La nuova pillola contraccettiva meno dolori e umore migliore
ARRIVA anche in Italia, dopo essere diventata la più venduta negli Stati Uniti dal suo lancio nel 2006, una nuova pillola anticoncezionale che, oltre ovviamente all'efficacia contraccettiva, promette un effetto anche su tutti quei sintomi che precedono il periodo mestruale e che per molte donne sono estremamente fastidiosi: alterazioni dell'umore anche importanti, con irritabilità, aggressività, tristezza e depressione, ma anche disturbi legati alla ritenzione idrica, come gonfiore, tensione mammaria, cefalea. La nuova pillola, presentata a Berlino dalla Bayer Schering Pharma, azienda leader mondiale nel campo della contraccezione, si chiama Yaz, contiene, come anche altre, 20 microgrammi di estrogeno, l'Etinilestradiolo,
e 3 milligrammi di drospirenone, un progestinico di quarta generazione molto simile al progesterone naturale. Questa nuova formulazione, però, è studiata
per ridurre le fluttuazioni ormonali ed evitare le dimenticanze tanto frequenti soprattutto nelle più giovani. La nuova pillola, infatti, prevede un'assunzione per 24 giorni (3 in più rispetto ai soliti 21) e altri 4 giorni di placebo, cioè di pillola senza
alcun farmaco, utili per non interrompere la continuità. Dunque 28 giorni in tutto.
"Questa formulazione", precisa la professoressa Anna Maria Paoletti, della Clinica Ginecologica e di Fisiopatologia della Riproduzione dell'università di Cagliari, "evita quelle fluttuazioni ormonali che avvengono prima e, soprattutto, dopo l'ovulazione, e che provocano i sintomi premestruali che in molte donne sono molto importanti. In questo caso, dunque, la pillola ha una vera e propria funzione terapeutica". Non a caso , secondo un recentissimo sondaggio sulla pillola e la sindrome premestruale condotto sul web (su vari siti, anche su
www. kataweb. it) nel periodo 6-16 gennaio - e presentato a Berlino dalla professoressa Alessandra Graziottin, direttore del centro di Ginecologia dell'ospedale San Raffaele Resnati di Milano, - il 24 per cento delle 1892 donne che hanno risposto dichiara di usare la pillola per motivi terapeutici. Infatti, le non utilizzatrici di pillola contraccettiva (in Italia usata da una media del 19%) soffrono di sintomi prima del ciclo in percentuale doppia rispetto a chi invece la utilizza. La sindrome premestruale è molto più diffusa di quanto si pensi, soprattutto, precisa Graziottin, tra le lavoratrici. "Le donne che lavorano fuori casa e anche in casa sono più sottoposte a stress e dormono poco, meno delle 8 ore necessarie. Una carenza cronica di sonno ha un effetto drammatico sui disturbi". Ma anche sulla vita di relazione e di coppia. I vantaggi aggiuntivi della pillola - conclude Graziottin - sono ancora poco noti: le donne dichiarano che la utilizzerebbero se non avessero effetti collaterali, come aumento di peso, ritenzione idrica, e se avessero effetti benefici su patologie e altro, come l'acne. Ma questi benefici aggiuntivi ci sono già, per esempio sulle recidive di endometriosi, e loro non lo sanno. Inoltre la pillola aiuta a migliorare la vita sessuale (24%), aumenta il desiderio (7%), riduce il dolore mestruale del 44% e i flussi abbondanti. E questi sono dati importanti, proprio perché vengono direttamente dalle donne". Ma se Yaz è dietro la porta, l'arrivo è previsto in Italia il 2 febbraio, molte altre sono le novità allo studio nei laboratori di ricerca di Berlino: una pillola contraccettiva arricchita di acido folico, che previene la spina bifida del feto durante la gravidanza, che può sembrare un non sense ma non lo è. " Quando una donna sospende la pillola per tentare una gravidanza - ragiona Phil Smith, responsabile dell'unità Women's Healthcare dell'azienda - resta incinta nel 50 per cento dei casi entro i primi tre cicli e l'acido folico dovrebbe essere assunto tre mesi prima dell'inizio della gravidanza. Ecco perché ha senso somministrarlo a donne in età riproduttiva".
E il futuro riserva anche altre curiosità: nella seconda metà di quest'anno dovrebbe arrivare il primo contraccettivo al mondo con estrogeni naturali e
non sintetici, mentre è più lontano - 2012 - un cerotto settimanale a basso dosaggio. E si è solo studiata la disponibilità all'utilizzo da parte delle donne di un dispositivo di autoiniezione che consentirebbe una copertura mensile. Il 14% delle donne interpellate si è detta disponibile, a patto, però, che non sia per niente dolorosa la puntura.