Di Pietro: «Berlusconi al Quirinale? Non sarebbe un presidente di garanzia»

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silvercloud87
00mercoledì 31 dicembre 2008 14:04
E sulle intercettazioni: vanno utilizzate sempre, così si scoprono i reati
Di Pietro: «Berlusconi al Quirinale?
Non sarebbe un presidente di garanzia»

Il leader dell'Idv: già ora pensa di noi che siamo eversivi perché gli facciamo opposizione

MILANO -Berlusconi non è la persona giusta per il Quirinale perché non da sufficienti garanzie di imparzialità e di correttezza. Ne è convinto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, che rimanda al mittente l'ipotesi avanzata dal ministro Roberto Calderoli di candidare il leader della Pdl come Capo dello Stato quando terminerà il settennato di Giorgio Napolitano.

«CHE GARANZIE PUO' DARE?» - «Noi dell'Italia dei Valori - ha spiegato Di Pietro - pensiamo che il Quirinale sia quel che prevede la Costituzione, cioè un organo di garanzia. Come tale è bene che la presidenza vada sempre ad un persona che garantisca i diritti di tutti. Già adesso, pur non essendo al Quirinale, Berlusconi pensa che Di Pietro e l'Italia dei Valori sono eversivi soltanto perchè gli fanno opposizione: che garanzia può dare?».

INTERCETTAZIONI? UTILIZZARLE SEMPRE - Di Pietro ha parlato anche dell'argomento del momento, ovvero la riforma della giustizia e il disegno di legge per limitare l'uso delle intercettazioni nelle inchieste della magistratura: «Ho visto molte mie intercettazioni e dei miei familiari divulgate su tutti i giornali, anche senza avere alcuna rilevanza penale - ha rilevato l'ex pm -. È meglio, comunque, che le intercettazioni possano essere utilizzata sempre nei confronti dei delinquenti perchè altrimenti non si potrebbero mai scoprire i reati ed è meglio che l'informazione informi i cittadini». Silvio Berlusconi aveva invece detto che sarebbe disposto a lasciare il Paese se venissero intercettate «telefonate di un certo tipo». «Io non mi lamento del fatto che ciò che ho detto io o hanno detto i miei figli al telefono sia pubblicato - ha spiegato ancora Di Pietro - almeno i cittadini sanno cosa ci siamo detti, sanno che non ci siamo detti alcun fatto costituente reato ed io ho la possibilità di spiegarlo. Quale miglior democrazia di questa?».


28 dicembre 2008(ultima modifica: 29 dicembre 2008)
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