 novembre 2006 21:19

Ho appena terminato di leggere: "Questo Amore" di Roberto Cotroneo. Solitamente verso maggio di ogni anno entro in libreria a comperare quei libri che mi auguro di potere leggere durante le vacanze (oltre, naturalmente, quelli che compro durante l'anno). Leggendo i quotidiani, ogni giorno seguo le recensioni e mi dico: questo saggio o romanzo non posso non leggerlo e, quindi, prendo appunti per andare ad acquistarlo. Sono quei libri che mi aspettano nella battigia sotto l'ombrellone o nella poltrona del mio balcone dove a sera, la fresca brezza mi accoglie e mi aiuta a sfogliare quei libri per quel periodo conservati.

L'ultimo di questi "estivi-vacanzieri" è appunto "Questo amore". Ne ho tratta tanta gioia, tanta concordanza col mio modo di vedere ed intendere le cose. I sentimenti in particolare; la poesia quale strada maestra per comprendere ciò che spesso non riusciamo ad esprimere con un lessico normale e, infine, il ritrovarsi in quell'etica dei valori che ti appartengono.

"Questo amore" è un romanzo che raccoglie col cuore quegli antichi sentimenti e modi di pensare e amare che sembrano così remoti da sembrare anacronistici per i tempi che viviamo. Eppure Cotroneo è un giovane scrittore che sembra riemergere dal passato quando l'amore tra un uomo e una donna sembravano costruzione totale, dedizione e un modo di riconoscersi anche nelle avversità. Quel modo di amare, di amarsi e ritrovarsi oltre ogni ostacolo perché quando corpo e mente sanno fondersi l'alchimia è e diventa vita. Sono quella vita e quell'amore che non si consumano mai perché sono la rappresentazione di un godimento non trasmettibile. Ccon difficoltà riesco a spiegare le emozioni che ho provate leggendo.

Edo e sua moglie (protagonisti del romanzo) aprono una libreria dopo tante difficoltà. Edo vive per questa attività che gli permette di mantenersi ma è stato anche il suo sogno nel cassetto realizzato. Amante della poesia, sa anche leggere negli occhi di chi entra e, più che spesso, regala a certuni, lbri di poesie sicuro che sapranno aprire cuore e anima di chi le leggerà. Ad una di queste pesone, una ragazza, regala la raccolta di Ungaretti "Sentimento del tempo", in cui l'autore scrive: "Il vero amore è una quiete accesa". Leggendo questo verso mi sono fermato e la mia mente ha cercato spazi della mia vita dove collocarlo. Mi sono risposto che i versi non vanno collocati da nessuna parte ma devono essere deliziosi frutti da consumare con la mente ad occhi chiusi.

In un altro capitolo, mi ha fortemente colpita la definizione dello stesso autore del romanzo che dice: "La speranza non è una scelta. La speranza è un sentimento". Non ci avevo mai pensato. Ci ho rifletutto tanto e ho trovata questa definizione quasi surreale, bellissima e pregna di un significato che con difficoltà riuscirei a tradurvi.
E' un libro che consiglio nella speranza che anche chi lo leggerà saprà trovare tutte le emozioni e sensazioni che ho trovate io. Vi ringrazio dell'attenzione.


Vin.

[Modificato da Letterato 05/11/2006 1.28]

danzandosottolaluna
00lunedì 6 novembre 2006 16:32
Sì, da leggere. Grazie, Vincenzo.
Io l'ho letto spinta da questa riflessione tratta in una rivista di lettura:

"Nitido, suggestivo, e disarmante Questo amore è un romanzo difficile da definire. Perché può essere letto almeno in tre modi: uno è quello di chi si perderà dentro la grande storia d’amore di Anna e di Edo; un altro, quello di chi vorrà trovare, come in un rebus letterario e sentimentale, tutte le allusioni e le citazioni nascoste nel testo di buona parte della poesia europea del novecento; e, infine, quello di chi farà combaciare i frammenti del discorso amoroso, intuendo che questo romanzo finisce per essere una sorta di compendio di tutti i discorsi d’amore, già scritti e ancora da scrivere."

E ora posso dire che è proprio così! [SM=x515620]






Letterato
00martedì 7 novembre 2006 01:11


Ciao Ade. Citando la rivista di lettura riporti:

"Nitido, suggestivo, e disarmante Questo amore è un romanzo difficile da definire. Perché può essere letto almeno in tre modi: uno è quello di chi si perderà dentro la grande storia d’amore di Anna e di Edo; un altro, quello di chi vorrà trovare, come in un rebus letterario e sentimentale, tutte le allusioni e le citazioni nascoste nel testo di buona parte della poesia europea del novecento; e, infine, quello di chi farà combaciare i frammenti del discorso amoroso, intuendo che questo romanzo finisce per essere una sorta di compendio di tutti i discorsi d’amore, già scritti e ancora da scrivere."

Questo che tu riporti si trova nella sovracorpetina del romanzo e, per essere precisi, nell'ultimo capoverso. Se prendi in mano il libro potrai verificare. Naturalmente non dubito del fatto che possa essere stato riportato esattamente anche da una rivista di lettura.

Inoltre dici: "E ora posso dire che è proprio così!". Così come Ade? Un abbraccio


Vin.


[Modificato da Letterato 07/11/2006 9.46]

danzandosottolaluna
00martedì 7 novembre 2006 19:25
Io l'ho letto spinta da questa riflessione tratta in una rivista di lettura... etccc etccc...

infatti, se non avessi letto quella nota sulla rivista, probabilmente non avrei comprato subito il libro.
Certo che fa parte del libro ed è lo stralcio della più ampia digressione precedente, che è qusasi la stessa scheda di lettura:

Questa è una storia semplice. Quella di Anna: giovane insegnante di italiano in una città del sud. E quella di Edo: calciatore di serie A che alla fine della carriera vuole prendersi la maturità classica, per aprire una libreria. Quando si innamorano la storia di Anna diventa la storia di Edo. Dal momento in cui si conoscono Anna ed Edo si parlano d’amore attraverso i versi dei loro poeti più amati, attraverso le pagine dei libri di poesia allineati sui loro scaffali. Gli scaffali della libreria che hanno aperto insieme e che diventa il luogo, anche metafisico, del loro amore. Il luogo dove Anna aspetterà Edo. Perché lui è andato via: non si sa dove, non si sa il perché. E saranno le parole d’amore dei libri, le poesie di Montale, di Ungaretti, di Kavafis gli unici custodi di una passione che non ha più tempo, eppure esiste. E Anna dedicherà la sua vita all’attesa di questo amore tanto sospeso quanto reale, tanto profondo quanto felice. Finché il lettore, alla fine, non scoprirà che la storia potrebbe essere ancora un’altra. E ancora più sorprendente.


come converrai tu stesso. [SM=x515598]



Letterato
00martedì 7 novembre 2006 20:43


Bene Ade ho compreso.

[SM=x515524]

Vin.
zzuccarata
00giovedì 9 novembre 2006 09:24
vado a comprarlo. Cotroneo è un giornalista eclettico che mi piace, qualunque cosetta scriva [SM=g27811]
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