La fatidica "seconda salita"

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walter.rancati
00giovedì 7 aprile 2011 11:47
Ciao ragazzi,
vi butto lì una domanda, se avete consigli da darmi.

Premetto che la mia condizione è abbastanza scarsa, le mie uscite mensili in genere sono solo due, intorno ai 60-80 Km e 1500 m di dislivello per uscita.

Il mio problema è la seconda salita.
Dopo una salita abbastanza lunga (diciamo sui 10 km, 7% media) e la successiva discesa, mi ritrovo svuotato di forze.

In pianura ancora ancora vado bene, ma mi basta una salita di 4-5 km a pendenze non esagerate per scoprire che le gambe sono di legno.

Non girano proprio!

Se invece la salita è una sola, più lunga (mi vengono in mente i Resinelli da Lecco, 16 Km) sul finale riesco ancora a pedalare bene.
Quindi il problema non è che oltre i 10 Km scoppio, il problema e che le gambe mi diventano di legno e la seconda salita è un disastro.

Per chi è della zona, sono scoppiato anche sulla Onno, dopo aver fatto la Colma di Sormano da Asso (53 minuti di scalata per la Colma, per chi ama le statistiche)

Che potrei fare? C'è possibilità di migliorare questo frangente o è solo lo scarso allenamento?

Grazie a tutti
CiclistaperCaso@
00giovedì 7 aprile 2011 12:17
Ciao Walter, premesso che a me capita non di rado di essere scoppiato già sulla prima salita, può essere un problema causato dal fatto che prendi freddo in discesa e che la tua muscolatura patisca questa cosa maggiormente rispetto ad altri.

Ci è successo anche domenica, durante l'uscita in 2 (io e il Capitano): nella prima discesa di 9 km, bella ripida con circa 800 mt di dislivello, a lui si sono raffreddate le gambe al punto che sulla seconda (separata da 1 km di pianura) gli si sono imballate un pò le gambe.

Io il freddo non lo soffro particolarmente, ma posso provare a darti questi consigli:

1) in salita, sia sulla prima che, a maggior ragione sulla seconda (dopo la discesa), utilizza rapporti agili che eventualmente puoi indurire se senti di star bene. Così riesci a scaldare bene le gambe e salvi la condizione anche per la seconda

2) in discesa fai sempre girare le gambe. Se tu scendi usando solo i freni e tieni le gambe ferme, aumenti in rischio che ti si raffreddino. Non dico di spingere come un dannato (questo no), ma falle girare costantemente anche se sei in discesa.

Sperando di poterti essere stato utile, ti saluto caramente e ... prima o poi, magari [SM=g28002] , riusciremo anche ad incontrarci in bici su qualche strada [SM=g28002] [SM=g28002]

Ciao

Giorgio
pincopallino2005
00giovedì 7 aprile 2011 13:09
Re:
walter.rancati, 07/04/2011 11.47:

Ciao ragazzi,
vi butto lì una domanda, se avete consigli da darmi.

Premetto che la mia condizione è abbastanza scarsa, le mie uscite mensili in genere sono solo due, intorno ai 60-80 Km e 1500 m di dislivello per uscita...




sec me il problema e` che esci poco (2 uscite mensili son veramente poche per poter sviluppare resistenza per reggere un'altra salita)
gnaldi
00giovedì 7 aprile 2011 15:07
Re:
walter.rancati, 07/04/2011 11.47:

Ciao ragazzi,
vi butto lì una domanda, se avete consigli da darmi.

Premetto che la mia condizione è abbastanza scarsa, le mie uscite mensili in genere sono solo due, intorno ai 60-80 Km e 1500 m di dislivello per uscita.

Il mio problema è la seconda salita.
Dopo una salita abbastanza lunga (diciamo sui 10 km, 7% media) e la successiva discesa, mi ritrovo svuotato di forze.

In pianura ancora ancora vado bene, ma mi basta una salita di 4-5 km a pendenze non esagerate per scoprire che le gambe sono di legno.

Non girano proprio!

Se invece la salita è una sola, più lunga (mi vengono in mente i Resinelli da Lecco, 16 Km) sul finale riesco ancora a pedalare bene.
Quindi il problema non è che oltre i 10 Km scoppio, il problema e che le gambe mi diventano di legno e la seconda salita è un disastro.

Per chi è della zona, sono scoppiato anche sulla Onno, dopo aver fatto la Colma di Sormano da Asso (53 minuti di scalata per la Colma, per chi ama le statistiche)

Che potrei fare? C'è possibilità di migliorare questo frangente o è solo lo scarso allenamento?

Grazie a tutti



Anche a me capita. Come suggerito anche da Giorgio/CpC, devi cercare
di far girare le gambe anche in discesa per non trovarti imballato
subito.
pala69
00giovedì 7 aprile 2011 15:24
Sicuramente in discesa le gambe si raffreddano e non tutte le discese permettono di continuare a pedalare.
Se c'è l'allenamento, però, dopo alcuni minuti dall'inizio della seconda salita le gambe ricominciano a scaldarsi e si sciolgono. Se l'allenamento non c'è, invece, diventa sempre più faticoso riprendere il riscaldamento.
fiatogrosso
00giovedì 7 aprile 2011 15:42
modesti consigli....
che però potrebbero aiutarti:
- prima salita agile pedalando anche fuori sella: diciamo 80 pedalate, scalando di un dente per poi ritornare al rapporto precedente una volta seduto.
- alimentati e dissetati.
- pedala anche in discesa almeno nel tratto finale e se devi far del piano non spingere troppo duro, non devi forzare .
- inizia la seconda con un rapporto più agile del solito, non ti imballi e se vuoi spingere puoi farlo dopo che hai ritrovato il ritmo.
- allenati a più salite seguenti, quando arrivi all'ultima sei autorizzato ad avere le gambe vuote !!!
walter.rancati
00giovedì 7 aprile 2011 16:19
pala69, 07/04/2011 15.24:

Sicuramente in discesa le gambe si raffreddano e non tutte le discese permettono di continuare a pedalare.
Se c'è l'allenamento, però, dopo alcuni minuti dall'inizio della seconda salita le gambe ricominciano a scaldarsi e si sciolgono. Se l'allenamento non c'è, invece, diventa sempre più faticoso riprendere il riscaldamento.



Questo è quello che temevo...



fiatogrosso, 07/04/2011 15.42:


- prima salita agile pedalando anche fuori sella: diciamo 80 pedalate, scalando di un dente per poi ritornare al rapporto precedente una volta seduto.
- inizia la seconda con un rapporto più agile del solito, non ti imballi e se vuoi spingere puoi farlo dopo che hai ritrovato il ritmo.
- allenati a più salite seguenti, quando arrivi all'ultima sei autorizzato ad avere le gambe vuote !!!



Proverò ad usare rapporti più agili del solito, vediamo se questo può aiutare.
E magari anche uscite con salite più brevi, ma in rapida successione.


grazie a tutti, Fantastici (con la F maiuscola)
-Emiliano-
00giovedì 7 aprile 2011 18:04
Re:
walter.rancati, 07/04/2011 11.47:

Per chi è della zona, sono scoppiato anche sulla Onno, dopo aver fatto la Colma di Sormano da Asso (53 minuti di scalata per la Colma, per chi ama le statistiche)

Che potrei fare? C'è possibilità di migliorare questo frangente o è solo lo scarso allenamento?

Grazie a tutti


Solo ora mi accorgo di non averti risposto...
Non ho la possibilità di leggere cos'hanno scritto gli altri, ma ti scrivo ugualmente perché lo stesso problema l'avevo io all'albore della mia carriera ciclistica (quando c'erano ancora le Lire...).

Innanzi tutto credo sia un problema di scarso allenamento.
Anch'io difatti, a quei tempi, uscivo solo nei week-end (spesso non tutti) e "la seconda salita" (o, nel mio caso, anche salite con più di 1000m di dislivello) era una cosa proibita.
D'altronde non si può pretendere, con 6km di dislivello al mese (tanti ne facevo) e vivendo in "pianura TOTALE", di affrontare in scioltezza i saliscendi e/o le doppie salite.
Forse altri amici del forum che vivono in collina e che sono "naturalmente" abituati ai saliscendi non se ne rendono conto.

Il consiglio che posso darti, è quello di cercare di aumentare lentamente il dislivello ed il numero di salite ad uscita (sempre che ovviamente tu ne abbia la possibilità).
Vivi a due passi dal Monte Brianza: potresti fare un uscita che affronti 3 o 4 strappetti (200-300-400 metri di dislivello l'uno) per capire come gestirti in un'uscita "lunga".

Già: "come gestirti"...
Mi permetto di scrivertelo perché 53' sulla Colma mi sembrano molto pochi: difficilmente io faccio un tempo del genere quando la inserisco in un'uscita "multipla".
Può essere che tu sia arrivato sulla Onno già stanco...
Io, ad esempio, se ho circa 1000m/h di VAM, quando faccio uscite lunghe mi "autolimito" sulle prime salite a tenere 700-800m/h.
Non guardo spesso le pulsazioni, ma - se può essere un parametro utile - quando tento i miei record - raggiungo le 175-180 pulsazioni per quasi un'ora; in uscite lunghe difficilmente supero le 155-160. Valuta tu...

Emiliano
Crazy Rider
00giovedì 7 aprile 2011 20:30
Credo che mettendo insieme tutti i consigli che ti sono stati dati e provando tu possa trovare la soluzione al tuo problema.
Personalmente mi ritrovo nelle parole di Emiliano. Sono "molto" allenato ma se esagero all'inizio poi alla seconda o terza o quarta salita... be', conoscendo in anticipo il percorso mi gestisco, non metto piede a terra, rallento, recupero... ma io sono allenato. Credo che alla fine ti debba appunto gestire meglio, soprattutto ad inizio stagione. Ciao e buone pedalate.





mauro 72
00giovedì 7 aprile 2011 20:45
Mi aggiungo per dire una banalità che ritengo fondamentale.

Prova qualche volta a farne 3 di salite, lo dico sinceramente.
Probabilmente faticherai come una bestia (come successo a tutti noi) ma se ti gestisci bene penso sia solo un problema di altimetria totale percorsa, non tanto il fatto che dividi le salite.

Te lo confermo dicendo che il nostro allenamento in questo momento ci consente 3000m di dislivello senza problemi. Oltre tanta ma tanta sofferenza, a giugno l'autonomia arriva a 3800-4000.
Indipendentemente dal fatto di farne 3000 in una sola salita o in diverse.

A me, come penso a tutti, capita che la seconda, terza magari quarta salita inizi con la "gamba di legno", dolente e imballata, ma se c'è l'allenamento, dopo qualche minuto, le gambette tornano a frullare che è un piacere.
Se invece sono al fondo, non c'è trucco o segreto che tenga.
Altri consigli non ne ho, se non il fatto di alimentarsi bene.
Non credere a chi ti dice che può pedalare 3-4 ore senza bisogno di mangiare. Forse in pianura è possibile, ma se ci sono salite, oltre le 2 ore per me senza cibo sono impossibili.
ciao




antares86.
00giovedì 7 aprile 2011 21:05
Re:
mauro 72, 07/04/2011 20.45:



Altri consigli non ne ho, se non il fatto di alimentarsi bene.
Non credere a chi ti dice che può pedalare 3-4 ore senza bisogno di mangiare. Forse in pianura è possibile, ma se ci sono salite, oltre le 2 ore per me senza cibo sono impossibili.




Quotone... sarà forse che sono magra come un chiodo ma se il giro passa le due ore almeno ogni 50 minuti si mangia, al volo, ma si mangia...

per il resto, allenamento due uscite al mese sono poche... non importa se non riesci a mettere insieme molte ore durante alla settimana (a meno che tu non faccia il tour)... già con 2 o 3 uscite da 1h-1h30' durante la settimana e una più lunga nel week-end, si può arrivare ad un buon punto...


walter.rancati
00giovedì 7 aprile 2011 22:12
Grazie a tutti, questi consigli sono oro per me.

In effetti la forma è quel che è, proprio per le poche uscite che posso permettermi.

Ed è vero che probabilmente non mi autolimito.
Forse perchè andando già piano di mio, pensare di andare ancora più piano... ci arriverò mai in cima prima che cali la notte???

La sola idea di aver scalato la Colma con un tempo simile a quelli di Emiliano... [SM=g28002]
Ovviamente per me si tratta dell'unica salita prevista (o quasi), lui dopo ne deve fare altre venti... ma mi ha dato un'ottima indicazione.

Se il giro è lungo, di salite ce ne sono ancora, beh... allora devo adeguarmi a procedere ad un passo inferiore.

Grazie di nuovo a tutti, la prima volta che affronterò un giro con salite multiple metterò in atto i vostri consigli e vi farò sapere.
Jack.ciclista
00giovedì 7 aprile 2011 22:22
E come alimentazione ? magari mangi poco e vai semplicemente in esaurimento di energie, cosa che non ti capita con un'unica salita lunga perchè conoscendola regoli lo sforzo di conseguenza.
-Emiliano-
00giovedì 7 aprile 2011 23:42
Re:
walter.rancati, 07/04/2011 22.12:

La sola idea di aver scalato la Colma con un tempo simile a quelli di Emiliano... [SM=g28002]
Ovviamente per me si tratta dell'unica salita prevista (o quasi), lui dopo ne deve fare altre venti... ma mi ha dato un'ottima indicazione.

Se il giro è lungo, di salite ce ne sono ancora, beh... allora devo adeguarmi a procedere ad un passo inferiore...


Altroché: hai fatto un tempo ottimo!
Hai fatto 950m/h di VAM su una salita con quasi 1km pianeggiante: pedalando solo due volte al mese direi che è una prestazione impressionante!

Ho controllato i miei tempi sul database: ho scalato la Colma sinora 32 volte e solo in 3 occasioni sono sceso sotto i 53'!
In questa stagione, e la inserisco in salite multiple, cerco di stare intorno ai 57/58'; giusto per darti dei punti di riferimento.

Tienici aggiornati!

Emiliano
walter.rancati
00venerdì 8 aprile 2011 08:03
-Emiliano-, 07/04/2011 23.42:


Altroché: hai fatto un tempo ottimo!
Hai fatto 950m/h di VAM su una salita con quasi 1km pianeggiante: pedalando solo due volte al mese direi che è una prestazione impressionante!

Emiliano



Aspetta, aspetta, non è che tu stai facendo calcoli sulla Colma da Nesso?
Io intendo da Maglio, forse mi sopravvaluti.
SuperIannellus
00venerdì 8 aprile 2011 17:30
Visto che ti hanno già detto quasi tutto, un consiglio che solo i veri esperti possono dare: se la seconda salita ti crea problemi, saltala e passa direttamente alla terza. [SM=g27988]
walter.rancati
00venerdì 8 aprile 2011 19:06
SuperIannellus, 08/04/2011 17.30:

Visto che ti hanno già detto quasi tutto, un consiglio che solo i veri esperti possono dare: se la seconda salita ti crea problemi, saltala e passa direttamente alla terza. [SM=g27988]



[SM=g27987] [SM=g27987]
-Emiliano-
00venerdì 8 aprile 2011 19:27
Re:
walter.rancati, 08/04/2011 08.03:

Aspetta, aspetta, non è che tu stai facendo calcoli sulla Colma da Nesso?
Io intendo da Maglio, forse mi sopravvaluti.


Effettivamente io pensavo da Nesso.
Comunque, tempi o non tempi, la sostanza non cambia: va' al risparmio, magari imparando allenandoti nei dintorni di casa tua...

Ciao,
Emiliano
walter.rancati
00venerdì 15 aprile 2011 14:47
A causa del tempo limitato ma con la voglia a mille, provo un uscita corta a "zero pianura".

Colle Brianza in tutte le salse, con l'aggiunta del Monte Barro e una capatina a Consonno.

Alla fine riesco a mettere insieme 1500 metri di dislivello, sfruttando appieno le potenzialità del Colle.

Ecco l'altimetria prevista, mettendo in pratica i vostri consigli e salendo sempre con rapporti agili per salvare la gamba (sempre che ci sia una gamba da salvare).








Vedremo cosa ne esce
Howling Wolf14
00venerdì 15 aprile 2011 20:11
Maglio-Colma
Ciao Walter, ma tu il tempo l'hai preso da Maglio oppure da Asso?
walter.rancati
00venerdì 15 aprile 2011 20:43
Howling Wolf14, 15/04/2011 20.11:

Ciao Walter, ma tu il tempo l'hai preso da Maglio oppure da Asso?



Ciao
da Maglio, credo.
Mah, era Settembre dell'anno scorso, potrei anche sbagliarmi.
Ma indicativamente i tempi sono quelli, intorno ai 55 minuti.

Non guardo quasi mai i tempi, ma non credo di essere mai sceso sotto i 50 minuti sulla Colma.

L'unica salita su cui prendo il tempo è il Ghisallo, migliore prestazione in 40 minuti. [SM=g27995]
Howling Wolf14
00venerdì 15 aprile 2011 22:11
VAM 710 metri/ora
Se allora sei salito da Maglio, la VAM che ti hanno calcolato non è quella giusta. Da Maglio alla Colma il dislivello è di 627 metri. Se hai impiegato 53 minuti, la VAM è di 710 m/h. E' una VAM rispettabile, ma ben distante da quel 950 m/h che ti era stata calcolata erroneamente.
walter.rancati
00sabato 16 aprile 2011 11:24
Howling Wolf14, 15/04/2011 22.11:

Se hai impiegato 53 minuti, la VAM è di 710 m/h. E' una VAM rispettabile, ma ben distante da quel 950 m/h che ti era stata calcolata erroneamente.



Eh sì, non posso certo pensare di salire da Nesso in 53 minuti, purtroppo la forma è quella che è.
Ho poche ambizioni, se non quella di divertirmi.
Poi sui tempi è meglio soprassedere, sono comunque riuscito ad arrivare quasi sempre dove volevo, al mio passo.
E mi sono sempre divertito, quindi... mi basta.

Domani 1500 metri di dislivello e zero pianura, vediamo come va.

Magari do' un occhio a quanto impiego per fare il Barro, terza salita di mattinata.
walter.rancati
00lunedì 18 aprile 2011 10:57
Re:
walter.rancati, 15/04/2011 14.47:

A causa del tempo limitato ma con la voglia a mille, provo un uscita corta a "zero pianura".

Colle Brianza in tutte le salse, con l'aggiunta del Monte Barro e una capatina a Consonno.

Alla fine riesco a mettere insieme 1500 metri di dislivello, sfruttando appieno le potenzialità del Colle.

Ecco l'altimetria prevista, mettendo in pratica i vostri consigli e salendo sempre con rapporti agili per salvare la gamba (sempre che ci sia una gamba da salvare).








Vedremo cosa ne esce





E ne uscito che l'unico problema è proprio l'allenamento.

Dopo tre salite (corte, ma pur sempre salite) tra cui Cagliano e Consonno da Villa Vergano(pendenze costantemente oltre il 10%, e di parecchio) alla fine mi sono apprestato a scalare il Monte Barro.

Dopo un inizio così così, la gamba si è sciolta e sono salito molto bene, solo 3-4 minuti in più del tempo fatto "da fresco".

Forse non conta quindi il numero di salite fatte in precedenza, ma il totale dei Km e del dislivello.
CiclistaperCaso@
00lunedì 18 aprile 2011 11:27
Re:
walter.rancati, 16/04/2011 11.24:

Howling Wolf14, 15/04/2011 22.11:

Se hai impiegato 53 minuti, la VAM è di 710 m/h. E' una VAM rispettabile, ma ben distante da quel 950 m/h che ti era stata calcolata erroneamente.



Eh sì, non posso certo pensare di salire da Nesso in 53 minuti, purtroppo la forma è quella che è.
Ho poche ambizioni, se non quella di divertirmi.
Poi sui tempi è meglio soprassedere, sono comunque riuscito ad arrivare quasi sempre dove volevo, al mio passo.
E mi sono sempre divertito, quindi... mi basta. [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Domani 1500 metri di dislivello e zero pianura, vediamo come va.

Magari do' un occhio a quanto impiego per fare il Barro, terza salita di mattinata.




Sono pienamente d'accordo con te Walter: divertirsi è e resta per me il modo giusto di interpretare la bicicletta. Poi ovviamente, per togliersi certe soddisfazioni, bisogna allenarsi ... se no un eccesso di sofferenza ci toglie la lucidità dei panorami, ma quello spirito da cicloturista è l'essenza che più mi attira.

Ciao

Giorgio
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