Nelle dichiarazioni 2004 deve essere calcolata la no tax area. La no tax area è una fascia di reddito completamente esente da Irpef
Nelle dichiarazioni dei redditi 2004 debutta la cosiddetta “no tax area”. Entrata in vigore – insieme alle nuove aliquote Irpef - nel 1° gennaio 2003, come primo modulo della riforma Irpef, la no tax area è una parte di reddito completamente esente da tasse.
Come funziona?
In pratica, partendo dall’assunto che il reddito sul quale viene calcolata l’Irpef (detto "reddito imponibile") è determinato dalla differenza tra
REDDITO COMPLESSIVO – ONERI DEDUCIBILI = REDDITO IMPONIBILE
la no-tax area (che tecnicamente viene definita "deduzione per assicurare la progressività dell’imposizione") consiste nell’attribuzione di una ulteriore deduzione che decurta il reddito complessivo.
Così dal 1° gennaio 2003 il reddito imponibile è determinato dalla seguente differenza:
REDDITO COMPLESSIVO – ONERI DEDUCIBILI – NO TAX AREA = REDDITO IMPONIBILE
La no tax area è determinata per tutti i contribuenti dall’importo di € 3.000, a cui vanno eventualmente sommati i seguenti importi, che non sono tra loro cumulabili, riservati ai soggetti titolari dei seguenti redditi:
- € 4.500, da rapportare al periodo di lavoro nell’anno, per i titolari di reddito di lavoro dipendente ed i redditi assimilati (quali ad esempio, i redditi da collaborazione coordinata e continuativa);
- € 4.000, da rapportare al periodo di pensione nell’anno, per i titolari di redditi da pensione;
- € 1.500, per i professionisti e gli imprenditori individuali.
La somma di tali importi (€ 3.000 + € 4.500, oppure € 3.000 + € 4.000, oppure € 3.000 + € 1.500) costituisce la cosiddetta no tax area teorica, in quanto l’attribuzione della deduzione effettivamente spettante viene effettuata in base al risultato del seguente rapporto (tenendo presente che 26.000 euro è un valore predeterminato):
€ 26.000 +
no tax area teorica +
oneri deducibili –
redd. compless. –
credito imposta dividendi
Il risultato totale diviso per € 26.000
Infatti:
- se il risultato di tale rapporto è < 0 la no tax area non spetta;
- se il risultato di tale rapporto è > 1 la no tax area spetta interamente;
- se il risultato di tale rapporto è compreso tra 0 e 1 la no tax area è determinata in base al coefficiente così ottenuto troncato al quarto decimale.
La no tax area in busta paga
Se nelle dichiarazioni dei redditi la no tax area debutta quest’anno, nelle buste paga dei lavoratori è applicata dai datori di lavoro da più di un anno. Ricordiamo, infatti, che al momento dell’erogazione degli stipendi, i datori di lavoro sono tenuti a determinar e trattenere l’Irpef dovuta dai dipendenti.
Attraverso un esempio vediamo cosa accade nelle busta paga dal 1° gennaio 2003, data di entrata in vigore della no tax area.
Esempio
Si ipotizzi un dipendente che percepisce una retribuzione lorda di € 1.500 al mese per 13 mensilità.
La no tax area teoricamente spettante è pari a € 7.500 (€ 3.000 + € 4.500).
La deduzione effettivamente spettante è determinata in base al risultato del seguente rapporto:
€ 26.000 + € 7.500 – (13* € 1.500) = 0,5384
€ 26.000
la no tax area annua effettivamente spettante è pertanto pari a 0,5384 * € 7.500 = 4.038.
Ragguagliando a mese la deduzione annua si ottiene la deduzione mensile spettante che è pari a:
€ 4.038/12 = € 336,50
Il reddito imponibile mensile è pertanto pari a € 1.500 – € 336,50 = € 1.163,50 a cui corrisponde un Irpef da trattenere pari al € 267,61 (23%* € 1.163,50).
Attenzione: per semplicità si è omessa l’attribuzione delle detrazioni per lavoro dipendente e per familiari a carico.
Armando Schiavone - Dottore commercialista