IL CASO DE GREGORIO

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INES TABUSSO
00giovedì 8 giugno 2006 20:36

LA REPUBBLICA
8 giugno 2006
Senato, silurata la Menapace
Il dipietrista De Gregorio si fa eleggere dalla Cdl alla Difesa
La parlamentare del Prc era stata destinata alla presidenza dall´Unione
L´ex partigiana sotto accusa per l´attacco alle Frecce tricolori
Chiarimento tra l´ex pm e il suo senatore: "Resta nel centrosinistra"
CARMELO LOPAPA

ROMA - Doveva essere una pura formalità. Che avrebbe consentito all´Unione di conquistare anche l´ultima casella nell´infornata delle cariche istituzionali. E invece l´elezione alla presidenza della commissione Difesa del Senato di Lidia Menapace, l´82enne pacifista ex partigiana del Prc, è tramontata proprio alla terza votazione di ieri mattina quando, dopo il 12 contro 12 delle due tornate di martedì, avrebbe dovuto spuntarla per anzianità. Altro che pareggio, altro che formalità.
È arrivato il forfait inatteso del dipietrista Sergio De Gregorio, che ha ceduto al corteggiamento dei 12 senatori della Cdl, ha incassato i loro voti e, completando l´opera, ha votato per sé anziché per la Menapace. Poco dopo le 11 la frittata era servita e per l´Unione si apriva una piccola crisi. Aggravata dal fatto che De Gregorio ha chiamato in causa il ministro Di Pietro («Sapeva tutto»), costringendo il leader di Idv a prendere le distanze e a smentire: «Parole stupefacenti, si dimetta». Un pasticcio, insomma. Il centrodestra cantava vittoria: «Avviso di sfratto per Prodi», «De Gregorio è con noi». Fini «compiaciuto», perché il Senato «ha reso impossibile l´elezione di una esponente della sinistra più estremista».
Per la Menapace i tormenti erano iniziati in prima mattinata, quando era finita sotto accusa per l´intervista al "Corriere della sera" sulle Frecce Tricolori, definite «inutili, uno spreco, fanno baccano e inquinano». Un´uscita che aveva suscitato la reazione della Cdl («Lede la dignità delle forze armate») ma anche la solidarietà di centinaia di fan della pattuglia acrobatica, espressa via e-mail, e un certo disappunto dei centristi dell´Unione. Nessuno però avrebbe potuto prevedere l´«inghippo», come lo ha poi definito la stessa Menapace, che poi non ha battuto ciglio o quasi: «Comunque resto alla Difesa e da qui farò le mie battaglie».
Cos´era accaduto? Era accaduto che nella notte tra martedì e mercoledì il capogruppo forzista al Senato Schifani aveva telefonato a De Gregorio, per chiedergli di diventare il «loro» candidato. Il tramite era stato Paolo Guzzanti, per sua stessa ammissione «vecchio amico di De Gregorio», d´altronde forzista fino a non molto tempo fa. Accordo fatto, ribaltone servito. Nelle ore concitate che sono seguite tutta l´Unione è partita all´attacco invocando le dimissioni. La Finocchiaro, capogruppo dell´Ulivo: «È venuto meno al dovere di lealtà». Russo Spena, Prc: «Un volgare mercimonio, un vero colpo di mano». E così gli altri. E lui? Dimissioni? «Non se ne parla nemmeno ma non intendo passare al centrodestra». L´ultimo colpo di scena in serata, quando Di Pietro ha incontrato il senatore, tirando alla fine queste conclusioni: «La Cdl non strumentalizzi, De Gregorio resta con noi e non si dimette. Ci dispiace per il metodo dell´elezione, ma non vedo perché fare alla minoranza questo regalo. L´Unione è indignata? Imporre dall´alto i presidenti non ha funzionato, i miei avevano già espresso malessere per la Menapace. Ad ogni modo, De Gregorio resta nel partito e alla presidenza, chiudiamola qui». E finisce in effetti così. Con Rifondazione che in serata protesta («Di Pietro si arrampica sugli specchi» dice il capogruppo Migliore), l´Ulivo che tace e il centrodestra - che aveva festeggiato la conquista della seconda presidenza al Senato - rimasta, per ora, col cerino in mano.



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LA REPUBBLICA
8 giugno 2006
Int. a DE GREGORIO SERGIO
"IO TRASFORMISTA? EROE DEI DUE MONDI"
(DE MARCHIS GOFFREDO) - a pag.1
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LA STAMPA
8 giugno 2006
DA CRONISTA A POLITICO FORTUNE E INTRALLAZZI DELL' "AMICO DI TUTTI"
(FELTRI MATTIA) - a pag.3
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LA DISCUSSIONE
Quotidiano della Democrazia Cristiana
8 giugno 2006


www.la-discussione.it/on_line/pdf/080606/pag2_3.pdf

A SORPRESA LA CDL FA ELEGGERE DE GREGORIO, SENATORE DELL’IDV, ALLA GUIDA DELLA COMMISSIONE DIFESA DEL SENATO
Mister 10mila preferenze


SERGIO DE GREGORIO: «MI SPIACE PER IL DISAGIO MA NON FACCIO ALCUN PASSO INDIETRO»
«Resto in Italia dei Valori
E non mollo la presidenza»


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«Uomo di grande spessore»
Intervista con il segretario della Democrazia cristiana, Gianfranco Rotondi
sull’elezione di Sergio De Gregorio: «Sono sicurò che saprà fare benissimo»



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«Porte aperte dalla Dc»
A colloquio con Giampiero Catone, segretario organizzativo nazionale della Dc:
«La stima nei suoi confronti non è mai venuta meno. Lo invitiamo a riflettere»



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