Lara Lucaccioni - E i seni azzurri

lemieparole
00mercoledì 25 novembre 2009 14:02



Ho un libro fra le mani, lo sfoglio. Faccio avanti e indietro fra le pagine. Poesie che conosco, che riconosco. Poesie vere. E’ il libro di un’amica ma non ne scrivo per questo. Ne scrivo perché è un bel libro di poesie, un libro molto completo e maturo. “E i seni azzurri”, questo è il titolo, di Lara Lucaccioni. C’è una cosa che mi è sempre piaciuta molto delle poesie di Lara ed è una certa stratificazione dei versi, come se ad ognuno l’autrice si togliesse qualcosa di dosso, fino ad arrivare ad un limpido rivelarsi, un rivelarsi molto onesto. Lara non ha paura di scorticarsi, guardarsi dentro, arrivare all’osso. Decisamente è una poetessa. L’altra cosa, che a me personalmente colpisce sempre molto trattandosi di qualità che non posseggo, è la cura che c’è in ogni singolo verso, il lavoro ostinato, la ricerca della musicalità. Ne consiglio la lettura, è un libro che non stanca. Un’opera prima figlia, però, di anni di lavoro, studio, laboratori, ricerca poetica, reading e slam. Da non perdere anche la bellissima prefazione di Renata Morresi. Basta, non mi dilungo, ne ho facoltà non essendo un recensore, vi faccio leggere alcune poesie tratte dal libro.



Si stringe la schiera delle domande
che non ti faccio che muoiono dentro
non sapere è la risposta più adatta
per sopravviverci e trasfigurare.

Solo la meraviglia ci consola
della sospensione cieca di noi
lo stare di un respiro solo nostro
la mano che mi sfiora e si ritrae;

me ne resto discreta a sorvegliarti
gli occhi a proteggerti senza pregare
tra la terra che pesa e ci sprofonda

noi galleggiamo lo stesso nell’aria
vinciamo i sorteggi col tempo ingordo
superstiti che contano le ore.




sassi sul tavolo dei viaggi andati
tappeto impermeabile alle scosse
allo sbalzo del cervello al ricordo
di come gira il cielo o il mappamondo

la tua finestra accesa quando arrivo
sempre di notte e ti affacci e sorridi
non c’è giorno o spazio di compromesso
un aut-aut che non inganna o perdona

l’illusione di noi è nella mente
solo nel campo dell’immaginato
e neppure nell’incontro dei corpi

non ci è concesso uno specchio allo sguardo
che ci sa felici e ci lega stretti
non un’altra possibile salvezza



Sotto pelle sotto conservazione
sono i miei giri di sangue cambiato
le quattro avemaria di compagnia
senza conforto come il tuo ricordo

Un inverno di carta resta lì
mi segue in testa come litania
verso per verso persa nel mio andare
vedova del passo che non risuona

Pure la notte non mi riconosce
e il silenzio che cede dopo il giorno
e il lenzuolo sudario sottovuoto

il letto metà casto consacrato
pesto del peso di un’impronta amara
l’altare a vegliare del comodino



In morte di Eluana

Chiudono la porta, si fa crepuscolo
smontano le pagine del programma
l’ordine del giorno si va a interrompere
ci si guarda la faccia sudaticcia.

Un padre si addormenta ancora padre
sotto lo scritto che non sbianca e spancia
la sfida della notte ad osservare
l’ora che passa sul viso che smagra.

E sono lame le luci che saltano
sul corpo a reclamare la distanza
e ancora un giorno che svecchia la faccia.

Domani ci sveglieremo sedati
dalle parole, parabole, leggi
di loro che non sanno stare zitti






@Lara Lucaccioni – E i seni azzurri – Ed. Perrone lab




recensione di gianni montieri




keryan @
00mercoledì 25 novembre 2009 22:25
ma sono tutti sonetti!!!

bellissimi, vedi che la metrica ha il suo perchè e non ingabbia la poesia ... si, è una poetessa [SM=g11198]


grazie Gianni [SM=g11600]
apassoleggero
00giovedì 26 novembre 2009 11:07
credo

che prenderò questo libro [SM=g11198]

grazie gianni anche per questo impegno di recensione.


Anna

tadzio71
00giovedì 26 novembre 2009 13:17
Gianni grazie per averci proposto questa poetessa molto interessante.

Conosco personalmente alcuni dei ragazzi della Perrone e conosco la cura e la passione con cui svolgono il loro lavoro.

Lo leggerò sicuramente. [SM=g7265]


sceltadiluce
00venerdì 27 novembre 2009 11:46
Caspita, endecasillabi! Forma difficile e contenuto profondo. Una vera poetessa, questa.


La Muta
00venerdì 27 novembre 2009 12:44
Re:
Sì.
E'davvero un'ottima segnalazione. Sono componimenti pieni e sapientemente calibrati.
Ottima poesia.
Grazie a te per l'appunto.
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