BOSSI - BERLUSCONI

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paoloMILANO.
00venerdì 2 settembre 2011 18:36
Amici, vi copio un articolo in cui si elencano le varie perle che Bossi dedicò, in passato, a quel bastardo ladro pedofilo del Berlusca.
Tutto ovvio, conosciuto, ma sapientemente celato dai suoi mezzi di informazione, nonchè poi dalla stessa Lega Nord, partito del cazzo.


1. 1994 – la vittoria del partito di Berlusconi è quella di un partito che non esiste e che nasce attraverso la manipolazione televisiva

2. 1994 - 30 dicembre - "Berlusconi imprenditore? Mi viene da ridere. Semmai faceva il prestanome. Il suo progetto non è altro che il piano di Gelli. Le due strategie sono sovrapponibili: Forza Italia è la P2".

3. 1995 - 14 gennaio (ANSA): "Berlusconi come presidente del Consiglio è stato un dramma”

4. 1995: -“ Berlusconi ha preso soldi dalla mafia, è un delinquente”.

5. 1995 – “Berlusconi è stato messo lì dalla mafia. Ha creato un partito per strangolare la Lega”.

6. 1995 – “Berlusconi? non voglio parlare di quel delinquente. io voglio andare nelle piazze a scatenare il nord contro di lui. Berlusconi è un mafioso. Il parlamento del nord sarà costretto ad intervenire con mezzi drastici.”

7. 1995 - 7 maggio: "L'elettorato leghista non vota i fascisti, i porci fascisti, e cioè Berlusconi e Fini"

8. 1997 – “Berlusconi è un brutto porco che dovrà rispondere al popolo del nord di essere sceso in politica al solo scopo di affossarci. La Lega a Berlusconi lo ficcherà in quel posto.

9. 1999 – “Berlusconi cerca l’alleanza con la Lega per confondere i suoi problemi giudiziari con i nostri”.

10. 1997 –“ “Berlusconi è un povero pirla. è un marmaglione che non capisce niente di politica.
paoloMILANO.
00venerdì 2 settembre 2011 18:36
Quando Bossi odiava Berlusconi

Umberto Bossi ai tempi dell'anti-berlusconismo
Berlusconi, uomo di Cosa Nostra, non poteva che essere di pasta profondamente antidemocratica. (...) Il Polo per le origini mafiose della ricchezza di Berlusconi gravita su Palermo (…) Berlusconi che è il capo di Forza Italia, un partito creato da Dell'Utri inquisito per mafia che con i suoi mezzi senza limiti tiene in vita tutti i partiti del Polo. (Umberto Bossi, Intervento al Congresso Federale Straordinario della Lega Nord, 24/25 Ottobre 1998 Brescia)

L'Uomo di Arcore mostra le stesse caratteristiche dei dittatori, perché insiste nella sua volontà di non ritirare l'infame decreto Biondi che mette in libertà i peggiori ladri, concussori, corrotti, ricettatori (Umberto Bossi, 18 luglio 1994)


Un Governo che ha inteso la governabilità come fine a se stessa, il potere per il potere, la governabilità per la governabilità, la vecchia e collaudata massima di Bettino Craxi !(Umberto Bossi, discorso in parlamento, 21 dicembre 94)

Fu allora che si decise di buttare in campo Berlusconi e le sue televisioni, che sono molto più di tre, nascoste dietro vari prestanome. Un uomo dal passato impresentabile e con un patrimonio costruito grazie ad oscuri finanziamenti di società anonime: Cosa Nostra, Craxi, Andreotti, P2. (Umberto Bossi, congresso Lega Nord, 10/12 febbraio)

La caduta del suo governo? Berlusconi venga da me, che gliela spiego io...! Sono stato io a metter giu' il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto (Umberto Bossi, 21 Luglio 1998)

Il dramma di Berlusconi - aggiunge il leader leghista - e' che e' un palermitano che parla in meneghino, mandato apposta per fregare il Nord. Io questo lo compresi subito, compresi che bisognava evitare l'annientamento della Lega e mi comportai di conseguenza (Umberto Bossi, 21 Luglio 1998)

C'e' qualche differenza tra noi e lui... Peccato che lui sia un mafioso. Il problema e' che al Nord la gente e' ancora divisa tra chi sa che Berlusconi e' un mafioso e chi non lo sa ancora (Umberto Bossi, 12 Settembre 1998)

"E' un palermitano che parla meneghino, e' il meno adatto a parlare di riforme. L'unica riforma che veramente sta a cuore a Berlusconi e' che non vengano toccate le sue televisioni. Invece io dico che bisogna portargliele via, perche' le sue televisioni sono contro la Costituzione. La prima riforma da attuare e' quella di mettere in circolazione l'informazione. Berlusconi e' tutto tranne che un democratico" (Umberto Bossi, 12 Settembre 1998)

"Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Ce lo spieghi, il Cavaliere. Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani al Nord che sono morti a causa della droga". (Umberto Bossi, 12 Settembre 1998)

La Fininvest ha qualcosa come trentotto holding, di cui sedici occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano (Intervento di Umberto Bossi al Congresso Federale della Lega, Brescia, 27 Ottobre 1998)

"Silvio e' uomo della P2, cioe' del progetto Italia (Intervento di Umberto Bossi al Congresso Federale della Lega, Brescia, 27 Ottobre 1998)

Berlusconi ha fatto cio' che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammi'(Intervento di Umberto Bossi al Congresso Federale della Lega, Brescia, 27 Ottobre 1998)

"Berlusconi è l'uomo di Cosa Nostra" (Intervento di Umberto Bossi al Congresso Federale della Lega, Brescia, 27 Ottobre 1998)

"Molte ricchezze sono vergognose, perche' vengono da decine di migliaia di morti. Non e' vero che "pecunia non olet". C'e' denaro buono che ha odore di sudore, e c'e' denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Ecco il punto". (Intervento di Umberto Bossi al Congresso Federale della Lega, Brescia, 27 Ottobre 1998)

Un massone piduista come l'arcorista non poteva che usare quel linguaggio. In fondo Berlusconi e' sempre stato un problema di "cosa sua" o "cosa nostra". Ma ne' mafia, ne' P2, ne' America riusciranno a distruggere la nostra societa". (Umberto Bossi, 24 Febbraio 1999)

Berlusconi ha avuto una fortuna straordinaria nel fare tanti soldi in cosi' poco tempo. E per di piu', passando dalla tessera 1816 della P2 e dai salvataggi che il suo amico Bettino Craxi ha piu' volte fatto al suo impero televisivo. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini. Quella fondata anche da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che alla fine riusci' a mettere le mani su tutto l'istituto di credito. E in quella stessa Banca, dove lavorava anche il padre di Silvio, c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra". (Umberto Bossi, 2 Ottobre 1999)
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