INES TABUSSO
00mercoledì 28 settembre 2005 07:25
CORRIERE DELLA SERA
27 settembre 2005
LO STOP AI RADICALI
Mastella contro Pannella: porta male e ci farà perdere Se arriva lui, andiamo
via
Marco Pannella porta sfortuna. Anzi, per dirla proprio con le parole del
leader dell?Udeur, «porta pure jella, io sono convinto che con lui le elezioni
non si vincono, si perdono». Il no di Clemente Mastella all?ingresso dei
radicali nella coalizione di centrosinistra che si accinge a sfidare Berlusconi
non è edulcorato, è netto e senza mezzi termini. «Se Pannella si siede al
tavolo, noi ci alziamo e ce ne andiamo». Secondo Mastella, la «coalizione
è questa. A Pannella chiediamo dov?era quando quest?anno noi lottavamo e
vincevamo alle elezioni amministrative. Diverso è se lo Sdi presenta nelle
sue liste Pannella o altri candidati. Se Prodi lo vuole, se lo pigli: io
non lo voglio perché con lui perderemmo una fetta di elettorato cattolico.
Uno che dice a un cardinale di farsi una canna non può sedere al mio tavolo.
Questa non è laicità, è un modo offensivo di rivolgersi agli altri». Replica
Emma Bonino: «Il nuovo soggetto politico che nascerà da Sdi, Radicali e Nuovo
Psi non rappresenta soltanto la ritrovata unità socialista, che è cosa buona
e giusta, ma un vero progetto politico rigorosamente laico, liberale, socialista».
Poi, ancora: «Non mi pare sia un gran modo di fare politica trattare i radicali
come se avessero un odore sgradevole».
E Pannella? Lui ieri stava a Strasburgo. Raggiunto telefonicamente, ha ironizzato:
«Da molto tempo il livello politico e civile dell?onorevole Mastella è troppo
alto per potermi coinvolgere, la solidità dei suoi argomenti e del suo spirito
sono da me inattaccabili e irraggiungibili. Dico spesso ai miei elettori
(pochissimi, certo) e lo dico anche qui nel Parlamento europeo dal quale
rispondo, che ogni Paese ha la fortuna, le grazie e le disgrazie che si merita».
M. Io.