L'allarme di Padoa Schioppa "2006, peggiora l'indebitamento"

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vanni-merlin
00mercoledì 14 giugno 2006 23:37
In un'audizione parlamentare il ministro ha precisato l'entità della manovra bis: 0,8% nel 2006 e 2007. Verrà varata il 7 luglio con il Dpef


L'allarme di Padoa Schioppa
"2006, peggiora l'indebitamento"

Al risanamento vanno affiancate crescita economica e competitività
Prodi: "Condivido in pieno l'analisi del titolare dell'Economia"



ROMA - Allarme del ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa - che Romano Prodi dice di condividere "pienamente" - sui conti pubblici italiani: "Nel 2006 l'indebitamento netto è in corso di peggioramento", ha confermato nel corso dell'audizione in Parlamento davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Ma al risanamento dei conti pubblici va affiancata "la crescita economica, diventando più competitivi", ha precisato il ministro.

La manovra: 1,6 punti nel 2006-2007. Padoa Schioppa ha chiarito anche l'entità della manovra bis annunciata qualche giorno fa: la "correzione strutturale" dei conti pubblici deve essere "di almeno 1,6 punti percentuali del Pil nel periodo 2006-2007, di cui almeno la metà nel 2006; 0,5 punti per gli anni successivi".

Misure strutturali. Le misure che il governo intende
adottare nella manovra bis non saranno una tantum ma avranno "efficacia per un anno o due", ha precisato il ministro dell'Economia. "La parola chiave è strutturale", ha ribadito, aggiungendo: "Non sono ostile alle una tantum ma se il problema è strutturale, la soluzione deve essere strutturale".

Norme a favore dell'equità. Nella manovra bis che verrà varata il 7 luglio contestualmente al Dpef, il governo introdurrà misure anche a favore dell'equità sociale, ha detto ancora Padoa Schioppa, spiegando che "non ci sarà una politica dei due tempi", e cioè prima il risanamento e poi lo sviluppo.

Peggio che nel '92. La situazione attuale dei conti pubblici italiani ci riporta indietro di oltre un decennio, ha detto Padoa Schioppa. "Ho detto in varie volte che la situazione in cui ci troviamo - ha affermato il ministro - ricorda quella dei primi anni Novanta, e per alcuni aspetti è più grave rispetto a quella del 1992. E' un'affermazione che ripeto e che confermo".

L'obiettivo della crescita stabile al 2%. "Porre il debito/Pil in permanente discesa", ha spiegato ancora il ministro dell'Economia, non è comunque l'unico obiettivo del governo. L'altro, fondamentale, è quello della crescita: occorre "puntare a una crescita del 2% per anno, durabilmente", ha detto Padoa Schioppa.

Avanzo primario al 3,5%. "Per mantenere la stabilità
finanziaria è necessario riportare l'avanzo primario al 3-3,5% del Pil", ha detto Padoa Schioppa. Il ministro ha ricordato, nel suo intervento che "l'avanzo primario si è quasi azzerato, riportando l'Italia in una situazione simile a quella dell'inizio degli anni Novanta".

C'è la ripresa, ma non è ancora adeguata. Obiettivi dai quali al momento siamo lontani: "C'è un po' di ripresa, ma la crescita non è ancora sostenibile", ha confermato Padoa Schioppa. Le prospettive congiunturali dell'economia italiana sono "ora favorevoli", la fiducia dei consumatori e delle imprese "sono in ripresa forte" ma, ha sottolineato il ministro, i segnali di crescita non sono ancora pienamente positivi.

Taglio cuneo in finanziaria. Il governo intende ridurre il cuneo fiscale che grava sul costo del lavoro, ha precisato il ministro dell'Economia, ma "la tematica è molto complessa, e non è una cosa che si può fare con effetto da oggi al mese prossimo": per questo motivo, "ci sarà probabilmente in finanziaria". Stamane anche il presidente del Consiglio Romano Prodi aveva confermato che il taglio del cuneo fiscale e contributivo costituiscono delle priorità.

C'è un problema di trasparenza. Padoa Schioppa ha poi sostanzialmente confermato il problema sollevato ieri dalla Commissione europea Sui conti pubblici: "C'è un serio problema di trasparenza", ha ammesso. "Ad esempio - ha spiegato - non conosciamo l'entità dell'indebitamento degli enti locali. Questo è un fatto di fatto, che va corretto. E ci pone in pessima luce con l'Europa e i mercati. Non è colpa di questo o quel Governo ma è un problema che va affrontato".

L'incontro con Montezemolo. In mattinata il responsabile dell'Economia aveva incontrato a Roma, in via XX settembre, il presidente della Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, al quale ha chiesto maggiori sforzi del settore imprenditoriali per alimentare la produttività.

Nel corso dell'incontro il ministro ha anche affrontato il nodo del taglio del cuneo fiscale che prevederà interventi non a pioggia ma selettivi. Questo però non significa che saranno seguiti criteri di discrezionalità politica.


(14 giugno 2006)


da: www.repubblica.it/2006/06/sezioni/economia/conti-pubblici-6/padoa-schioppa-allarme/padoa-schioppa-alla...

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