La Vera Felicità

Montral, la mensa dei poveri si accalcava sempre più di gente in quelle settimane. Natale si avvicinava e molte di queste persone non avrebbero potuto festeggiare in modo decoroso questa importante festività. HJR era tra quelle persone. La carriera come wrestler non aveva fruttato come sembrava. La federazione, cambiata radicalmente sul finire di novembre, aveva congelato quasi tutti gli stipendi. Harry era stato quello a cui questo congelamento aveva gravato di più. Ritrovarsi così, in quel luogo, in quelle condizioni, in mezzo a quella gente, rappresentava una delle sconfitte più importanti della sua vita. Non aveva vergogna a mostrarsi così, visto che quella era purtroppo la sua vita. Una vita di stenti e sacrifici, che solo la NWD sembrava spazzare via.
Un vecchio, li per caso a fare volontariato, lo notò subito.

V:"Giovanotto, sembri qualcuno d'importante. Per caso lavori in TV?"

Harry guardò il vecchio, per poi girarsi a guardare il cielo grigio.

H:"Vede, io sono capitato qui per puro caso. Non sono come questa gente che si umilia e si spacca la schiena in due per poter riuscire a mangiare almeno ogni due o tre giorni la settimana. Io lo sono diventato dando per scontato ciò che la vita mi ha dato in questo periodo. La fama e il successo non sfamano una persona se non sono accompagnate dai soldi. E' questo il mio problema."

V:"HJR, giusto? Hai per caso dato un'occhiata alla card dello show di domani sera?"

H:"Che importanza ha in questo momento? Cosa può darmi uno stupido match in questo periodo della mia vita? Gli insegnameti di mio padre non mi sono serviti in questa avventura. O meglio, io non sono riuscito a dar loro il giusto peso, rendendoli del tutto scontati. Devo solo attendere che la situazione in NWD si sblocchi, cosicchè io tornerò in posti migliori in mezzo a gente migliore."

V:"Non hai proprio capito niente della vita. Tu domani sera hai la possibilità di diventare uno dei campioni NWD vincendo la tua prima cintura in questa federazione. Ma la tua idea di successo ti ha offuscato la mente. Certo che qusta gente non è per niente felice, me è certamnte migliore di quella a cui tu vuoi ambire. Guarda gli occhi di quei bambini." Harry si gira a fissarli "Cosa leggi dentro quei grandissimi occhi? Felicità. Felicità perchè in questo momento non sono in strada patire il freddo. Felicità perchè hanno la possibilità di svagarsi un attimo tra di loro. Felicità perchè quest'oggi riempiranno il loro stomaco che brontola da qualche giorno. Questa è la vera felicità. Tu per loro sei un privilegiato. Non sprecare mai questa grande opportunità che qualcuno da Lassù ti ha dato. Vinci per questi bambini e per trovare la vera felicità. Harry, vinci e basta."

Harry era rimasto stranito da queste parole. La vera possibilità di riscossa cominciava proprio da questo posto, dimenticato da tutti, ma non per nulla meno importante da non essere considerato tale. Harry guardò ancora quei bambini e poi cominciò a correre fuori per allenarsi per il giorno successivo. Quella cintura doveva avere il suo nome. Per quei bambibini. Per quegli uomini. Per suo padre e per lui. PER LA SUA FELICITA'.