Imperium, di Robert Harris

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Waymar Royce
00martedì 10 ottobre 2006 20:52
Ho notato "Imperium" nel mio ultimo passaggio in libreria.
C'è da dire che Cicerone, come Cesare, è uno dei personaggi dell'Antica Roma più abusati e travisati dagli scrittori (io ho un orrido romanzo di una tale Caldwell che ci voleva far passare Cicerone per cristiano...nel 60 a.C.), ma devo dire che Harris è un ottimo scrittore. "Pompei" mi è piaciuto perchè cmq dà una visione originale della tragedia del 71 d.C. ed il ritratto di Plinio il Vecchio è moltò simpatico. "Fatherland" è un romanzo quasi eccelso, mntre devo ancora leggere "I diari di Hitler" che ho nella libreria. Ora Harris si confronta con il mondo romano in una saga a maggior respiro e potremo giudicare con maggiore precisione.
Una finezza il titolo...l'"imperium" viene interpretato nel senso repubblicano del termine, cioè ufficio pubblico, e non in quello imperiale di potere. La serietà di un testo si riconosce anche dai minimi particolari.

Waymar Royce
AXL BARATHEON
00mercoledì 11 ottobre 2006 00:53
Dallla quarta di copertina...


Tra i grandi personaggi dell'antica Roma, nessuno è stato più geniale, astuto e controverso di Marco Tullio Cicerone. Eppure ben pochi avrebbero scommesso sul suo futuro quando, all'età di ventisette anni, scelse di lanciarsi nell'infido e violento mondo della politica, deciso a raggiungere con ogni mezzo l'"imperium", il sommo potere statale. Cicerone era un avvocato promettente, oltre che un affascinante oratore. Non discendeva da una delle grandi famiglie aristocratiche, non poteva presentare il conto dei favori politici elargiti dai suoi antenati, non disponeva delle enormi ricchezze di Crasso per aprirsi corsie preferenziali e, a differenza di Pompeo o di Cesare, non aveva alle spalle l'esercito per legittimare la sua candidatura a primo cittadino di Roma. Era quello che si potrebbe definire un perfetto outsider. Vulnerabile, intelligentissimo, assetato di onori, spesso subdolo, era tuttavia un uomo ricco di interessi ed estremamente sensibile. A raccontare la sua straordinaria vicenda è il fedele Tirone, il segretario particolare sempre al suo fianco nei momenti più radiosi e in quelli più difficili, testimone dei suoi incontri privati e latore dei suoi messaggi segreti. Robert Harris ci consegna un ritratto di Cicerone ben diverso dal personaggio solenne che noi conosciamo. "Imperium" è un grande romanzo, il primo di una straordinaria trilogia che, sulle orme del recente "Pompei", ci svela i retroscena di una realtà fatta di intrighi e di corruzione, singolarmente affine alla nostra. Un affresco ricchissimo e drammatico che mette a nudo i meccanismi della lotta per il potere e le componenti dell'ambizione politica, da leggere come un thriller appassionante.


Io di Harris ho letto Fatherland (capolavoro!!!), Enigma (trhiller psicologico) e Pompei (una conoscenza del mondo romano da far invidia a noi poveri italici ignoranti), e non credevo che un così esperto di Seconda Guerra Mondiale (per giunta Canadese mi pare, o dico vaccate? magari ricordo male) avesse una padronanza e una cultura così perfetta ed esatta del mondo latino antico.
Mi mancano solo Archangel e I Diari di Hitler.

E sicuramente prenderò anche Imperium, date le premesse. [SM=x204884]

Dagorian
00martedì 21 novembre 2006 12:57
Di Harris ho letto gli stessi di Axl, ma se ho adorato fatherland, che tra l'altro un bastardo mi ha inculato a fare il milite, gli altri due non li ho apprezzati poi molto, pompei è anbientato molto bene, ma la storia non mi è piaciuta, mentre per enigma forse è il genere che mi coinvolge un po' meno...
AXL BARATHEON
00domenica 10 dicembre 2006 00:26
Sono a 3/4 di Imperium e devo dire che è decisamente superiore a Pompei. Almeno per me è sicuramente il miglior libro di Harris.
La descrizione della vita politica di Cicerone è minuziosa ma allo stesso tempo non pesante, il tutto romanzato in maniera superba. La cura dei personaggi è pari alla cura dei dettagli storico-politico-culturali, anche dei personaggi che girano intorno al protagonista. Non solo i grandi nomi come Cesare, Pompeo, Crasso, Catone, ma anche personaggi "secondari" come la moglie Terenzia, il cugino Lucio, l'amico Frigi, lo schiavo Tirone (il narratore), il rivale Ortensio e via via tutti gli altri.
Harris si dimostra ancora una volta uno storico di grande valore. Le sedute in Senato sono emozionanti, i discorsi di Cicerone elettrizzanti, le votazioni spasmodiche.
Non ho ancora finito il libro (che sappiamo essere il 1° di una trilogia) ma il mio voto è già altissimo:
9
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:34.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com