I segreti del Graal

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rinata4
00sabato 7 maggio 2005 10:12
Dagli Anunnaki al tempio di Salomone, dal Nuovo Testamento ai 2000 anni seguenti, una nuova luce su una serie di avvenimenti, luoghi e personaggi famosi, legati alla figura di Cristo, che per ragioni di interesse sono stati esclusi dalla Bibbia canonica o dalla storia.

Per secoli intere comunità e organizzazioni hanno rischiato tutto per proteggere sacri documenti e per mantenere vive le verità spirituali insegnate da Gesù Cristo e tramandate attraverso la sua discendenza "Rex Deus". Il Priorato di Sion è forse oggi l'unica organizzazione che custodisce la verità sulla Santa genealogia, il cui rappresentante, oggi si candida a ricoprire il ruolo di Monarca Universale, che dovrebbe manifestarsi al momento opportuno come ha previsto anche Nostradamus.



Cosa ne pensate voi di questa faccenda?
Il priorato di Sion, il Sacro Graal, I Templari , sono realmente collegati alla vita di Gesù???
RikkuFFX
00sabato 7 maggio 2005 12:32
non sono per niente informata...ma ascolto volentieri chiunque ne sappia qualcosa^^
Venetus
00sabato 7 maggio 2005 12:42
Re:

Scritto da: rinata4 07/05/2005 10.12
Cosa ne pensate voi di questa faccenda?
Il priorato di Sion, il Sacro Graal, I Templari , sono realmente collegati alla vita di Gesù???



Se tutto va bene non lo è manco la Chiesa: vuoi che lo siano quelli? [SM=g27828]

No scherzi a parte! La domanda è: esiste davvero un Sacro Graal?
A mio avviso la questione del Graal (indipendentemente dal fatto se questo esista o meno) è più una scusa che ha nascosto i veri motivi per cui sono nate queste cose.

Se consideriamo che... Del resto, ciò che Gesù ha annunciato ad una assemblea pasquale di giudei, ovverosia il fatto che il pane fosse la sua carne e il vino il suo sangue, e che i discepoli dovessero cibarsi della carne e del sangue del loro maestro sacrificato, visto come incarnazione divina, sarebbe suonato non solo insolito, ma orrendamente sacrilego, dal momento che queste idee configuravano una tipica concezione appartenente al mondo delle teologie e dei culti gentili, altamente disprezzati dai giudei. In particolare corrispondono a certi culti pagani teofagici (teofagia = cibarsi del dio), fra cui uno molto diffuso nell'area di provenienza di Paolo di Tarso, consistente nell'identificazione di un toro col dio che veniva sacrificato e del quale l'adepto doveva bere il sangue e mangiare la carne. Sappiamo invece che per gli ebrei il sangue costituisce un forte elemento di impurezza, che non è permesso toccare il sangue senza poi eseguire pratiche purificatorie, figuriamoci bere il sangue; anzi, una delle prescrizioni più rigorose del cibo kosher consiste proprio nell'assicurarsi che l'animale ucciso sia stato ben dissanguato. Storicamente parlando, non possiamo considerare credibile che Gesù, volendo trasmettere una novità teologica, avrebbe cominciato col proporre una formulazione rituale apertamente offensiva nei confronti della sensibilità ebraica e che avrebbe subito suscitato il ribrezzo dei suoi discepoli. Al contrario, varie discipline iniziatiche del mondo ellenistico, cui Roma non era estranea, contemplavano questo rito teofagico, e non avevano alcun genere di pregiudiziale nei suoi confronti.

E questo dimostra che (oltre al fatto che ho ribadito più volte che chi ha scritto i Vangeli non era ebreo), effettivamente il Graal è con tutta probabilità una balla!
Non vorrei sbagliare ma tale leggenda del Graal nasce all'epoca delle crociate.
Se consideriamo che in Medioriente venne soppressa anche l'ultimo residuo di zoroastrismo rimasto..., ne traiamo che tale leggenda è venuta a conforndersi con la dottrina zoroastrana (e se non erro, potrei sbagliare, "Graal" era un qualcosa usato proprio da Zoroastro...)
LupoNero666
00domenica 8 maggio 2005 10:24
Il mito della "coppa della vita" in realtà é molto antico e risale a prima del Cristianesimo. Le storie di Re Artù ci parlano della ricerca della coppa come di quella del calice di Cristo, ma questo é dovuto al fatto che la saga Arturiana é stata riscritta da artisti Cristiani nel Medioevo.

In realtà la storia di Re Artù é molto più antica e deriva da una saga celtica. Per questo nelle storie Arturiane vediamo personaggi che non hanno nulla di Cristiano come il Mago Merlino e la Fata Morgana, figli del "paganesimo".
E qui esiste già il mito della coppa, con proprietà non dissimili a quelle attribuite al Santo Graal.
paranoimia
00venerdì 15 luglio 2005 23:45

Ho visto giusto ieri sera un documentario in cui dicevano che la prima volta che si sente parlare del Graal è ad opera di un componimento di tale Chrètien de Troyes: Perceval o Il racconto del Graal. Sarebbe rimasto incompiuto, e da lì portato avanti in varie versioni da molti... Così sarebbe nato il mito, o almeno, dicevano nel documentario, che era improntato decisamente allo scetticismo, e difatti il mito alla fine ne usciva a pezzi. Ma a me lo scetticismo a tutti i costi non piace moltissimo.




rinata4
00sabato 16 luglio 2005 07:14
Re:

Scritto da: paranoimia 15/07/2005 23.45

Ho visto giusto ieri sera un documentario in cui dicevano che la prima volta che si sente parlare del Graal è ad opera di un componimento di tale Chrètien de Troyes: Perceval o Il racconto del Graal. Sarebbe rimasto incompiuto, e da lì portato avanti in varie versioni da molti... Così sarebbe nato il mito, o almeno, dicevano nel documentario, che era improntato decisamente allo scetticismo, e difatti il mito alla fine ne usciva a pezzi. Ma a me lo scetticismo a tutti i costi non piace moltissimo.

Ho seguito anche io quel programma e mi è piaciuto molto...nel documentario si è preso in esame il famoso libro "Il codice Da Vinci" esaminando le poche prove o documenti che vari personaggi nel corso della storia hanno lasciato scritto sul Sacro Graal...come in tutte le cose ognuno ne dà la propria interpretazione..secondo Brown Dan il Sacro Graal sarebbe Maria Maddalena moglie segreta di Gesù...è sato comunque interessante vedere come questo mito o leggenda ha continuato ad esistere nel corso del tempo attraverso I cavalieri del re Artù...
anche la descrizione della confratenita del Priorato di Sion è stato affrontato bene nel documentario...Priorato di cui avrebbe fatto parte anche Leonardo Da Vinci...ma la chiesa e anche studiosi del campo escludono che Da Vinci facesse parte di tale confraternita come escludono che nelle opere di Leonardo ci siano messaggi o codici da interpretare..quale sia la verità su questa storia nessuno può dirlo con certezza...quindi rimarrà sempre un mistero..un affascinate mistero.



orckrist
00lunedì 18 luglio 2005 22:00
Re:

Scritto da: LupoNero666 08/05/2005 10.24
Il mito della "coppa della vita" in realtà é molto antico e risale a prima del Cristianesimo. Le storie di Re Artù ci parlano della ricerca della coppa come di quella del calice di Cristo, ma questo é dovuto al fatto che la saga Arturiana é stata riscritta da artisti Cristiani nel Medioevo.

In realtà la storia di Re Artù é molto più antica e deriva da una saga celtica. Per questo nelle storie Arturiane vediamo personaggi che non hanno nulla di Cristiano come il Mago Merlino e la Fata Morgana, figli del "paganesimo".
E qui esiste già il mito della coppa, con proprietà non dissimili a quelle attribuite al Santo Graal.



Non credo che risalga a prima del cristianesimo poichè non ci sono documenti certi che possano affermarlo; i miti celti precedenti all'epoca romana erano solo orali mentre tutto il corpus di leggende celtiche note (es: Mabinogion, saga di Cu'Chullain, ecc...) presentano evidenti influenze del mondo romano-ellennistico.
orckrist
00lunedì 18 luglio 2005 22:15
Re: Re:

Scritto da: Venetus 07/05/2005 12.42


Se tutto va bene non lo è manco la Chiesa: vuoi che lo siano quelli? [SM=g27828]

No scherzi a parte! La domanda è: esiste davvero un Sacro Graal?
A mio avviso la questione del Graal (indipendentemente dal fatto se questo esista o meno) è più una scusa che ha nascosto i veri motivi per cui sono nate queste cose.

Se consideriamo che... Del resto, ciò che Gesù ha annunciato ad una assemblea pasquale di giudei, ovverosia il fatto che il pane fosse la sua carne e il vino il suo sangue, e che i discepoli dovessero cibarsi della carne e del sangue del loro maestro sacrificato, visto come incarnazione divina, sarebbe suonato non solo insolito, ma orrendamente sacrilego, dal momento che queste idee configuravano una tipica concezione appartenente al mondo delle teologie e dei culti gentili, altamente disprezzati dai giudei. In particolare corrispondono a certi culti pagani teofagici (teofagia = cibarsi del dio), fra cui uno molto diffuso nell'area di provenienza di Paolo di Tarso, consistente nell'identificazione di un toro col dio che veniva sacrificato e del quale l'adepto doveva bere il sangue e mangiare la carne. Sappiamo invece che per gli ebrei il sangue costituisce un forte elemento di impurezza, che non è permesso toccare il sangue senza poi eseguire pratiche purificatorie, figuriamoci bere il sangue; anzi, una delle prescrizioni più rigorose del cibo kosher consiste proprio nell'assicurarsi che l'animale ucciso sia stato ben dissanguato. Storicamente parlando, non possiamo considerare credibile che Gesù, volendo trasmettere una novità teologica, avrebbe cominciato col proporre una formulazione rituale apertamente offensiva nei confronti della sensibilità ebraica e che avrebbe subito suscitato il ribrezzo dei suoi discepoli. Al contrario, varie discipline iniziatiche del mondo ellenistico, cui Roma non era estranea, contemplavano questo rito teofagico, e non avevano alcun genere di pregiudiziale nei suoi confronti.

E questo dimostra che (oltre al fatto che ho ribadito più volte che chi ha scritto i Vangeli non era ebreo), effettivamente il Graal è con tutta probabilità una balla!
Non vorrei sbagliare ma tale leggenda del Graal nasce all'epoca delle crociate.
Se consideriamo che in Medioriente venne soppressa anche l'ultimo residuo di zoroastrismo rimasto..., ne traiamo che tale leggenda è venuta a conforndersi con la dottrina zoroastrana (e se non erro, potrei sbagliare, "Graal" era un qualcosa usato proprio da Zoroastro...)



Mi dispiace contraddirti ma il fatto del pane/vino carne/sangue affonda le radici nella piena tradizione ebraica con numerosi rimandi all'antico testamento che per gli ebrei del tempo erano più che evidenti. Infatti è la chiara simbologia del patto tra Dio e l'uomo.
Giusto per fare qualche esempio:
- Il sacrificio di Isacco da parte di Abramo.
- Il sacrificio imposto da Mosè agli ebrei la notte di Pasqua.
- il sacrificio di Gesù.
La tradizione che tu riporti del sacrificio del toro come incarnazione della divinità (teofagia) fa parte dei riti baccanali che però sono di epoca ellenistica, quindi successivi al cristianesimo.

Infine il Graal non è una balla, solamente la trasposizione del simbolo della vecchia alleanza, cioè l'arca; infatti entrambi gli oggetti altro non sono che contenitori atti a raccogliere l'essenza del patto tra Dio e l'uomo, nel primo caso le tavole della legge, nel secondo caso il sangue di Cristo.
Venetus
00martedì 19 luglio 2005 11:18
Il Pane Azzimo è un altro discorso, io ho solo riportato le parole di uno storico attendibile.
orckrist
00mercoledì 20 luglio 2005 22:50
Re:

Scritto da: Venetus 19/07/2005 11.18
Il Pane Azzimo è un altro discorso, io ho solo riportato le parole di uno storico attendibile.



scusa, forse mi sono spiegato male, veramente io parlavo deella carne e del sangue dell'agnello sacrificale....
Venetus
00giovedì 21 luglio 2005 09:26
Re: Re:

Scritto da: orckrist 20/07/2005 22.50
scusa, forse mi sono spiegato male, veramente io parlavo deella carne e del sangue dell'agnello sacrificale....



Appunto dell'AGNELLO! Ma tu prova a dire agli Ebrei che mangi virtualmente la carne e bevi sempre virtualmente il sangue di Dio, dimmi poi i risultati. Sarai fortunato se ti ritrovi con qualche taglietto. [SM=g27813] [SM=g27828] [SM=g27816]
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