Forse non tutti sanno .... - Lady Football - con Mino Reitano

pholas
00venerdì 8 ottobre 2004 14:58
...da dove cavolo provviene l'avatar testimonial della categoria aperta nella seziona cinema e che ci mostra un Mino Reitano con la testa completamente ricoperta di schiuma da barba che farfuglia al telefono per cinque minuti buoni...
e non lo avrei saputo neanch'io se non avessi trovato in un negozio di dischi usati la colonna sonora di uno dei film che si preannuncia tra i più trash della storia del cinema spazzatura italiano.

ma..
andiamo con ordine e godetevi questa esilarante recensione trovata in rete ( Mondo Culto, Steve Carenne ) su cotanto spettacolo.....


"quote

"LADY FOOTBALL "


> Prendete Mino Reitano, Francesca Romana Coluzzi e un paio di parenti del primo (oppure vostri), cercate un aggancio turistico in Austria e partite per un bel viaggetto, ma prima noleggiate una macchina da presa, un paio di luci e acquistate della pellicola (il minimo indispensabile, magari avanzi di altri rulli usati) perché una volta giunti sul posto girerete un film, con l'apporto di simpatici compartecipanti locali biondi e paffutelli, ma non un filmetto turistico, bensì un vero lungometraggio destinato alle sale cinematografiche... a soggetto insomma. La trama? La sceneggiatura? Uno spunto qualsiasi su cui improvvisare, ai dialoghi ci penserete poi al doppiaggio, attaccandoli alla meglio sui labiali. Se seguirete queste indicazioni di certo otterrete qualcosa di molto simile a quanto realizzato da Italo Martinenghi ventuno anni orsono, con il medesimo modus operandi, per il suo "Lady Football". Lo spunto: Carlo (Mino Reitano), funzionario italiano della BP (British Petroleum) riceve un finanziamento dalla casa madre, da impiegare in una sponsorizzazione sportiva. Il suo barbiere Mario (James Rogers), lo convince a creare una squadra di calcio femminile, sfruttando le orfanelle teen-agers (poco teen e molto aged) di un collegio femminile, quotidianamente allenate alla pratica della nobile pedata da Suor Damiana (la Coluzzi). Tra qualche intoppo e qualche tentativo di commedia sexy, si arriva alla partita (la prima? L'ultima? La fondamentale del campionato? Comunque l'unica visibile nel film) in cui le nostre orfanelle, soccombenti nella prima metà a causa di una purga sabotatrice, si rifaranno nel secondo tempo, con l'ingresso in campo a sorpresa di Suor Damiana, rivelatasi una vera "lady football". Il risultato dell'opera: un disastro inimmaginabile! Innanzitutto si pretende di far passare una amena località austriaca stile "Hansel & Gretel" per un tipico paese italiano (nonostante le targhe automobilistiche e le numerose insegne e cartelli in lingua) e un mucchio di biondi e rubicondi indigeni vengono spacciati per degli italiani "d.o.c." (che per Martinenghi significa: scostumati, cafoni, imbroglioni ed esageratamente ingordi di cibo). Qua e là sono piazzati cartelli manoscritti in lingua italiana, non privi di errori ortografici di annientante evidenza (tipo: "bagno in riparzione", scritto proprio senza la "a" e inquadrato in primissimo piano!). Le "gag" comiche su cui il film dovrebbe reggersi non sono che movimenti disarticolati e senza senso dei vari "interpreti", che si affannano e si sbracciano a destra e a manca sperando evidentemente in un doppiaggio "riparatore" che poi, ovviamente, non ha che peggiorato la situazione, arricchendola di dialoghi altrettanto insensati. L'aspetto tecnico generale è ingiudicabile. L'inserimento della BP (se lo sapessero...) è evidentemente dovuto alla disponibilità di cinque o sei t-shirt col famoso logo dell'industria petrolifera britannica, utilizzate come maglie da gioco! Persino gli abiti delle suore sono improvvisati, con un gran pezzo di stoffa nero stretto in vita da una corda e un ulteriore fazzoletto nero in testa, con un rettangolo bianco cucito sulla fronte ! La tanto attesa partita si disputa su una specie di pratone di montagna in clima da scampagnata (stesso luogo in cui si disputano gli allenamenti). L'inconsistenza, l'illogicità, le incongruenze, l'inattendibilità delle situazioni narrate e l'inesistenza (evidentemente inevitabile) di una normale "lettura" del montaggio da parte di chi assiste, generano una reazione meccanica di risistemazione nel cervello dello spettatore stesso, che potrebbe fare di questa "cosa" un prodotto fondamentale nell'apprendimento tecnico da parte di chiunque volesse imparare il mestiere del montatore cinematografico e, quindi, se ne consiglia vivamente la proiezione in tutte le scuole di cinema. Da segnalare l'apparizione (nel ruolo del giovane pasticciere che viene pagato per mettere la purga nella torta che la squadra, contro ogni logica, si sbafa la sera prima della fatidica partita) del figlio di Martinenghi, Stefano, che, come vedremo più avanti, ad apparire ci prenderà gusto. Dulcis in fundo due righe sulla simpatica canzoncina scritta dal solito Reitano, intitolata ovviamente "Lady Football" e che, tra l'altro, declama: "Fare football è un passatempo che poi ci permette di non farci toccare più le tette..." (ottime tra l'altro quelle di una delle ragazze della squadra). Pensate che il buon Mino, dopo il prevedibile affondamento del film, pensò bene di riciclare il pezzo, che divenne inno dell' Inter Football Club, con musica identica ma testo ovviamente modificato ("Lady Football" diventò "Inter Alè"). Tifosi dell' Inter meditate! Incredibilmente tale mostruosità (praticamente inedita nelle sale) è stata pubblicata in videocassetta in Olanda, in italiano con sottotitoli (da cui la presente recensione), ma stavolta il sottoscritto non si augura davvero che la cosa sia ripetuta in Italia, anzi chiude subito questa parentesi di recupero (comunque doverosa vista la personale "missione" di documentatore dell'opera registica martinenghiana) e riscaraventa la "cosa" nell'oblio cui giustamente appartiene.

Scena culto: ancora una volta impossibile effettuare una scelta senza rimpianti (il film non lascia davvero un attimo di tregua da questo punto di vista). Diciamo comunque la prima apparizione di Reitano, con la testa completamente ricoperta di schiuma da barba (è dal barbiere, ma perché ha la schiuma da barba in testa?) che, chiamato al telefono dal presidente della BP, porta avanti un 5 minuti buoni di monologo, consistente esclusivamente nella ripetizione ad oltranza della seguente frase: "Si signor presidente... Senz'altro signor presidente".

Steve Carenne

"Unquote

Grande Mino!!!!!!

...a tidus l'onore ( e soprattutto l'onere ) di mettere qualche foto del caso ...se ne ha voglia [SM=x520512]


Tidus forever
00sabato 9 ottobre 2004 11:20
Lady Football (1979)

Regia di
Italo Martinenghi

Cast:
Francesca Romana Coluzzi
Jean Louis
Stefano Martinenghi
Mino Reitano



[SM=x520505]



[SM=x520499]
mauropa59
00giovedì 24 marzo 2005 23:56
Secondo me.....
Reitano era convinto che fosse tutto vero. Sarebbe fantastico vederlo.[SM=x520535]
domiix
00domenica 10 luglio 2005 19:18
Dite quello che volete. A me piacerebbe vederlo...
focaone
00lunedì 11 luglio 2005 10:25
Reitano mi sta talmente sui cotiledoni che un film cosÌ forse me lo farebbe rivalutare [SM=x520569] [SM=x520569] [SM=x520569] [SM=x520513] [SM=x520513]
Tidus forever
00lunedì 11 luglio 2005 10:48
Re:

Scritto da: focaone 11/07/2005 10.25
Reitano mi sta talmente sui cotiledoni che un film cosÌ forse me lo farebbe rivalutare [SM=x520569] [SM=x520569] [SM=x520569] [SM=x520513] [SM=x520513]



[SM=x520495] [SM=x520495] [SM=x520556]
Tidus forever
00lunedì 11 luglio 2005 10:49
Re:

Scritto da: domiix 10/07/2005 19.18
Dite quello che volete. A me piacerebbe vederlo...



Forse Reitano non è dello stesso avviso [SM=x520569] [SM=x520519] [SM=x520556]
principenero717
00lunedì 11 luglio 2005 11:38
Bellissima la recensione, mi ero perso il topic !
Concordo con Domi, mi piacerebbe un casino vederlo, soprattutto la scena del barbiere!
In effetti che ci fa Reitano con la schiuma in testa?? [SM=x520495] [SM=x520495]

[Modificato da principenero717 11/07/2005 11.38]

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