Only Sport - Matarazzo C5 Livorno 8-3 (3-1 pt)

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HellaSmatto
00sabato 15 gennaio 2011 16:52
Tracollo Matarazzo: dopo un tempo di resistenza, la psiche gialloblu si spezza e i buggianesi travolgono. Giungono le prime spie di retrocessione.
Matarazzo C5 Livorno: 1) Dello Iacono Emiliano, 2) Dinucci Iacopo, 4) Gambuzza Gianluca, 5) Lucchesi Gabriele, 7) Magnozzi Matteo, 8) Voir Matteo, 9) Rigolino Alessio, 10) Audiberti Andrea (C), 11) Vajani Alessio. Allenatore: Alati Dario.

Reti Matarazzo:
(1) Audiberti Andrea, (1) Dinucci Iacopo, (1) Rigolino Alessio.

Si è piegato, per un bel pezzo, adesso il Matarazzo si è spezzato. La peggior performance della stagione, probabilmente di tutta la sua giovane storia, ha confermato e certficato l'ultimo posto che stiamo occupando. I buggianesi dell'Only Sport, infatti, hanno ingaggiato la lotta con i labronici con uno spirito molto più battagliero, strappando tre punti di fondamentale importanza con merito, impegno e dedizione. Mister Alati e i suoi, dopo un tempo di degna permanenza in campo, hanno subito il contraccolpo psicologico e sono stramazzati al suolo, riuscendo a far mettere dentro ben otto reti all'avversario, il peggior attacco della competizione. Vediamo questo tragico match nel dettaglio.

Giunta con un pò di ritardo, la formazione livornese effettua soltanto mezza sessione di riscaldamento, prima che l'arbitro emani, in perfetto orario, il fischio iniziale.
L'Only Sport (in tenuta bianca, con le maglie della vecchia società Atletico 2001) è subito pericoloso: due pericolose legnate dalla distanza creano problemi a Dello Iacono, costretto a respingere e a ringraziare Audiberti per una provvidenziale deviazione. Passati pochi minuti di stallo, il Matarazzo sembrerebbe raggiungere il pianeta Terra: rapida sequenza di occasione, con Vajani, Rigolino e Audiberti, ma Gamba è veramente insuperabile, soprattutto sull'occasione del "Vaja", che da pochissimi centimetri si vede respingere il pallone dalla coscia dell'estremo buggianese.
Dopo una brevissima parentesi buggianese, con un tentativo tiepido dal limite dell'area, i labronici spingono forte: Dinucci impegna Gamba e, al secondo tentativo, lo batte, usufruendo di uno spunto di Rigolino e infilando in semi-scivolata. 0-1.
Sorprendente, ma non molto, vantaggio ospite, dunque. I padroni di casa, però, sono bravissimi a rispondere subito all'attacco avversario: al 9', infatti, una debole conclusione dalla distanza inganna tutti, compreso Dello Iacono, e si infila nell'angolo. 1-1.
Ripristinato l'equilibrio, la partita sembrerebbe pendere dalla parte degli ospiti: molto più ordinati e concreti in attacco, dove Lucchesi e Gambuzza si fanno pericolose varie volte, ma Gamba è sempre pronto a rispondere.
Con l'ingresso di Voir, nelle file labroniche, la fase offensiva si fa ancora più consistente: un paio di missili partono dalle sue scarpette, ma l'estremo buggianese è veramente insuperabile. Proprio allo scadere, nel momento migliore del Matarazzo, lo stesso numero 8 si fraintende con Audiberti e regala, da corner a favore, la rete all'Only, con un furibondo contropiede solitario. 3-1.
Si va al riposo su questo risultato, ma l'atmosfera generale da subito i segnali di un tracollo livornese: la rete buggianese è il tipico fendente che colpisce duro.
L'inizio di ripresa, però, stupisce tutti: il Matarazzo si fa subito pericoloso con Rigolino (dalla distanza) e un paio di volte con Lucchesi, sempre fermati da Gamba. Al 7', finalmente, parte il tiro giusto dai piedi di Rigolino che, deviato da un difensore, s'impenna e beffa Gamba. 3-2.
Con la rete, purtroppo, i labronici si afflosciano invece di indurirsi e l'Only Sport ne approfitta: inizia un lungo ciclo di pericolose fasi offensive, dove un pò di fortuna e un pò di Dello Iacono evitano il peggio. All'11', però, direttamente su un lancio lungo di Gamba, i buggianesi trovano la rete e spezzano le ali definitivamente al Matarazzo. 4-2.
Il sucidio livornese è iniziato: Dello Iacono perde fiducia e convinzione, così come le sue parate; la formazione in campo, invece, tentenna e smette di correre. Le ondate locali sono incontenibili e il quintetto gialloblu non può contrastarle: al 14' siamo già sul 6-2.
Al 16' arriva una risposta livornese, con la rete di Audiberti su sponda di Magnozzi. 6-3.
Ma a niente serve: al 20' siamo sull'8-3 e, negli ultimi dieci minuti, i livornesi provano timidamente a ferire, ma il chiusissimo Only da un giro di chiave alla cassaforte e si porta a casa il bottino.

Non è tanto la sconfitta, quella che brucia: è la modalità. Perchè in questi scontri diretti, perdere è una possibilità molto alta e non c'è scandalo in quest'evenienza. Ma comandare, o quasi, per un tempo ed essere demoliti nei restanti trenta minuti lascia l'amaro in bocca. Una formazione ultima in classifica, che deve salvarsi in tutti i modi, non può mai gettare la spugna, non deve mai lasciare scorrere i minuti e le reti... Invece è successo e, nonostante il campionato sia ancora lunghissimo, la retrocessione inizia già a farsi vedere, con la sua ingombrante ombra nera che troneggia sul faro di Livorno. Complimenti vivissimi alla formazione dell'Only, meritevole di questa vittoria e, probabilmente, della salvezza.

PAGELLE

Dello Iacono: 4.5.
Quando cade l'albero maestro, la nave è condannata al naufragio. Un primo tempo ottimo, viene annientato da una ripresa disastrosa. La fiducia e il carattere lo abbandonano, si scoraggia e subisce una serie di reti veramente allucinanti, mai degne del suo emblema. Uno dei migliori portieri della Toscana, stasera, ha toccato il fondo. Rialzarsi è un obbligo, ma rispondere agli obblighi e un dovere del diretto interessato, non di certo del sottoscritto. Comatoso.

Dinucci: 5.5. E' tornato alla rete, dopo 11 mesi di digiuno. A che prezzo? Corre molto, è uno dei pochissimi che s'impegna fino all'ultimo respiro e non molla mai. Ma questo non basta per salvare la squadra e la sua prestazione. Le ondate buggianesi sono incontenibili, affrontate in inferiorità numerica e nemmeno la sua tenacia può far molto. Sfortunato e impreciso nelle seguenti occasioni offensive, ma la brutta parata era già chiara dal fischio d'inizio. Claudicante.

Gambuzza: 5. Rientra dopo un mese di stop, tralasciando gli impegni minori. Chiedergli qualcosa di più sarebbe anche impensabile. Gironzola per il campo, spara qualche buona cartuccia e fa quel che può, tentando di fermare un avversario molto più in forma e molto più motivato. Anche se il minutaggio lo premia, non riesce a cavar un ragno dal buco. Nel sanatorio livornese, rientra anche lui con tutti i parametri. Atrofizzato.

Lucchesi: 5+. Una caviglia dolorante e un colon che fa brutti scherzi, di sicuro, non aiutano ad affrontare bene questi match. Il minutaggio, poi, non gli è molto amico e il piatto è servito. Si vede sempre la sua corsa e la sua tenacia, sia nel primo che nel secondo tempo, ma l'incidenza sulla gara è pressochè nulla. Impegna Gamba parecchie volte, illudendo sempre di un'imminente rete. Ma vale qualcosa, questo? Rete è quando il pallone supera la linea di porta, evento che stasera non è venuto in soccorso del numero 5. Apatico.

Magnozzi: 4.
L'automobile parcheggiata fuori conferma la sua presenza, messa in discussione dal 1' al 60'. Inesistente, impalpabile e sempre in debito. Gioca anche un buon numero di minuti, nonostante la sua condizione sia più che pessima. Offre un assist, sì, ma verrebbe da pensare che non l'abbia nemmeno cercato. Un giocatore della sua caratura non dovrebbe mai incappare in serate come queste, ma purtroppo è successo. Veramente irriconoscibile. Terapia intensiva.

Voir: 5.5. La grossa macchia impressa alla fine del primo tempo, quando regala una rete all'avversario, grava duramente sulla sua votazione e sulla sua performance. Probabilmente infastidito da quest'errore, interpreta la ripresa con estrema rabbia ed estrema foga, tratti tipici delle sue caratteristiche. S'impegna molto, cerca di fare il possibile ma non riesce mai a ferire i buggianesi. La rabbia, la foga e l'impeto, questa volta, non sono serviti a niente. Iperteso.

Rigolino: 5.5. Una prestazione quasi buona, se si tralasciasse un secondo tempo che sembra svogliato e moscio. Nella prima frazione, infatti, è l'unico che crea pericolosi movimenti dalle parti di Gamba ed è lui che offre il vantaggio a Dinucci. All'inizio del secondo tempo, poi, mette dentro anche una rete, coadiuvato dalla difesa buggianese. Per il resto è un banco di nebbia, spesso come un muro. Non traspare niente di buono, soltanto qualche farfugliata d'autore che crea tutt'altro che problemi, a Gamba. Balbuziente.

Audiberti: 5.5. Un'insufficienza per il capitano è un evento più unico che raro, però è successo. I motivi sono semplici e non c'è bisogno di spiegarli ancora. Nel suicidio collettivo livornese, partecipa pure il capitano, proprio per dare l'esempio. Anche lui offre una prima frazione buona, rispondendo con una ripresa annoiante, abbastanza statica e per niente convinta. Segna una rete, forse più per testardaggine che per scopo intrinseco dell'azione. Va bene così, alla fine. Se si cade, si cade tutti assieme. Contuso.

Vajani: 5. Dovrebbe essere il cannone da fuoco della corrazzata gialloblu. Invece è rimasto un reietto dell'armata Brancaleone. Il suo è impegno è inversamente proporzionale all'andamento della gara per la squadra. O almeno, questo, è quello che si vede da fuori. Non basta la corsettina tiepida che offre e le sue finte, anche piuttosto impacciate, sembrano arrivare in differita, rispetto ai difensori che lo marcano, trasformando tutto in un gioco da ragazzi. C'è bisogno di aggiornarsi e di salvare la pellaccia. Prognosi riservata.

Alati: 5. In questo campo medico che è il Matarazzo, quello che dovrebbe essere il primario è piuttosto un inferimiere. E anche alle prime armi. Non sa che pesci prendere, nemmeno qual è il bisturi adatto da impugnare per cercare di risolvere queste problematiche palesi negli ingranaggi livornesi. Anche se l'idea è che serva più un neurologo che un chirurgo, una matricola di medicina non serve a niente, in mezzo a tutti questi ammalati. Deve prendere in mano l'enciclopedia medica e provare a trarne una soluzione. In alternativa, c'è sempre Lourdes. Infermo.

Marco Voir,
addetto stampa A.S.D. Matarazzo C5 Livorno
BERNARDO ANDREA
00sabato 15 gennaio 2011 22:57
CIAO MARCO
BEL COMMENTO...............IN BOCCA AL LUPO X IL PROSEGUIO.........
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