Cha cos'è l'Amore?

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soffio68
00martedì 17 febbraio 2004 22:50
Quando l’Amore vi fa cenno,seguitelo,benché le sue strade siano aspre e sconnesse.E quando le sue ali vi avvolgono,abbandonatevi a lui,benché la spada che nasconde tra le penne possa ferirv:e quando vi parla, credetegli, Anche se la sua voce può mandare in frantumi i vostri sogni come il vento del nord lascia spoglio il giardino.
Perché come l’amore vi incontra così vi crocefigge. E come per voi è maturazione,così è anche potatura. E come ascende alla vostra cima e accarezza i rami più teneri che fremono al sole. Così discenderà alle vostre radici che scuoterà dove si aggrappano con più forza alla terra. Come fastelli di grano,vi raccoglierà. Vi batterà per denudarvi. Vi passerà al crivello per liberarvi dalla pula. Vi macinerà fino a farvi farina. Vi impasterà fino a rendervi plasmabili….
Tutto questo farà in voi l’amore, affinché conosciate i segreti del cuore, e in quella conoscenza diventiate un frammento del cuore della Vita. Ma se avete paura, e cercherete soltanto la pace dell’amore e del piacere dell’amore.Allora è meglio che copriate le vostre nudità,e passiate lontano dall’aia dell’amore, Nel mondo senza stagioni dove potrete ridere, ma non tutto il vostro riso, e piangere, ma non tutto il vostro pianto……..
L’Amore non da nulla all’infuori di sé, né prende nulla se non da se stesso. L’Amore non possiede né vuol essere posseduto,Perché l’Amore basta all’Amore.
E non crediate di guidare il corso dell’Amore,poiché l’Amore, se vi trova degni, guiderà lui il vostro corso.
L’Amore non desidera che il proprio compimento.
Ma se amate e quindi avete desideri, i vostri desideri siano questi: Sciogliersi e farsi simili a un ruscello che scorra e canti alla notte la sua melodia. Conoscere il martirio della propria tenerezza. Essere feriti dal vostro proprio intendere l’Amore. E sanguinare di buon grado, gioiosamente. Svegliarsi all’Alba con un cuore alato e dire grazie a un nuovo giorno d’Amore; Riposare nell’ora meridiana e meditare sull’estasi amorosa; Tornare a casa con gratitudine la sera; E abbandonarsi con una preghiera per chi Amate nel cuore, e un canto di lode sulle labbra.

GIBRAN kAHLIL

Che cos'è l'Amore? che cos'è per ognuno di noi l'Amore inteso come sentimento?perchè ci innammoriamo di una invece che di un'altra persona? cosa fa scattare in noi la molla dell'Amore???

[Modificato da soffio68 18/02/2004 23.08]

sothis78
00giovedì 19 febbraio 2004 17:14
..
che cos'è l amore?...a volte una paura, a volte uno sguardo che ci incanta, altre volte una spina, tante volte una ferita da rimarginare, un sorriso da donare, una croce da sopportare..a volte si nasconde in una parola, a volte si rivela imprevisto e inatteso in una mano che ci sfiora passando..spesso uccide ma non può mai venir ucciso perchè l'amore "non possiede e non vuole essere posseduto perchè l'amore basta al'amore"...
Caleidos
00giovedì 19 febbraio 2004 20:15
Cos'è l'Amore


La via verso la felicità attraverso l'Amore:
Io ti amo non importa chi tu sia, cosa pensi, cosa dici o cosa fai!




Definire l'Amore come quello stato d'animo, quel sentimento che comporta benessere, felicità, liberazione dai conflitti interiori ed esterni e che esprime le proprie manifestazioni mediante l'affetto, la solidarietà, la compassione non è affatto azzardato. Del resto chi non intuisce, anche se in maggiore o minore misura, che l'Amore è qualcosa di nobile, sublime, meraviglioso?
Tuttavia, se l'Amore significa qualche cosa di molto bello, appagante e positivo per l'esistenza, come mai l'Umanità, pur disponendo di tale dote, vive in un diffuso malessere e in una conflittualità permanente, mentre ricorrendo al utilizzo massiccio dell'Amore (patrimonio latente in ciascuno di noi), ovviamente ne scaturirebbe una qualità di vita meno traumatizzante, più serena e più felice?
Sicuramente c'è qualche ostacolo, non di poco conto, a impedirci di percorrere la strada dell'Amore per raggiungere, noi esseri umani il traguardo di una sussistenza ideale, tanto agognata e inseguita.
Perciò, sarebbe molto importante, essenziale, che ognuno ci riflettesse sopra, cercando di sondare in profondità i propri sentimenti per scoprire la risposta. Cominciando, per esempio, dalla domanda: e se la chiave per conoscere e vivere l'Amore consistesse nel ribaltamento del criterio "il mio benessere, la mia felicità dipendono da quanto io sono amato" (al quale l'essere umano almeno fin qui, è portato, educato, abituato; ritenendo, talvolta, da sempre che questa modalità sia inequivocabile).
Capovolgendo il concetto, ne risulta che: "La mia felicità, il mio benessere dipendono dalla dimensione in cui io amo".



Non importa alcunché
chi veramente tu sia,
cosa fai, cosa dici o cosa pensi,
lo stesso ti amo donna,
ugualmente ti amo uomo.
L'Amore che mi pervade
amando i simili a me
porta gioia al mio cuore,
irradia luce ai miei occhi,
arreca pace alla mia mente.



Sicuramente il vero Amore lo conosce chi lo crea,
chi ama e non chi è amato



Outrage1
00giovedì 19 febbraio 2004 21:49
Che cos'è l'amore?


L'amore è desiderio che attrae e unisce gli esseri viventi e coscienti in vista di un reciproco bisogno di completamento.L'amore è come un Soffio (68? [SM=g27816] [SM=g27828] )che ci invade, una attrazione fatale per qualcosa che ci completa, che ci manca, che è oggetto di desiderio e nello stesso tempo ci appaia come un altro me stesso, qualcuno in cui specchiarsi. La sua natura è paradossale. Nell'amato infatti si cerca contemporaneamente l'identico e il differente, l'altro se stesso e l'individuo diverso da sé, la fusione senza residui e il rafforzamento della propria personalità. Se l'altro non mi somigliasse, se non potessi rispecchiarmi in lui e riconoscere nei suoi pensieri e sentimenti il riflesso dei miei, l'amore non sorgerebbe, ma non potrei amarlo neppure se mi somigliasse troppo, se fosse un mero duplicato, un'eco monotona e ripetitiva di me stesso.

Per durare l'amore deve rimanere incessantemente in bilico su un pericoloso crinale, rinnovare gli stati di equilibrio. Esso costituisce una delle passioni più potenti e sconvolgenti. E' gioia incostante, che ha bisogno di continue rassicurazioni, espansione di se stessi oltre i vincoli della mortificante quotidianità. Sensazione di crescita, di arricchimento e di liberazione dalla chiusura nel proprio io rattrappito. Insieme però, se non adeguatamente ricambiato, rappresenta anche un tragico fattore di distruzione e di autodistruzione. In rapporto al piacere sessuale, assume il carattere dell'eros, che si manifesta in un mobile gioco di seduzione, in cui ci si sottrae per concedersi e ci si concede per sottrarsi.

Penso che la molla che fa scattare in noi, in me, il meccanismo dell'amore, la si deve scoprire nella fase iniziale dell'innamoramento. Questa fase di scossa, di "spiazzamento", fa sì che io all'inizio sia confuso e devo essere confuso, nel senso che non ho più quella fiducia che avevo in me stesso, dipendo dall'opinione, dall'affetto di quell'altro. Posso decidere che io sono innamorato quando sento questi sintomi. E' come una specie di malattia, ma è una malattia bella. Quando questi sintomi si solidificano un po', come una specie di lava che si raffredda, allora posso dire di essere innamorato.

La teoria è buona...sulla pratica...stendiamo un velo pietoso.

Out

beren erchamion
00giovedì 19 febbraio 2004 22:09
visto che è sera di vinicio capossela....per una volta smetterò i nostal-roman-trist-disperat-bereniani...[SM=g27813] :(
e al ritmo di tango-rumba-mambo-chà-chà o giù di lì..
di vinicio capossela -che cosssè l'amor

Che cos'è l'amor
chiedilo al vento
che sferza il suo lamento sulla ghiaia
del viale del tramonto
all'amaca gelata
che ha perso il suo gazebo
guaire alla stagione andata all'ombra
del lampione san soucì

che cos'é l'amor
chiedilo alla porta
alla guardarobiera nera
e al suo romanzo rosa
che sfoglia senza posa
al saluto riverente
del peruviano dondolante
che china il capo al lustro
della settima Polàr

Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
volteggio tutto crocco
sotto i lumi
dell'arco di San Rocco
ma s'appoggi pure volentieri
fino all'alba livida di bruma
che ci asciuga e ci consuma

che cos'é l'amor
è un sasso nella scarpa
che punge il passo lento di bolero
con l'amazzone straniera
stringere per finta
un'estranea cavaliere
è il rito d'ogni sera
perso al caldo dei pois di san soucì

Che cos'é l'amor
è la Ramona che entra in campo
e come una vaiassa a colpo grosso
te la muove e te la squassa
ha i tacchi alti e il culo basso
la panza nuda e si dimena
scuote la testa da invasata
col consesso
dell'amica sua fidata

Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
vampiro nella vigna
sottrattor nella cucina
son monarca e son boemio
se questa è la miseria
mi ci tuffo
con dignità da rey

Che cos'è l'amor
È quello che rimane
Da spartirsi e litigarsi nel setaccio
Della penultima ora
Qualche Èster da Ravarino
Mi permetto di salvare
Al suo destino
Dalla roulotte ghiacciata
Degli immigrati accesi
Della banda san soucì

Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
vampiro nella vigna
sottrattor nella cucina
son monarca e son boemio
se questa è la miseria
mi ci tuffo
con dignità da rey

Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
volteggio tutto crocco
sotto i lumi
dell'arco di San Rocco
son monarca e son boemio
se questa è la miseria
mi ci tuffo
con dignità da rey
[SM=g27837] [SM=g27822]


soffio68
00venerdì 20 febbraio 2004 00:16
Amore, una dolce parola. Imbarazza alcuni, spaventa altri, e’ la soluzione di ogni problema per altri ancora... C'è chi lo sfugge come il peggiore dei mali, chi lo sogna per tutta l’esistenza ricercandolo nel volto di ogni passante, c'è chi afferma di non averlo mai provato e di non sapere realmente che cosa e’, c'è chi lo ritiene vero solo se eterno e passionale, chi invece sente di poter amare anche solo per un istante, c'è chi lo desidera razionale, ragionato, sotto il più stretto controllo, chi invece si lascia andare al tumulto delle emozioni e gode di questo mare in tempesta. dell’amore rivolto ad una persona, di colui o di colei che e’ al centro dei nostri pensieri, la cui vita potrebbe avere la precedenza sulla nostra, a coloro a cui offriremmo mari e monti, anche se poi ci pensiamo su se e’ il caso di offrirgli/le una cena. Stiamo parlando di quell’amore che ci fa uscire dagli schemi della vita di tutti i giorni, che rende stupido ed irrilevante ciò che era in cima alla gerarchia dei nostri valori fino ad un attimo prima, confondendoci e facendoci tinteggiare di rosa tutta la realtà che ci circonda. E’ l’amore passionale, spesso quello dei primi momenti, che non di rado con il passare dei giorni, ma ancor più delle settimane e specialmente dei mesi, si affievolisce e si trasforma in affetto, in abitudine, in senso di sicurezza. Ed e’ in questo passaggio tra la tempesta delle emozioni alla quiete di un ruscello che scorre sempre uguale, che tante promesse di amore eterno naufragano e tante relazioni si spezzano. Ma perché amiamo? Quali sono i meccanismi psicologici che ci possono aiutare a capire come l’amore nasce e perché spesso in una tale intensità da far rimanere ciechi di fronte a degli ostacoli oggettivi o al più semplice buon senso? E non solo... Perché tradiamo? Non si cerchino delle risposte oggettive. Cos’è l’amore? Innanzitutto e’ una sensazione. E’ un qualcosa che ha significato soltanto dentro di noi, all’interno della nostra realtà soggettiva. L’amore non e’ un tavolo, un computer od un filo d’erba. L’amore può esistere soltanto la’ dove c'è qualcuno in grado di viverlo o almeno di capirlo. Senza esseri "amanti" o senza esseri che abbiano mai amato, l’amore come concetto e’ un puro non senso. L’amore e’ dunque innanzitutto soggettività, pensieri che scaturiscono da un impeto emotivo, che sono poi la base anche di quelle reazioni fisiologiche che chiunque abbia amato ben conosce. L’amore nella sua essenza più pura e’ un fatto profondamente soggettivo, la sua analisi e’ per contro un tentativo di oggettivarlo. Tanto più ci confrontiamo con l’amore cercando di capirne razionalmente i meccanismi e le funzioni, tanto più ci allontaniamo dall’essenza soggettiva ed individuale di questo "sentimento". L’amore o lo si vive in prima persona con tutto il suo caratteristico trasporto emotivo ed il suo calore oppure lo si analizza freddamente. Calore soggettivo e fredda analisi si trovano sui due poli opposti. Vivere pienamente ambedue allo stesso momento e’ un impresa ercoliana, al limite di una spaccatura schizofrenica. Oscillare tra i due e’ più semplice e può essere una buona scelta, se si decide di vivere con conoscenza quello che si prova.


rezgit
00venerdì 20 febbraio 2004 00:35





Io non so parlar d'amore
l'emozione non ha voce
e mi manca un po' il respiro
se ci sei c'è troppa luce
la mia anima si spande
dove musica d'estate
poi la voglia sai mi prende
e si accende con i baci tuoi

Io con te sarò sincero
resterò quel che sono
disonesto mai lo giuro
ma se tradisci non perdono
ti sarò per sempre amico
pur geloso come sai
io lo so mi contraddico
ma preziosa sei tu per me

Fra le mie braccia dormirai
serenamente
ed è importante questo sai
per sentirci pienamente noi
un'altra vita mi darai
che io non conosco
la mia compagna tu sarai
fino a quando so che lo vorrai

Due caratteri diversi
prendon fuoco facilmente
ma divisi siamo persi
ci sentiamo quasi niente
siamo due legati dentro
da un amore che ci dà
la profonda convinzione
che nessuno ci dividerà.

Fra le mie braccia dormirai
serenamente
ed è importante questo sai
per sentirci pienamente noi
un'altra vita mi darai
che io non conosco
la mia compagna tu sarai
fino a quando lo vorrai

Noi vivremo come sai
solo di sincerità
di amore e di fiducia
poi sarà quel che sarà

coro:

Tra le mie braccia dormirai
serenamente
ed è importante questo sai
per sentirci pienamente noi
pienamente noi...


....Celentano....

dadauuumpa
00venerdì 20 febbraio 2004 02:54
È fidarti del tuo sentire. Dare spago all’intuire.
È il vestito che porti sulla pelle. Quello che ti corrisponde, che ti appartiene. È un odore che riconosci. Uno sguardo liquido, senza difesa.
E’ il rumore della chiave nella porta. Un piede che cerca l’altro, nella metà del letto. È metterti a spignattare la sera che avresti mangiato pane e latte.
E’ la forza di affermare tutti i tuoi no e tutti i tuoi si. È quel sentire affine. E quanto ti fa tremare nella forza dell’ abbandono, senza la rete sotto. E’ parlare nel buio, in mezzo alle risate. E mettere la rabbia in stand by, per potere ascoltare.
È riconoscersi simili. O diversi e compatibili. Combaciabili. Indivisibili.
E poi l’amore col tempo si cambia di vestito. Diventa come lenzuolo sbiadito di usura. O come minestra di un giorno fisso all’osteria. E hai dimenticato che vuol dire ascoltare. E i sì non li sai più dire.
È qui che il gioco che si fa duro (e i duri cominciano a giocare). E allora è perseveranza. E’ rammendo sul ricamo da ricostruire. È viaggio profondo dentro il centro del tuo mondo, alla ricerca di ciò che è stato. E’ dolore poi, e consapevolezza.
E ciò che è stato, ancora lo ritrovi , se ci vuoi lavorare. È sfida di riscegliersi. Di riprovare. Di ricordare l’odore che ti ha portato ad amare..
E poi che dire? L’amore è il coraggio di rimanere, quando vorresti andare.
E l’ ardimento di scappare quando la tua anima ha cominciato a morire.
È vivere e ricominciare, poichè “QUI E ORA” è l’unico tempo possibile per amare.



[SM=g27827] Nina

Madil
00venerdì 20 febbraio 2004 18:21
Ahah, Beren, bello vederti di ottimo umore... Ma non sarà la febbre a farti questo effetto? [SM=g27828]

Ho sempre pensato che amare una persona sia una questione di incontro di anime, quel sottile filo che in qualche modo ti fa sentire completo ed in cammino.
In questo momento della mia vita vivo una sorta di riflessione: mi sento un po’ in balia di sentimenti che non domino e di pensieri che non riesco ad avvicinare concretamente. L’unica cosa certa è che vorrei dare al mio cuore altre possibilità, un cuore che sia indipendente ma che allo stesso tempo sappia accogliere, comprendere, custodire amori, affetti e tenerezze..

Un abbraccio a tutti!
Cat


Il modo tuo d'amare è lasciare che io ti ami.
Il sì con cui ti abbandoni è il silenzio.
I tuoi baci sono offrirmi le labbra perchè io le baci.
Mai parole o abbracci mi diranno che esistevi e mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi, mappe, telefoni, presagi; tu, no.
E sto abbracciato a te senza chiederti nulla,
per timore che non sia vero che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te senza guerdare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire con domande, con carezze,
quella solitudine immensa d'amarti solo io.

Pedro Salinas - La voce a te dovuta


oceansea
00venerdì 20 febbraio 2004 20:03
che cos'è l'amore?
è davvero una bella domanda. una domanda che ha bisogno di una risposta. profonda. vera. ed io sto cercando quella risposta.... nella vita..
non in parole, in concetti, in pensieri. voglio poter vivere quell'amore di cui si parla. quello vero, autentico. aggiungere dei tasselli importanti all'interno di me, dove c'è una parte che è vuota, inesplorata, che non conosce, e forse non sa ancora distinguere. e voglio poter camminare in avanti. non solo cercando l'amore. ma cercare di viverlo. nei rapporti con le persone che mi stanno vicino. con le persone che mi circondano o che incontro nella mia vita. e poi poterlo vivere con una persona.. quella che tanti definiscono "persona giusta". non voglio però star lontana dall'amore vissuto, pensando ad un amore che forse non sarà mai reale.
come caterina penso che l'amore sia un incontro di anime. affini. ma è anche impegno. è un accettarsi completamente. è voler il bene dell'altro.
ora la vedo una cosa molto lontana da me. dilato sempre le cose nel tempo. penso che ci voglia un'infinità di tempo per capire, conoscere, ma forse mi sbaglio. cerco di riportare me stessa alle cose semplici. perchè alla fine le verità.. le cose autentiche sono in ciò che è semplice. chiaro.
voglio poter imparare ad amare. imparare davvero. svuotare il cuore di tutto ciò che non sempre. iniziare dal principio.. perchè in me forse c'è qualcosa che davvero non va nel verso giusto... e son qui. che continuo a procedere. con questa voglia di......... tornare a ciò che dovrebbe essere la cosa più spontanea autentica. vera. bella.
amare.
poi dicono che l'amore vero quando arriva lo si riconosce. e anche la persona giusta.. "la riconosci". "si. si. vedrai.." dicono.
"va bene.." rispondo. "vedrò". ;)
per ora cerco di imparare. e aggiungere tassello dopo tassello in questa sfera inesplorata. senza fretta. senza aumentare ciò che non è. solo un procedere con gli occhi aperti. e ripulire il cuore da ciò che proprio non serve.

Fran
rezgit
00venerdì 20 febbraio 2004 20:08

Mi riallaccio al post introdotto da Soffio e mi permetto di inserire il resto del documento ,tra l'altro, di una persona che conosco. Penso che,al di là delle esperienze personali , che senz'altro sono validissime come prove,questo è un documento visto alla luce della Psicologia, come scienza dell'anima.
.....

Dice l'autore:

In questa sede mi occuperò più che altro dell’amore posto sotto la lente fredda dell’analisi. Per l’amore vissuto, ognuno ha poi potenzialmente a sua disposizione la realtà che lo circonda, o quella di Internet dove le emozioni possono scorrere a fiumi nei nodi della rete.

Dobbiamo dunque distinguere due definizioni: quella soggettiva non e’ realmente definibile a parole, in quanto comprensibile soltanto all’interno del proprio vissuto. Sa cosa e’ l’amore chi lo prova o chi l’ha provato. Non mi spingerei oltre.

La definizione oggettiva vede invece l’amore come un’interazione complessa tra sensazioni, pensieri, reazioni chimiche / fisiche e fisiologiche. Sia le sensazioni come anche i pensieri possono essere ambivalenti, complessi, difficili comunque da definire in poche parole. Scopo di questa "sindrome" sarebbe quella di avvicinare l’individuo A alla persona B, ma l’uso del condizionale e’ d’obbligo, in quanto queste emozioni possono causare l’effetto opposto di inibire una persona facendole preferire di chiudersi nel suo guscio piuttosto che correre il rischio di essere rifiutato. Da questa definizione "spazzatura", si capisce di quanto sia arduo definire l’amore, e viene da chiedersi se un tale sforzo sia per altro giustificato. Se l’amore ha senso soltanto per chi lo ha vissuto ed e’ riuscito a riconoscerlo, perché cercare di definirlo oggettivamente? Chi ha amato, sa cosa significa amare. Inutile spiegarglielo dunque. E chi non ha mai amato e non ha neppure dei termini di confronto simili, non può veramente capire l’amore anche se si spende un enciclopedia di parole per farglielo capire. Ed e’ per questo motivo che in maniera del tutto ascientifica decido di rinunciare ad una definizione oggettiva. Dovessi fare una ricerca su questo argomento, penso che comunque finirei per basarmi sulla definizione soggettiva, malgrado i caratteristici problemi metodologici che insorgono quando si sceglie questo tipo di procedimento.

A che serve l’amore?

Lo scopo primario e’ quello di unire due persone. E’ uno scopo che spesso fallisce, vuoi per la timidezza, vuoi per la non corrispondenza dell’affetto provato, vuoi per contingenze esterne che fungono da classici bastoni in mezzo ad un paio di ruote traballanti... Ciò nonostante parto dall’idea che l’amore abbia in prima istanza la funzione di unire due persone. E’ un’affermazione che può essere contestata. Mi sento pero’ di sostenerla, in quanto la maggior parte delle persone che hanno amato, hanno presumibilmente desiderato e pensato di avvicinarsi al soggetto del desiderio, hanno sperato di creare un contatto, fosse anche solo verbale, e hanno provato gioia quando le loro emozioni sono state corrisposte, quando hanno ricevuto il primo bacio, il primo abbraccio ecc. E’ chiaro che la realtà e’ tanto complessa che non si lascia concentrare in due righe. C'è chi ama in modo platonico, vive l’emozione, ma non la manifesta preferendo la fantasia al potenziale duro impatto con la realtà. Oppure oppure oppure oppure... Da qualche parte bisogna poi porre dei punti fissi affinché il discorso possa continuare. Affermazione:

L’amore ha lo scopo primario di unire due persone. E’ una delle tante emozioni che ha questo scopo.

Perché spesso ha un inizio cosi’ intenso? Presumibilmente per rafforzare la possibilità che un incontro effettivamente abbia luogo. Consideriamo tutti gli impedimenti della vita di tutti i giorni. Due persone si trovano in due contesti separati, indipendenti, con una rete già esistente di conoscenze, con un proprio ritmo giornaliero, con i propri doveri ecc. La possibilità che siano disposte a modificare qualcosa della loro vita attuale, a concedere tempo, a rinunciare a vedere gli amici che occupano il tempo libero, a rinunciare a delle ore di sonno o a sacrificare ore preziose per i loro hobby ecc., e’ piccola. A meno che... non siano innamorati. L’amore modifica l’ordine nella gerarchia dei propri valori e sposta le priorità. L’amore ha da essere intenso probabilmente per far si che un incontro abbia più chance di aver luogo. L'intensità del sentimento permette inoltre di far compiere azioni "pazze" al "povero fortunato" innamorato, che d’improvviso si vede capace di fare cose che mai avrebbe ritenuto di essere in grado di fare, come per esempio, telefonare al soggetto del desiderio, per una cena o un caffè. Possiamo anche dire che la "natura", questo essere citato tante volte, ha un po’ esagerato. Per far muovere gli esseri umani gli uni nelle braccia degli altri, ha spinto come un forsennato sul pedale dell’emozione, senza ritegno, aumentando di molto le possibilità di un brutto incidente che lasci il povero innamorato scaraventato su qualche albero a leccarsi le ferite giurando magari a se stesso di non ritentare mai più un’avventura del genere. Ed e’ forse anche per ovviare alle inevitabili delusioni amorose, che amiamo tanto. Per non lasciarci permettere di dire ora "basta", dell’amore non ne vogliamo assolutamente più sapere!. A questo rischio di astensione dai contatti umani, la "natura" risponde prima o poi con un nuovo innamoramento, che pare completamente nuovo, come un emozione mai vissuta, oggi completamente diverso da allora. E’ questa un’altra caratteristica della vita amorosa. Ogni volta pare la prima volta, con emozioni e pensieri che sembrano non ripetersi mai. Inibendo spesso la possibilità di creare una catena di ricordi negativi associati alle delusioni d’amore. Per lo meno fin quando ci riesce...

Perché unire le persone? E che genere di persone? Alla domanda perché uomini e donne si incontrano e si amano, molti vedrebbero probabilmente la procreazione, la diffusione della specie come una delle cause principali. La nascita di nuova vita e’ sicuramente uno dei motivi che spinge a stringere relazioni tra uomini e donne. Ma, e si perché c'è un ma. Non tutte le relazioni portano alla nascita di nuove vite, anzi al giorno d’oggi si tende a ridurre piuttosto che ad avere una prole numerosa. E poi... non esistono soltanto relazioni uomo-donna. Ed ancora... dal punto di vista di un uomo non sarebbe necessario stare insieme ad una donna per tutta la vita. Per la diffusione dei suoi geni sarebbe molto più interessante saltare da una donna all’altra, come un ape salta senza sensi di colpa tra una margherita ed un crisantemo. Ed inoltre perché un uomo ed una donna non si separano quando hanno concluso l’educazione della prole? In definitiva... lo scopo dell’amore può essere soltanto la spinta procreativa? L’argomento si fa decisamente complesso, non da ultimo per l’influenza della cultura. Si potrebbe dire che la cultura obbliga gli uomini a rimanere con le loro mogli. E’ pero’ anche vero, che la stessa cultura e’ molto maschilista. E perché gli uomini al timore della cultura avrebbero costretto se stessi per secoli a rimanere con una donna, quando avrebbero potuto senza grandi problemi avere più donne alla luce del sole (e non di nascosto come invece spesso avviene)? Oppure: si potrebbe affermare che tutte le relazioni al di fuori dello schema uomo-donna siano malate, o anormali. E’ un giudizio di valore, che non contribuisce comunque a vedere in maniera più chiara perché l’amore unisce le persone.

Parto da un altro punto di vista. Non volendo in ogni caso rinnegare l’importanza della procreazione, penso che la natura abbia regalato agli esseri umani l’amore per spingerli a cercare qualcuno con cui creare una relazione stretta, in quanto in due si sopravvive fisicamente e psicologicamente meglio che da soli. Non e’ detto che al di la’ della barriera culturale della copia intesa come due persone, non siano possibili anche unioni di più persone. Ed e’ un qualcosa che avviene ben più spesso di quello che si pensa. Con l’uomo che per esempio divide la sua vita con una moglie ed un amante, creando di fatto una relazione a tre spesso molto complicata.

In due ci si sente più forti, e sentirsi più forti significa che le proprie risorse mentali e fisiche hanno più probabilità di manifestarsi pienamente. In due si può chiedere aiuto all’altro quando le proprie forze vengono a mancare. In due si sa di avere un punto di orientamento, una sorta di certezza illusoria in quanto si spera di avere un punto stabile e sicuro di appoggio. Quanto sia importante essere in due (o più) si capisce per esempio quando bisogna andare in un nuovo posto. In due e’ più semplice e si ha più coraggio. Ma andare in un nuovo posto, e’ solo uno dei problemi che si possono incontrare. Guardiamoci attorno e che cosa vediamo? L'instabilità pura e semplice, anche la dove tutto pare certo.

Ogni minuto della nostra esistenza potrebbe essere l’ultimo, nei prossimi 10 minuti potremmo scoprire di avere una malattia inguaribile, avere un incidente, un infarto, una notizia scioccante, qualsiasi cosa. Ogni momento potrebbe accadere qualcosa di terribile. Lo sappiamo razionalmente, anche se lo rimuoviamo più o meno bene. Ma questo timore per il terribile ad ogni momento non può dissolversi nel nulla. Da qualche parte cova dentro di noi. Ed e’ contro questo ignoto che lottiamo e creiamo le nostre difese. Le nostre dighe si chiamano Dio, credenza di qualcosa che sta oltre, ma forse si chiamano anche amore.

Questo potrebbe chiarire perché amore e morte sono due concetti che tanto paiono vicini malgrado in realtà appartengono a due mondi quasi opposti. Si pensi all’amore classico tra Romeo e Giulietta, ma si pensi anche a quegli innamorati che al momento giurerebbero di poter "morire d’amore" o di rinunciare alla loro esistenza per quella dell’altro. L’amore passionale e’ energia incontenibile, la morte e’ assenza di energia. Come e’ possibile che questi due poli abbiano qualcosa da spartire? Potrebbe essere qui la chiave di uno dei misteri che anche dopo questo scritto avvolgeranno la parola amore: innamorarsi di una persona con lo scopo di creare una barriera contro tutte le incertezze (compresa quella di concludere la nostra esistenza) che dominano nell’inconscio della nostra vita di tutti i giorni. E’ chiaro che razionalmente ben sappiamo che il potere del partner e’ limitato. Ma l’uomo non e’ puro raziocinio. E dentro di noi c'è una forte componente magica che si manifesta nei riti religiosi, nella credenza che esiste qualcosa dopo la morte, ma anche nelle piccole manie quotidiane, nel toccare ferro quando viene detto qualcosa di negativo, nel fare dei collegamenti causa-effetto del tutto fantasiosi, ma molto utili. Mi ricordo di come per esempio prima del mio primo esame a Zurigo vidi uno scoiattolo. Fatto questo più unico che raro. Convinsi me stesso che questo era un buon segno. E’ chiaro che razionalmente tra il buon andamento dell’esame e quello scoiattolo non vi era alcuna relazione, ma al momento e’ stato un piccolo sostegno "magico" in un mondo di pensieri e concetti razionali e "scientifici".

Si pensi all’innamorato che pensa al partner, che lo descrive, lo vede... i suoi pensieri non sono razionali, il suo sguardo non e’ lucido, ma bensì piuttosto sognante. Pensieri e fantasie dell’innamorato vengono proiettati sul partner come una cinepresa proietta fasci di luci ed ombre sul telo bianco. In questo flusso di pensieri, di desideri, di sogni, aspirazioni, emozioni ecc., non stanno soltanto elementi razionali. Per contro molto probabilmente volano anche elementi dell’essenza "magica" che sta dentro di noi, del nostro vissuto infantile forse, del fatto che non siamo fatti per pensare soltanto in maniera oggettiva. Ed il partner viene irradiato senza neanche percepirlo razionalmente da un’onda voluminosa composta da tutti questi elementi razionali e non. Viene offuscato nella sua reale entità. Di fatto penso che non possiamo percepire l’altro per quello che e’ fin quando ne siamo completamente innamorati. Ed ecco che l’altro può diventare il nostro strumento inconscio contro le asperità della vita, contro le nostre paure, il sostegno magico contro tutto ciò che e’ cattivo attorno a noi.

Ed ecco già in parte spiegato il meccanismo che porta all’innamoramento, ossia una proiezione asimmetrica contemporanea. I due innamorati proiettano in contemporanea i loro elementi inconsci sulla controparte. Questo e’ possibile soltanto allorquando si incontra qualcuno che per le sue caratteristiche fisiche/comportamentali permette questa proiezione e la situazione lo acconsente. Detto altrimenti l’innamorato si innamora dell’inconscio che sta in se proiettato sull’altro (questa e’ una dimostrazione di come le considerazioni "oggettive" sull’amore possano essere stridenti se confrontate con il vissuto soggettivo di questo sentimento). Se la situazione non lo acconsente e se la persona non ha determinate caratteristiche, la proiezione non ha luogo in questa maniera e con esso non ha luogo l’innamoramento. Rispetto al partner, l’individuo si sente tendenzialmente inferiore. Il partner e’ di fatto l’arma per poter ottenere quello che l’innamorato desidera (questo può essere la difesa dalle insicurezze della vita, ma può essere anche un bambino, il riconoscimento sociale ecc.). Il partner si sente tendenzialmente inferiore, se innamorato, perché necessita dell’altro, come un assettato dell’acqua, un ubriaco della bottiglia, o il bambino del seno materno. C'è un vero e proprio rapporto di dipendenza tra innamorato e partner. Questa asimmetria la si trova anche in altre relazioni, come tra il bambino ed i genitori, oppure tra il fedele e Dio. Queste relazioni asimmetriche precedenti possono contribuire alla forma che ha la relazione attuale tra i due innamorati. Ma tutti e due i partner sono nella stessa situazione. Tutti e due proiettano contemporaneamente (magari contenuti diversi), tutti e due sono dunque in uno stato di dipendenza, dunque asimmetrico rispetto all’altro, ma tutti e due sono rispetto all’altro anche in una posizione di potenziale dominio. Si crea dunque un incrocio dominatore-dominato-dominato-dominatore. E’ una X.. E tutto avviene contemporaneamente.



E’ poco più di un’introduzione, ma già serve a capire la complessità di questo argomento. Ed il bello e’ che non c'è bisogno di rifletterci troppo. Questo sentimento esiste da millenni, ben prima che il primo psicologo comparisse sulla terra. Non sono necessari libretti d’istruzioni. Chiunque, colto o meno che sia, si può innamorare. E questo lo rende probabilmente uno dei sentimenti più democratici. Meno democratiche possono essere le reazioni degli altri...

Padlina Oliver
Collaboratore scientifico in funzione di capo progetto
Istituto di medicina sociale e preventiva dell'Università di Zurigo


soffio68
00venerdì 20 febbraio 2004 21:37
Grazie reg,avrei introdotto io il resto del documento ma mi hai preceduto...
Cosa penso io dell'AMORE?
Non so forse probabilmente è a me ancora sconosciuto...ho dato tutto... per ciò che credevo Amore fino a distruggere,in parte,me stessa.Oggi mi trovo a chiedermi se era Amore o voglia di essere Amata...Sicuramente sono cresciuta e ho ampiato il significato della parola Amore.Provo amore per i mie figli,per i ragazzi che segno,per un fiore che nasce per una foglia che cade...tutto ciò che mi circorda mi da Amore e mi fa Amare la vita...
E' difficile spiegare con le parole cosa sia per me l'Amore...sono sempre stata poco razzionale e poco riflessiva su ciò...mi sono fidata sempre delle mie sensazioni,delle mie palpitazioni...forse è proprio questo che mi porta a chiedermi cosa sia l'Amore forse è proprio questo che mi porta ad affermare chi IO non so cosa sia L'Amore...

Un abbraccio a tutti

Fd.
00sabato 21 febbraio 2004 01:20
L'amore.




...paragonavo l'amore ad una scatola vuota.
Da metterci dentro tante cose.
E lo raccontavo così. Ora non più. L'amore si può spiegare, certo,
così come ci si può liberare dal problema della forfora,
usando una ghigliottina...




rezgit
00sabato 21 febbraio 2004 09:51


...... si è una scatola vuota da riempire !( Chi la riempie !)
E una volta riempita però ,nessuno assicura che custodirà per sempre i sogni creati.
O no?
regit

Fd.
00sabato 21 febbraio 2004 13:46
Forse....
è così...





alif
00sabato 21 febbraio 2004 15:03
Occorrono forse le parole quando il cuore
è ubriaco d'Amore?

Il sentiero dell'Amore è sottile!
In esso non c'è domanda né silenzio,
ogni creatura s'annienta ai suoi piedi,
immergendosi nella profondità del suo affetto
come il pesce nell'acqua.
Chi ama è sempre pronto a offrire la vita
per il suo Amato.
Kabir proclama il segreto di questo Amore.

(Kabir)

Siamo noi l'Amore molla nella scatola che riempiamo... Buon pomeriggio soffio, buon pomeriggio a tutti!



ephrem
00domenica 22 febbraio 2004 17:10
l'amore È...
...e noi siamo l'amore.



[SM=g27823]




ps.: non credo che l'amore sia una scatola vuota al contrario. Credo che sia una scatola piena, basta avere gli occhi per vedere e scoprirlo, semmai, il vuoto é in noi allorché teniamo gli occhi chiusi di fronte ad esso.

[Modificato da ephrem 22/02/2004 17.18]

alif
00domenica 22 febbraio 2004 19:15
L'Amore è un oceano infinito i cui cieli non sono
che un fiocco di schiuma.
Sappi che sono le onde dell'Amore a far girare la ruota
dei cieli, poichè senza l'Amore il mondo sarebbe senza vita.

(Jalal ud-din Rumi)

L'oceano infinito in una scatola... ciao ephrem!


ephrem
00lunedì 23 febbraio 2004 17:27
:-(
Ciao Alif!!! Ed un abbraccio a tutti... oggi sono un po' giù, ho bisogno di coccole! [SM=g27813]


[Modificato da ephrem 23/02/2004 17.28]

rezgit
00lunedì 23 febbraio 2004 18:04


ciao emi,

... l'amore si fa; voglio dire si crea, si costruisce.
E la scatola si riempie solo quando si è fatto.
Allora puoi aprire gli occhi e vederlo ed
apprezzarlo in tutta la sua consistenza.
O no?
regit



... non essere triste....




ephrem
00lunedì 23 febbraio 2004 21:10
l'amore È...
Reg condivido l'amore si fa !!! [SM=g27828] ma l'amore é anche cercarsi capirsi condividere sopportarsi accettarsi costruirsi e tante altre cose, ma non é mai una cosa vuota... non riesco a concepire l'equazione amore=scatola vuota.

Poi bisogna capire se parliamo del sentimento in sé o dei suoi molteplici risultati... l'amore può essere anche gratuito e/o non condiviso, e non per questo penso sia necessariamente meno amore...

Nessun individuo é mai completamente privo d'amore, foss'anche il più odioso ed odiato...

ps.: scusa Reg, ma il non essere triste é indirizzato a me?!? un bacio [SM=g27828]


[Modificato da ephrem 23/02/2004 21.39]

soffio68
00giovedì 26 febbraio 2004 22:46
Chi è amato non conosce morte,

poiché l’amore è immortalità,

o meglio, è sostanza divina.

Chi ama non conosce morte,

poiché l’amore fa rinascere la vita

nella divinità.



Emily Dickinson


ephrem
00giovedì 26 febbraio 2004 23:17
:-)
Questi versi li ho in un quadretto affisso in bella mostra nel mio corridoio... credo che siano i versi della Dickinson che prediligo! Grazie Fran per averli riportati su questo post! [SM=g27811]

[Modificato da ephrem 26/02/2004 23.17]

Ivy7
00giovedì 26 febbraio 2004 23:39
Con te


Quando le palpebre

si baciano lievi,

sorvolo, e

finalmente ti raggiungo.



Nella notte di nero monotono,

tu sei scintilla di sogno.


L'amore è anche questo.
Ciao


Picceriella
00venerdì 27 febbraio 2004 11:13
la mia opinione sull'amore..
Partendo personalmente dal presupposto che noi siamo esseri d'amore,evinco che amare sia una scelta.
Scelta che viene presa in virtù di attrazione,analogie,istinti,passioni comuni e tanto tanto altro che di spiegabile nn ha nulla.
Amare per scelta è come la fede.Ognuno di noi ha dentro quel credo,ha con sè quella luce,l'amore, ma sta al singolo decidere se conoscerlo,goderne, donarlo.

La cosa più naturale ed antica del mondo, l'alfa e l'omega..

Se solo avessimo il coraggio di sperimentarlo senza temerlo, come spesso facciamo,sarebbe più facile la condivisione ma soprattutto l'accettazione di una realtà che ci appartiene,nn come sfida ma come scelta.
Perchè è qualcosa di nostro.Che chè se ne dica, nessuno ci toglierà mai!

La mia vita parte da lì.Se l'amore è appagato,se la mia scelta d'amore è compiuta(indipendentemente dall'oggetto amato) la mia vita è la vita che ho sempre sognato.
Perchè io sento di riconoscermi in essa.

Vi lascio con un passo meraviglioso che nei momenti difficili rileggo volentieri..

"L'amore è paziente,
è benigno,
l'amore non invidia,
non si mette in mostra,
non si gonfia,
non si comporta in modo indecoroso,
non cerca le cose proprie,
non si irrita,
non sospetta il male,
non si rallegra dell'ingiustizia
ma gioisce con la verità.
Tollera ogni cosa,
crede ogni cosa,
spera ogni cosa,
sopporta ogni cosa.
L'amore non viene mai meno.
Ora dunque queste tre cose rimangono:
fede,speranza e amore.
Ma la più grande di esse è l'amore."

Da la Bibbia- 1 Corinzi , 13

Una buona giornata a tutti,
Car[SM=g27835]



sothis78
00venerdì 27 febbraio 2004 17:39
..
l amore è un miracolo..è la voce di Dio che susurra al cuore di fidarsi di Lui nonostante a volte la paura prevalga su tutto..ma la paura non porta da nessuna parte e amare richiede coraggio, sacrificio e pazienza..a volte è anche lom spazio della solitudine, ma è una solitudine gravida di luce e grazia..perchè, comunque vada, non siamo mai soli..in tutto ciò che proviamo...cos' è l' amore?..una palpiotazione, una vibrazione..che a volte mi procura angoscia e disorientamento..e non so come gestire perchè ho paura di esprimere i miei sentimenti e la forte carica emotiva che avverto nella mia anima..ma comunque vada mi fido di ciò che Dio ogni volta mi suggerisce perchè se Lui ha voluto suscitare in me3 determinate emozioni significa che egli vuole che io le viva..il perchè a volte è oscuro ma niente avviene per caso..per questo ho Fiducia, perchè tutto ha un destino ben preciso, e quando scegliamo l amore anche l amore ci viene incontro..per salvarci..
soffio68
00venerdì 27 febbraio 2004 22:22
E se mi devi amare per null’altro sia

E se mi devi amare per null’altro sia
che per amore.Non dire "L’amo per il
suo sorriso, il suo sguardo, il modo
gentile di parlare, per le sue idee
che si accordano alle mie e che un giorno
mi resero sereno". Queste cose possono
Amato, in sé mutare o mutare per te.
Così fatto un amore può disfarsi.
E ancora non amarmi per la pietà che
le mie guance asciuga. Può scordare
il pianto chi ebbe a lungo il tuo
conforto, e perdere così il tuo amore.
Ma amami solo per amore dell’amore,
che cresca in te, in un’eternità d’amore!

-Elizabeth Barrett Browning

[SM=g27821]
alif
00sabato 28 febbraio 2004 17:03
La setta degli innamorati è distinta da tutte le altre;
gli amanti hanno una religione e una fede tutta loro.

(Jalal ud-din Rumi)

Eresia d'amore... Ciao a tutti!
beren erchamion
00martedì 2 marzo 2004 00:42
Un'inezia
Erich Fried


Non so che cosa sia l’amore ma forse
è qualcosa come:
Se lei
ritorna a casa da un paese straniero
e mi dice con orgoglio: «Ho visto
un topo d’acqua»
e io mi ricordo di queste parole
quando la notte mi sveglio
e il giorno dopo al lavoro
e ho nostalgia
di ascoltarla
ripetere queste parole
e poi
che pronunciandole
mi appaia esattamente come quando
le pronunciò
È forse questo, penso, l’amore
o qualcosa di non molto diverso

soffio68
00mercoledì 3 marzo 2004 23:25
L’amore è…una paura,una spina, una ferita da rimarginare…
L’amore è…uno sguardo che ci incanta,un sorriso da donare…
L’amore è …avere la capacità di amare nonostante tutto…non importa chi tu sia o cosa tu sia…sei amore
L’amore è …come un soffio che ci invade,un attrazione fatale per qualcosa che ci complete,che ci manca,che è oggetto di desiderio e nello stesso tempo ci appaia come un altro me stesso,qualcuno in cui specchiarsi…
L’Amore è… fidarsi del tuo sentire,dare spago al tuo intuire…
L’amore è …vivere e ricominciare,poiché QUI E ORA è l’unico tempo possibile per amare…
L’amore è…un incontro di anime,affini,ma è anche IMPEGNO,è un’accettarsi completamente,è voler il bene dell’altro…
L’amore è…un oceano infinito i cui cieli non sono che un fiocco di schiuma…
L’amore è…qualcosa che si scrive insieme su di un foglio bianco…
L’amore è…cercarsi capirsi condividere sopportarsi accettarsi costruirsi e tante altre cose, ma non é mai una cosa vuota…
L’amore è…pazienza…e non si comporta in modo indecoroso…
L’amore è…miracolo...una palpitazione, una vibrazione…che a volte procura angoscia e disorientamento...e non sapere come gestire… perchè c’è paura di esprimere i sentimenti e la forte carica emotiva che si avverte nell’ anima

Frasi prese da ognuno di voi…e ciò che è veduto fuori da questa discussione è qualcosa di meraviglioso…

Katia
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