Perché questa cattiveria?

F.Delemme
00venerdì 10 dicembre 2010 14:19
Ex testimoni di Geova Criminali

Sono abituato a tutto. Ho visto molte cose con il trascorrere dei miei anni. Ma cattiveria come quella che traspare da questo tizio che appartiene alla razza umana, credetemi, non ne ho mai vista.
Si chiama Morelli ed è uno di quelli che ci accusa di ostracismo.
Definirlo un vile è come se lo lodassi.
Dovrebbe vergognarsi di esistere. In quel forum si legge di tutto, anche queste schifezze da codice penale.
Un piccolo plauso, piccolissimo direi, alla signora Prosperi che INDIRETTAMENTE suggerisce ai frequentatori di quel forum a non giudicare dall'apparenza. Certo non potevo aspettarmi dalla signora Prosperi che sputasse in faccia a questo farabutto, d'altronde "abitano" nello stesso "condominio".

Se dovesse rientrare nell'Organizzazione, credetemi, farei di tutto per incontrarlo, sputargli in faccia e poi augurargli "buona vita".

Stranamente i fautori dell'ostracismo non hanno speso nemmeno una parola. Cosa devo pensare?
Non posso scriverlo...



[SM=g7347]

csssstrinakria
00venerdì 10 dicembre 2010 14:55

In tempi remoti, quando qualche farabutto, secondo la storia della ragione, si macchiava di qualche crimine, sovente veniva comminata la pena capitale.
Il Catechismo della Chiesa Cattolica (1997) nel contesto della penna capitale dice:
« 2266: Corrisponde ad un'esigenza di tutela del bene comune lo sforzo dello Stato inteso a contenere il diffondersi di comportamenti lesivi dei diritti dell'uomo e delle regole fondamentali della convivenza civile. La legittima autorità pubblica ha il diritto ed il dovere di infliggere pene proporzionate alla gravità del delitto. La pena ha innanzi tutto lo scopo di riparare il disordine introdotto dalla colpa. Quando è volontariamente accettata dal colpevole, essa assume valore di espiazione. La pena poi, oltre che a difendere l'ordine pubblico e a tutelare la sicurezza delle persone, mira ad uno scopo medicinale: nella misura del possibile, essa deve contribuire alla correzione del colpevole. »

Se la pena, secondo il Catechismo, mira ad uno scopo medicinale, allora ben venga questa azione farmacologica anche per queste cattiverie disgustanti.
È deprimente, prendendo coscienza, constatare come l'intolleranza verso la nostra Confessione arriva perfino all'insensibilità del dolore di una madre a cui hanno ucciso la figlia. Questa è una vergogna e non esiste nessuna giustificazione per queste cattiverie criminali.
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