Prodi e governo, torna la fiducia. Il premier risale dopo un anno

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vanni-merlin
00martedì 20 novembre 2007 19:26
Nel sondaggio di Ipr Marketing balzo in avanti di 3 punti per entrambi
Tra i partiti cresce il gradimento di An e della Destra, stabile Forza Italia

Prodi e governo, torna la fiducia. Il premier risale dopo un anno

Per Di Pietro e l'Italia dei Valori si annulla l'"effetto Grillo". In auge Emma Bonino
In rialzo i ministri economici, a cominciare da Bersani e Damiano e, in parte, Padoa-Schioppa

di ROSARIA AMATO


ROMA - Torna a salire la fiducia nel premier Romano Prodi e nel suo governo. Entrambi salgono di tre punti: 45% per il premier e 33% per l'esecutivo. E' la novità più rilevante del sondaggio mensile di IPR Marketing, che si basa su interviste effettuate tra il 16 e il 18 novembre. Certo, Prodi è ancora lontano dal 53 per cento messo a segno nel settembre dell'anno scorso, pochi mesi dopo le elezioni, ma il dato di oggi lo riporta di colpo al livello del novembre 2006 quando era al 46 e quando cominciò la rovinosa caduta.

La fiducia nel governo passa dal 30 al 33 per cento (anche in questo caso, il 57 per cento del settembre 2006 è lontano, ma da allora di mese in mese si erano registrati solo arretramenti). La discesa del grado di fiducia nell'esecutivo è stata inizialmente più lenta di quella di Prodi ma, negli ultimi mesi era letteralmente precipitata. Il dato di novembre si colloca ai livelli dell'estate scorsa.

La novità che ha inciso nel clima negativo che circonda il governo da oltre un anno è sicuramente l'approvazione della legge finanziaria, condotta in porto in Senato alla fine della settimana scorsa senza ricorrere alla fiducia e senza disastrosi compromessi. Scende di tre punti, dal 55 al 52 per cento, la percentuale di coloro che dichiarano di avere poca o alcuna fiducia in Prodi come premier, e di coloro che dichiarano altrettanto nei confronti nel governo (dal 69 al 66 per cento).

I partiti. Al vertice della fiducia (che, è bene ricordarlo, non corrisponde a un'intenzione di voto ma a un "giudizio" dei cittadini) restano An e il Partito Democratico, mentre scende l'Italia dei Valori che, negli ultimi tempi era salita velocemente.

Per quanto riguarda la Casa delle Libertà, si rileva un forte gradimento, sia per il partito di Fini, che si conferma al primo posto a quota 46 (2 punti in più rispetto al mese precedente) che per il movimento di Francesco Storace, che passa a quota 20 dal 18 della precedente rilevazione. An supera bene anche il 'gossip' intorno alla nuova compagna del presidente Gianfranco Fini, in attesa di un figlio. A Fini il merito di aver affrontato la questione con chiarezza: la comunicazione della notizia è stata affidata all'avvocato Giulia Bongiorno, mettendo fine a chiacchiare e indiscrezioni. Mentre Forza Italia rimane ferma a quota 39, e dunque perde posizione, attestandosi al quarto posto, a pari merito con Udc e Verdi.

Al secondo posto il partito Democratico, che guadagna 2 punti attestandosi a quota 44, confermando un'ascesa costante nel gradimento degli italiani. Arretra invece di 4 punti l'Italia dei Valori al terzo posto), che segue il calo del suo leader, Antonio Di Pietro.

I ministri. Crolla Di Pietro. Il ministro delle Infrastrutture, si diceva, perde ben 7 punti rispetto alla precedente rilevazione, ma resta al comando attestandosi a quota 58, a pari merito con il ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, che ne guadagna 4 e torna in cima alla classifica. D'altra parte, l'expolit di Di Pietro sembrava legato all'appoggio dato dal ministro al movimento di Beppe Grillo, che nella rilevazione precedente aveva fatto avanzare il titolare delle Infrastrutture a quota 65. Adesso, tornato il "grillismo" un po' nell'ombra, l'assestamento per Di Pietro, con il ritorno al grado di fiducia registrato a giugno.

Tra gli altri guadagna cinque punti la titolare degli Affari europei Emma Bonino, apprezzata sicuramente per l'iniziativa della risoluzione sulla moratoria della pena di morte presentata all'Onu all'inizio di novembre. Bonino si attesta così al sesto posto, insieme al titolare degli Esteri D'Alema che guadagna due punti. Due punti in più anche per il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, contestato dagli studenti ma evidentemente apprezzato da una parte consistente degli italiani. Cresce di 3 punti anche la fiducia verso i responsabili del Lavoro Cesare Damiano (ora al quarto posto a quota 52), due punti in più anche per Ferrero (Solidarietà) ottavo con un tasso di fiducia di 49.

Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa è sempre nelle retrovie, al 18° posto, ma l'effetto Finanziaria è positivo anche per lui, che ne è il principale artefice, e gli fa guadagnare due punti. Del resto Padoa-Schioppa sta lentamente risalendo nel sondaggio mensile di Ipr Marketing da maggio. In fondo alla classifica c'è il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Penultimo, Clemente Mastella la cui fiducia resta ferma a quota 30 nonostante sia stato abbastanza spesso nell'occhio del ciclone nelle ultime settimane.

Metodo. Da ricordare che, sia per i partiti che per i singoli ministri, a ciascun cittadino interpellato viene posta la domanda sul livello di fiducia (molto, abbastanza, poco, per nulla): il dato fornito è la somma delle risposte "positive" (molto+abbastanza).


(20 novembre 2007)


da: www.repubblica.it/2007/01/sezioni/politica/sondaggi-2007/sale-fiducia/sale-fidu...

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