Daniela Santanchè lascia La Destra e va verso il Pdl

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il rat-man
00domenica 28 settembre 2008 14:12

Daniela Santanchè si dimette da portavoce de «La Destra», insieme con una cinquantina di dirigenti nazionali, regionali e provinciali del partito che stanno lasciando i loro incarichi in queste ore. Il segretario nazionale Francesco Storace in mattinata, riferendosi alle dichiarazioni della Santanchè sulle sue intenzioni di lasciare il partito, aveva detto: «È diventata una rubrica fissa di "Libero". Me ne vado, non me ne vado... Ha scambiato La Destra per una margherita. Faccia quello che vuole, ma ce lo faccia sapere».

«COLLABORARE CON IL PDL» - «Proprio per non far la fine de La Margherita - è la replica della Santanchè - mi dimetto da portavoce nazionale e ritiro la mia mozione che, come è noto, propone di aprire il partito a collaborazioni con il Pdl, proprio come abbiamo fatto a Trento, per le prossime elezioni, con Marco Zenati, uno dei firmatari della mia mozione». La Santanchè ritiene che «per non rimanere confinato in un'area di estremismo extra parlamentare di vago nostalgismo» il partito dovrebbe «stringere alleanza e collaborare responsabilmente con la coalizione di centrodestra» al governo. Fra i suoi obiettivi «combattere senza indulgenza ogni forma di razzismo e di violenza», «provare a recuperare alla democrazia quei giovani che ancora oggi si radunano sotto le bandiere di un sedicente e lugubre nazifascismo invece di giustificarli con argomenti più o meno ambigui» e seguire «il cammino delle riforme che l'attuale governo sta portando avanti nell'interesse del nostro Paese».

STORACE: «ERA ISOLATA» - La replica del segretario del partito Francesco Storace è perentoria: «Daniela Santanché voleva lo scioglimento de La Destra nel Pdl e di fronte a un disegno senza consenso di base, parla di avere con sé una cinquantina di dirigenti sui millecinquecento che onorano il movimento in tutta Italia e ai quali dovrebbe chiedere scusa, e si dimette da portavoce, ritira una mozione impresentabile. Altro che isolamento nostro. Era lei ad essere isolata con le sue bizzarre velleità. E’ insomma fuori dal partito che l’aveva rispettata, amata, tollerata più di ogni altro partito che ha frequentato. E sopportata. E vuole tornare da chi l’aveva scacciata in malo modo. Non parteciperà al congresso nazionale perché non c’è una federazione dove trovare il consenso per farsi eleggere delegata, è giusto che torni da chi odia le preferenze».

«SE NE PENTIRA'» - «Noi - assicura Storace - non serbiamo alcun rancore e siamo contenti di averla stimata. Sarà Daniela Santanché, piuttosto, a provare rimpianto quando si accorgerà che la politica non è solo potere. La prossima settimana riunirò il comitato politico nazionale di un partito che ha migliaia di iscritti in più rispetto allo scorso anno, consiglieri che aderiscono dai vari enti locali e da oggi meno litigiosità interna sulla nostra rotta. Ora il Pdl sa definitivamente dove trovare La Destra. Tutti se ne accorgeranno al congresso di novembre e proporrò di organizzare in coincidenza con la nostra assise nazionale la nostra prima grande manifestazione popolare. Porteremo in piazza una Destra che soffre per la gente. Fino a ieri c’era il rischio di una Destra che s’offre. Per sé stessa».




probabile che punti a farsi eleggere alle europee [SM=g27829]
XONEzZz
00domenica 28 settembre 2008 17:11
n'altra buffona


il rat-man
00domenica 28 settembre 2008 18:29
Re:
XONEzZz, 28/09/2008 17.11:

n'altra buffona






evidentemente anche a lei piace stare in orizzontale davanti a silvio [SM=x967719]
wild§live®
00domenica 28 settembre 2008 22:35
Re: Re:
il rat-man, 28/09/2008 18.29:




evidentemente anche a lei piace stare in orizzontale davanti a silvio [SM=x967719]




appena ho letto la notizia ho pensato alle sue battute anti-silvio.. tipo questa [SM=x967712]
pollicinonelbosco
00domenica 28 settembre 2008 22:55
che vi aspettavate da una che ha iniziato come valletta e ha fatto i soldi con il billionaire???
wild§live®
00lunedì 29 settembre 2008 16:29
Re:
pollicinonelbosco, 28/09/2008 22.55:

che vi aspettavate da una che ha iniziato come valletta e ha fatto i soldi con il billionaire???




ma infatti a suo tempo dissi che era la meno indicata a rappresentare quel progetto politico

ora è tornata sui binari giusti [SM=x967831]
il rat-man
00lunedì 29 settembre 2008 20:10
Re:
pollicinonelbosco, 28/09/2008 22.55:

che vi aspettavate da una che ha iniziato come valletta e ha fatto i soldi con il billionaire???




assolutamente niente. anzi per lei candidarsi con la destra è stata una vetrina di tutto rispetto visto che normalmente non l'avrebbe cagata + nessuno...silvio ormai deve badare alle ministre che ha messo al governo, più giovani della santanchè [SM=g27827]
rock 85
00lunedì 29 settembre 2008 20:37
Re: Re:
wild§live®, 29/09/2008 16.29:




ma infatti a suo tempo dissi che era la meno indicata a rappresentare quel progetto politico

ora è tornata sui binari giusti [SM=x967831]


l'abbiam sfruttata

wild§live®
00martedì 30 settembre 2008 11:49
Re: Re: Re:
rock 85, 29/09/2008 20.37:


l'abbiam sfruttata





senza offesa, ma credo sia il contrario [SM=g27827] [SM=x967835]
rock 85
00martedì 30 settembre 2008 13:25
Re: Re: Re: Re:
wild§live®, 30/09/2008 11.49:




senza offesa, ma credo sia il contrario [SM=g27827] [SM=x967835]


non è vero..
è stata uan cosa reciproca.la visibilità della santanchè ha aiutato il partito..non dimentichiamoci che lei lavora se non sbaglio nella pubblicità ed è riuscita ad ottenere diverse apparizioni sulle tv nazionali..ha parlato di mutuo sociale e temi che fino all'anno scorso erano sconosciuti ai più
quindi fra non sono d'accordo

pollicinonelbosco
00martedì 30 settembre 2008 13:34
credo che l'intenzione fosse quella che dice rock, con la santanchè si poteva avere una maggiore visibilità mediatica, pero' poi al dunque è stata lei a sfruttare la destra perchè alle elezioni non ha funzionato e la destra non ha avuto manco un parlamentare, ma lei, come personaggio, ha avuto molto risalto e questo cercava. peraltro il suo "voltafaccia" in stile luxuria puo' servire a lei personalmente ma danneggia ulteriormente l'immagine del partito.
rock 85
00martedì 30 settembre 2008 14:00
Re:
pollicinonelbosco, 30/09/2008 13.34:

credo che l'intenzione fosse quella che dice rock, con la santanchè si poteva avere una maggiore visibilità mediatica, pero' poi al dunque è stata lei a sfruttare la destra perchè alle elezioni non ha funzionato e la destra non ha avuto manco un parlamentare, ma lei, come personaggio, ha avuto molto risalto e questo cercava. peraltro il suo "voltafaccia" in stile luxuria puo' servire a lei personalmente ma danneggia ulteriormente l'immagine del partito.


lei ha sempre preso le distanze dalla maggior parte degli elettori del partito..ha sempre detto di non essere una missina o altro...è un'amica di briatore e sta bene con quel mondo..l'importante è che il partito rimanga sempre sulla stessa linea e non entri nel pdl.cosa che credo prima o poi acccadrà..cosi allora si danneggerebbe un movimento intero dando ragione a fini

rock 85
00martedì 30 settembre 2008 14:00
Re:
pollicinonelbosco, 30/09/2008 13.34:

credo che l'intenzione fosse quella che dice rock, con la santanchè si poteva avere una maggiore visibilità mediatica, pero' poi al dunque è stata lei a sfruttare la destra perchè alle elezioni non ha funzionato e la destra non ha avuto manco un parlamentare, ma lei, come personaggio, ha avuto molto risalto e questo cercava. peraltro il suo "voltafaccia" in stile luxuria puo' servire a lei personalmente ma danneggia ulteriormente l'immagine del partito.


lei ha sempre preso le distanze dalla maggior parte degli elettori del partito..ha sempre detto di non essere una missina o altro...è un'amica di briatore e sta bene con quel mondo..l'importante è che il partito rimanga sempre sulla stessa linea e non entri nel pdl.cosa che credo prima o poi acccadrà..cosi allora si danneggerebbe un movimento intero dando ragione a fini

pollicinonelbosco
00martedì 30 settembre 2008 16:53
Re: Re:
rock 85, 30/09/2008 14.00:


lei ha sempre preso le distanze dalla maggior parte degli elettori del partito..ha sempre detto di non essere una missina o altro...è un'amica di briatore e sta bene con quel mondo..l'importante è che il partito rimanga sempre sulla stessa linea e non entri nel pdl.cosa che credo prima o poi acccadrà..cosi allora si danneggerebbe un movimento intero dando ragione a fini




il punto è che la politica è prima di tutto azione. creare un partito che in 60 anni non è mai andato oltre il 3% e rimanere ancorato a quello significa precludersi eternamente la possibilità di cambiare le cose e modificare la situazione. è la politica della masturbazione, mi faccio un mio partito e sto all'opposizione con l'uno per cento (anzi non entro neppure in parlamento) per sempre.
d'altro canto non ha neppure senso il contrario, ossia entrare in un movimento (pdl) che su temi fondamentali (politica estera, società civile, economia) ha idee diversissime dalle mie perchè in quel caso incido sulla realtà ma nella maniera opposta a come vorrei. quindi è a mio avviso necessario rinnovarsi e adattare quelle che sono gli ideali passati alla situazione moderna senza continuare ad avere un partito di vecchi rincoglioniti nostalgici e basta.


rock 85
00martedì 30 settembre 2008 18:56
Re: Re: Re:
pollicinonelbosco, 30/09/2008 16.53:



il punto è che la politica è prima di tutto azione. creare un partito che in 60 anni non è mai andato oltre il 3% e rimanere ancorato a quello significa precludersi eternamente la possibilità di cambiare le cose e modificare la situazione. è la politica della masturbazione, mi faccio un mio partito e sto all'opposizione con l'uno per cento (anzi non entro neppure in parlamento) per sempre.
d'altro canto non ha neppure senso il contrario, ossia entrare in un movimento (pdl) che su temi fondamentali (politica estera, società civile, economia) ha idee diversissime dalle mie perchè in quel caso incido sulla realtà ma nella maniera opposta a come vorrei. quindi è a mio avviso necessario rinnovarsi e adattare quelle che sono gli ideali passati alla situazione moderna senza continuare ad avere un partito di vecchi rincoglioniti nostalgici e basta.




il problema è che ci dovrebbe essere un partito a metà strada..è quel ruolo spetterebbe a fini..
però lui invece si è spostato tutto verso silvio..mettendo cosi fine ad ogni possibilità di rinascita


pollicinonelbosco
00martedì 30 settembre 2008 20:30
Re: Re: Re: Re:
rock 85, 30/09/2008 18.56:


il problema è che ci dovrebbe essere un partito a metà strada..è quel ruolo spetterebbe a fini..
però lui invece si è spostato tutto verso silvio..mettendo cosi fine ad ogni possibilità di rinascita





mi sembra una visione un po' semplicistica. il problema è che la destra, sin dai tempi del fascismo, ha avuto un carattere duplice, da un lato è stata l'espressione di una forma rivoluzionario-identitaria, ossia ha preso le idee della sinistra (non a caso mussolini veniva dal partito socialista) su giustizia sociale e politicizzazione delle masse ma, a differenza dei comunisti e socialisti, le ha riviste in chiave nazionale. dall'altro lato pero' sono state sempre presenti componenti conservatrici che vedevano nel fascismo unicamente un modo di combattere il comunismo (e fondamentalmente pensavano che si sarebbero eliminati a vicenda) lasciando lo stato liberale nelle condizioni di continuare a gestire il potere nell'interesse non dello stato in quanto tale ma della borghesia. queste due visioni inconciliabili della politica (una che ha come referente le masse della nazione, l'altra che ha come referente i mercati e gli interessi delle classi ricche) è continuata ad esistere nel MIS, fino a quando, caduto il pericolo comunista e quindi l'idea di "terza via" la componente conservatrice è diventata egemone. quello che voglio dire è che fascisti e nazional alleati non sono diverse gradazioni della stessa idea ma hanno, rispetto alle cose che contano e non all'immagine esteriore, idee radicalmente inconciliabili. nonostante l'apparenza an è molto più vicina al pd che al movimentismo fascista,i veri fascisti hanno idee opposte su tutto. ti faccio alcuni esempi:
sulla politica estera il fascismo ha combattuto contro gli usa, i neofascisti sono antiamericani, an (come veltroni) ha posizioni di totale sudditanza agli stati uniti.
sull'economia, il fascismo ha nazionalizzato le grandi imprese, ha teorizzato il predominio dello stato (e quindi del popolo) sull'economia e ha combattuto le lobby che definiva "plutocrazie", fini (come veltroni) è per il libero mercato, per la globalizzazione, per il primato dell'economia sulla politica che non deve intervenire e lasciare che il mercato compia il suo percorso.
insomma non si tratta di essere un po' piu' in qua o piu' in la...sono differenze radicali!
questo discorso l'ho sempre fatto a un mio ex che da ragazzino era stato un estremista di destra e da grande era passato ad an, convinto che quello era il modo per andare al potere, non capendo che andare al potere per fare su tutto una politica opposta a quella che hai sempre teorizzato è come mandare al potere il tuo avversario, significa diventare il tuo avversario!


rock 85
00martedì 30 settembre 2008 21:16
Re: Re: Re: Re: Re:
pollicinonelbosco, 30/09/2008 20.30:



mi sembra una visione un po' semplicistica. il problema è che la destra, sin dai tempi del fascismo, ha avuto un carattere duplice, da un lato è stata l'espressione di una forma rivoluzionario-identitaria, ossia ha preso le idee della sinistra (non a caso mussolini veniva dal partito socialista) su giustizia sociale e politicizzazione delle masse ma, a differenza dei comunisti e socialisti, le ha riviste in chiave nazionale. dall'altro lato pero' sono state sempre presenti componenti conservatrici che vedevano nel fascismo unicamente un modo di combattere il comunismo (e fondamentalmente pensavano che si sarebbero eliminati a vicenda) lasciando lo stato liberale nelle condizioni di continuare a gestire il potere nell'interesse non dello stato in quanto tale ma della borghesia. queste due visioni inconciliabili della politica (una che ha come referente le masse della nazione, l'altra che ha come referente i mercati e gli interessi delle classi ricche) è continuata ad esistere nel MIS, fino a quando, caduto il pericolo comunista e quindi l'idea di "terza via" la componente conservatrice è diventata egemone. quello che voglio dire è che fascisti e nazional alleati non sono diverse gradazioni della stessa idea ma hanno, rispetto alle cose che contano e non all'immagine esteriore, idee radicalmente inconciliabili. nonostante l'apparenza an è molto più vicina al pd che al movimentismo fascista,i veri fascisti hanno idee opposte su tutto. ti faccio alcuni esempi:
sulla politica estera il fascismo ha combattuto contro gli usa, i neofascisti sono antiamericani, an (come veltroni) ha posizioni di totale sudditanza agli stati uniti.
sull'economia, il fascismo ha nazionalizzato le grandi imprese, ha teorizzato il predominio dello stato (e quindi del popolo) sull'economia e ha combattuto le lobby che definiva "plutocrazie", fini (come veltroni) è per il libero mercato, per la globalizzazione, per il primato dell'economia sulla politica che non deve intervenire e lasciare che il mercato compia il suo percorso.
insomma non si tratta di essere un po' piu' in qua o piu' in la...sono differenze radicali!
questo discorso l'ho sempre fatto a un mio ex che da ragazzino era stato un estremista di destra e da grande era passato ad an, convinto che quello era il modo per andare al potere, non capendo che andare al potere per fare su tutto una politica opposta a quella che hai sempre teorizzato è come mandare al potere il tuo avversario, significa diventare il tuo avversario!




sono d'accordo..ma intendevo dire che FINI poteva essere il futuro del partito prima di Fiuggi..quando cioè ha ereditato il tutto da Almirante,ed era là che poteva gestire la cosa in maniera migliore non distaccandosi troppo dal passato ma sfruttando le sue doti da leader per far modernizzare il movimento senza snaturarlo come poi ha fatto..
la destra italiana è cosa diversa dal fascismo mussoliniano..ma credo che nessuno dei movimenti presenti oggi nell'area estremista voglia il fascismo vero e proprio..ma credo che ci sia solo una condivisione di valori con il passato..
PATRIA FAMIGLIA su tutti
per quando riguarda l'economia, socializzazione ecc sicuramente alcuni partiti si differenziano tantissimo dal pdl,però è innegabile che certe idee per quanto belle possano essere,andrebbero cambiate e modernizzate
pollicinonelbosco
00martedì 30 settembre 2008 21:43
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
rock 85, 30/09/2008 21.16:


sono d'accordo..ma intendevo dire che FINI poteva essere il futuro del partito prima di Fiuggi..quando cioè ha ereditato il tutto da Almirante,ed era là che poteva gestire la cosa in maniera migliore non distaccandosi troppo dal passato ma sfruttando le sue doti da leader per far modernizzare il movimento senza snaturarlo come poi ha fatto..
la destra italiana è cosa diversa dal fascismo mussoliniano..ma credo che nessuno dei movimenti presenti oggi nell'area estremista voglia il fascismo vero e proprio..ma credo che ci sia solo una condivisione di valori con il passato..
PATRIA FAMIGLIA su tutti
per quando riguarda l'economia, socializzazione ecc sicuramente alcuni partiti si differenziano tantissimo dal pdl,però è innegabile che certe idee per quanto belle possano essere,andrebbero cambiate e modernizzate



io penso invece che, paradossalmente, proprio oggi ci sia lo spazio perchè questi temi divengano popolarissimi (e già lo sono). mi spiego, in italia negli utimi decenni c'è stata un' economia "sociale di mercato" ossia con la libertà economica si ma regolata dallo stato che doveva garantire la pace sociale e che tutti i cittadini stessero bene per evitare l'avvento del comunismo.
quando il comunismo è caduta il capitalismo globalizzato si è sentito le mani slegate e ha, mattone per mattone, eliminato tutti i privilegi che il popolo aveva ottenuto negli anni, il lavoro da diritto è diventato privilegio, i contratti a termine, a progetto, co-co-co co-co-de' si sono diffusi, la condizione economica delle famiglie è precipitata, sono nate nuove povertà e, con l'immigrazione selvaggia e l'impoverimento delle classi meno abbienti è cresciuta la criminalità. nei cittadini comincia a diffondersi la consapevolezza che questo modello globalizzato ha portato, per la prima volta nella storia della Nazione, i figli a stare peggio dei padri e comincia a rifiutarlo, d'altronde perso' vede che quelli che lo contestano a sinistra offrono come alternativa un'ideologia vecchia di 200 anni e che ha fallito ovunque è andata al potere, per cui pensano che non ci sia alternativa a questo stato di cose, proprio adesso quindi una "terza via" quella da sempre rivendicata dalla destra sociale è piu' che mai attuale. (e non è un caso che in europa la destra "non allineata" cresca moltissimo, vedi austria). anche a livello di politica estera dopo anni di dominio americano sull'europa vari fattori (l'indebolimento degli usa, l'unione europea che parla con una voce sola, la comparsa di nuovi attori globali) rende la possibilità di emanciparsi dal dominio americano per la prima volta una possibilità concreta. il problema è che, come avviene a sinistra, anche a destra ora che i tempi sono maturi per fare qualcosa di grande davvero non ci sono le persone, la maggior parte dei militanti sono ignoranti, non hanno alcun intuito politico e sono rinchiusi in schemi vecchi e scomparsi.


rock 85
00mercoledì 1 ottobre 2008 01:26
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pollicinonelbosco, 30/09/2008 21.43:



io penso invece che, paradossalmente, proprio oggi ci sia lo spazio perchè questi temi divengano popolarissimi (e già lo sono). mi spiego, in italia negli utimi decenni c'è stata un' economia "sociale di mercato" ossia con la libertà economica si ma regolata dallo stato che doveva garantire la pace sociale e che tutti i cittadini stessero bene per evitare l'avvento del comunismo.
quando il comunismo è caduta il capitalismo globalizzato si è sentito le mani slegate e ha, mattone per mattone, eliminato tutti i privilegi che il popolo aveva ottenuto negli anni, il lavoro da diritto è diventato privilegio, i contratti a termine, a progetto, co-co-co co-co-de' si sono diffusi, la condizione economica delle famiglie è precipitata, sono nate nuove povertà e, con l'immigrazione selvaggia e l'impoverimento delle classi meno abbienti è cresciuta la criminalità. nei cittadini comincia a diffondersi la consapevolezza che questo modello globalizzato ha portato, per la prima volta nella storia della Nazione, i figli a stare peggio dei padri e comincia a rifiutarlo, d'altronde perso' vede che quelli che lo contestano a sinistra offrono come alternativa un'ideologia vecchia di 200 anni e che ha fallito ovunque è andata al potere, per cui pensano che non ci sia alternativa a questo stato di cose, proprio adesso quindi una "terza via" quella da sempre rivendicata dalla destra sociale è piu' che mai attuale. (e non è un caso che in europa la destra "non allineata" cresca moltissimo, vedi austria). anche a livello di politica estera dopo anni di dominio americano sull'europa vari fattori (l'indebolimento degli usa, l'unione europea che parla con una voce sola, la comparsa di nuovi attori globali) rende la possibilità di emanciparsi dal dominio americano per la prima volta una possibilità concreta. il problema è che, come avviene a sinistra, anche a destra ora che i tempi sono maturi per fare qualcosa di grande davvero non ci sono le persone, la maggior parte dei militanti sono ignoranti, non hanno alcun intuito politico e sono rinchiusi in schemi vecchi e scomparsi.




è diverso..perchè in italia non si potrebbe mai e poi mai parlare di quel passato in modo da ripresentarlo sotto diverse vesti
questo perchè siamo figli di una culura che dal 48 in poi ha insegnato ai bambini che il male era solo da una parte, a credere nella resistenza e che siamo tutti figli di DIO, tutti buoni e misericordiosi...appena pronunci una parola mettono davanti la costituzione e ti fanno processare...
no no,non si può..e la destra si è dovuta adeguare ed è cambiata!!dimentichiamoci che certi partiti o idee possano arrivare a chissà quale obbiettivo..per noi qui in italia non c'è speranza..e mai ce ne sarà
la società è cambiata ma certe "abitudini"no...
l'immigrazione ci distrugge?SIAMO NOI I RAZZISTI E FASCISTI
l'economia non gira?colpa solo nostra non dei cinesi per esempio che distruggono il mercato(tra le tante cose)
crediamo nella patria?non esiste più..il mondo e'uno senza nessuna distinzione fatta dalla terra

QUESTA E'L'ITALIA DI OGGI
QUESTA SARA' l'ITALIA DI DOMANI


pollicinonelbosco
00mercoledì 1 ottobre 2008 09:58
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
rock 85, 01/10/2008 1.26:


è diverso..perchè in italia non si potrebbe mai e poi mai parlare di quel passato in modo da ripresentarlo sotto diverse vesti
questo perchè siamo figli di una culura che dal 48 in poi ha insegnato ai bambini che il male era solo da una parte, a credere nella resistenza e che siamo tutti figli di DIO, tutti buoni e misericordiosi...appena pronunci una parola mettono davanti la costituzione e ti fanno processare...
no no,non si può..e la destra si è dovuta adeguare ed è cambiata!!dimentichiamoci che certi partiti o idee possano arrivare a chissà quale obbiettivo..per noi qui in italia non c'è speranza..e mai ce ne sarà
la società è cambiata ma certe "abitudini"no...
l'immigrazione ci distrugge?SIAMO NOI I RAZZISTI E FASCISTI
l'economia non gira?colpa solo nostra non dei cinesi per esempio che distruggono il mercato(tra le tante cose)
crediamo nella patria?non esiste più..il mondo e'uno senza nessuna distinzione fatta dalla terra

QUESTA E'L'ITALIA DI OGGI
QUESTA SARA' l'ITALIA DI DOMANI






mi permetto di darti due consigli:
primo, dovresti essere meno pessimista,la situazione non è così nera come la descrivi. è vero che dopo la fine della guerra c'è stato sul fascismo un giudizio "a caldo" come male assoluto, ma piu' passano gli anni e più il giudizio si storicizza,diventa sfaccettato e si diversifica. oggi anche importanti esponenti politici dicono senza problemi sul fascismo cose che 30 anni fa gli sarebbero costate la cariera e forse la libertà. ieri, a una manifestazione antifascista che si teneva sotto casa mia c'erano realmente 4 gatti di cui 3 e mezzo erano letteralmente bambini di 14/15 anni che, probabilmente, tra 10 anni avranno un'idea completamente diversa sulla politica.
quelli che vedono ancora il pericolo fascista, quelli che pensano che il fascismo fosse stato il male assoluto, quelli che sono convinti che uno di destra sia un pericoloso nemico da eliminare sono ormai una specie in estinzione, dei brontosauri che sopravvivono in riserve protette fuori dal mondo e dalla storia, quindi questo vittimismo da parte tua è tutto sommato ingiustificato.
il secondo, ben piu' importante, è quello di non restare ancorato a forumle, slogan, e schemi superati. riproporre il fascismo cosi' com'era sarebbe oltre che impossibili inutile e sbagliato, nella storia nulla mai si ripete uguale a se stesso, avere invece dei valori identitari e sociali (che sono alla base del fascismo) e declinarli in modo moderno così che sia possibile portarli nella società è invece qualcosa di fattibile e importante per tutti quelli che in quei valori (e non nell'esteriorità delle forme o nell'apparenza dei simboli) si identificano.




wild§live®
00mercoledì 1 ottobre 2008 11:28
ha ragione pollicino in tutto e per tutto [SM=g27811] arricchisco un po' i concetti ma sostanzialmente sono d'accordo al 99%

ripercorriamo la storia

FASCIMO: nasce a vocazione sociale. Infatti nasce a forti connotati laici e rivoluzionari. Non a caso uno dei primi motti era "cloro al clero" [SM=g27827] Le differenze col comunismo erano sostanzialmente due, la prima di carattere economico ossia che l'economia pianificata poteva andare di pari passo con la libera impresa; la seconda di carattere sociale e cioè che il comunismo aveva una visione internazionale mentre il fascismo nazionale. In sostanza, al concetto di "individuo" si sostituiva il concetto di "nazione". Col tempo, anche per una mera questione di conservazione del potere, ci furono forti influenze clericali. In sostanza, la cultura di destra più comune è questo muscuglio clerical-socialista-liberista che contraddistingue il fascismo.

successivamente però ci sono state contaminazioni


MSI: ha sostanzialmente due grosse frange, fascisti e monarchici. Pochi sanno che i monarchici erano in buona quantità nel partito. per esempio Lauro era monarchico, e Fisichella che qualche anno fa andò via da AN dopo averla fondata è un ex monarchico. La figura del monarchico viene sempre sottovalutata, anche perchè i missini "duri e puri" si sporcavano la faccia (sappiamo come) mentre i monarchici tramavano nell'ombra. Sostanzialmente sono quelli che ora definiremo estremamente conservatori.

Da questo punto di vista, l'MSI è piu l'espressione del franchismo, dove franco diede praticamente carta bianca ai nobili spagnoli e l'opus dei.

SVOLTA DI FIUGGI: in quella svolta, si ponevano le basi per una nuova destra. Dove necessariamente ha vinto quella monarchica, gli ex missini sono diventati conservatori, e si è buttato tutto il lavoro fatto.


esisteva un'altra possibilità? Per me si. Secondo me i francesi sono gli unici che hanno portato avanti un concetto modernizzato di destra, basti pensare che riescono ad avere un concetto di nazione molto più elevato di noi nonostante abbiano una popolazione più nera che bianca, hanno una forte componente sociale nell'economia eppure riescono ad imporsi anche sul mercato. Ovviamente sarkozy non fa testo.

ps. riprendo il concetto che la popolazione francese è mista, per far capire come l'MSI fosse già al suo interno contraddittorio. Per il fascismo l'integrazione era un dato di fatto (cito sempre la canzone faccetta nera che è un documento inoppugnabile) mentre la paura del diverso e lo schernirlo sono concetti puramente nobiliari/monarchic/conservatori




la santachè in questi concetti non fa proprio testo [SM=x967719] [SM=x967719] [SM=x967719]
pollicinonelbosco
00mercoledì 1 ottobre 2008 12:54
Re:
wild§live®, 01/10/2008 11.28:

ha ragione pollicino in tutto e per tutto [SM=g27811] arricchisco un po' i concetti ma sostanzialmente sono d'accordo al 99%

ripercorriamo la storia

FASCIMO: nasce a vocazione sociale. Infatti nasce a forti connotati laici e rivoluzionari. Non a caso uno dei primi motti era "cloro al clero" [SM=g27827] Le differenze col comunismo erano sostanzialmente due, la prima di carattere economico ossia che l'economia pianificata poteva andare di pari passo con la libera impresa; la seconda di carattere sociale e cioè che il comunismo aveva una visione internazionale mentre il fascismo nazionale. In sostanza, al concetto di "individuo" si sostituiva il concetto di "nazione". Col tempo, anche per una mera questione di conservazione del potere, ci furono forti influenze clericali. In sostanza, la cultura di destra più comune è questo muscuglio clerical-socialista-liberista che contraddistingue il fascismo.

successivamente però ci sono state contaminazioni


MSI: ha sostanzialmente due grosse frange, fascisti e monarchici. Pochi sanno che i monarchici erano in buona quantità nel partito. per esempio Lauro era monarchico, e Fisichella che qualche anno fa andò via da AN dopo averla fondata è un ex monarchico. La figura del monarchico viene sempre sottovalutata, anche perchè i missini "duri e puri" si sporcavano la faccia (sappiamo come) mentre i monarchici tramavano nell'ombra. Sostanzialmente sono quelli che ora definiremo estremamente conservatori.

Da questo punto di vista, l'MSI è piu l'espressione del franchismo, dove franco diede praticamente carta bianca ai nobili spagnoli e l'opus dei.

SVOLTA DI FIUGGI: in quella svolta, si ponevano le basi per una nuova destra. Dove necessariamente ha vinto quella monarchica, gli ex missini sono diventati conservatori, e si è buttato tutto il lavoro fatto.


esisteva un'altra possibilità? Per me si. Secondo me i francesi sono gli unici che hanno portato avanti un concetto modernizzato di destra, basti pensare che riescono ad avere un concetto di nazione molto più elevato di noi nonostante abbiano una popolazione più nera che bianca, hanno una forte componente sociale nell'economia eppure riescono ad imporsi anche sul mercato. Ovviamente sarkozy non fa testo.

ps. riprendo il concetto che la popolazione francese è mista, per far capire come l'MSI fosse già al suo interno contraddittorio. Per il fascismo l'integrazione era un dato di fatto (cito sempre la canzone faccetta nera che è un documento inoppugnabile) mentre la paura del diverso e lo schernirlo sono concetti puramente nobiliari/monarchic/conservatori




la santachè in questi concetti non fa proprio testo [SM=x967719] [SM=x967719] [SM=x967719]





ottima sintesi. solo una piccola precisazione, da un punto di vista ideologico il fascismo non sostituiva l'individuo con la nazione, non era questo a differenziarlo dal comunismo. i liberali consideravano l'individuo come chiave della politica, i comunisti consideravano il proletariato (in visione internazionalizzata) come il fulcro dei cambiamenti, quindi il fascismo sostituisce il proletariato mondialista con il popolo nazionale. penso che intendessi dire questo.
condivido pienamente anche quello che dici su fascismo e razzismo. il fascismo si rifaceva esplicitamente all'impero romano e, nell'impero romano, era l'adesione all'idea e la fedeltà a roma che contava, non certo l'etnia, e ci sono stati imperatori di ogni parte dell'impero.
in una fase della sua storia il fascismo si inventò una teoria della razza ma solo in funzione dell'alleanza con i tedeschi e senza alcuna vera adesione ideologica.
oggi purtroppo chi contesta lo status quo da destra molto spesso è l'erede di quei monarchini di cui parlavi e vorrebbe un mondo in cui la religione, il censo e lo stato sociale siano i valori più importanti, proprio l'opposto della rivoluzione fascista, laica nazionalista e antiborghese.

unforgiven
00mercoledì 1 ottobre 2008 13:10
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pollicinonelbosco, 01/10/2008 9.58:




mi permetto di darti due consigli:
primo, dovresti essere meno pessimista,la situazione non è così nera come la descrivi. è vero che dopo la fine della guerra c'è stato sul fascismo un giudizio "a caldo" come male assoluto, ma piu' passano gli anni e più il giudizio si storicizza,diventa sfaccettato e si diversifica. oggi anche importanti esponenti politici dicono senza problemi sul fascismo cose che 30 anni fa gli sarebbero costate la cariera e forse la libertà. ieri, a una manifestazione antifascista che si teneva sotto casa mia c'erano realmente 4 gatti di cui 3 e mezzo erano letteralmente bambini di 14/15 anni che, probabilmente, tra 10 anni avranno un'idea completamente diversa sulla politica.
quelli che vedono ancora il pericolo fascista, quelli che pensano che il fascismo fosse stato il male assoluto, quelli che sono convinti che uno di destra sia un pericoloso nemico da eliminare sono ormai una specie in estinzione, dei brontosauri che sopravvivono in riserve protette fuori dal mondo e dalla storia, quindi questo vittimismo da parte tua è tutto sommato ingiustificato.
il secondo, ben piu' importante, è quello di non restare ancorato a forumle, slogan, e schemi superati. riproporre il fascismo cosi' com'era sarebbe oltre che impossibili inutile e sbagliato, nella storia nulla mai si ripete uguale a se stesso, avere invece dei valori identitari e sociali (che sono alla base del fascismo) e declinarli in modo moderno così che sia possibile portarli nella società è invece qualcosa di fattibile e importante per tutti quelli che in quei valori (e non nell'esteriorità delle forme o nell'apparenza dei simboli) si identificano.





Io penso che in politica ognuno porti le proprie idee e creda in certi valori,che vanno rispettati anche perchè nel corso della storia ci sono stati successi e fallimenti sia della destra che della sinistra.
I fascisti credono nel nazionalismo?
Non condivido questa posizione ma non penso sia il male assoluto.
Quando però nazionalismo vuol dire:dittatura, leggi razziali,colonialismo e alleanza coi nazisti allora i mezzi con cui si vuole raggiungere quel fine diventano il male assoluto.
Una destra moderna per me è una destra che crede nei propri valori ma che dovrebbe prendere le distanze dall'epoca più buia della nostra storia.
Ovviamente chi lo fa in modo opportunistico tipo Fini,non fa testo.
Ciò che mi lascia perplesso dei fascisti è che sono legati ancora al duce e pensano che la guerra non sia stata vinta dalla parte giusta.
Non oso immaginare cosa sarebbe il mondo oggi se Hitler e Mussolini avessero vinto la guerra.
Su questo tema trovo che i fascisti diano risposte confuse,non riesco a capire se sono a favore della dittatura e, se non lo sono, in che modo l'Italia avrebbe potuto uscirne in caso di una eventuale vittoria della loro parte.
Giusto per essere chiari per me il male assoluto è rappresentato da tutti i totalitarismi sia di destra che di sinistra.







rock 85
00mercoledì 1 ottobre 2008 13:48
Re:
wild§live®, 01/10/2008 11.28:

ha ragione pollicino in tutto e per tutto [SM=g27811] arricchisco un po' i concetti ma sostanzialmente sono d'accordo al 99%

ripercorriamo la storia

FASCIMO: nasce a vocazione sociale. Infatti nasce a forti connotati laici e rivoluzionari. Non a caso uno dei primi motti era "cloro al clero" [SM=g27827] Le differenze col comunismo erano sostanzialmente due, la prima di carattere economico ossia che l'economia pianificata poteva andare di pari passo con la libera impresa; la seconda di carattere sociale e cioè che il comunismo aveva una visione internazionale mentre il fascismo nazionale. In sostanza, al concetto di "individuo" si sostituiva il concetto di "nazione". Col tempo, anche per una mera questione di conservazione del potere, ci furono forti influenze clericali. In sostanza, la cultura di destra più comune è questo muscuglio clerical-socialista-liberista che contraddistingue il fascismo.

successivamente però ci sono state contaminazioni


MSI: ha sostanzialmente due grosse frange, fascisti e monarchici. Pochi sanno che i monarchici erano in buona quantità nel partito. per esempio Lauro era monarchico, e Fisichella che qualche anno fa andò via da AN dopo averla fondata è un ex monarchico. La figura del monarchico viene sempre sottovalutata, anche perchè i missini "duri e puri" si sporcavano la faccia (sappiamo come) mentre i monarchici tramavano nell'ombra. Sostanzialmente sono quelli che ora definiremo estremamente conservatori.

Da questo punto di vista, l'MSI è piu l'espressione del franchismo, dove franco diede praticamente carta bianca ai nobili spagnoli e l'opus dei.

SVOLTA DI FIUGGI: in quella svolta, si ponevano le basi per una nuova destra. Dove necessariamente ha vinto quella monarchica, gli ex missini sono diventati conservatori, e si è buttato tutto il lavoro fatto.


esisteva un'altra possibilità? Per me si. Secondo me i francesi sono gli unici che hanno portato avanti un concetto modernizzato di destra, basti pensare che riescono ad avere un concetto di nazione molto più elevato di noi nonostante abbiano una popolazione più nera che bianca, hanno una forte componente sociale nell'economia eppure riescono ad imporsi anche sul mercato. Ovviamente sarkozy non fa testo.

ps. riprendo il concetto che la popolazione francese è mista, per far capire come l'MSI fosse già al suo interno contraddittorio. Per il fascismo l'integrazione era un dato di fatto (cito sempre la canzone faccetta nera che è un documento inoppugnabile) mentre la paura del diverso e lo schernirlo sono concetti puramente nobiliari/monarchic/conservatori




la santachè in questi concetti non fa proprio testo [SM=x967719] [SM=x967719] [SM=x967719]



si poteva gestire la cosa in maniera diversa senza pensare solo alle poltrone come in Italia spesso si fà
la tua analisi è perfetta però c'è da dire una cosa fondamentale..il fascismo cmq sia aveva un grosso limite...dipendeva solo dal Duce..questo penso che sia stato il motivo per cui anche i partiti nati dalle sue ceneri non siano mai riusciti a dar quel qualcosa in più per far rinascere un sentimento svanito ormai da troppo tempo
il Duce era tutto...nel bene e nel male...i leader dei partiti neo fascisti erano sicuramente persone nate in tempi diversi ma non avevano queol carisma unico solo di Mussolini e quindi non sono stati in grado di far sentire la "massa" unita
paradossalmente,all'interno della sfera della destra italiana,in 50anni l'unico che sia riuscito a essere un "capo" è stato silvio berlusocni..ma purtropo ha idee diverse
pollicinonelbosco
00mercoledì 1 ottobre 2008 13:48
penso che, almeno in questo forum,la democrazia sia considerata un valore e quindi condannare la dittatura o le leggi raziali è inevitabile. però una dittatura è un mezzo (esattamente come un sistema democratico) per raggiungere uno scopo politico, ovvero a prescindere se si usino mezzi democratici o dittatoriali per raggiungerlo bisogna vedere soprattutto che tipo di società si vuole creare.
io non condanno il fascismo nei suoi fini (non Fini, non gianfranco [SM=x967717] ) perchè credo abbia puntato (in parte riuscendoci in parte no per via delle contraddizioni di cui parlavamo wild ed io)a creare una società più moderna, più laica, più equa e piu' identitaria. tutte cose di cui a mio avviso ora c'è piu' bisogno che mai. condanno invece i mezzi usati (la dittatura la guerra etc) e sopratutto le influenze reazionarie, monarchiche, classiste e oscurantiste che sin dall'inizio si sono insinuate nel movimento fascista in palese contrasto con i suoi ideali rivoluzionari.
infine sulla violenza e la dittatura c'è da dire una cosa, che non la giustifica di sicuro ma la colloca nel suo esatto contesto storico, al tempo in cui mussolini prese il potere il partito comunista era fortissimo e i vari partiti democratici erano in via di estinzione. se il comunismo avesse preso il potere avrebbe istaurato anche lui una dittatura (e lo diceva chiaramente). parliamo quindi di un epoca in cui il valore della democrazia e il rispetto di chi la pensa diversamente non era assolutamente diffuso come oggi. giudicare quella dittatura dimenticando il clima di "chi arriva prima fa il dittatore" dell'epoca è a mio avviso sbagliato.
rock 85
00mercoledì 1 ottobre 2008 13:52
Re:
pollicinonelbosco, 01/10/2008 13.48:

penso che, almeno in questo forum,la democrazia sia considerata un valore e quindi condannare la dittatura o le leggi raziali è inevitabile. però una dittatura è un mezzo (esattamente come un sistema democratico) per raggiungere uno scopo politico, ovvero a prescindere se si usino mezzi democratici o dittatoriali per raggiungerlo bisogna vedere soprattutto che tipo di società si vuole creare.
io non condanno il fascismo nei suoi fini (non Fini, non gianfranco [SM=x967717] ) perchè credo abbia puntato (in parte riuscendoci in parte no per via delle contraddizioni di cui parlavamo wild ed io)a creare una società più moderna, più laica, più equa e piu' identitaria. tutte cose di cui a mio avviso ora c'è piu' bisogno che mai. condanno invece i mezzi usati (la dittatura la guerra etc) e sopratutto le influenze reazionarie, monarchiche, classiste e oscurantiste che sin dall'inizio si sono insinuate nel movimento fascista in palese contrasto con i suoi ideali rivoluzionari.
infine sulla violenza e la dittatura c'è da dire una cosa, che non la giustifica di sicuro ma la colloca nel suo esatto contesto storico, al tempo in cui mussolini prese il potere il partito comunista era fortissimo e i vari partiti democratici erano in via di estinzione. se il comunismo avesse preso il potere avrebbe istaurato anche lui una dittatura (e lo diceva chiaramente). parliamo quindi di un epoca in cui il valore della democrazia e il rispetto di chi la pensa diversamente non era assolutamente diffuso come oggi. giudicare quella dittatura dimenticando il clima di "chi arriva prima fa il dittatore" dell'epoca è a mio avviso sbagliato.


esatto..la gente guarda i fatti del passato come se stessero accadendo oggi
è normale che la dittatura nel 2008 è improponibile..ma 80anni fà la situazione era leggermente diversa...
non credo che Mussolini si sia trovato di fronte un Italia come quella di Prodi o Silvio...
unforgiven
00mercoledì 1 ottobre 2008 20:23
Re:
pollicinonelbosco, 01/10/2008 13.48:

penso che, almeno in questo forum,la democrazia sia considerata un valore e quindi condannare la dittatura o le leggi raziali è inevitabile. però una dittatura è un mezzo (esattamente come un sistema democratico) per raggiungere uno scopo politico, ovvero a prescindere se si usino mezzi democratici o dittatoriali per raggiungerlo bisogna vedere soprattutto che tipo di società si vuole creare.
io non condanno il fascismo nei suoi fini (non Fini, non gianfranco [SM=x967717] ) perchè credo abbia puntato (in parte riuscendoci in parte no per via delle contraddizioni di cui parlavamo wild ed io)a creare una società più moderna, più laica, più equa e piu' identitaria. tutte cose di cui a mio avviso ora c'è piu' bisogno che mai. condanno invece i mezzi usati (la dittatura la guerra etc) e sopratutto le influenze reazionarie, monarchiche, classiste e oscurantiste che sin dall'inizio si sono insinuate nel movimento fascista in palese contrasto con i suoi ideali rivoluzionari.

infine sulla violenza e la dittatura c'è da dire una cosa, che non la giustifica di sicuro ma la colloca nel suo esatto contesto storico, al tempo in cui mussolini prese il potere il partito comunista era fortissimo e i vari partiti democratici erano in via di estinzione. se il comunismo avesse preso il potere avrebbe istaurato anche lui una dittatura (e lo diceva chiaramente). parliamo quindi di un epoca in cui il valore della democrazia e il rispetto di chi la pensa diversamente non era assolutamente diffuso come oggi. giudicare quella dittatura dimenticando il clima di "chi arriva prima fa il dittatore" dell'epoca è a mio avviso sbagliato.



Su questo sono d'accordo e anche io penso che se i comunisti avessero preso il potere al posto del duce avrebbero instaurato la dittatura e che la dittatura fascista vada inquadrata in quel contesto.
Ciò che contesto ai fascisti è il fatto che ancora oggi sono schierati dalla parte di chi la guerra l'ha persa.
A prescindere dalle idee politiche il dato di fatto è che la guerra ha sancito la vittoria della democrazia sulla dittatura e chi pensa che chi ha perso la guerra avrebbe dovuto vincerla, non può considerare la democrazia un valore assoluto, piuttosto pensa ancora oggi che per mettere in atto le idee politiche in cui crede si possa sacrificare la libertà di ogni individuo.
Personalmente preferisco essere governato da chi la pensa in maniera opposta alla mia se questo è eletto democraticamente,piuttosto che essere governato da chi attua idee politiche in cui credo ma a scapito della libertà mia e di chi non la pensa come me.



pollicinonelbosco
00mercoledì 1 ottobre 2008 21:49
Re: Re:
unforgiven, 01/10/2008 20.23:



Su questo sono d'accordo e anche io penso che se i comunisti avessero preso il potere al posto del duce avrebbero instaurato la dittatura e che la dittatura fascista vada inquadrata in quel contesto.
Ciò che contesto ai fascisti è il fatto che ancora oggi sono schierati dalla parte di chi la guerra l'ha persa.
A prescindere dalle idee politiche il dato di fatto è che la guerra ha sancito la vittoria della democrazia sulla dittatura e chi pensa che chi ha perso la guerra avrebbe dovuto vincerla, non può considerare la democrazia un valore assoluto, piuttosto pensa ancora oggi che per mettere in atto le idee politiche in cui crede si possa sacrificare la libertà di ogni individuo.
Personalmente preferisco essere governato da chi la pensa in maniera opposta alla mia se questo è eletto democraticamente,piuttosto che essere governato da chi attua idee politiche in cui credo ma a scapito della libertà mia e di chi non la pensa come me.






sottoscrivo pienamente che preferisco vivere in una democrazia dove comandano gli altri che in una dittatura dove comanda la mia parte, però penso che la guerra non sia stata tra dittature e democrazie, il fatto che germania a italia fossere regimi "gemelli" non ha influito granchè sulle alleanze. più propriamente si dovrebbe dire che esisteva un club di grandi potenze coloniali inghilterra francia olanda etc che avevano assunto una posizione dominante nell'aprovigionamento delle materie prime e vedevano molto poco bene che germania e italia, le nuove arrivate, aspirassero loro stesse al ruolo di potenza. hitler avrebbe voluto tanto allearsi con gli inglesi, e mussolini non gli avrebbe mai fatto guerra, ma se i due paesi volevano entrare nel club delle grandi potenze e non accontentarsi di essere paesi minori dovevano vedersela con chi, anche fisicamente (vedi stretto di gibilterra) gli bloccava la strada. (se vedete che non scrivo piu' non preoccupatevi significa che mi hanno arrestato per revisionismo! [SM=x967717] )


rock 85
00mercoledì 1 ottobre 2008 23:11
Re: Re: Re:
pollicinonelbosco, 01/10/2008 21.49:



sottoscrivo pienamente che preferisco vivere in una democrazia dove comandano gli altri che in una dittatura dove comanda la mia parte, però penso che la guerra non sia stata tra dittature e democrazie, il fatto che germania a italia fossere regimi "gemelli" non ha influito granchè sulle alleanze. più propriamente si dovrebbe dire che esisteva un club di grandi potenze coloniali inghilterra francia olanda etc che avevano assunto una posizione dominante nell'aprovigionamento delle materie prime e vedevano molto poco bene che germania e italia, le nuove arrivate, aspirassero loro stesse al ruolo di potenza. hitler avrebbe voluto tanto allearsi con gli inglesi, e mussolini non gli avrebbe mai fatto guerra, ma se i due paesi volevano entrare nel club delle grandi potenze e non accontentarsi di essere paesi minori dovevano vedersela con chi, anche fisicamente (vedi stretto di gibilterra) gli bloccava la strada. (se vedete che non scrivo piu' non preoccupatevi significa che mi hanno arrestato per revisionismo! [SM=x967717] )




unfo ma la russia da chi era governata ai tempi?
e non partecipò? [SM=x967762]
unforgiven
00mercoledì 1 ottobre 2008 23:51
Re: Re: Re:
pollicinonelbosco, 01/10/2008 21.49:



sottoscrivo pienamente che preferisco vivere in una democrazia dove comandano gli altri che in una dittatura dove comanda la mia parte, però penso che la guerra non sia stata tra dittature e democrazie, il fatto che germania a italia fossere regimi "gemelli" non ha influito granchè sulle alleanze. più propriamente si dovrebbe dire che esisteva un club di grandi potenze coloniali inghilterra francia olanda etc che avevano assunto una posizione dominante nell'aprovigionamento delle materie prime e vedevano molto poco bene che germania e italia, le nuove arrivate, aspirassero loro stesse al ruolo di potenza. hitler avrebbe voluto tanto allearsi con gli inglesi, e mussolini non gli avrebbe mai fatto guerra, ma se i due paesi volevano entrare nel club delle grandi potenze e non accontentarsi di essere paesi minori dovevano vedersela con chi, anche fisicamente (vedi stretto di gibilterra) gli bloccava la strada. (se vedete che non scrivo piu' non preoccupatevi significa che mi hanno arrestato per revisionismo! [SM=x967717] )






Ma per caso hai letto in qualche mio post che è stata una guerra tra dittature e democrazie o che tutto ciò abbia influito sulle alleanze? [SM=g27827]
Ho semplicemente sottolineato un dato di fatto: la guerra ha determinato un passaggio dell'Italia dalla dittatura alla democrazia,penso sia incontrovertibile. [SM=x967739]
Qualche settimana fa c'era Storace a Matrix,Mentana a un certo punto ha detto "penso siamo tutti d'accordo sul fatto che nel '45 abbia vinto la parte giusta",Storace ha sbarrato gli occhi è diventato paonazzo e ha sviato il discorso dicendo che ci sarebbe molto da discutere.
Cinque minuti prima aveva detto di essere sempre e comunque a favore della democrazia.
Io ci vedo una contraddizione,magari sbaglio [SM=g27827]




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