Anthony Trollope

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koala3
00lunedì 18 luglio 2011 12:03
Le torri di Barchester

Provato finalmente questo autore classico dell'Ottocento inglese poco noto in Italia, ma notissimo, soprattutto ai tempi, in Inghilterra.
Ho iniziato con questo lungo romanzo appartenente al ciclo di Barchester. Il secondo, per la verità, perché avevo letto che è molto rappresentativo dell'opera di Trollope.
Molto solido, vittoriano, con retrogusto austeniano persino [SM=x74931]
Descrive un ambiente sociale (ecclesiastico), sottili lotte per il potere, giochi sentimentali. Sulla distanza sa farlo con più maestria e leggerezza di quanto non facesse presagire l'inizio. Ed escono anche alcuni buoni personaggi, affiancati da altri di carattere più macchiettistico.
Il mio giudizio è quindi positivo, con una critica: il vizio fastidioso dell'autore di rivolgersi ai lettori, talvolta anticipando persino elementi della trama. Un peccato difficilmente perdonabile, questo.
Juan Galvez
00lunedì 18 luglio 2011 14:39
Re: Le torri di Barchester
koala3, 18/07/2011 12.03:



Il mio giudizio è quindi positivo, con una critica: il vizio fastidioso dell'autore di rivolgersi ai lettori, talvolta anticipando persino elementi della trama. Un peccato difficilmente perdonabile, questo.


Carlomarite spoilerosa?????? :-)

V.

koala3
00martedì 19 luglio 2011 15:19
Re: Re: Le torri di Barchester
Juan Galvez, 18/07/2011 14.39:


Carlomarite spoilerosa?????? :-)

V.



[SM=x74931]
E' proprio che trovo stucchevole che se ne esca con "caro lettore", o mi anticipi che i due protagonisti finiranno insieme dicendo "ma se si spiagassero subito che ne sarebbe della mia storia?". Mentre non ha senso che a metà del racconto mi dica "tranquilli lettori, la protagonista non finirà né con l'uno né con l'altro dei due poco di buono che la corteggiano": lo racconti e basta!

In ogni caso, penso senza dubbio di leggere quello che viene considerato il suo capolavoro, "La vita oggi", romanzo fiume con tanti personaggi [SM=x74929]


Juan Galvez
00martedì 19 luglio 2011 16:05
Very ottocentesque, I understand ;-)

V.
rimatt1
00martedì 19 luglio 2011 16:17
E infatti lo fa di continuo anche Dan Simmons in Drood, imitando la voce narrante di Wilkie Collins. A me piace, come stratagemma, anche se in effetti sa molto di narratore onnisciente (e quindi tipicamente ottocentesco). Però non ho mai letto Trollope. [SM=x74996]
koala3
00mercoledì 20 luglio 2011 11:16
Re:
rimatt1, 19/07/2011 16.17:

E infatti lo fa di continuo anche Dan Simmons in Drood, imitando la voce narrante di Wilkie Collins. A me piace, come stratagemma, anche se in effetti sa molto di narratore onnisciente (e quindi tipicamente ottocentesco). Però non ho mai letto Trollope. [SM=x74996]


Wilkie Collins, che io adoro, lo fa in un modo più discreto e funzionale.
Uno che lo faceva in modo fastidioso era il primo Flaubert, ne La prima educazione sentimentale. Poi però si è corretto abbondantemente [SM=x74931]


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