Don't speak

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galadwen
00lunedì 26 gennaio 2004 19:09
Un'altra 'songshot' (cm le chiamo io) che è nata quasi in contemporanea a qll su Bella e Rod (ovvero: ieri in autobus [SM=g27814] ).
Dedicata alle Serpeverdi, in modo particolare ad Ame e Na(che mi ahnno 'iniziato a qst tipo di filmini...[SM=g27829] )[SM=g27838] [SM=g27838]
ah! ovviamente sulle note di 'Don't speak' dei NoDoubt

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La luce dell’alba si riverbera sulle nuvole basse all’orizzonte, scagliandosi in contrasto contro il cielo grigio perla, carico di neve.
Una figura sottile e bianca guarda fuori dalla finestra di un grande palazzo; una figura di donna dai capelli d’oro, nel cui sguardo limpido si specchia la luce nascente del giorno.
Dietro di lei, dall’altro capo della stanza, sta un uomo, vestito di scuro, come scuri sono i capelli che gli ricadono sulle spalle, e come i suoi occhi pungenti.
Sembra che il gelo e il silenzio che avvolgono la terra siano entrati anche attraverso le spesse mura di pietra; il silenzio riempie ogni cosa, anche i pensieri delle uniche due persone presenti, e non contribuisce a renderli allegri.
Narcissa Balck Malfoy pensa, dietro i suoi occhi chiari e trasparenti come un lago ghiacciato; occhi che tiene rivolti verso la luce lontana dell’alba.
Pensa a ciò che è venuto a dirle quell’uomo; è venuto a dirle addio.
E così, mi lasci sola…e non so come fare, senza di te, Severus; sei sempre stato il mio migliore amico, abbiamo sempre condiviso tutto: memorie tristi e dolci, le paure, le angoscie e le gioie che la vita ci ha riservato; ed ora tutto finisce…è la nostra fine?
Non lo voglio sapere, non la voglio vedere…
“Perché?” chiede all’improvviso la voce cristallina della donna.
Ma non vuole sentire le sue ragioni, le conosce come se fossero le proprie…
No, so cosa pensi, conosco perfettamente i tuoi pensieri, e non me lo dire, per favore, fa così male.
Così male che non puoi capire, così male che mi sento morire ogni secondo in più che te ne stai qui, muto, e aspetti. Ma cosa aspetti? La mia assoluzione o la mia condanna? Non ho il potere di dartele e tu lo sai…hai sempre fatto quel che ti chiedevo, ma solo perché eri te a decidere di farlo.Non mi sono mai illusa di avere davvero potere su di te, sulla tua mente complicata e nascosta, sui tuoi pensieri misteriosi! Sei sempre stato come uno specchio per me…mi rimandavi l’immagine che volevo vedere, ma c’è sempre stato un velo dietro la tua superficie.
“Narcissa, io…”
“Lo so. Ma perché vieni qui a dirmelo? Nonostante tu conosca la mia fedeltà e il mio amore per Lucius, vieni qui a confessarmi apertamente il tuo tradimento…”
L’uomo sorride appena, e un’ombra di dolcezza gli passa sul volto, mentre la guarda e scrolla leggermente le spalle.
“So che non glielo dirai.”
Lo so che lo sai! Lo sai come sai che ti ho sempre amato, come amo lui. Vi ho amati entrambi così tanto, e in modo così differente, da sentirmi a volte lacerata e divisa in due, come quelle nuvole laggiù, stracciate dal vento. Ed ora tu te ne vai, mi lasci qui, da sola, ed io dovrei urlare, darti del bastardo, del traditore, magari denunciarti al Signore Oscuro…e non ci riesco…non posso…
Narcissa si volta, le mani lungo i fianchi sottili, lo sguardo pieno di dolore indecifrabile, e di sconfitta.
“…Mi lasci da sola, Severus…”
“Non sei da sola, e lo sai. Hai fatto al tua scelta; questa è la mia.”
Ma Narcissa dai biondi riccioli d’oro è caparbia, e insiste:
“Sì che sono sola…sono sempre sola, senza di te…”
In un attimo, l’immota stabilità dei due è rotta: l’uomo le si avvicina d’improvviso e la stringe in un abbraccio
“Vieni via con me, Narcissa…Lascia tutto questo, e resta solo con me…” le parole gli escono dal cuore in un sussurro, ma sa già prima di formularle nel pensiero che sono solo illusioni, e che il bianco giglio che stringe tra le braccia non lo seguirà, non si farà mai portare via, perché qello è il suo posto; il posto che lei ha scelto.
Perché mi dici queste cose Severus? Non sai quanto mi uccidi, così? Non me lo dire, non parlare…
Lo so, so tutto, ma il mio posto è qui...non posso, non posso…e non voglio.
Lucenti rivoli di lacrime le solcano le guance candide, come rugiada che bagni una statua
“Addio, Severus”
“Addio, Narcissa”
L’uomo si volta e sparisce sullo sfondo del giorno che avanza.
La luce brillante del sole invernale lo inghiotte, e io resto sola.

[Modificato da galadwen 26/01/2004 19.10]

Nachan84
00lunedì 26 gennaio 2004 19:53
Mio dio... che meraviglia... E' così bella e triste, Gal...[SM=x117103] [SM=x117103] Severus e Narcissa, il loro innegabile affetto (amore... sì sì...^^), la sofferenza che da loro la consapevolezza che saranno divisi, ancora una volta e forse per sempre... Bravissima!!! Ma sai che secondo me l'ambiente Serpeverdino ti si addice benissimo??[SM=g27828] (non faccio pubblicità...[SM=x117108] )... Grazie di cuore per la dedica![SM=g27838]
fuffi
00lunedì 26 gennaio 2004 20:49
Ke bella! Davvero... sigh... commuovente...[SM=x117103][SM=x117103][SM=x117103]
fleacartasi
00mercoledì 28 gennaio 2004 21:30
bellissima come sempre Gal!!![SM=x117091] [SM=g27811] [SM=x117091] [SM=g27811]
fleacartasi
00mercoledì 28 gennaio 2004 21:31
e poi don't speak dei no doubt è una canzone che mi piace un sacco!!....anche se è triste....[SM=x117103]
°Bellatrix
00giovedì 29 gennaio 2004 14:16
[SM=g27812] Narcissa- Severus!
cmq è veramente molto bella! e anche scritta bene! compliments![SM=g27823]
[SM=g27822] -Bella-[SM=x117104]
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