04/11/2005 - "LIBERO QUOTIDIANO", Pag. 1
PERCHE' VOGLIONO UCCIDERLO
di VITTORIO FELTRI
Pisanu conferma l'attentato allo stadio. E Vespa racconta di altre 39 minacce
Non fa piacere a nessuno essere odiato, dileggiato, disprezzato. E comprendiamo l'amarezza di Berlusconi quando è bersaglio di attacchi feroci e sconsiderati, spesso stupidi e sempre tesi a distruggerne la reputazione di politico e anche di uomo d'affari. Figuriamoci se non comprendiamo la sua paura se scopre che alcuni - molti - lo vogliono morto. Libero lo ha scritto ieri in prima pagina: Silvio ha avuto tra i piedi un kamikaze. È nota l'attività dei kamikaze, uccidere nel modo più clamoroso, "spettacolare", allo scopo di suscitare sgomento nell'opinione pubblica. Il killer-suicida in questione ha seguito il premier allo Stadio con l'intento di farsi saltare in aria nel momento in cui fosse stato sufficientemente vicino per uccidere lui ed altre persone. Il luogo, la tribuna di un campo sportivo, era quindi stato scelto con cura. Il terrorista non ha avuto l'opportunità di giungere a pochi passi dal Cavaliere, come progettato, altrimenti immaginate cosa sarebbe successo; ora saremmo qui a scrivere un articolo diverso. Il capo del Governo assassinato, lui e un sacco di gente, mentre assiste a una partita di calcio trasmessa in diretta dalla tivù: una tragedia inedita; avrebbe avuto risonanza mondiale. Tutta propaganda per l'Organizzazione internazionale della morte. Non è andata così e ce ne rallegriamo. Però dobbiamo ricordare, citando il libro di Bruno Vespa in uscita, "Vincitori e vinti", che Berlusconi ha ricevuto trentanove minacce, di cui sei giudicate serissime. continua...
www.difesa.it/files/rassegnastampa/051104/8ZGBO.pdf
04/11/2005 - "LIBERO QUOTIDIANO", Pag. 2
"AL CAVALIERE 39 MINACCE DI MORTE"
Intervista a: BRUNO VESPA
di: RENATO FARINA
di RENATO FARINA Bruno Vespa le giunge nuova questa vicenda del kamikaze allo stadio contro Berlusconi riferitaci da lui stesso? « Non mi stupisco. Lui stesso, senza precisarmi i modi, mi aveva messo sull'avviso » . Esce nei prossimi giorni il suolibro " Vincitori e vinti. Le stagioni dell'odio. Dalle leggi razziali a Prodi e Berlusconi" ( Rai- Mondadori). Ne parla? « Riferisco un colloquio dove mi dice di essere molto amareggiato per le campagne d'odio contro di lui, che incrementano il rischio per la sua vita. Forse in Italia lo si ignora. Ma è una delle tre persone che in Occidente sono considerate a massimo rischio. Oltre a lui, ci sono Bush e Blair » . Particolari? « Ha avuto una serie di minacce di morte. In tutto trentanove. Di esse, sei sono state ritenute particolarmente preoccupanti dalla nostra intelligence » . Secondo lei, il Cavaliere ha paura? « No, direi di no. Lo sa, lo mette nel conto che certe cose possano accadere. Personalità a questo livello di esposizione mettono nel conto una simile eventualità. Nessuno tra costoro vive di paura » . Ed allora, assodato che non sia la paura a condizionarlo, come vive queste minacce di morte? « Percepisce di essere odiato, e questo lo fa soffrire moltissimo. Ama con assoluta ingenuità il consenso. Come presidente del Milan ne ha ottenuto tanto. Quando ha costruito Milano 2, altrettanto. Come fondatore di Mediaset, è passato tra la gente comune per il benefattore che ha inventato la televisione senza canone. Era insomma abituato alla gratitudine. È stato un trauma quanto gli è accaduto, in crescendo continuo, dal momento del suo ingresso in politica » . continua...
www.difesa.it/files/rassegnastampa/051104/8ZGH3.pdf
I servizi completi sull'ultimo libro di Bruno Vespa, " Vincitori e vinti", alle pagine 8 e 9