Centro commerciale La Spezia.

Tra meno di una settimana, con circa 4 mesi di ritardo, aprirà alla Spezia, in uno degli parte dell'area un tempo occupata dalla raffineria IP (chiusa nel 1984) un immenso centro commerciale, Le Terrazze, che la pubblicità sostiene essere il più grande d'Europa. In un'orrenda struttura (un insieme di corpi parallelepipedi di circa 15m di altezza dipinti in giallo e marrone) troveranno posto un ipermercato a 2 piani, un centro benessere, 16 ristoranti/bar, 90 negozi e megastore. Annesso, l'immancabile parcheggio, 2000 posti in multipiano. Per la realizzazione, è stato anche modificato il corso del Torrente Cappelletto. Viene anche pubblicizzato come il primo in città, ma purtroppo è tutt'altro che così: a nemmeno 500m in linea d'aria, sorge un altro centro commerciale (il vero primo della città, aperto nel '98), con minimarket e una 40ina di negozi, un altro è ai margini del centro storico (altro supermercato, 1 megastore e una 15ina di negozi), un terzo è stato aperto a Natale in quello che era il più grande e il più bel teatro cittadino (vicino alla stazione Centrale), mentre nei pressi del casello autostradale sorge un 4° centro commerciale, anche quello con ipermercato e 40 negozi circa. Ad essi va aggiunto un ipermercato Esselunga, e uno Coop (oltre ad una miriade di minimarket e supermercati di svariate catene), e alcuni megastore (anche multipiano) non alimentari. E nella vicina Sarzana, esiste già un Centro commerciale con Ipercoop, e altri 2 (!) sono in costruzione.

Si creerà una "concentrazione di centri commerciali" spropositata per una città che, considerando i Comuni confinanti (Lerici, Arcola, Vezzano, Bolano, S.Stefano che con il capoluogo formano un unico tessuto urbano) ha circa 150.000 abitanti, meno di 1/4 di Genova dove la situazione è decisamente meno esasperata.

E allora, vero che l'area della raffineria è enorme, e che il centro commerciale occupa solo uno degli 11 subdistretti in cui è suddivisa (per alcuni dei quali non è ancora stata completata la bonifica)ma viene da chiedersi se un investimento del genere fosse davvero idispensabile (e personalmente, ritengo di no). Peraltro, pare che anche negli altri distretti sono state aumentate le volumetrie edificabili, con sempre meno spazi a verde pubblico rispetto alle intenzioni di origine.

Inoltre, ci saranno anche probabili problemi di viabilità, che non raggiungerà il suo assetto definitvo che nel 2013, e che sarà comunque condizionata dalla presenza della ferrovia, con sottopassaggi realizzati oltre 80 anni fa.

Evidente il tentativo di recuperare il monopolio Coop che la stessa a Spezia ha da tempo perduto.
"Falce e carrello" insegna!

almeno si spera che siano stati creati nuovi posti di lavoro.

Questo è un altro degli aspetti molto controversi. Sulla carta, sono state create decine di posti; ma in realtà, parte di essi sono solo temporanei (contratti di 3 mesi), esclusivamente per fare fronte al flusso iniziale, che viene considerato "a carattere eccezionale" (e quindi superiore) rispetto a quello che sarà il flusso-medio nei mesi futuri (l' "effetto-novità, per intenderci). Mentre gli esercizi appartenenti a catene già presenti in città e dintorni (Coop compresa) ricollocheranno alcuni lavoratori finora impegnati presso gli altri punti vendita, che quindi avranno un po' meno personale, e limitando il numero di nuovi assunti.

Tanti bei Simpson che passano il Sabato pomeriggio al mall. Vent'anni fa chi andava in America prendeva in giro gli sfigati americani che passavano il loro tempo libero al mall, adesso gran parte degli Italiani si comporta allo stesso modo... e i negozi nei centri storici chiudono. Che tristezza

C'è anche da dire - per la verità - che molti esercizi dei centri storici chiudono perchè non hanno saputo tenersi al passo con i tempi.
Quando i prezzi sono cari e il trattamento cattivo (e capita spesso) va da sè che la clientela, potendolo, si rivolge altrove.

Anche Savona è in una situazione simile visto che tra pochi giorni aprirà anche li un nuovo grande centro commerciale.
Insomma, Savona e Spezia dal punto di vista quantitativo battono Genova.

La città della lanterna in questo caso è, fortunatamente, una voce fuori dal coro sia rispetto alle altre province sia rispetto al basso piemonte. Grandi centri commerciali, tolti fiumara e l'aquilone, non ce ne sono!
Personalmente sono molto contrario a queste strutture tantopiù in Liguria ove i centri storici debbono essere tutelati e un presidio di somministrazione in meno è una luce che si spegne.