Al Gore e la commissione clima Onu premiati con il Nobel per la pace 2007

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vanni-merlin
00venerdì 12 ottobre 2007 19:35
Riconosciuti i loro sforzi "per diffondere maggiore conoscenza sui cambiamenti climatici"
L'ex vice-presidente americano ha dedicato al tema un documentario che ha vinto l'Oscar

Al Gore e la commissione clima Onu premiati con il Nobel per la pace 2007

"E' un grandissimo onore" per il numero due di Bill Clinton
E il capo dell'Ipcc "sorpreso, stordito: un grande privilegio"



OSLO - Il premio Nobel per la pace è andato all'ex vice presidente americano Al Gore e al Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (Ipcc) dell'Onu. Il vice di Clinton è stato premiato per il suo impegno e per la sua azione di sensibilizzazione sui rischi dei mutamenti climatici. Impegno che ha preso la forma del film-documentario "Una scomoda verità", successo mondiale e premio Oscar 2007 come miglior documentario e per la migliore canzone originale. Proprio ieri il film è stato "processato" dall'Alta Corte di Londra, che lo ha accusato di contenere errori significativi e di essere inadatto alle scuole.

"Sono profondamente onorato" ha detto Gore, aggiungendo che donerà il 100 per 100 dei proventi alla Alleanza per la Protezione del Clima. "Ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza planetaria" ha detto ancora, secondo quanto riportato dalla sua portavoce, Kalee Kreider. "La crisi climatica non è un argomento politico, è una sfida morale e spirituale per l'intera umanita. Questo riconoscimento è ancora più significativo perché ho avuto l'onore di dividerlo con l'Ipcc, un gruppo i cui membri sono impegnati da anni in un lavoro instancabile e altruista per la causa dell'ambiente".

Il gruppo di esperti intergovernativo. L'Ipcc, Intergovernmental panel on climate change, è il comitato scientifico formato nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite, la World Meteorological Organization (Wmo) e l'United Nations Environment Programme (Unep) allo scopo di studiare il riscaldamento globale. I rapporti periodici diffusi dall'Ipcc sono alla base di accordi mondiali quali la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) e il protocollo di Kyoto che la attua. Il comitato è organizzato in tre gruppi di lavoro: il primo incaricato di valutare gli aspetti scientifici dei fenomeni; il secondo le conseguenze del cambiamento climatico e le possibilità di adattamento; il terzo analizza le soluzioni per limitare le emissioni di gas serra.

Reazioni. Il premio è stato una grande sorpresa per il presidente dell'Icpp. "Non posso crederci - ha detto Rajendra Pachauri ai giornalisti che lo hanno raggiunto per telefono nel suo ufficio di New Delhi - sono sopraffatto, stordito". "Ritengo un privilegio dividerlo con qualcuno di così autorevole", ha aggiunto riferendosi poi a Gore.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, "molto contento" del premio. Il segretario ha reso omaggio "all'impegno e alla convinzione eccezionale di Al Gore, che è l'esempio del ruolo cruciale che le persone e la società civile possono giocare per incoraggiare risposte multilaterali sui problemi planetari". Ed ha sottolineato che "è grazie in gran parte alle scoperte ben documentate dell'Ipcc che è stato possibile stabilire senza ombra di dubbio che il riscaldamento del pianeta è in atto e che è in gran parte provocato dalla attività dell'uomo".

Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha inviato oggi le sue "più calorose felicitazioni" ad Al Gore e all'Ipcc. Descrivendo Gore come "una personalità notevole", Sarkozy ha aggiunto di avergli già espresso "tutta l'ammirazione che m'ispira per il suo lavoro a favore dell'ambiente", in occasione del loro ultimo incontro a Parigi.

"Congratulazioni! Congratulazioni ad Al Gore per il suo ben meritato Nobel per la Pace", afferma il messaggio di Hillary Clinton, potenziale rivale del neo-premiato, che dopo il riconoscimento potrebbe anche decidere di inseguire la nomination democratica in vista della corsa alla Casa Bianca. "La sua dedizione e il suo impegno instancabile hanno avuto un ruolo decisivo nell'aumentare la consapevolezza del mondo sulla questione del riscaldamento del pianeta", ha detto la senatrice.

Felicitazioni sono arrivate anche dalla Casa Bianca per voce del portavoce Tony Fratto, in viaggio con Bush in Florida. "Il presidente ha avuto la notizia questa mattina - ha detto - ed è ovviamente molto felice per il vice presidente Gore e per la commissione internazionale. E' un riconoscimento importante e siamo sicuri che il vicepresidente sarà entusiasta". Non è chiaro ancora se il presidente George W. Bush telefonerà personalmente all'ex "nemico".

Le motivazioni. La motivazione del premio da parte del comitato per il Nobel, che ha scelto i vincitori fra 181 candidati, recita: "per i loro sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall'uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti". Il premio di 1,5 milioni di dollari verrà così diviso in due.

Numero due di Clinton, premio Oscar e paladino della terra. Gore ha trascorso sedici anni al Congresso e otto alla Casa Bianca prima di diventare il più famoso paladino della lotta al riscaldamento del pianeta. Nato il 31 marzo 1948 a Washington, Albert Arnold 'Al' Gore, figlio di un famoso senatore del Tennessee ha respirato politica sin da bambino.

Laureato ad Harvard, Gore non cercò di evitare la divisa (pur essendo contro la Guerra del Vietnam) entrando nel 1969 nell'esercito e finendo per cinque mesi, nel 1971, in Indocina come giornalista militare. Poco prima di essere inviato in Vietnam aveva sposato nel 1970 Mary Elizabeth 'Tipper' Aitcheson, sua compagna di liceo.

Rientrato in patria Gore fece per cinque anni il giornalista passando poi a studiare legge, per poi lanciarsi in politica. Ha fatto il deputato per otto anni (dal 1977 al 1985) prima di passare al Senato dove è rimasto fino al 1993 quando è divenuto vice-presidente degli Stati Uniti, incarico che ha ricoperto fino al gennaio 2001.

Nelle elezioni del 2000 conquistò la candidatura democratica alla presidenza e quando l'America andò al voto i sondaggi lo vedevano collo a collo col rivale repubblicano George W. Bush. La battaglia tra i due fu decisa in Florida, dove, dopo una serie di colpi di scena e aspre battaglie legali, la vittoria, contestatissima, fu assegnata a Bush - che nello stato aveva avuto solo 537 voti in più di lui.

La profonda delusione politica lo fece concentrare sull'ambiente. Il suo libro "Una verità scomoda" diventa un bestseller mondiale e il documentario dallo stesso titolo vince nel febbraio di quest'anno l'Oscar. Nel suo discorso di ringraziamento Gore afferma che il problema del clima "non è una questione politica ma ormai una questione morale". In luglio Gore ha organizzato il concerto mondiale "Live Earth" per rafforzare la consapevolezza del problema del clima.


(12 ottobre 2007)



da: www.repubblica.it/2007/10/sezioni/esteri/nobel-pace-2007/nobel-pace-2007/nobel-pace-2...

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