CONOSCI- MR.SI?-?

mr.si
00mercoledì 7 settembre 2005 11:52
non per il loro stile di vita - che per l'atro non è malaccio[SM=g27828] -
ma per la loro sensazionale poetica pronta ad investirti di forti emozioni. Il mio primo scopo è stato quello di imitarli, ma poi ho divorziato, ho fatto a meno di loro - anche se continuo a leggerli- e sto cercando di inventare un nuovo mondo poetico: impresa molto ardua, che richiede tantissimo. Richiede tempo paziensa e un profondo studio, ma non per assimilare altri poeti, ma per evitare di assorbirli di essere tutto uno con loro. Il resto lo conoscete già o almeno credo[SM=g27822]
Bestia da stile
00giovedì 8 settembre 2005 10:45

un nuovo mondo poetico[SM=g27832]

...

mr.si
00venerdì 9 settembre 2005 17:07
non ti preoccupare non farò troppo rumore
[SM=g27828]
mr.si
00sabato 10 settembre 2005 14:06
POETICA
Un mondo in verità l'avevo creato, un piccolo forum dove raccogliere persone poeticamente simili a me. Questo tentativo è fallito, anche perchè è veramente difficile reclutare "personale" in internet. Poi è arrivato il lampo che mi ha spaccato l'anima, mi ha aperto gli occhi su un nuovo mezzo di ragionamento, un po' contorto da spiegare ma tenterò lo stesso. Individuo gli elementi più bui della natura, per vedere con i loro occhi le sensazioni che li nascondono nel manto notturno. Fisso zone buie per cercare di vedere cosa dietro si nasconde, disegnandole nell'aria con le piccole scintelle della sigaretta. Carta e penna, la visione appena ottenuta si asciuga e "il piatto è servito"
mr.si
00sabato 10 settembre 2005 18:56
CARRIERA- se cosi si puo' definire-
Non è stata subito brillantissima( se è per questo neanche adesso, ma mi acconttento), anzi è cominciata proprio male, non c'era il punto d'incontro con quello che scrivevo e quello che volevo scrivere, c'era una sorta di misticismo che non mi spiegavo ma che pian piano divenne chiaro. Non era il mio modo di fare poesia, scrivevo senza sentire l'anima. Pensate( e credo che ve lo ricordiate) che ero capace di partorire malformazioni mentali di poesia su carta, cose veramente scellerate, vagoni che partivano spediti senza sapere dove arrivare. Come questa:


GALEOTTO TRENO

alla solita ora partiva
e col suo rumore
scavava il dolore

correva veloce
nulla sembrava fermarlo
ne rallentarlo

il moto nelle rotaie
proiettava dolci immagini
riflesse a tratti nei pensieri
che tutto ascoltano e niente ignorano

ricordavo quel giorno come oggi

ricordavo il tuo viso più di ieri

ricordo quel galeotto treno


Ancora adesso mi chiedo con quale coraggio ho postato questa cosa, rischiavo inesorabilmente di perdere la mia credibilità [SM=g27828].

Lasciamo perdere queste pagine scure che nel frattempo prolificavano in officina, insieme ai meritati dissenzi degli altri poeti e inoltriamoci nell'altra facciata che intanto nasceva in segreto e che sarebbe diventata la mia ancora di salvezza : la visione.
Ogni nuova era ha bisogno di nuovi colori, cosi indossai il "nero", inteso come notte traditrice, ingannatrice, usurpatrice e chi più ne ha più ne metta.
Diventando quello che sono, ovviamente un uomo assonnato visto che ormai dormo poche ore[SM=g27828] .
mr.si
00sabato 10 settembre 2005 23:10
Ci conosciamo realmente?
Sapete più o meno tutti che mi chiamo Stefano e che ho un cognome abbastanza singolare, una cosa che voi tutti avete e fa rima con serpenti, volete saperlo...Va bene ve lo dico, il mio cognome è Parenti[SM=g27828]. Ho fatto nuoto per tre anni di fila ottenendo la passione del mare. Vi chiederete come si possa acquisire una simile passione andando in piscina. Sono cose abbastanza differenti o no? Per me non è stato cosi. Il fascino della piscina m'ispirava il mare e la salsedine il cloro della piscina che si fondeva con il bagnoschiuma di quando tornavo a casa. Tirando le fila, adoravo e adoro l'acqua. Ma non si vede l'acqua nelle mie poesie anzi si vede l'opposto, la terra, la rudità dell'asfalto. Questo fatto non me lo spiego, è rimasto un'incognita sulla quale fare delle ipotesi. La prima, e forse la più spiegabile, è quella che io tendenzialmente scrivo cose che odio, il ribrezzo dell'esistere e non posso di certo menzionare una delle cose a me più care al mondo. La seconda, e quella meno probabile, è che io odi talmente tanto il mare da amarlo. In fondo come si riconosce l'odio dall'amore? Non ditemi che voi non avete mai odiato prima d'amare, perchè mentireste a voi stessi. Ogni volta che litighiamo con la persona amata noi odiamo e quando tutto finisce noi amiamo e a volte chiudiamo definitivamente ogni rapporto tra odio e amore, annullandoci con il nostro patner. Perchè quando un'amore chiude il sipario, comincia lo spettacolo malinconico della solitudine e dei magoni. Quello che avresti voluto dire e non hai detto ti sale in gola e ti strizza l'ugola, vuole uscire ma non trova il fiato. Si resta li, con le labra sterili, con la mente vagante e silenzi palpabili. Ma questa è l'ipotesi meno attendibile, quella buona era la prima ( forse sbaglio ).

mr.si
00martedì 7 novembre 2006 21:39
Passioni
l'occulto, demonologia, poesia.

L'occulto per me rimane una cosa distinta dalla demonologia, perchè mentre la prima contiene strati di parole, termini che si possono cucire con altre dimensioni, la seconda è ben legata alla divisione evangelica, quindi di luoghi riportati, esperienze vissute, tratti inseparabili con il cammino cristiano.

Ho cominciato ad interessarmi a questa branchia da quando nel mio cervello sono sorte le prime domande che caratterizzano tutte quelle risposte che prevedono l'oltre.

Di demonologia sono ormai un esperto, studio la gerarchia dei demoni e le loro caratteristiche da quando avevo dieci anni.
Ho cominciato con dei libri piuttosto semplici sia nella dialettica che nella forma testuale ma poi mi sono spinto oltre, anche con dei testi in salscrito ma con traduzione( non completamente ben organizzata)a fianco.


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