CURIOSITA' ARTISTICHE E ARTE SACRA

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doncsi
sabato 12 aprile 2008 18:31
A pochi passi dall'antico centro di Chioggia-con i suoi canali, le sue calli, callette, campi, campielli e la sua anima tutta"goldoniana"-oltrepassato un ponte in muratura, si giunge sull'isola di San Domenico. Qui sorge la Chiesa di San Domenico,ovvero il Santuario di San Domenico, poiché al suo interno e' custodito e venerato un Crocifisso miracoloso,che ci appare in tutta la sua imponenza e non può' non coinvolgerci emotivamente e suscitare in noi sentimenti profondi. 

Pare che il Crocifisso ligneo risalga al 1300,ma non vi sono certezze. La croce e' a forma di albero,con una conformazione ad ipsilon e delle dimensioni davvero insolite:4,87 metri di altezza,3,50 metri di larghezza, un peso di circa 180 kg. 

Il volto di Cristo e' reclinato e,se lo contempliamo dal lato sinistro,vediamo la sofferenza,l'agonia,mentre vedendolo dal lato destro notiamo un'espressione serena, la serenità' oltre  la morte.Sulla sommità' e' scolpito un pellicano,simbolo del sacrificio di Gesù',che si e' immolato sulla croce.  

L'origine e' misteriosa:pare che il Crocifisso sia stato rinvenuto in laguna,ma potrebbe anche essere venuto da Creta,come sostiene uno studioso chioggiotto. 

Certo e' che questo Crocifisso e' sempre stato venerato dalla gente di Chioggia in modo particolare dai pescatori e tuttora e' meta di pellegrinaggi da parte di molti fedeli.  

Io vi giunsi in una giornata molto speciale e il ricordo e la devozione saranno per sempre.


[IMG]http://i32.tinypic.com/33lfu3t.jpg[/IMG]
worry
domenica 13 aprile 2008 00:21
Bellissima questa idea doncsi! Sono sicura che da questa discussione emergeranno notizie molto interessanti [SM=x58971]
Conny1810
domenica 13 aprile 2008 18:23
Infatti credo anch'io!
Ci sono tantissimi luoghi di culto sconosciuti e che meritano di essere visitati. Non solo per la devozione che si ha ma anche per la bellezza artistica [SM=x63064] questo crocifisso ne è un esempio lo trovo particolare e deve essere anche molto venerato se si osservano ai lati i numerosi cuoricini di ex voto [SM=g6500]
bellissima idea Doncsi [SM=g6392] [SM=g6392]
doncsi
venerdì 25 aprile 2008 12:06
Da un Crocifisso che ci giunge dall'antichità ad un Crocifisso capolavoro dell'arte moderna...
Non sono particolarmente amante dell' arte moderna,ma dinanzi alla fotografia del Crocifisso realizzato dallo scultore Enrico Job,sono rimasta senza parole.Posso immaginare quale intensa emozione si possa provare nel vederlo dal vivo...
La particolarità di questo Crocifisso è la sua forma ricurva.Da un'altezza di circa trenta metri,Cristo sembra affacciarsi sulla valle sottostante,ispirando un senso di amorevole protezione nei confronti degli abitanti della vallata.
L'opera è dedicata al Papa Giovanni Paolo II in visita a Brescia negli anni 90 e si trova a Cevo,un paesino a piu' di mille metri di altitudine,nella provincia di Brescia.

Conny1810
domenica 27 aprile 2008 10:27
Re:
doncsi, 12/04/2008 18.31:


Pare che il Crocifisso ligneo risalga al 1300,ma non vi sono certezze. pare che il Crocifisso sia stato rinvenuto in laguna,ma potrebbe anche essere venuto da Creta,come sostiene uno studioso




Nel libro "Miti e leggende di Venezia", ho trovato questa bellissima leggenda legata al Cristo Miracoloso che Doncsi ci ha fatto conoscere!! [SM=x1520190] Secondo la tradizione, il Cristo era una delle quattro opere eseguite dall'evangelista Luca, che rimase custodita fino al 1453 a Costantinopoli.

In quell'anno la città venne occupata e devastata dai turchi, le chiese distrutte e moltissime immagini sacre bruciate o gettate in mare. [SM=g6430] Anche il cristo miracoloso venne gettato nel Mediterraneo dove rimase a galleggiare per molti anni fino a quando andò ad incagliarsi tra le palafitte del Ponte di San Domenico a Chioggia. [SM=g6500]

All'alba alcuni pescatori videro questa santa immagine e la portarono subito nella cattedrale chioggiotta. [SM=x58517] Questa notizia si era sparsa rapidamente e una gran folla si era assemblata al passaggio dei pescatori.

Applaudivano e pregavano chiedendo opere di carità e misericordia a Gesù.

Nella notte però,accadde un fatto straordinario, il Cristo inspiegabilmente se ne andò dalla cattedrale e si portò sul posto esatto del suo ritrovamento. [SM=g6819]

Gli ecclesiastici visto ciò pensando che fosse volere di Gesù crocefisso essere venerato nella chiesa di San domenico, decisero di lasciarlo in quella chiesa! [SM=g10535]

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doncsi
lunedì 28 aprile 2008 22:35
Nel libro "Miti e Leggende di Venezia",già citato da Conny,Marcello Brusegan ci racconta anche un'altra interessante storia che ha come protagonista il famoso Crocifisso di Chioggia. Pare che il crocifisso sia stato scolpito e dipinto da Nicodemo,uno dei discepoli di Cristo,il quale fu,però, aiutato dagli angeli.Infatti,mentre era in procinto di realizzare i tratti del volto di Gesu',stremato dall'arduo compito,si addormentò.Al suo risveglio Nicodemo trovò la sua opera perfettamente portata a termine grazie ad un sublime intervento angelico.Il crocifisso fu poi portato a Iesi,nelle Marche,dove un bel giorno Gesu' si animò e si mise a conversare con San Pietro Martire,il futuro santo domenicano.Il santo chiese a Cristo il permesso di portarlo a Venezia e,cosi' lo fece imbarcare su una nave diretta in laguna.Durante il viaggio la nave naufragò,ma il crocifisso usci'indenne dal naufragio e,galleggiando sulle acque dell'Adriatico,giunse a Chioggia là dove oggi sorge la Chiesa di San Domenico. 
doncsi
mercoledì 7 maggio 2008 16:50
Davvero insolito il motivo iconografico di questo affresco dipinto da Alexander Dejaco,un pittore Biedermaier,originario della Val Badia.
La Madonna con il Bambino,avvolta in un ampio manto di colore rosso,sotto un grande ombrello dorato...un affresco con il quale l'artista intendeva ringraziare Dio per essere tornato a casa sano e salvo dalla guerra.



Si è permesso un simpatico scherzo questo pittore...e dovette lottare parecchio per l'approvazione da parte del Parroco,del Cardinale di Venezia e infine del Vaticano.
Ma la gente del Renon apprezzò molto l'idea originale del pittore ed ora i contadini si rivolgono alla Madonna sotto l'ombrello nei periodi di siccità,affinche'giunga la pioggia.
Cosi' la piccola Chiesa di Maria Saal,risalente al XVII secolo si arricchi'di una curiosità:un richiamo per i turisti che,soprattutto in estate,si recano a Longomoso,sul ridente altipiano del Renon.
doncsi
mercoledì 14 maggio 2008 19:18
Una curiosità:sapete qual è la chiesa preferita dai veneziani per celebrarvi grandiose cerimonie nuziali? A tal punto ambita,pare,da indurre le autorità ecclesiastiche a porre alcune limitazioni.E'la Chiesa di Santa Maria dei Miracoli,piu'facilmente conosciuta come la Chiesa dei Miracoli.
E'un vero gioiello del primo rinascimento veneziano,ma spesso viene dimenticata dal turista frettoloso,poichè nascosta in un labirinto di calli,nella parte piu'orientale di Cannaregio.
La chiesa fu edificata intorno al 1481 su progetto di Pietro Lombardo,il quale conferi'alla chiesa l'aspetto di un vero e proprio scrigno,decorato con preziosi marmi colorati,secondo la tradizione recuperati dai resti della costruzione della Basilica di San Marco.
La facciata colpisce per la spettacolare ricchezza dell'ornamentazione.
L'interno,ad aula unica,con presbiterio quadrato rialzato,ospita un'immagine della Vergine con Bambino,opera di Nicolò di Pietro(XIV-XV secolo),ritenuta miracolosa fin dal 1408.
Il nome della chiesa probabilmente deriva dai poteri miracolosi dell'immagine della Madonna e la sua costruzione fu commissionata dalla famiglia Amadi-una famiglia di mercanti veneziani-proprio al fine di custodire e proteggere la sacra immagine.
Conny1810
giovedì 15 maggio 2008 14:12
Doncsi posto la facciata della chiesa di Santa Maria dei Miracoli, veramente molto bella [SM=x58968] [SM=x62670] [SM=x63064] [SM=x63063] [SM=x58968]




doncsi
mercoledì 4 giugno 2008 22:16



Ogni volta che mi capita di passare per Caerano di San Marco,una cittadina a circa quattro chilometri da Montebelluna nella Marca trevigiana,non posso non essere colpita dalla imponente statua che sovrasta il campanile della Chiesa Parrocchiale,dedicata a San Marco Evangelista.
Opera davvero singolare di uno scultore di Maser,la statua rappresenta una figura femminile molto somigliante alla Statua della Libertà di New York che,però, al posto della fiaccola regge una grande croce.
La statua,chiamata "La Fede",fu fortemente voluta da don Giovanni Tambosso,parroco di Caerano all'inizio del 1900,per onorare il Papa Pio X,che nacque in una cittadina vicina: Riese,ora Riese Pio X.
Il campanile, chiamato "Torre Pia" in omaggio al Papa santo,ha un aspetto molto elegante:in alto una bella merlatura con la raffigurazione dei quattro evangelisti che occupano ognuno un angolo della torre e,al centro, "la Fede" si alza grandiosa verso il cielo.
Alla sera,la statua viene illuminata e l'effetto e' incantevole.
La chiesa nell'insieme e' di grande valore artistico;la sua costruzione risale alla fine del XVII secolo,ma venne ampliata nel 1905,quando fu edificata anche la cupola,volutamente simile a quella della Basilica Vaticana.



La facciata è in stile palladiano con solenni colonne doriche.
All'interno si può ammirare un preziosissimo organo di Pietro Nacchini,risalente al 1746. L'affresco sul soffitto rappresenta l'Assunta con San Marco ed è opera di Giambattista Canal; pregevoli sono anche le tele di Ambrogio Bon e di Francesco Pittoni che ornano gli altari laterali. Di recente il Crocifisso di Francesco Pittoni(1697) e' stato riportato all'antico splendore grazie all'opera del Professor Otello Rosa di Montebelluna.
Conny1810
giovedì 5 giugno 2008 20:26
deve essere propio suggestiva Doncsi questa chiesa con la statua illuminata e da come la descrivi deve esserti piaciuta molto, traspare l'emozione che hai provato nel visitarla. Hai una immagine da farci vedere? [SM=x1520204] [SM=x58968] [SM=x58970]
Conny1810
martedì 17 giugno 2008 20:25
grazie per le immagini, veramente bella !!!
doncsi
venerdì 27 giugno 2008 15:11
SANTA MARIA CHIESA DI CAMALDOLA AVESA



La visitai qualche anno fa,grazie alla squisita disponibilità della signora che abita nella casetta accanto,la quale ne custodisce le chiavi e...tutti i segreti...
Fu per me un vero piacere ascoltare le preziose spiegazioni della signora,ricche di dettagli davvero interessanti.
La chiesa di Santa Maria era la chiesa dei monaci camaldolesi,che si stabilirono nel paesello di Avesa,sulle colline veronesi, nel lontano XIII secolo. Pare avessero un bel chiostro e anche degli orti e giardini attorno al monastero.



La piccola chiesa ha un fascino particolare: la facciata è in gran parte di struttura romanica,bella nella sua semplicità;l'interno è a navata unica,con soffitto a capriate di legno e un bellissimo altare,scolpito nella seconda metà del Trecento,il cui frontale presenta bassorilievi policromi in tufo,la pietra locale.
Una volta uscita dalla chiesa,mi soffermai nella vicinissima corte,per vedere i caratteristici lavatoi,alimentati dall'acqua risorgiva del torrente Lori'.
Ciò che mi colpi',in modo particolare, fu l'atmosfera d'altri tempi,resa dal silenzio immobile,dalla sacralità del luogo e dal fascino delle antichità.
doncsi
lunedì 8 settembre 2008 10:45
CHIESA  DI  SANTA  MARIA  AL  PARADISO - VERONALa Chiesa di Santa Maria al Paradiso si trova a Verona,in via Gaetano Trezza,un tempo "Levà Paradiso",in una zona particolarmente pittoresca della città.Non molti turisti italiani giungono in questo luogo,prediletto al contrario da turisti stranieri,a conoscenza dell'incredibile patrimonio conservato in questa chiesa.Una sorpresa spettacolare:una raccolta di circa trentacinquemila reliquie di santi,forse la più ricca in Europa: interi corpi,frammenti di ossa,frammenti di stoffe,racchiusi in preziosissimi capolavori di oreficeria e molti candelabri di grande valore storico.
Ho potuto ammirare l'intera raccolta,al momento in attesa di una sistemazione definitiva nella deliziosa cappella appena restaurata,grazie alla gentilezza e alla disponibilità di Padre Rizzi,Camilliano missionario in Bolivia.
La Chiesa di Santa Maria al Paradiso,ora dei Padri Camilliani,fu costruita là dove un tempo sorgeva una piccola chiesa dedicata a Sant'Apollinare della Peccana con annesso ospedale per pellegrini,in seguito demolita. La costruzione della chiesa procedette a rilento e,sin dal 1630 essa iniziò ad arricchirsi di ornamenti sacri. Nel 1782 si trovò a dover accogliere tutti gli arredi sacri della vicina chiesa Parrocchiale di San Vitale che sorgeva,si ritiene,in fondo alla via Scrimiari e che fu in gran parte distrutta durante una delle terribili piene del fiume Adige.
La facciata della Chiesa di Santa Maria al Paradiso conserva in due nicchie le statue di San Vitale,forse recuperata dalla Chiesa di San Vitale,e di San Camillo de Lellis.
All'interno si può ammirare la pala d'altare raffigurante l'Assunta,opera del Farinati(1565);una preziosa croce stazionale risalente al XIV secolo,recentemente restaurata;alcune tele raffiguranti San Camillo de Lellis e un busto di San Filippo Neri,contemporaneo e confessore di San Camillo.
Conny1810
martedì 9 settembre 2008 21:56
quante interessanti notizie Doncsi! E' veramente impressionante il numero di reliquie custodite nella chiesa di cui parli e chissà come sono meravigliose le urne in cui sono custodite, tu hai avuto il privilegio di poterle osservare da vicino e credo che l'emozione sia stata grande... [SM=x1520204] [SM=x1520204] [SM=x1520204]
doncsi
domenica 14 settembre 2008 11:30





LA  MADONNA IRLANDESE  DI  GYOR - Gyor è una deliziosa piccola città dell'Ungheria occidentale,non molto lontana dal confine con l'Austria. Sulla sommità di un dolce colle,sorge la Basilica della città,la cui imponenza non disturba il fedele alla ricerca di un luogo intimo dove raccogliersi in preghiera.Generalmente il luogo prediletto è la cappella laterale sulla sinistra,la quale ospita la famosa "Madonna irlandese",una tela risalente al XVI secolo che ritrae la Vergine Maria col Bambino,forse opera del pittore fiammingo Pieter Pourbus.
La devozione per la Madonna irlandese è molto sentita a Gyor per un evento miracoloso avvenuto il 17 marzo 1697,festa di San Patrizio: durante una messa mattutina,si notarono lacrime di sangue sul viso della Madonna,che continuarono a sgorgare per tre ore consecutive. Le lacrime non cessarono,neppure dopo il tentativo di asciugarle con un fazzoletto di lino.

Ma ecco la curiosa storia del quadro proveniente dall'Irlanda.
Esso apparteneva ad un vescovo irlandese,Walter Lynch, della diocesi di Clonfert. Probabilmente nato a Galway,egli visse ai tempi di Cromwell,in un epoca molto difficile per la Chiesa cattolica irlandese,duramente perseguitata.
Lynch combattè strenuamente per la causa cattolica,ma fu costretto a lasciare la sua diocesi e a chiedere asilo prima in Belgio e poi in Austria. A Vienna egli conobbe il vescovo di Gyor. E proprio a Gyor, in Ungheria,trovò ospitalità e visse senza poter più rivedere la sua terra. Mori'nel 1663.
Lynch era molto legato al quadro della Madonna col Bambino e per questo motivo lo portò sempre con sè.
doncsi
martedì 16 settembre 2008 23:12
Un'altra curiosità circa la Basilica di Gyor...

Nella Basilica di Gyor si trova la tomba del Beato Guglielmo(Vilmos) Apor,vescovo e martire.


Nacque a Segesvar,diocesi di Gyulafehervar(Alba Julia),ora Romania,nel 1892. Frequentò il Seminario di Gyor e si laureò in teologia a Innsbruck,presso l'università dei Gesuiti. Appena ordinato sacerdote nel 1915,divenne cappellano militare su un treno-ospedale della Croce Rossa.
Nel 1941 divenne vescovo di Gyor e si distinse per la sua ferma presa di posizione in difesa delle persone vittime di violenze e ingiustizie.
Durante la seconda guerra mondiale si prodigò nell'aiutare gli ebrei.
Mori' nel 1945,dopo essere stato colpito da soldati russi,proprio mentre stava difendendo alcune donne dalle loro violenze.
Il Papa Giovanni Paolo II sostò a lungo a pregare sulla tomba di Guglielmo Apor,durante la sua visita a Gyor nel 1996.
Riconosciuto il suo martirio,venne proclamato Beato nel 1997.
Conny1810
lunedì 29 settembre 2008 14:21
il Santuario della Madonna della Corona si trova a Spiazzi - Verona in una delle località più suggestive dell'alta Italia.


Sorge aggrappato sulla roccia dei monti che lo circondano a 774 metri sul mare a strapiombo sulla valle dell'Adige.

All'interno del santuario vi è la Scala Santa, è la riproduzione della scala che si trova a Roma vicino alla Basilica di San Giovanni in Laterano, è la scala dove Gesù salì e discese più volte nel giorno in cui, fu flagellato, incoronato di spine e condannato alla morte sulla croce, sporcandola così con il suo sangue.



il Santuario è sorto per venerare un antico quanto famoso Simulacro dell’Addolorata, detto appunto della Madonna della Corona. Infatti solo dopo la comparsa di questa statua inizia una vera storia del Santuario; è da allora che il luogo assume un interesse particolare, e che si narra di schiere innumerevoli di devoti provenienti non solo dai territori circostanti, ma anche da molto lontano. I pareri diventano invece discordi quando si tratta di precisare quando e come quella statua apparve tra le rocce del Monte Baldo,in territorio Veronese.




Oltre alla tradizione comune, che riferisce del comparire prodigioso della Statua il 24 Giugno 1522 fra le roccie della montagna, v’è un’altra spiegazione che vorrebbe la presenza della statua come un ex voto donato dai Castelbarco agli eremiti, che già in precedenza frequentavano il curioso sito della Corona.
Attorno a questo Simulacro nacque il Santuario e la devozione verso l’Addolorata, favorita anche dalla narrazione di grazie particolari ricevute, dalle origini fino ai nostri giorni!


doncsi
lunedì 29 settembre 2008 15:39
L'ho riconosciuto subito il Santuario della Madonna della Corona di Spiazzi. L'ho sempre ammirato, con grandissimo stupore, dalla valle dell'Adige,scrutando la roccia nella zona che va da Peri a Dolcè, in provincia di Verona.
Non ho mai avuto l'occasione di visitare il Santuario,ma nello stesso tempo, mi è molto familiare.
Ho sempre pensato che fosse un luogo incantevole,ma molto,molto inaccessibile!
Dalla valle dell' Adige appare all'improvviso come un gioiello incastonato nella roccia!
Conny1810
lunedì 29 settembre 2008 18:44
Visitando questo Santuario si ottiene l'indulgenza plenaria alle condizioni previste tutto il tempo dell'anno.
Conny1810
martedì 30 settembre 2008 13:51

Il Santuario della Beata Maria Vergine delle Grazie è una chiesa in stile gotico lombardo situata nei pressi delle acque del fiume Mincio in località “Le Grazie” nel comune di Curtatone di Mantova.


Le origini della chiesa risalgono al 1200; nella località allora chiamata Prato Lamberto sorgeva su un piccolo promontorio emergente dai canneti lacustri del fiume, un piccolo altarino dedicato alla Madonna con Bambino a cui i pescatori ed i contadini erano devoti.

Dal piccolo altare, nel corso degli anni , venne edificata una costruzione, una cappella votiva per preservare l’immagine Sacra dalle intemperie; con il crescere della struttura crebbe anche l’interesse per questa immagine miracolosa diffondendo la devozione anche nei territori limitrofi.

Verso la fine del XIV secolo, Francesco Gonzaga fece erigere per grazia ricevuta un tempio alla Madonna delle Grazie che aveva fatto cessare l’epidemia di peste che aveva colpito i mantovani.

Dal 1412 fino alla fine del secolo vennero edificati il convento, la scuola, l’oratorio, la biblioteca fino a quando nel 1521 sorse attorno al piazzale un portico di 52 arcate per il riparo dei mercanti, dato che Federico di Gonzaga aveva fatto spostare la “ fiera del Porto” nel luogo, iniziando così la tradizione della fiera di Ferragosto alle Grazie, connubio fra sacro e profano che costituisce un forte richiamo nella terra di Mantova.

Proprio durante questa festa del 14-15 agosto si svolge l’annuale concorso dei “Madonnari” che raccoglie decine di artisti da tutto il mondo.




La memoria popolare e le cronache del tempo riportano spesso la “miracolosità” del suolo delle Grazie.

Molti fatti sono stati riportati, come quello del Coccodrillo (che fra l’altro appare imbalsamato appeso al soffitto della chiesa) che fra leggenda e realtà, forse scappato dallo zoo esotico del giardino privato dei Gonzaga, si racconta avesse assalito uno dei due fratelli boscaioli che riposavano sulle rive del fiume.

L’altro chiedendo l’intercessione divina si armò di coltello e riuscì a uccidere il predatore.




L’altro miracolo “illustre” è quello di San Bernardino da Siena, che nel 1420 posò il mantello sulle acque del Mincio vicine alla chiesa e venne traghettato senza che si bagnasse verso Mantova per opera della Madonna.




Conny1810
mercoledì 1 ottobre 2008 09:00
Il Madonnaro è un artista di strada, nomade, che si sposta da un paese all’altro in occasione di sagre e feste di piazza.Esegue i suoi lavori con il gesso o altro materiale povero, non su tela ma sui marciapiedi, strade, selciato dei centri urbani e trae sostentamento grazie alle offerte del pubblico è un riproduttore spettacolare di Immagini sacre, ed in particolare della Madonna, con le sue opere ha contribuito alla catechesi del culto cattolico portando alla visione del pubblico di ogni estrazione sociale raffigurazioni sacre che si trovavano in chiese lontane o racchiuse in palazzi inaccessibili ai più.



E’ nel tardo Medioevo che nascono questi artisti dell’effimero, eredi dei pittori di Icone Bizantine; descrizioni della loro esistenza nel passato si trovano in alcune lettere e testi del XVI secolo, ma non vi è una documentazione in quanto le loro opere, dato il materiale impiegato ed ai luoghi di esecuzione, dopo qualche giorno soccombono alle intemperie.

Dopo la seconda guerra mondiale si andò quasi a smarrire questa tradizione, finchè alcuni di loro cercarono un posto per riunirsi e dare luogo ad un evento annuale.

Questo luogo è appunto il sagrato Della Chiesa di Maria delle Grazie di Curtatone .

doncsi
venerdì 3 ottobre 2008 23:21
Grazie,Conny!
Molto preziose le tue informazioni sulla bellissima Chiesa di Maria delle Grazie di Curtatone. Ho visto che non è cosi' impossibile da raggiungere,non è lontana da Mantova.
Lo stile gotico lombardo ha un suo fascino,la tua bella presentazione ha sollecitato il mio intersse e poi,l'idea di trovare un coccodrillo all'interno della chiesa mi incuriosisce parecchio...
E forse, nonostante il coccodrillo ora innocuo, riuscirei anche a raccogliermi in preghiera e a percepire la sacralità di questo luogo cosi' particolare.
Conny1810
domenica 5 ottobre 2008 10:12
E' molto particolare anche l'interno di cui purtroppo non ho trovato immagini , è propio da vedere per la sua originalità e il coccodrillo è posizionato ben in alto non disturba ...la meditazione!
doncsi
domenica 5 ottobre 2008 12:44
CHIESA DI SAN FRANCESCO DEL DESERTO - Isola di San Francesco del Deserto - Venezia -

Pochi sanno che nella laguna veneta,vicino a Burano,vi è una splendida oasi verde,un'isoletta dall'inconfondibile profilo,reso ancora più affascinante da lunghe file di alti cipressi.

San Francesco d'Assisi approdò in quest'isola al suo ritorno da un viaggio in Egitto nel 1220,durante una terribile tempesta.
Ma il fortunale si calmò subito all'apparire del santo e il sole ritornò a splendere. L'isola era abitata da tantissimi uccelli ai quali Francesco parlò.

Ora su questa isoletta abitano, credo, nove frati francescani,una piccolissima comunità,presente sin dal lontano 1228.
I frati conducono volentieri eventuali visitatori alla chiesa di San Francesco del Deserto,una piccola chiesa del 1401,oggi perfettamente restaurata,e ad ammirare i due deliziosi chiostri (uno trecentesco).
Pare addirittura che si tratti della prima chiesa dedicata al Santo di Assisi.





Molto semplice,con piccole cappelle sul lato sinistro,una dedicata a Sant'Antonio di Padova,un tempo dedicata a San Bernardino, e l'altra costruita proprio là dove la tradizione vuole che San Francesco si raccogliesse in preghiera.
L'incantevole luogo,con i suoi giardini e i suoi cipressi,invita al raccoglimento e alla preghiera.

"O beata solitudo! O sola beatitudo!..."
Conny1810
lunedì 6 ottobre 2008 11:45
sono contenta Doncsi che tu abbia inserito notizie su questa chiesa molto bella perchè mi hai fatto ricordare i bei momenti che ho trascorso quando qualche anno fa ho avuto modo di visitare quest'isola ed è veramente un luogo incantevole dove ci si rilassa e si assapora tanta pace!
...Alcune immagini...

Nel marzo 1233 l'isola, sulla quali si ergevano già due chiese, una appunto dedicata a S.Francesco, venne donata all'Ordine dei Francescani dalla famiglia Michiel.

Ma l’isola non era ancora conosciuta con il nome attuale, il quale le venne conferito attorno alla prima metà del '400, quando l'isola venne abbandonata per oltre un ventennio a causa dell’insalubrità di questa parte della laguna.
Fu così che l’isola venne chiamata “del Deserto”, nome suggestivo che ben descrive questo luogo magico.
Conny1810
martedì 7 ottobre 2008 09:45
Re:
Conny1810, 05/10/2008 10.12:

E' molto particolare anche l'interno di cui purtroppo non ho trovato immagini , è propio da vedere per la sua originalità e il coccodrillo è posizionato ben in alto non disturba ...la meditazione!



sono riuscita a trovare una immagine dell'interno [SM=x63081]






doncsi
lunedì 20 ottobre 2008 15:59
Un altro itinerario veneziano ci conduce nel Sestiere di Santa Croce,in una zona molto caratteristica di Venezia,dove tra il Campiello del Piovan e il Campo di San Giacomo,non lontano dal Ponte dell'Anatomia,sorge una chiesa molto antica.

E' la CHIESA DI SAN GIACOMO DALL'ORIO intitolata a San Giacomo il Maggiore.

Costruita in stile romanico lagunare,la chiesa ci appare un pò spoglia,ma il campanile a pianta quadrata si staglia in tutta la sua maestosità.



Fondata addirittura nell'anno 976,fu poi completata nel 1225 grazie ai contributi finanziari di due nobili famiglie veneziane:i da Mula e i Badoer.
Subi' altri restauri nel 1345, in seguito al terribile terremoto e anche dopo il 1902,anno in cui crollò il Campanile di San Marco.
All'interno dominano suggestioni orientali,l'incanto è dato non solo dalle opere d'arte,veri e propri gioielli,ma anche dal senso di pace e di spiritualità che invita alla preghiera.



Il soffitto gotico,a carena di nave rovesciata,a cassettoni lignei di larice è molto particolare,caratteristico di molte chiese venete.
E poi dominano le colonne, che dividono la navata centrale dalle navate laterali. Fra di esse si può ammirare una colonna incredibilmente bella,con delle caratteristiche uniche. Jacopo Sansovino la defini'"la gioia";John Ruskin la chiamò"la perla preziosa". Fu portata a Venezia da Costantinopoli ai tempi della IV Crociata ed è stupenda per il suo colore verde intenso e per la natura del marmo, proveniente,pare,da cave macedoniche.
Anche lo scrittore Gabriele D'Annunzio ne rimase affascinato,come si può leggere in questa bellissima descrizione:"Sembra la condensazione fossile di una immensa foresta verdeggiante;seguendo la sua innumerevole venatura,l'occhio viaggia in un sogno pel mistero silvano".
Conny1810
mercoledì 5 novembre 2008 22:21
Santuario di San Romedio - Val di Non - Trentino Alto Adige


Questo santuario è uno dei più caratteristici in Europa per la sua particolare posizione infatti è situato al centro di una profonda forra sopra un picco roccioso alto 100 metri.


E' formato da un insieme di 5 chiesette sovrapposte in altezza costruite in epoche diverse e collegate fra loro da una scalinata molto ripida.

La chiesetta più antica fu eretta intorno all'anno 1000 dove era sepolto, l'eremita san Romedio, mentre le altre furono costruite verso il basso in tempi sucessivi.

La facciata è un esempio di architettura anaune del XVIII secolo e il cortile porta ad un edificio che dal 1948 ospita un convento francescano.

Le chiesette sono 5 e la più recente è quella Dell'Addolorata che fu costruita per ringraziamento per la pace dopo la guerra del 1915 - 1918, la chiesetta di San Giorgio del 1487, la chiesetta di di San Michele del 1514, la chiesa maggiore di San Romedio del 1536 e per ultima la Chiesa Antica, costruita per prima e dove si trovano le reliquie del santo.

Fin dal XV secolo si susseguono pellegeinaggi di fedeli che portano ex voto a testimoniare l'affermazione del culto di questo Santo che viene invocato nelle calamità, disgrazie, incidenti, malattie e scampati pericoli.
doncsi
mercoledì 5 novembre 2008 23:54
Il Santuario di San Romedio è molto,molto speciale,direi unico per la particolarità delle cinque chiese poste una sopra l'altra e anche per il luogo ove sorge,veramente suggestivo.
Lo visitai un paio di volte da bambina e ne conservo un ricordo molto bello,mi sfuggono i dettagli,ma non ho dimenticato l'atmosfera di pace e tranquillità e le emozioni che il luogo sacro era riuscito a trasmettermi.
Sicuramente potrebbe essere una bella meta per una gita estiva,per chi dovesse trovarsi in Trentino.
Grazie,Conny! Anche la foto mi piace moltissimo!
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