CORRIERE DEL TICINO DEL 30.11.2006.
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SARÒ UN VISIONARIO: ECCO I NOMI DEI GIOVANI DA FAR GIOCARE SUBITO
RENATO CARETTONI.
L’altra settimana, quella dei derby di Chiasso, ci ha dato molte indicazioni sullo stato di salute delle squadre ticinesi. Il Vacallo ha perso i due derby ma rimane secondo me la squadra più accreditata per raggiungere l’obbiettivo prefissato a inizio stagione, la promozione. È vero che hanno perso in casa contro Massagno, ma è anche vero che venivano dall’impegno settimanale dispendioso contro i Tigers ed è soprattutto vero che stanno rinforzandosi in modo esponenziale infoltendo la rosa di giocatori di valore: per intanto è arrivato Slaven Smiljanic, vincitore di titoli nazionali a Boncourt e poi giocando bene a Friburgo prima di approdare a Neuchâtel all’inizio della presente stagione: certamente un lusso per la serie B. Se consideriamo che anche altri giocatori attualmente a Vacallo (come Pastore, Raga e Molteni) sono pure un lusso per la B e che sembra sia in arrivo anche l’ex Tigers Basaric (2.10) che sarà un super-lusso, ne deduciamo che sarà un’impresa titanica per ogni altra squadra di B tener testa a Vacallo in una singola partita e un’impresa impossibile batterlo in una serie di playoffs, a meno che anche le avversarie ingaggino una corsa al rinforzo che comunque non è per niente facile.
Deduciamo anche che Vacallo, già così com’è adesso, assieme a Massagno e Neuchâtel (anche senza Smiljanic) sono squadre con roster e potenziale tecnico da serie A e non da ultime posizioni. Peccato (o per fortuna?) che verrà promossa una sola squadra, altrimenti le probabilità di avere tre ticinesi in serie A sarebbero altissime.
Eppure i giovani non vengono schierati se non con il contagocce, sia a Vacallo, che a Lugano e Massagno. Non voglio criticare nessuno, perché le squadre vincenti non si debbono criticare: ci saranno certamente delle ragioni, ma alla fine se i giovani non giocano significa che quelli che giocano sono migliori di loro, altrimenti sarebbe autolesionismo. Oppure significa che chi vi scrive è un visionario in quanto continua a dire e a scrivere che ci sono diversi giovani che potrebbero tenere il campo in serie A e constatiamo che non vengono schierati, se non con la squadra avanti di 30 punti e a pochissimi secondi dalla fine della partita.
Avevo promesso i nomi e ora è giunto il momento di scriverli in quanto sono stato da più parti sollecitato a farlo: tralascio quelli di più di 20 anni perché io non li considero oramai più giovani (e ce ne sono diversi) ed ecco una lista di quelli che per me dovrebbero già essere fissi nei roster delle nostre squadre maggiori e che invece non lo sono ancora o se lo sono non vedono il campo. Iniziando dal Lugano vediamo effettivamente che Luka Boskovic (19 anni) e Peter Ishiodu (15) non sono forse ancora pronti in quanto il primo è approdato tardi a questi livelli e il secondo è forse troppo giovane. Passiamo a Vacallo dove abbiamo Westher Molteni (1987) che è l’unico che gioca di tutti questi giovani e ci mancherebbe altro, poi abbiamo Massimo Majocchi (’86) che giocava l’anno scorso e due anni fa e che ora se ne sta seduto in panchina, Stefano Vecchiato (’87) e Lorenzo Pini (’87) che non giocano mai ma sono veramente bravi e anche, dalle giovanili, Vasco Ponti (’90), più che promettente. Il giro delle squadre maggiori finisce a Massagno dove c’è un Patriot Cufaj (’87) che meriterebbe molti minuti in campo, e che invece è sempre in panchina o fuori rosa, e Nemanja Stojanovic (’89) che deve lavorare e migliorare moltissimo soprattutto a livello di scelte tattiche in campo ma che comunque ha il talento per avere qualche spazio in più. Ce ne sono altri, almeno 4 o 5, in giro per le squadre minori che già ora dovrebbero far parte delle squadre maggiori e giocare: niente nomi per intanto ma assicuro di non dire fesserie.
Quali sono le conclusioni? Che avremmo il materiale non per tre squadre in A ma addirittura per quattro! Ma le strutture? E poi, quale A se questi non giocano nemmeno in B? Allora ha forse ragione chi mi accusa di vedere talenti dappertutto e che in 10 anni ne è emerso solo uno, Dusan Mladjan che è anche l’unico che, grazie certamente alle sue grandi qualità ma anche grazie alle note vicissitudini del Lugano di 4 anni fa, poté esordire in A a 16 anni. Sono convinto che se si facessero giocare altri giovani a questa età, si affermerebbero come Dusan: ricordiamoci che siamo in Svizzera e non in Eurolega o in NBA!
Ma ora prepariamoci a goderci il big-match di sabato all’ Elvetico dove i Tigers ricevono la forza numero uno del basket svizzero: quel Friburgo che, forte del ritorno di Mrazek e degli arrivi pesanti di Quidome e di Vogt, si presenta come team imbattibile ma che è reduce dalla sconfitta contro il sorprendente Birsfelden, che due settimane fa le prese all’ Elvetico dai campioni in carica. Un derby nazionale che è la grande classica del basket svizzero, l’unica vera sfida tradizionale che merita sempre una cornice di pubblico adeguata.
RENATO CARETTONI
© Corriere del Ticino
PS.: IL BRAVO RENATO, FORSE NON E' AL CORRENTE CHE LORENZO
PINI HA GIA' PIEGATO LA SUA TENDA.
www.vacallobasketforum.tk
Modificato da !maro! 29/03/2007 16.01