POLLYANNE, UNA SOMARA DI TALENTO

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00mercoledì 27 dicembre 2006 23:24
POLLYANNE, UNA SOMARA DI TALENTO


Articolo di Alessandra Vitali


E' un'asina di 22 anni che un allevatore salvò dalla macellazione. Oggi lavora nello spettacolo e si è 'esibita' al Royal Opera House. Ha partecipato ai presepi viventi e 'gioca' con i bambini disabili.
Il proprietario: "Mai compensi, solo donazioni per la nostra Fondazione".




Ha 22 anni ed è una star. Ha mosso i primi passi nello spettacolo nei presepi viventi, ora è lanciata nella lirica, ha lavorato con Franco Zeffirelli, Placido Domingo s'era innamorato di lei e di recente si è esibita al cospetto di Carlo d'Inghilterra e Camilla. Pensare che Pollyanne - così si chiama - doveva diventare un salame. Perché Pollyanne è un'asina. Ma anche per fare l'asino ci vuole talento. Lei ce l'ha, anche se l'hanno scoperto quand'era un po' in età, dopo una vita di stenti come spesso è la vita degli asini. Una storia che comincia circa dieci anni fa e finisce - almeno per ora - sul palcoscenico della Royal Opera House.
Pollyanne potrebbe essere un asino dell'Amiata, o forse un francese di Cotentin - ma lasciamo la definizione delle origini e dei caratteri morfologici ai veri esperti. Sta di fatto che nel 1997 era stata messa in vendita, al mercato di Salisbury, e sarebbe finita in Italia, per essere trasformata in un insaccato. Un orribile destino al quale la sottrasse John McLaren, 63 anni: la acquistò per 250 sterline e la portò presso il centro di recupero per animali maltrattati, da lui fondato a Brightwell-Cum-Sotwell, nell'Oxfordshire, l'Island Farm Donkey Sanctuary.


"Un giorno fui contattato dalla Animal Ambassadors - racconta McLaren - una società che si occupa di trovare animali per film e spettacoli. Cercavano un asino per i Pagliacci di Zeffirelli, sapevo che Pollyanne sarebbe stata perfetta. Il provino funzionò. E ha lavorato con Placido Domingo, che la adorava. Poi l'hanno voluta anche per la Carmen".

La Carmen di cui parla McLaren è quella in scena fino al 7 febbraio 2007 presso la Royal Opera House a Londra, alla cui prima ha assistito anche Carlo d'Inghilterra. "E' mansueta e gentile - spiega l'allevatore - e ha lavorato in tanti presepi viventi, oltre a essere educata a lasciarsi cavalcare da bambini disabili, con i quali mostra grande pazienza".
Mansueta a suon di mazzate, verrebbe da pensare, viste le condizioni in cui MacLaren la trovò. "Aveva cicatrici e parassiti, i suoi zoccoli non erano mai stati curati, questo la obbligava a un'andatura innaturale e a una postura che le procurava dolore. C'è voluto del tempo, per rimetterla in sesto. Oggi è la più dolce creatura che possiate incontrare. Forse è il suo modo di dimostrare gratitudine".
Com'era prevedibile, non è mancato chi ha accusato McLaren di sfruttamento. Lui spiega: "Per le apparizioni di Pollyanne non chiediamo compensi ma solo donazioni per la Fondazione. La gente è generosa, una volta dopo un presepe vivente abbiamo ricevuto 250 sterline".
Nella Carmen, Pollyanne entra in scena portando sui fianchi due cesti di paglia con due brocche di vino. Dietro le quinte, ha un camerino, una toilette, biscotti allo zenzero e carote, questi ultimi indispensabili per evitare che si metta a ragliare mentre è in corso lo spettacolo.
Se un giorno dovesse non sentirsi in forma, è pronta la controfigura: Tracy, 18 anni, un altro asino del Sanctuary, trovato in pessime condizioni nel 2001. "Anche lei ha avuto bisogno di cure ma oggi è in una forma perfetta. Siamo molto orgogliosi di loro - dice McLaren - perché sono la prova vivente di quel che l'amore può fare".



Fonte: la Repubblica.it

da: www.ventosociale.it/ventosociale/index.php?option=com_content&task=view&id=1955&I...

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