Iniezione meccanica W113 - valido anche per altri modelli

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seixever
00mercoledì 14 febbraio 2007 08:10
Dopo aver sbloccato la pompa elettrica, sostituito tubi, verificato imp.el.,sostituito olii e filtri vari ed essermi conciato come Santo Lazzaro mi sono dovuto arrendere alla pompa iniezione inchiodata. A questo punto ci vuole il pompista!
Gli mando l'auto e lui si mette all'opera smontando e sbloccando i cilindretti pompa e finalmente si sentono i primi... vagiti.
Oddio, più che vagiti sembrano attacchi di catarro di un tubercolotico con un piede nella fossa e l'altro nella tomba ma stai a guardà al capello?
Comunque rimedio una serie di esplosi della pompa, faccio una traduzione dal francese del mitico Rta (a proposito, ho raccolto gli schemi e le procedure delle pompe meccaniche dalla 230 alla 280 in parte già tradotti. Sono a dispozione) e verifichiamo che la valvola termica dello starter è andata.
Ho scoperto che questa è la causa principale delle difficoltà di avviamento a caldo di tutti i modelli Mb con pompa meccanica, tra le altre cose imbratta e rovina le candele ed aumenta il consumo dell'auto!
Bypassata la valvola, la macchina parte e più o meno va! E' ancora un po' irregolare, perde qualche colpo però resta in moto così ora si possono regolare le valvole, tutte più o meno lente, l'anticipo (ritardato per quel cacchio di imp. gas) e altre cosette: quasi ci siamo.
Spero per fine settimana di portarmela a casa e darci dentro con le pulizie Pasquali.
seixever
00sabato 17 febbraio 2007 13:55
In ogni caso tutte le pompe dei motori 6 cilindri dal 230 al 280 (il 220 è molto più semplice avendo due soli pompanti non in fase con il motore) seguono questo schema di massima:
-la rotazione di una camma spinge 6 pistoncini (richiamati da una molla) che comprimono la benzina in arrivo dalla pompa elettrica
-una cremagliera parallela alla camma regola su 3 posizioni fisse (avviamento/marcia/minimo)la portata dei sei pistoncini
-Dai pistoncini contenuti nella pompa partono le tubazioni che arrivano agli iniettori meccanici sull'aspirazione

Questo è lo schema di funzionamento base dell'iniezione meccanica.
Per dosare la portata di benzina in funzione dell'aria aspirata è necessario il complesso leveraggio che collega la farfalla (sull'aspirazione), la pompa e l'acceleratore.
Per ottenere l'avviamento a freddo e quindi un momentaneo aumento di benzina e di aria ci sono 4 dispositivi diversi (5 sul 280):
1) centrifugo sulla camma
2) elettromagnetico agente sulla cremagliera (è quella specie di motorino da cui partono due fili sul retro della pompa, di fianco all'astina livello olio)
3) termomeccanico sul circuito acqua (è quel cilindretto da cui partono due tubi dell'acqua, montato in alto sulla parte post. della pompa. Da questo cilindretto parte un tubo in ferro che porta aria supplementare verso l'aspirazione)
4) valvola elettromagnetica per l'immissione di benzina supplementare (prelevata dalla pompa elettrica) direttamente nel condotto di aspirazione. E' quella specie di motorino con due fili montato sul condotto di aspirazione.

Quindi solo questi due elettromagneti (2 e 4) sono azionati dalla corrente e necessitano di un relais e relativo interruttore.
Il n°2 non ha alcun interruttore ma si aziona automaticamente ogni volta che si usa il motorino d'avviamento e perciò la sua azione cessa quando il motore è in moto.
Il relais del n° 4 invece viene eccitato da un interruttore termico sul circuito dell'acqua che cessa la sua azione al raggiungimento dei 65°. Tale interruttore è quel sensore con due fili montato su un supporto visibile nel lato sx del motore al di sopra della pompa, tra la seconda e la quarta candela (contando a partire dalla ventola).
Il relais temporizzato è montato sulla basetta (lato sx del vano motore) con due guarnizioni in gomma e quindi in modo elastico ed isolato.
Il termoruttore meccanico (quello che di solito si rompe) è montato all'interno del cilindro recante i due tubi acqua e il tubo aria, montato sul corpo pompa. Quando si quasta quest'ultimo la partenza a freddo è comunque assicurata ma a caldo permane l'arricchimento della miscela e quindi l'imbrattamento delle candele, un maggior consumo carburante e difficoltà di avviamento a caldo. E' molto semplice da cambiare e di costo non eccessivo (60 euro).
L'alimentazione della parte elettrica è assicurata dal fusibile n°2 (l'altro è per la pompa elettrica, ma la dicitura è sempre "fuel pump"...). Per il controllo del funzionamento basta una lampadina spia.

lancial1963
00martedì 20 febbraio 2007 12:06
Dalla tua precisa descrizione deduco che se la batteria fosse scarica la vettura non potrebbe avviarsi a spinta (o traino), per la necessità di alimentare il sistema con la corrente.

seixever
00martedì 20 febbraio 2007 13:12
L'avviamento a spinta è ovviamente sempre possibile, tutt'al più dovrai chiamare Hulck a spingere. La necessità di iniettare tanta benzina a freddo è dovuta alla scarsa efficienza della pompa (pressione non elevata) e degli iniettori meccanici.
Questo sistema non consente di ottenere alte velocità del carburante nè tantomeno di stratificare la carica pertanto la miscelazione è imperfetta (per tempismo e composizione) ed il rendimento della combustione è basso. Conseguenza: alti consumi e (relativamente) bassa potenza.
La conquista dei motori moderni sta tutta nella possibilità di controllare istante per istante la combustione adeguando la composizione della miscela (carburante/aria) alle necessità/possibilità del motore in funzione della potenza richiesta e delle condizioni oggettive (temperatura esterna, pressione,densità,composizione, etc.), questo grazie all'elettronica.
Tutti gli attuatori oggi di comune utilizzo erano già disponibili 40 anni fa, quello che mancava era un sistema in grado di controllarli in tempi ridottissimi: a ciò hanno provveduto i microprocessori.
In pratica si era nella situazione di sapere cosa fare ma non avere i mezzi per farlo...
C'è una interessantissima prova di Q.R. della fine degli anni '70 in cui si dava conto della sperimentazione di una Fiat 131 equipaggiata con iniezione elettronica e fasatura variabile controllata da una centralina, solo che la centralina occupava tutto il cofano posteriore!
seixever
00martedì 20 febbraio 2007 13:27
Diversi tipi di iniezione:
la Mercedes tra gli anni '50 ed i '60 ha utilizzato tre tipi di iniezione meccanica.
1) iniezione diretta di benzina (che dopo 50 anni torna di moda...) sulla 300Sl
2) iniezione indiretta non fasata (un pompante ogni 3 cilindri), dai Ponton alla w111 2200
3) iniezione indiretta fasata (tanti pompanti, ed iniettori, quanti sono i cilindri), dalla w113 ad oggi

L'ultima affermazione sembra strana in realtà il principio dell'iniezione di benzina non è affatto cambiato dai tempi della W113, sono cambiate solo le pompe e altre amenità accessorie... ma per modernità spicca la mitica Ali di Gabbiano che montava un sistema concettualmente simile a quelli di ultimissima generazione oggi riservati a top di gamma e nicchie di mercato.

seixever
00mercoledì 28 febbraio 2007 08:36
Messa a punto ultimo atto (spero)
Dopo aver finalmente messo in moto la Pagoda e compreso il funzionamento dei vari "cicchetti", abbiamo affrontato il problema dell'irregolarità e difficoltà di accensione a freddo.
E' stata rismontata la pompa e verificata la fasatura che si ottiene mettendo la puleggia del motore a 20° dopo il Pms del 6° cilindro e reinfilando la pompa, ovviamente con i due riferimenti (sul corpo e sull'asse pompa) coincidenti tra loro.
In questo caso c'era una notevole sfasatura forse provocata accidentalmente durante il precedente smontaggio cui non ero presente.
A questo proposito è stato fondamentale l'Rta che descrive le operazioni da eseguire, i riferimenti su motore e pompa e i gradi da rispettare.
Restava il problema dell'avviamento a freddo che finora si era ottenuto eccitando con un positivo supplementare l'attuatore sulla pompa.
In pratica si trattava di un difetto dell'impianto elettrico che non assicurava continuità di corrente ai relais dell'arricchimento nella fase di messa in moto.
Poichè limpianto elettrico è relativamente semplice si era pensato ad un interruzione legata alla presenza dell'impianto a gas o di un antifurto che però erano del tutto innocenti.
Alla fine si è deciso di smontare la scatola portafusibili e abbiamo scoperto che buona parte delle linguette che supportano i fusibili erano lente e non consentivano il passaggio di corrente!
Con il senno di poi ho capito che un indizio di questo difetto mi era sotto gli occhi da subito ma non vi avevo dato peso:
la plafoniera sotto il cruscotto funzionava ad intermittenza.
Il problema al portafusibili può essere comune a tutte le Mercedes con fusibili cilindrici, quelli "vecchio stile" per capirci.
Ogni fusibile è stretto tra due linguette in rame attraverso cui passa la corrente in entrata (dalla batteria o dal quadro) ed in uscita (verso i vari servizi).
Su ogni singola linguetta è ribattuto un lungo dado cilindrico filettato sul cui lato opposto si impana la vite che fissa i cavi elettrici che vanno ai servizi o arrivano dalla batteria/quadro.
La ribattitura con il tempo, l'ossidazione del rame ed effetti Galvanici tende ad assottigliarsi fino alla rottura ma linguetta e relativo fusibile rimangono al loro posto e può anche permanere un certo passaggio di corrente.
Se si testano le linguette con il portafusibili montato al suo posto non si notano anomalie (era una delle prime prove da me fatte...) e ciò causa enormi impazzimenti per capire la natura del difetto: è mancato poco che non sguainassi l'impianto elettrico!
Il problema descritto si risolve facilmente avvitando, dal lato del fusibile, un perno da 4x20 che blocca la linguetta sul dado filettato.
Ovviamente i fili non saranno più bloccati da una vite ma da un normale dado esagonale da 4 sulla parte sporgente del perno nel retro del portafusibili.
Ora la Pagoda parte perfettamente a freddo, tiene il minimo, e accelera regolarmente sono così passato al reparto freni, con la sostituzione dell'olio e lo sbloccaggio di una pinza anarchica.

kerem73
00lunedì 27 luglio 2009 14:10
Re:
seixever, 14/02/2007 8.10:


Comunque rimedio una serie di esplosi della pompa, faccio una traduzione dal francese del mitico Rta (a proposito, ho raccolto gli schemi e le procedure delle pompe meccaniche dalla 230 alla 280 in parte già tradotti. Sono a dispozione)...



Ciao Seixever, scusa se riesumo la discussione, ma possiedo da circa un'anno una 230SL che mi dà gli stessi problemi di accensione a caldo ed imbrattatura delle candele che tu descrivi. Riusciresti ad inviarmi una copia dello schema e procedura della pompa meccanica dell 230SL?
Ti serve il codice della pompa?
Grazie.


seixever
00lunedì 27 luglio 2009 15:53
Nessun problema per gli schemi ma poichè si tratta di una marea di roba dovresti dirmi cosa ti occorre esattamente ed avere un po' di pazienza in quanto presissimo da alcune ristrutturazioni in corso.
Se la macchina fondamentalmente funziona, ti sconsiglierei di fare un lavoro tipo quello da me fatto ammenochè il meccanico non sia un tuo parente stretto oppure un vero esperto di questi motori (e anche molto paziente).
Se vuoi puoi chiamarmi via telefono o mail, descrivere il problema ed io e altri del forum ti potremmo dare qualche suggerimento su dove intervenire e cosa controllare.
Tanto per iniziare verificherei il funzionamento dello starter elettrico (quello sul collettore d'aspirazione): arriva il segnale girando la chiave? Esce benzina quando attivato?
Poi guarderei il filtrino aria sulla pompa.
Per continuare controllerei la valvola termostatica che comanda l'anticipo freddo/caldo sempre sulla pompa (è la maggiore indiziata insieme allo starter elettrico).
Tale controllo si fa svitando le due viti che fermano il coperchio valvola estraendo poi quest'ultima ed immergendola in un pentolino con acqua da mettere poi a bollire sul gas.
Una volta raggiunta la temperatura di ebollizione l'ago della valvola deve essersi allungato di circa 1 cm.

stoccarda350
00giovedì 30 dicembre 2010 01:31
Grazie Emilio!
La tua spiegazione è stata molto utile... [SM=g27988]
seixever
00lunedì 3 gennaio 2011 18:02
Visto che hai riesumato queste indicazioni colgo l'occasione per evidenziare una possibile diversa origine dell'eccessivo arricchimento di benzina e conseguente imbrattamento delle candele, consumi spropositati, difficoltà di avviamento a caldo, etc.
Se l'impianto d'iniezione/carburazione risulta a posto ma permangono i problemi sopra descritti potrebbe trattarsi dell'invecchiamento dei cavi candele o meglio, del deterioramento della resistenza nelle pipette (in bachelite) delle candele.
I cavi originali hanno l'anima in rame ed in caso di sostituzione bisogna utilizzarne di simili: sono assolutamente sconsigliati i moderni cavi al carbonio et similia perchè i vecchi impianti hanno una tensione troppo bassa per poterli utilizzare.
Se possibile conviene sostituire i soli terminali (le famose "pipette" le cui resistenze antidisturbi - da 1Kohm a 5Kohm - si deteriorano progressivamente) che però sono di difficilissima reperibilità; si può provare con quelle motociclistiche (prive di soppressori) oppure con le pipette Alfa Romeo / Fiat con innesto del cavo a vite.

Spesso ci si fanno pippe mentali andando a sfruguliare iniettori, carburatori, pompe e quant'altro quando basterebbe sostituire le umilissime "pipette", senza dimenticare puntine, condensatore e resistenza Ballast, per ringiovanire il motore...

stoccarda350
00sabato 15 gennaio 2011 21:16
Re:
seixever, 03/01/2011 18.02:

Visto che hai riesumato queste indicazioni colgo l'occasione per evidenziare una possibile diversa origine dell'eccessivo arricchimento di benzina e conseguente imbrattamento delle candele, consumi spropositati, difficoltà di avviamento a caldo, etc.
Se l'impianto d'iniezione/carburazione risulta a posto ma permangono i problemi sopra descritti potrebbe trattarsi dell'invecchiamento dei cavi candele o meglio, del deterioramento della resistenza nelle pipette (in bachelite) delle candele.
I cavi originali hanno l'anima in rame ed in caso di sostituzione bisogna utilizzarne di simili: sono assolutamente sconsigliati i moderni cavi al carbonio et similia perchè i vecchi impianti hanno una tensione troppo bassa per poterli utilizzare.
Se possibile conviene sostituire i soli terminali (le famose "pipette" le cui resistenze antidisturbi - da 1Kohm a 5Kohm - si deteriorano progressivamente) che però sono di difficilissima reperibilità; si può provare con quelle motociclistiche (prive di soppressori) oppure con le pipette Alfa Romeo / Fiat con innesto del cavo a vite.

Spesso ci si fanno pippe mentali andando a sfruguliare iniettori, carburatori, pompe e quant'altro quando basterebbe sostituire le umilissime "pipette", senza dimenticare puntine, condensatore e resistenza Ballast, per ringiovanire il motore...





Infatti di prassi sostituisco su ogni auto puntine, condensatore e cavi candele, il kit me lo preparo io con cavo in rame rivestito venduto a metro dal ricambista, mentre per le "pipette" uso le NGK da moto, le uniche di facile reperibilità che hanno l'avvitamento per fissare il cavo.
Vi assicuro che come dice Seixever il rendimento del motore cambia notevolmente!
GiovanniM61
00domenica 26 febbraio 2023 12:16
Buongiorno a tutti, mi chiamo Giovanni, possessore da poco di una Mercedes w108 250SE del 67, sono alle prese con problemi di avviamento, escludendo tutto mi rimane un malfunzionamento della pompa iniezione, revisionata qualche anno fa e poi non fatta circolare. posso permettermi di chiedere aiuto e consigli? Non so se è il modo ed il posto giusto. Cordialmente.
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